sabato, Luglio 27, 2024

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Frammenti di storia della Falconeria Italiana seconda parte

nicola de marco
Nicola De Marco

Correva l’anno del Signore 1987,

Nicola De Marco si lancia in una difficile impresa, contattare l’élite della Falconeria Italiana con l’intento di riceverne un aiuto in termini di conoscenze politiche che potessero sostenere la Falconeria Nazionale. L’epoca è quella della carta da lettera, non esiste ancora internet, questo rende il tutto più lento e difficile. L’obiettivo è spingere affinchè la Falconeria Italiana venga finalmente riconosciuta e tutelata da una legge Nazionale prima che finisca per essere messa al bando.
Tra le varie risposte alle lettere di Nicola, ve ne ripropongo tre, una di Livio Rognoni, la seconda di Damiano Ghia, ed in fine l’ultima di Silvano Toso membro del Circolo Falconieri d’Italia e la rispettiva risposta di Nicola.
A Voi l’ardua sentenza!

“Non v’è nulla di peggio, in guerra, del fuoco amico!”
Matteo D’Errico

 

Caro Nicola,

ho ricevuto con piacere la tua lettera, un po’ meno la notizia in essa contenuta, cioè una eventuale abolizione della caccia col falco. Io penso, che un po’ di colpa sia anche dei precedenti falconieri… la gente deve sapere che esistono anche i falconieri in Italia, o no? Forse oggi non saremmo in queste condizioni! Da un lato però mi fa molto piacere la notizia di essere iscritto alla Federazione Italiana Falconieri e Astorieri e per questo ti ringrazio.

(Livio ROGNONI, Sesto Calende 26 Gennaio 1987)

Caro De Marco,

a conferma di quanto di ho già detto telefonicamente approvo l’azione da te intrapresa in difesa della falconeria in Italia come già avevi preannunciato in occasione della riunione di Udine.
Purtroppo io non dispongo di conoscenze adeguate, né ho voce in capitolo per darti man forte, comunque, tramite una comune amicizia ho contattato l’Assessore alla caccia della prov. di Genova – Sig. Grillo – che mi è parso persona seria e ben disposta, al quale ho lasciato un appunto di cui ti allego copia.
L’amico Giorgio Serio, del quale ti ho fornito l’indirizzo, ti ringrazia di averlo incluso nel tuo elenco e condivide la mia opinione.
Mi risulta che anche gli altri ti sono favorevoli.

(Damiano GHIA, Genova 12 febbraio 1987)

Gentile Architetto De Marco,

al mio rientro da un viaggio di lavoro ho trovato la Sua lettera circolare del 14 gennaio u.s. e solo ora ho modo di rispondere.
Indipendentemente da ogni considerazione sui contenuti della lettera sopra citata e del materiale ad essa allegato desidero manifestarle la mia sorpresa e contrarietà per essere stato cooptato senza il mio preventivo assenso alla “Federazione Italiana di Falconieri e Astorieri”.
Con la presente intendo quindi comunicarle che non desidero fare parte di tale Federazione e ciò sia a titolo personale sia quale membro del Circolo dei Falconieri d’Italia.

Con i migliori saluti.

(Silvano TOSO, Ozzano Emilia 18 febbraio 1987)

 

Gentilissimo dr. Toso,

la ringrazio della sua raccomandata del 18 febbraio u.s.
Ho preso immediatamente nota di quanto desidera e, scusandomi, La rassicuro che da ora in poi non le saranno mai più inviate le comunicazioni e pubblicazioni della F.I.F.A. Vorrei chiarire che quella lettera è stata inviata a tutti i falconieri italiani a noi noti per sollecitarne l’impegno in difesa della falconeria italiana.
Sono certo che vorrà comunque fare tutto quanto in suo potere perché questa nobile arte possa essere Legalmente praticata nel nostro paese.

Cordialmente.

(Nicola DE MARCO, Lecce 4 marzo 1987)

Matteo D'Errico
Matteo D'Erricohttp://falconierirandagi.blogspot.it/
In un’epoca in cui la Falconeria Italiana sta attraversando lo sporco aspetto politico, c’è una sola strada da intraprendere per conservare la dignità di quest’arte: il “randagismo”

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