Comitato per la Falconeria Italiana

magari stanno lavorando sottocoperta, mi auguro che questa volta non siano tutto chiacchiere e distintivo; chiacchiere e distintivo !!! come spesso succede :neutral:
 
Salve a tutti, spero che qualche settimana di silenzio non abbia raffreddato gli animi. Niente si è fermato, almeno il fatto che io sia ancora in vita lo dimostra. purtroppo il problema è più che altro geografico, l'Italia è troppo lunga per essere percorsa tante volte. Avevamo parlato che ci sono vari progetti in campo e in questo momento sono sul treno, direzione Vicenza, dove incontrerò Barone e la Cimberio (e spero tutti voi) all'Hunting show. Purtroppo ci sono cose che anche sui nuovi sistemi di comunicazione, per una serie di circostanze, non possono essere discusse. Sono temi, a mio avviso, delicati e vano discussi a quatt'rocchi. Non "sottocoperta", ma direttamente, in modo che i vari stati d'animo di ciò che viene detto, non vengano fraintesi. Poi noi siamo italiano, se non ci mettiamo di fronte almeno un caffè o una cena, non può iniziare nulla ;)Spero di incontrarvi a Vicenza e comunque ci risentiamo al ritorno. Sapete in 9 ore di viaggio quante cose si possono scrivere!!
 
Ciao Matteo, felice di risentirti.
Visto che avrai modo di incontrare finalmente Patrizia, Gianluca ed altri, vi auguro di cuore di trovare un accordo, che possiate confrontarvi sulle tante iniziative da portare avanti, e che finalmente, ben organizzati e coesi, si possano affrontare progetti in ambito regionale e nazionale per la salvaguardia e la tutela della falconeria e dei rapaci. Solo in questo modo riusciremo a fare passi avanti! Buona Fiera e attendiamo gli sviluppi e gli aggiornamenti del vostro incontro. www.falconeria.org, e il suo staff rimane a disposizione, come sempre, per ogni utile iniziativa. A presto!
 
Salve, sto seguendo da molto vicino, entrambi i progetti D'Enrico - Cimberio. Sono del parere che questi due progetti non debbano camminare separati. I falconieri nazionali che hanno dimostrato di essere in grado di saper fare, e di voler fare veramente qualcosa, sono pochissimi.Faro' tutto il possibile perché cio' si realizzi.

Mi pare che su FB sia apparsa anche la nascita di un'altra organizzazione creata da alcuni falconieri storici italiani. Per cui ad oggi sembra che le aggregazioni di falconeria nate negli ultimi due mesi in Italia siano tre: quest'ultima appena citata, il comitato chiamiamolo: "Cimberio", l'organizzazione, chiamiamola: "D'Errico".
Sono sicuro che a Vicenza ci fossero rappresentanti di tutte e tre i gruppi e mi pare di aver letto che ci fossero anche aspettative di incontro.
Com'è andata? Vi siete parlati?
 
Eccomi qua. Ora sono sul treno ed ho un sacco di tempo da dedicare alla risposta che vorrei dare alle vostre domande.Questi sono stati tre giorni veramente costruttivi, ho avuto modo di discutere in un contesto rilassato e ispirante. E' bello avere il tempo per dire tutto senza preconcetti, sorridendo, stringendosi la mano e guardandosi negli occhi. Molti sono stati i falconieri che mi hanno dato la possibilità di condividere il progetto dell'Organizzazione ed il loro interesse è per me motivo di entusiasmo.Ringrazio Gianluca Barone per avermi dato l'occasione di partecipare a questa manifestazione ed aver avuto così una "fertile" location nella quale condividere quanto c'era da dire ai falconieri che ci hanno raggiunto.Ho avuto un lungo, piacevole e stimolante confronto con Patrizia Cimberio, che nonostante un "condivisibilissimo" scetticismo, mi ha dimostrato anche la sua volontà a cercare un eventuale punto di incontro. Ci siamo dati come data per un eventuale meeting Nazionale, per la presentazioni dei progetti, fine Marzo.Spero con questo che sarete presenti tutti, perchè a questo punto è dovere di tutti esserci, per accogliere, dissentire e/o proporre, ma fatelo in quell'occasione perché dopo sarà solo una mera presa di posizione per distruggere quanto verrà fatto. Spero che nel tempo che intercorrerà tra oggi e la data del Meeting non si cada nel tipico silenzio pre-presentazione, ma si usi questo periodo per proporre quanto di buono si possa fare per aiutare la Falconeria Italiana in quest'impresa.Ringrazio quanti si sono sorbiti il lungo sermone sulla doverosa possibilità di creare un Organizzazione super partes che tuteli la Falconeria Italiana e ogni forma di ulteriore utilizzo dei rapaci.Non conosco a fondo cosa si stia facendo nella nuova organizzazione apparsa su Facebook, sono contento che ci sia tanto entusiasmo in Italia, da parte mia sono apertissimo a qualunque confronto costruttivo, purché non comporti la presentazione di un ennesima Associazione che proponga le proprie idee a giochi fatti.P.S.Farò un copia incolla di quanto sopra scritto su Facebook.Matteo D'Errico
 
Come già esposto in precedenza, sono contento che abbiate raggiunto un accordo e che abbiate avuto modo di discutere in tranquillità i vostri progetti. Se ho capito bene organizzerete l'incontro insieme utilizzando la stessa location nella medesima data giusto? Prima veniamo a conoscenza di una data certa, prima possiamo organizzarci tutti per partecipare ;)
 
Considerate la fine di marzo. Il giorno preciso è troppo presto per deciderlo, almeno per me. Ma nulla toglie che ci si possa mettere in contatto anche ora per preparare un progetto più completo per marzo.
 
Come già esposto in precedenza, sono contento che abbiate raggiunto un accordo e che abbiate avuto modo di discutere in tranquillità i vostri progetti. Se ho capito bene organizzerete l'incontro insieme utilizzando la stessa location nella medesima data giusto? Prima veniamo a conoscenza di una data certa, prima possiamo organizzarci tutti per partecipare ;)

Io sono uno di quelli che, dopo il meeting con Jim Chick, ha dispensato parole di "pace e distensione", dando tempo e consigliando di aspettare le presentazioni ufficiali dei programmi prima di criticare o prendere posizioni pro o contro, ma ora si sta un pochino esagerando con le chiacchiere.
Ormai sono anni che se ne parla, mesi che si dice "a breve faremo". Si parlava di gennaio, poi febbraio, adesso marzo... e siamo arrivati alla stagione delle uova...
Poi ci sarà il mercato dei polli, poi le ferie estive, poi si comincia a volare e tutto passerà, come da 30 anni a questa parte.
E l'UNESCO (vi ricordate quante chiacchiere e discussioni su chi fosse il primo e il più bravo per fare tutto il procedimento?) aspetta... invano.
Mi viene in mente il "fatti li caxxi tua" di Crozza quando imita il senatore Antonio Razzi (per chi non lo conosce consiglio di cercare su youtube...).
Che ne dite se fondassimo il "Comitato Razzi per la Falconeria italiana"? magari qualcosa si muoverebbe... :-D
 
Ho invitato anche Patrizia sul forum per raccontarci com'è andato l'incontro con Matteo, le tempistiche e le novità del progetto. Vedremo!
 
intanto "vedremo" il 22 Febbraio cosa verrà discusso a Bibbiena al convegno organizzato dal Centro per la Conservazione della Natura - CCN

Mi auguro che da un "convegno" esca un documento scritto... altrimenti rimangono discorsi. Il titolo è ambizioso: quando si parla di toccare le "leggi quadro" bisogna dire cose importanti e ben ponderate. Un "convegno" non è un forum.
Non ho letto i nomi dei relatori (nei "convegni" di solito si fa...).
Vedremo...
 
Caro Federico, ti ringrazio dell'invito.
Purtroppo non seguo, se non saltuariamente (e cercherò di rimediare), il forum e quindi non ero al corrente di questo post.

L'incontro con Matteo a Vicenza è stato positivo e costruttivo, sia dal punto di vista umano (dato che ci tenevo particolarmente a recuperare un rapporto di amicizia nato bene e interrottosi male per alcune incomprensioni) che per quello che riguarda lo scambio di idee e progetti per la falconeria. Matteo mi ha illustrato le sue idee che ho ascoltato con interesse e che ben poco si discostano dalle mie o da quelle di chiunque voglia portare un approccio costruttivo e intelligente alle tematiche relative alla falconeria in Italia.

Forse la principale differenza tra di noi è il suo essere entusiasta sulle possibilità di cambiamento per la falconeria italiana e invece un atteggiamento, da parte mia, più incline al realismo che al facile entusiasmo.
Matteo, e ci ho ripensato spesso in questi giorni, a Vicenza mi ha "rimproverata" del fatto che dovrei essere più innamorata della falconeria italiana e meno di quella internazionale. Sicuramente quest’affermazione mi ha colpita perché ha dei fondamenti di verità ma, come ho cercato di spiegare a Matteo, a livello internazionale, ricevo quotidianamente dimostrazioni di stima e fiducia mentre qui, nel nostro bel paese, ricevo quotidianamente insulti, gravi offese personali che vanno a toccare la mia vita privata e mi sono fatte “dire e fare” cose del tutto inventate. Il problema comunque non è tanto chi è 'disturbato' o 'disturbante' e ha tempo libero da dedicare a esercitare la propria fantasia, ma tutti coloro che supportano e alimentano ulteriormente queste voci.

Resta comunque il fatto che, al di là dell’aspetto umano, per me è indispensabile tener conto di un ambito internazionale, e ancor più Europeo, prima di parlare di falconeria italiana. Sempre più la dimensione europea sta diventando imprescindibile dalle legislazioni e dalle normative nazionali. Per mia fortuna, o sfortuna, sono nel gruppo di lavoro IAF che tutte le mattine esamina decine di email su quanto è in discussione al Parlamento Europeo sul tema di caccia, direttiva uccelli, specie aliene invasive, benessere animale, allevamento, etc … tematiche di cui la maggior parte dei falconieri italiani/associazioni è all'oscuro o comunque non dimostra alcun interesse o preoccupazione.

Per quanto riguarda l'affermazione di Amedeo "Quante volte abbiamo già scritto: "VEDREMO"… ?" concordo pienamente … ogni qual volta sento parlare di un nuovo gruppo di lavoro o di nuovo incontro … penso “VEDREMO…”. Sono dell'idea che prima di proporre un'iniziativa o un progetto (che senza un’ampia base di consensi poco si scosta da un mero esercizio intellettuale) occorra poter dimostrare con fatti concreti la propria credibilità e la capacità di essere ascoltati dagli interlocutori giusti e saper raccogliere dei risultati.
Questo è il motivo per cui la presentazione del Comitato che ho costituito a Dicembre è stata ritardata, oltre al fatto che tutti i week end dei mesi di Gennaio e Febbraio sono stati occupati da raduni vari e che io sono stata 15 giorni in Qatar per l’impegnativa organizzazione del meeting IAF e del convegno di veterinaria per i rapaci. A questo proposito, avendo la fortuna di essere nel team organizzativo, ho cercato di dare il miglior rilievo e visibilità alle competenze italiane, che non hanno nulla da invidiare a quelle di altre nazioni. Tra i relatori al convegno ci sono stati due importanti interventi di relatori italiani, così come tra i veterinari e studenti che hanno partecipato al convegno, l’Italia è stata una delle nazioni più rappresentate.
Purtroppo la partecipazione dei falconieri italiani è stata in pratica nulla, nonostante le usuali polemiche di casa nostra sulle associazioni di falconeria italiane già associate alla IAF e su quelle che vorrebbero o non dovrebbero farne parte.

Il fatto che non sia stata fatta una presentazione ufficiale, non significa però che non sia stato fatto nulla, anzi. In questi ultime settimane, con l’avvicinarsi delle primavera, quanto ho seminato nei mesi passati ha iniziato a portare i primi frutti concreti. Vi anticipo due punti che mi stanno particolarmente a cuore.

1. Il rapporto di fiducia e collaborazione che ho stabilito in questi mesi con il Corpo Forestale dello Stato/CITES ha fatto sì che nel museo sul crimine ambientale, che verrà inaugurato presso il Bioparco di Roma in occasione del “World Wildlife Day”, sia presente un installazione multimediale sponsorizzata dal Comitato per la Falconeria, con il supporto non oneroso di CIC e IAF, e i relativi loghi accanto a quello del Corpo Forestale. Una presenza concreta alla sempre più intensa opposizione di WWF e Lipu alla falconeria come arcaica e diseducativa pratica medioevale.
Ugualmente il primo numero della nuova rivista scientifica online SILVAE del Corpo Forestale, che verrà presentata a Roma nei prossimi giorni in occasione di in un convegno sui Grandi Predatori, conterrà un lunghissimo articolo sul tema falconeria e conservazione e sul progetto Save the Saker (di cui verrà presentata una collaborazione italiana nel corso del meeting internazionale del CIC - Comitato Internazionale della Caccia - a Milano nel mese di Aprile; occasione in cui verrà anche allestita una mostra sulla falconeria, simile a quella che ho curato nel 2012 presso il Parlamento Europeo). E questi sono solo i primi due di una serie di progetti in fase di studio con il Corpo Forestale, progetti il cui valore è principalmente, dal mio punto di vistam quello di dare attendibilità alla falconeria italiana a livello di opinione pubblica e di migliorare la gestione delle pratiche burocratiche per la detenzione e la riproduzione dei falchi.

2. Mentre ero in Qatar sono stata chiamata dalla Commissione VIII della Regione Lombardia (che sta lavorando alla revisione delle due proposte di modifica alla legge regionale sulla caccia presentate la scorsa estate) a portate eventuali richieste dei falconieri – questo perché da mesi frequento la Regione per tematiche relative alla caccia a livello internazionale.
Saputa di questa possibilità, ho quindi organizzato un incontro con le associazioni di falconeria presenti in Lombardia e i falconieri interessati a portare un proprio contributo su questo tema (purtroppo i tempi erano incredibilmente ristretti) dove discutere l’elenco delle richieste da portare in Regione. La mia successiva presentazione al tavolo della Commissione è andata oltre ogni più rosea aspettativa e il presidente della stessa Commissione ha chiuso i lavori del tavolo di lavoro sottolineando l’importanza di salvaguardare e tutelare la falconeria tramite la nuova legge regionale sulla caccia, vista l’importanza e il valore storico/culturale della stessa.

Per riprendere il racconto iniziale del mio incontro con Matteo, ci siamo salutati con l’accordo di ritrovarci a fine Marzo in un incontro pubblico, in una location da identificare e che possa essere comoda per il maggior numero di falconieri interessati, dove esporre i progetti e gli obiettivi consolidati in questi mesi dal Comitato, così come il progetto presentato da Matteo alla Polverosa o di altri progetti per trovare una direzione comune e condivisa di lavoro.

L’importante, io credo, sia avere una direzione comune da seguire e degli obiettivi condivisi verso cui muoversi, poi il fatto che si viaggi tutti insieme su un pesante autobus a tre piani, o su mezzi di trasporto più piccoli, ma più agevoli da manovrare, diventa solo un dettaglio.

L’importante è partire e trovare l’entusiasmo e il coraggio per farlo.
Così come è importante raccontare e coinvolgere in questo viaggio anche chi non avrà il tempo, la possibilità o la disponibilità di partecipare in prima persona. Per poter credere tutti insieme che è possibile dare alla falconeria un futuro migliore e che i nostri figli avranno ancora la possibilità di provare le stesse indimenticabili emozioni del mettere in volo un falco.

In fondo, chi anche una sola volta ha vissuto un’esperienza di questo tipo, vive delle stesse identiche emozioni e questo deve essere sufficiente per intendersi.

Tutti fatichiamo, e non poco, per tenerci in equilibrio mentre percorriamo la nostra vita cercando di mantenere la nostra passione per la falconeria,nonostante le sempre maggiori difficoltà e problemi quotidiani … solo il nostro entusiasmo e i nostri sogni ci aiuteranno a non cadere o comunque sempre a rialzarci con la voglia di continuare.

Io ci credo, e spero anche tutti voi!
 
Ciao Patrizia,
grazie per il tuo messaggio.
Personalmente, sono contento che ci sia qualcuno come te che ha preso a cuore la falconeria Italiana, che ha messo a disposizione tempo, capacità, risorse economiche, impegno, contatti a livello internazionale, che ha speso tempo e denaro per traduzioni di libri ecc....
Come ti ho detto al telefono, tutte queste capacità, il fatto che sei conosciuta in ambito della falconeria internazionale, non può far altro che disturbare alcuni.. anzi, molti.
Poi lo sai, siamo italiani, ci chiediamo sempre: "ma perchè fa tutto questo"? Dove sta la fregatura?:-D
Manie di protagonismo? Sindrome da maestrina? :-?
Lascia perdere quello che la gente può pensare e continua a tenere alto il nome della falconeria italiana! Fregatene di quello che pochi ridicoli possono spettegolare. Non lasciarti abbattere dai pochi e porta avanti i tuoi progetti.
Sarà o non sarà....sei riuscita a smuovere dopo 30 anni di silenzio...., di colpo, altre due nuove iniziative per la falconeria e questo è già un successo!
Il fatto che ci sia qualcuno che si è preso la briga di fare qualcosa di utile per tutti i falconieri, a me basta! Il fatto che solo ora si parla della falconeria italiana inserita in ambito internazionale e che solo ora all'estero sanno che esistiamo anche noi, con una presenza costante, non è un successo ma molto di più!
Questa non è una dichiarazione d'amore! (potrebbero spettegolare anche questo) :D ma è semplicemente una iniezione di positività che ti meriti e che spero ti possa servire.
Un caro saluto,
Federico

p.s attendiamo la data in cui Tu e Matteo presenterete i progetti. ;)
 
Cerchiamo di usare questo argomento per mettere giù dei punti? Che ne dite se iniziamo a dividerli in Regionali e Nazionali? Possiamo definirli obiettivi? Ritenete opportuno che se ne possa parlare in un forum protetto da password? E' fattibile!

a oggi questo argomento ha ottenuto 2018 visite in neanche 2 mesi... Argomento molto seguito... Spero di avere una maggiore partecipazione da chi legge ma non scrive!;)
 
VEDREMO...Ripartiamo proprio da qui: .."vedremo"! Io non darei a quel "vedremo" un connotato retorico, ma più che altro lo immagino come una speranza all'incondizionata staticità della situazione italiana. Vedremo a Marzo se i falconieri italiani risponderanno mettendosi in gioco e venendo a questo incontro; vedremo se chi fino ad oggi ha voluto mantenere lo status quo, si farà da parte e lascerà smuovere le acque; vedremo se il vecchio saprà far posto al nuovo; vedremo se le proposte arriveranno anche da altre persone; vedremo se pochi anni di lavoro son bastati a incrinare 50anni di chiusura; vedremo, nessuno può arrogarsi il potere di dire farò. Il fermento odierno non ha precedenti, mai la Falconeria italiana è stata così attenta alle problematiche interne ed esterne ad essa; mai come oggi tra le fila dei Falconieri italiani si contano tante donne praticanti, segno di un risvolto positivo che infonde fiducia e credibilità tra noi e l'Europa. Manca solo un po di patriottismo "Falconieristico", che miri a valorizzare quanto di buono può dare il falconiere italiano (e che non è poco), passando sopra ai miti inglesi e spagnoli; il giorno in cui ci accorgeremo che condividere vuol dire crescere, allora il salto sarà fatto. Io ci credo, non avrebbe senso di spendersi tanto se così non fosse, anche perchè al vertice di questa avventura ci sono solo sacrifici. Matteo D'Errico
 
VEDREMO...Ripartiamo proprio da qui: .."vedremo"! Io non darei a quel "vedremo" un connotato retorico, ma più che altro lo immagino come una speranza all'incondizionata staticità della situazione italiana. Vedremo a Marzo se i falconieri italiani risponderanno mettendosi in gioco e venendo a questo incontro; vedremo se chi fino ad oggi ha voluto mantenere lo status quo, si farà da parte e lascerà smuovere le acque; vedremo se il vecchio saprà far posto al nuovo; vedremo se le proposte arriveranno anche da altre persone; vedremo se pochi anni di lavoro son bastati a incrinare 50anni di chiusura; vedremo, nessuno può arrogarsi il potere di dire farò. Il fermento odierno non ha precedenti, mai la Falconeria italiana è stata così attenta alle problematiche interne ed esterne ad essa; mai come oggi tra le fila dei Falconieri italiani si contano tante donne praticanti, segno di un risvolto positivo che infonde fiducia e credibilità tra noi e l'Europa. Manca solo un po di patriottismo "Falconieristico", che miri a valorizzare quanto di buono può dare il falconiere italiano (e che non è poco), passando sopra ai miti inglesi e spagnoli; il giorno in cui ci accorgeremo che condividere vuol dire crescere, allora il salto sarà fatto. Io ci credo, non avrebbe senso di spendersi tanto se così non fosse, anche perchè al vertice di questa avventura ci sono solo sacrifici. Matteo D'Errico

Matteo, hai messo ancora diversi argomenti uno contro l'altro (vecchio-nuovo, pochi anni di lavoro contro chiusura da 50 anni, donne positive e uomini (?), falconeria italiana-falconeria estera) segno che ancora un pochino di astio alberga nei nostri cuori. Lasciamo stare questi argomenti e dimentichiamoli definitivamente.
E' vero che il nuovo è spesso recepito come positività, ma non sempre è così per antonomasia. Io credo che molti dei valori del passato, non solo in Falconeria, abbiano grandi pregi che vanno preservati.
Nell'ambiente le donne sono molto aumentate, è vero, ma pochissime di loro effettivamente praticano la caccia con i rapaci, la stragrande maggioranza li detiene come pets o li usa per i voli in piazza. Questo sicuramente giova alla promozione degli spettacoli pubblici, non certo alla Falconeria (caccia con i rapaci diurni) di cui stiamo parlando. E' sufficiente vedere quante donne hanno rapaci oggi in Italia (tante) e quante di loro hanno il porto d'armi. Sono numeri, non opinioni.
Io sono convinto della parità fra i sessi e non mi piace attribuire maggiore o minore valenza a questo a quello. Le donne che fanno Falconeria valgono tanto come gli uomini. Alle prede e ai nostri rapaci il sesso del Falconiere non interessa. Per cui il maggiore o minore numero di donne o uomini che praticano la caccia con i rapaci diurni, non cambia l'immagine della Falconeria. Direi che è ora di finirla con il sesso "debole" che rende tutto ciò che tocca roseo e migliore. Mi pare anacronistico ed avvilente per le donne stesse.
Perdonate la divagazione.
Lasciamo perdere le contrapposizioni e parliamo di cosa si vuole costruire.
 
Caro Amedeo, è inutile voler costruire se prima non abbiamo il coraggio di riconoscere quelle che sono le nostre debolezze e ammettere i nostri fallimenti. I valori del passato vanno senza dubbio preservati, ma scremati anche da vizi tipici del malcostume italiano. Fatto un esame di coscienza, possiamo cercare delle soluzioni, le idee sono tantissime, la buona volontà anche, ma non avrebbe senso iniziare a costruire senza delle basi solide.
Le donne di cui parlo sono tutte brave Falconieri, con tanto di licenza di caccia e capacità nell’addestramento. La sola Margherita Sporeni sarebbe sufficiente ad alzare di qualche punto il livello della Falconeria italiana.
Dici che il nuovo è recepito come positività, io dico che il nuovo fa paura. L’epoca dei Maestri sta svanendo di fronte alle capacità di giovani universitari e falconieri intraprendenti che finalmente danno spiegazioni logiche a quelle che per troppo tempo sono state alchimie segrete dei pochi; e questo ha creato non poche crisi di identità J
Ti prego di non leggere nelle mie parole alcun motivo d’astio, solo che in questo momento il pragmatismo è la strada che ho scelto per non perdere di vista l’obbiettivo.
 
Ieri c'è stato il primo convegno della CCN a Bibbiena, com'è andata? Cosa propongono e Quale programma hanno? grazie
 
Ieri c'è stato il primo convegno della CCN a Bibbiena, com'è andata? Cosa propongono e Quale programma hanno? grazie

Caro Federico,
Sto rientrando ora da Bibbiena dove mi sono appositamente recata per assistere al convegno del Comitato Conservazione e Natura (CCN).
Il convegno a differenza di quanto precedentemente annunciato si è tenuto in un agriturismo e non presso la sala del Municipio di Bibbiena.
Al convegno erano presenti i falconieri che avevano partecipato la mattina al raduno più diversi altri che sono arrivati appositamente per partecipare allo stesso.

Dopo un intervento di saluto dell’Assessore Comunale Renato Nassine e del delegato nazionale di Enalcaccia, Eugenio Contemori, invitati a partecipare all’evento, ha preso la parola Guido Buresti che ha fatto una panoramica della situazione della falconeria in Italia e del fatto che i falconieri devono essere pronti a presentare una nuova proposta di legge quando la situazione economica e politica in Italia sarà più favorevole. Il suo intervento si è concluso dicendo che due persone si erano iscritte come relatori al convegno e che sarebbero state: Enzo Arcioni e Alduino Ventimiglia.

Il primo a prendere la parola è stato Enzo Arcioni, del cui discorso vi riporto i punti salienti: “Grazie di essere qui presenti, penso di parlare ai Falconieri, i Falconieri con la “F” maiuscola, quelli che da sempre hanno fatto la vera falconeria. […] Ringrazio l’Enalcaccia e FIDC che organizzano degli eventi e che possono accogliere le nostre richieste. […] Analizziamo la situazione attuale. Ho un’associazione riconosciuta dal Ministero dell’Ambiente e conosco una persona che sta nella segreteria del ministero il quale mi ha detto che, su pressione di circa 40 associazioni animaliste stanno lavorando ad una proposta di legge per chiudere la falconeria. Siamo vulnerabili perché gli animalisti vedono gli spettacoli di piazza fatti in modo scadente e non la falconeria che viviamo noi nei nostri raduni […]”

A questo punto Arcioni ha fatto alcuni esempi di spettacoli nelle piazze, come uno tenutesi nel Comune di Agnani dove era stato fatto volare un piccolo rapace notturno (non ben identificato) in condizioni di stress e debilitazione, così come del fatto che chi fa gli spettacoli non è in regola a livello fiscale e normativo.

“[…] Serve mettere delle regole per chi fa gli spettacoli da circo con i rapaci notturni e far si che paghino le tasse […] Tutti possono comprare un harris e andare in piazza “sparlando” della falconeria, non sapendo di cosa parlano […] Questo è un pericolo per tutti noi. Gli spettacoli condotti in modo indecente fanno danni a tutti. Basta con gli avventurieri della falconeria […] Una proposta di legge contro la falconeria non troverebbe l’opposizione di nessuno […] Propondo dei punti, chi ci stà bene, chi non ci sta peggio per lui. […]
Propongo:
1) Creazione di un albo/registro di tutti i falconieri/associazioni dei falconieri, una sorte di ente di fatto (come ad es. l’UNIRE). Le associazioni che entrano nel comitato direttivo ne fanno parte per diritto. Il comitato direttivo presenta una proposta di legge per regolamentare la falconeria
2) Bisogna eliminare il termine “falconeria” che non deve più essere utilizzato
3) Tutela delle specie autoctone
4) Tutela del patrimonio storico/culturale della falconeria
5) Definizione di leggi e regolamenti a tutela della riproduzione di rapaci utilizzati in falconeria
6) Pubblicità dei successi riproduttivi
7) Intensificarsi dei rapporti che io ho già con le Università per progetti di conservazione
8) Fare delle pubblicazioni di respiro scientifico
9) Far volare i falchi tutto l’anno
10) Controllare e regolamentare le strutture di allevamento e riproduzione di rapaci (sono a rischio di denunce per maltrattamento animale e non rispettano la normativa fiscale)
11) Sviluppare la Pet Terapy con i rapaci
12) Favorire i rapaci per il bird controll (non può essere fatto da tutti occorre fare un esame ed essere in regola)
13) Svincolare il porto d’armi (gli obiettori non possono averlo o gli handicappati)
14) Abolire la licenza di caccia e avere una licenza solo per la falconeria
15) Utilizzo delle sole specie autoctone (no ibridi, no harris)
16) Divieto di utilizzo dei rapaci notturni negli spettacoli di piazza
17) Divieto di spettacoli senza autorizzazione amministrativa (idem per bird controll)

Il CCN articolerà una proposta di legge con appositi gruppi di lavoro. Chi vuole dare un contributo potrà riferire le sue idee (via fax, email, o telefono) al responsabile del gruppo di lavoro che deciderà se tenerle in considerazione nel caso siano delle osservazioni utili.

[Segue parte due a breve …]
 
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