Idealmente la dieta dei rapaci deve essere varia e basata su prede intere (pulcini, quaglie, roditori, piccioni) dal momento che il contenuto in elementi nutritivi delle diverse prede varia di molto. Nella pratica si tende spesso ad offrire, invece, una dieta monotipia, spesso basata solo su pulcini o su parti di carne di manzo o pollo. Questo tipo di dieta è sbilanciata e conduce spesso a varie patologie come aterosclerosi, alterazioni ossee, carenza di tiamina e crescita eccessiva del becco. Per evitare ciò è fondamentale ricorrere agli integratori alimentari.
Anche nei casi in cui la dieta sia ottimale può essere utile integrarla, specie quando i rapaci vanno in contro a stress fisiologici (allenamento, caccia, riproduzione, muta, trasporto). L’integrazione alimentare è preziosa anche negli uccelli malati o convalescenti che hanno bisogno di elementi nutritivi supplementari e spesso sono in condizioni di anoressia. Bisogna poi considerare che gli alimenti congelati perdono parte dei loro elementi nutritivi, in particolare la vitamina E e le vitamine idrosolubili.
Un’eccessiva integrazione, tuttavia, può essere nociva, specie per le vitamine liposolubili (A e D3 in particolare) che vengono accumulate nel fegato. Non si verificano, invece, fatti tossici con le vitamine idrosolubili (come quelle del gruppo B) dal momento che, se in eccesso, vengono eliminate dall’organismo.
Se si rende necessario utilizzare integratori alimentari è bene che si usino prodotti formulati specificatamente per rapaci e non, come si usa spesso fare, ricorrere a prodotti per uccelli ornamentali, colombi e polli. I rapaci, infatti, sono carnivori obbligati e le loro esigenze nutrizionali sono profondamente diverse da quelle di passeriformi e pappagalli o del pollame.
Come altre specie carnivore i rapaci necessitano di taurina, aminoacido non contenuto negli integratori per uccelli ornamentali o per colombi e polli. Per evitare patologie osseee metaboliche i rapaci necessitano di calcio.
La vitamina A, ben presente negli integratori per altre specie, non è sempre necessaria ai rapaci che si nutrono di prede intere, giacché ampiamente contenuta nel fegato di queste.
Un eccesso di questa vitamina, oltre al rischio di tossicità diretta, riduce l’assorbimento di vitamina E, elemento che gioca un ruolo fondamentale come antiossidante. La carenza di vitamina E causa patologie neuromuscolari, vascolari e riproduttive. La vitamina E è importante anche per la fertilità e la schiusa delle uova, per cui l’integrazione con questa vitamina è consigliata nel periodo riproduttivo.
Per tutte queste ragioni è consigliabile integrare la dieta dei rapaci con prodotti formulati specificatamente per questi animali.