Guardate che bella immagine per la falconeria

noor1978 ha scritto:
Io credo invece che chi considera i falconieri sfruttatori di poveri animali legati e incappucciati -e che spesso pensano anche che i falchi/rapaci da falconeria siano selvatici- avrà  un'arma in piö, e, anzi, avrà  conferma di quanto già  pensava.
La maggior parte delle persone che incontriamo è convinta che non esistano allevamenti di rapaci, quindi, per come vanno le cose qui, penserà :"Ahhh, lo sapevo io allora che era illegale averli in casa!". Non penserà  ad informarsi su cosa si puo e cosa non si puo.

Quoto noor a chi non è mai capitato che la prima cosa che vi chiedessero in giro era se il falco era preso dal nido?! Le persone "ignoranti" in materia e sono molte credono ancora che si vada a prenderli dai nidi e con questo scandalo, saranno ancora piö convinti purtroppo... anche perchè c'è gente meschina che vive e gode a mettere in giro queste false voci e anche a creare siti per generare disinformazione sulla falconeria.
Qui sta a ogni singolo, quindi ognuno di noi, se si imbatte in qualcuno che non conosce le cose gli vanno spiegate bene perchè questa persona sicuramente quando tornerà  a casa lo dirà  in famiglia e così avrete informato non solo quello che vi ha fermati ma anche quelli della sua famiglia :wink:
Quindi armiamoci di pazienza e sotto lo stendardo della falconeria portiamo giusta informazione :)
 
Fulmine se vai a rivedere il topic di Mara già  dal suo primo intervento si citava un associazione senza a mio parer essere offensiva
tanto che il topic ha continuato a essere "vivo" altre associazioni sono state citate in maniera simile!se non peggio!
per il resto concordo con melk e nikslem che sarebbe stato meglio avere una risposta unica!
e che come dice giovanni!se qualc ha controllato dei rapaci regolari sarebbe stato meglio andarci coi piedi di piombo!
 
Vedo che piö o meno il messaggio e' stato recepito da tutti. Ora io continuerei a non citare associazioni varie. Quì il problema non riguarda assolutamente una associazione. Puo anche darsi che alcuni facessero parte di una associazione e quando dico alcuni dico al masimo un paio, ma non significa nulla. Che piaccia o no siamo tutti falconieri e siamo tutti sulla stessa barca, non pensate di salvarvi dicendo " io non faccio parte di quella associazione e non c'entro niente" agli occhi della gente noi siamo falconieri e basta.
E' proprio in momenti come questi che bisogna lasciare da parte stupide rivalità  fra associazioni varie e stringersi in un unico gruppo condannando fermamente l'illegalità  e spiegando le nostre ragioni.
Ho notato nel post di Mara e anche in altro Forum un sottile senso di compiacimento nel sottolineare che probabilmente alcuni personaggi coinvolti fanno parte di una certa associazione. Bè IO LO TROVO VERAMENTE SCIOCCO, chi si compiace di questo e lo sbandiara ai quattro venti significa che non ha capito veramente nulla della gravità  del fatto.
 
Ritengo che la categoria (chiamatela voi come meglio vi pare).... si presta benissimo ad ogni sorta di attacco e speculazione.

Perchè? secondo voi. Quale è il fine?

Primo tra tutti i motivi è sostanzialmente ...che siamo cacciatori!!!
Secondo è che per cacciare, utilizziamo (o anche utilizziamo) animali molto particolari. Rapaci che sono diametralmente, interesse con scopi opposti, di altre associazioni.
Terzo, una parte marginale di noi, o almeno una parte che ha a che fare con "l'ambiente" ogni tanto viene beccata con le mani nel sacco. Giustificando ogni tipo di strampalato teorema.

Mentre qualcuno saltuariamente libera gheppi, glillai e poiane arrogandosi la salvaguardia dell'intera specie rapace.... Noi ci crogioliamo nelle pause in cui i riflettori non vengono puntati sulle nostre attività .
 
tanto per sapere.....

A 10 giorni dall'invio di una mia e-mail all'Ente Parco del Pollino, ove in via del tutto personale eccepivo in merito alla frase presente sul loro sito:

"La pratica della caccia con il falco ammaestrato, tuttora consentita in Italia, è causa di una frequente
depredazione dei nidi di queste specie."

Non ho ricevuto risposta ne soddisfazione!! (e chi se lo aspettava???)

Vista la loro inerzia, ho provveduto ad un secondo invio, di cui vi rendo partecipi (gu nient da fa!):

testo:

Egregia Direzione dell'Ente Parco Nazionale del Pollino.....

In data 3 c.m., vi ho inviato una e-mail, ove esternavo il mio completo disappunto per una frase ritenuta da me lesiva, del decoro e dell'onore, di tutti quelli che praticano la caccia con il falco, nel rispetto della normativa vigente.
Nella convinzione, che tale affermazione, per quanto "importata" da una pubblicazione (ormai datata), fosse stata riproposta, anche se con estrema superficialità , in completa buonfede, vi ho invitati a porre rimedio, a quella che considero una nozione forviante.
Il vostro sito, come i vostri propositi, hanno, anche, un chiaro e dichiarato indirizzo didattico. Ritengo non vi sia di peggio, in relazione a questo fine, che fornire della controinformazione.
E' chiaro che con la frase:
"La pratica della caccia con il falco ammaestrato, tuttora consentita in Italia, è causa di una frequente
depredazione dei nidi di queste specie."
avete palesato tre chiari concetti:
1. Lo Stato, con la legalizzazione giuridica di tale attività , si è reso complice direttamente del furto di specie particolarmente protetta;
2. Chi pratica la caccia con il falco, è un ladro di uova e nidiacei;
3. La causa (perchè unica contemplata) della rarità  della presenza del falco Lanario, sul territorio del Parco Nazionale del Pollino e non solo, visto che di specie tutta si specifica, è questo tipo di attività .
Ora vi chiedo...ma questo è quello che insegnate, a scolaresche o quant'altro, nei vostri propositi didattici e di sensibilizzazione?
Perchè in questo caso la cosa sarebbe ancor piö preoccupante, delle offese (ritenevo indirette) ai Falconieri e alla mia persona!
Vi rendete conto della disinformazione che promuovete?..... no? rifletteteci!!!!:
Già  con un minimo di cognizione in materia, nella lettura integrale del testo si rilevano delle dissonanze. Quando si implica che il falco pellegrino e il gheppio sono rispettivamente abbastanza diffuso e abbondantemente presente, si entra in contraddizione, rispetto ad un lanario raro per causa dei falconieri. Queste prime due specie sono anch'esse impiegate, con abbondante utilizzo, in falconeria. Il falco pellegrino è uno dei maggiori falconi utilizzati in falconeria. E allora, come mai non subiscono nello stesso territorio, uguale destino? o interesse?
Sono sicuro che anche questi sono oggetto di bracconaggio come il Lanario, ma da parte di bracconieri non di coloro che praticano la falconeria nel rispetto delle leggi.
Pur anco.... mi chiedo.... non avete mai sentito? (anche se non vi è ufficialità  certa nei dati) che il pellegrino ed il lanario sono specie in competizione, nello stesso areale. Ed è tutt'ora oggetto di studio la relazione sulle cause dirette, che si sono riscontrate intercorrere tra il calo demografico di una specie in corrispondenza del dimostrato aumento dell'altra, nello stesso territorio.
In ultimo vi invito, ad un attenta e obiettiva lettura del "Piano d'azione nazionale per il Lanario" del Ministero dell'Ambiente con il contributo tecnico scientifico dell'INFS (edizione 2007). Si puo notare così, che per la specie lanario, come attuali minacce e fattori limitanti, è si, stato individuato anche il prelievo di uova e di pulli, ma che questo concorre con altri 12 (dodici) motivi, per cui questa specie puo avere visto notevolmente affievolire il numero di effettivi.
Inoltre per tutte le 13 (tredici) cause ipotizzate, sono stati stilati gradi di rilevanza, rispetto all'incidenza sulla rarefazione della specie. Questi sono: Alta; media; bassa; sconosciuta.
Il prelievo di uova e pulli, è ritenuta una causa di rarefazione BASSA per rilevanza. Media solo in ambito locale.
Per tanto, sconosco se nel vostro ambito locale, affrontate problematiche di questo tipo....senza avervi potuto porre rimedio dalla data di pubblicazione del testo(2003) che appare su vostro sito, ad oggi. Resta inaccettabile che sosteniate solo ed esclusivamente questa motivazione, escudendone altre e piö importanti e determinanti, per la rarefazione di un intera specie; per di piö attribuendola alla categoria dei falconieri, con il benestare dello Stato.
In conclusione vi sollecito a porre rimedio alla sommaria, inopportuna e ritengo sfortunata frase, che non crea altro che disinformazione e traviante nozione. Dal sito di un Ente Parco Nazionale, che collabora attivamente con altre Istituzioni Statali e referenziati tecnici, ci si aspetta ben altro che del pressapochismo spicciolo.

Dstinti saluti.
CUPANI Antonio, Stresa (VB).
 
Grazie.... comunque in confidenza....non è che ci spero molto in termini di efficacia.

Mi preme piö il concetto di azione e reazione.

Mi chiedo, pero, che tipo di effetto scaturisce se ognuno di par suo, invia un e-mail con le sue rimostranze?

10, 20, 50 e perchè no! 100 e-mail su quel sito... ove ognuno si lamenta per lo svarione!
magari........
 
vitaliano ha scritto:
concordo antonio
dovrebbero mandarle i vari presidenti di associazioni!

Non lo volevo dire ma lo hai detto tu.
Penso che nessun presidente di nessuna associazione habbia pensato a fare una cosa del genere.
 
:eek: Sai cosa ho fatto io nell'oasi faunistica con la quale da poco collaboro??????ho chiesto di prendere in mano tutta la parte didattica ( oltre al recupero MEDICO sottolineo!!!!!!!!!!!) e informativa...solo cosi' si puo' combattere la male informazione!!!! :)
 
melk ha scritto:
vitaliano ha scritto:
concordo antonio
dovrebbero mandarle i vari presidenti di associazioni!

Non lo volevo dire ma lo hai detto tu.
Penso che nessun presidente di nessuna associazione habbia pensato a fare una cosa del genere.

Pierangelo

hai ragione ma...se nessuno è al corrente di questa cosa (e di molte altre) come possono scrivere e/o protestare?
 
Va bene tutto.... tutto è molto logico... ma lasciatemi dire una cosa!

Vince, porto a conoscenza della frase e della situazione... il sito... la cosa non garbava e mi diede fastidio.

Ora, se fosse nata e propinata in determinati e ormai conosciuti ambienti (la frase in questione) penso che non avrei fatto altro che traslare questa, stampandola su fogli A4 e farne un uso prettamente personale a conclusione delle mie quotidiane esigenze fisiologiche.

La mia attenzione a queste cose si sarebbe esaurita lì. La cosa mi è sembrata abbastanza grave, perchè scaturita da un Ente Parco (quello del Pollino è un territorio vastissimo) che si prefissa scopi non solo di gestione, mantenimento e protezione della fauna selvatica, ma come ogni Parco, anche quelli di insegnamento, divulgazione e informazione. Attingendo ad ampia motivazione a fondi nazionali e CE.

Ora ho agito, in autonomia (non per arroganza o sfiducia in questo o quell'altro) solo per reagire al fastidio che la cosa mi ha procurato. E' stato il mio modo personale di iniziare ad affrontare la questione. Sono conscio del fatto che ne esisteranno altri di modi, magari di maggior peso a seconda del mittente. Ma la cosa non è mica esaurita qui! e non è un duello ove chi spara primo vince.
Si accomodino tutti quelli che hanno qualcosa da dire a questi e altri signori.... c'è tempo per tutto e tutti.... e se ci si affiancano, Associazioni o falconieri in erba, è di tutta soddisfazione..... quali siano i tempi e i modi!
Sono convinto... come asserito da lanticovolo... che l'impegno in altre attività , dei falconieri tutti, sia il modo piö corretto per prevenire l'azione e l'inserimento di chi è in cattiva fede per vocazione.
Ma occhio sempre vigile a certi ambienti e personaggi ed alla loro attività , perchè ritengo altresì che i nostri problemi nascano da questo umus.
Antonio
 
Condivido Antoni!!ricorda che chi meglio di un falconiere puo' parlare di VERA falconeria???come in tutti campi ci devono essere compiti e settori affidati a comprovati esperti e , diciamo che in quel senso sto lavorando molto e i primi risultati stanno emergendo ; non dimentichiamoci che molte persone hanno la loro prima esperienza con i rapaci e con la falconeria tramite l'incontro con NOI!!!!!!!!tutto quello che facciamo e diciamo e' per lor informazione pura , da tramandare con i relativi casi interpretativi!!!!ci sono fin troppi ciarlatani che si fingono chissa' chi o cosa , quindi , io faccio un mea/ nostra culpa e mi rimbocco le maniche ...primo , per informare correttamente perche' MI PIACE! secondo per ESTIRPARE chi non informa , chi ghettizza , insomma chi NON E' UN VERO AMANTE DELLA ATTUALE , EVOLUTA ARTE DELLA FALCONERIA!!!! :)
 
lanticovolo ha scritto:
secondo per ESTIRPARE chi non informa , chi ghettizza , insomma chi NON E' UN VERO AMANTE DELLA ATTUALE , EVOLUTA ARTE DELLA FALCONERIA!!!! :)

e te pareva !!!!
l'aria ukraina proprio non ti ha fatto bene, eh? :evil: :evil: :evil:
 
vi allego i due lati della locandina.
All'inizio menziona molte delle cause di diminuzione di popolazione dei rapaci nel Parco, ma seguentemente, come ne parla nel sito, c'è la parte dedicata alla falconeria :wink:
 
vince l'articolo che pubblichi nella seconda parte, dice che tutte le pratiche umane sono condannate compreso l'escursionismo, infatti le zone di protezione totale esistono x quello, anche al parco dell'uccellina ci sono zone dove è vietato il turismo e sono le guardie a cavallo possono girare e se ti beccano dentro so guai. nei parchi tutti gli abitanti del posto sono protetti compresi gli uomini....
buon volo
 
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