Buona sera a tutti e scusate il ritardo, credo che sia doveroso da parte mia dare delle spiegazioni su quale sia il progetto dell’ “Organizzazione Italiana per la Falconeria”. Da qualche anno ho intrapreso un viaggio alla “sconcertante” ricerca di soluzioni sulle annose controverse e paradossali incomprensioni dei falconieri italiani. L’obiettivo? Riunire la Falconeria Italiana! Ho viaggiato per tutta l’Italia, incontrato falconieri ITALIANI, parlato e condiviso con loro quest’ esperienza sfiancante ma appagante.
Il primo passo era chiedere ai falconieri la compilazione di un Censimento Nazionale (che nel bene e nel male ha dato i suoi risvolti, da confrontare con il prossimo del 2014), in seguito si sarebbe dovuto concordare un evento Nazionale: Il Congresso Nazionale della Falconeria, luogo nel quale presentare le varie idee ed intavolare una grande tavola rotonda. Purtroppo un evento del genere è difficilissimo da organizzare, perché gli oggetti in discussioni non sarebbero stati tanto appetibili da spingere, gli ormai disincantati falconieri italiani, a riunirsi in un posto lontano per la maggior parte di loro. Così dopo una breve ma intensa esperienza nell’UNCF, ho deciso che era il momento di presentare un progetto in cui credo fortemente e vista anche l’apertura di Gianluca Barone e ritenuto che l’evento della Polverosa fosse consono alla circostanza, ho ritenuto la presentazione del progetto in questa sede.
Detto questo…
Cercherò di riassumere di cosa tratta il progetto.
Consapevole della scarsa capacità delle Associazioni di allearsi tra di loro per il bene comune, ho pensato che si potesse aderire ad un Organizzazione super partes che prendesse a cuore il bene della Falconeria Italiana, fornendo copertura legale ai propri iscritti e forza politica una volta avuto un riconoscimento Nazionale ufficiale. La difficoltà oggettiva per portare avanti un evento del genere, sta nel fatto che non voglio presentare un qualcosa a cui si può aderire o restarne fuori, ma concordarlo con tutti i falconieri italiani prima, e generarlo poi su quelle che sono le disponibilità di tutti. La Polverosa è stata solo la prima tappa, spero che altre realtà mi invitino a presentare la cosa Regione per Regione.
La forza del progetto sta nella sua impostazione, non più piramidale come una qualsiasi Associazione, ma un insieme di gruppi di lavoro semi-indipendenti. Semi indipendenti perché in continua relazione tra loro. Ognuno con un proprio direttivo, ognuno con degli obbiettivi ben precisi.
- Gruppo gestione venatoria: coordina le Regioni, le relaziona tra di loro, offre servizi sulle attività venatorie, tutela i falconieri che chiedono supporto per dispute legali.
- Gruppo per la gestione Economica: ha vari compiti a riguardo, ma il fatto che sia un gruppo indipendente a gestire i movimenti economici, toglie la possibilità di manovre a pochi eletti.
- Gruppo di comunicazione: è la punta di diamante dell’organizzazione, sensibilizza l’opinione pubblica, gestisce il web e il giornale della Falconeria italiana, intraprende relazioni internazionali ufficiali.
- Gruppo legale: sostiene la Falconeria Italiana e i falconieri che la praticano, risponde per vie giuridiche a coloro che diffamano la falconeria (sul web o nelle piazze). Sarebbe la risposta più forte contro lo spietato attacco delle associazione ambientaliste.
- Commissione riconoscimenti professionali e gruppi storici: ne determina le linee di condotta con un codice etico
- Commissione riconoscimenti Nazionali e gruppo per il benessere animale: redige l’albo dei falconieri, riconosce la legittimità di un futuro esame di falconeria e crea le linee guida per il benessere animale.
Chiaramente ho semplificato le cose esponendole per sommi capi, ma credo rendano l’idea.
In quel della Polverosa mi fu chiesto di fare un passo indietro e relazionarmi con il progetto affidato a Patrizia Cimberio, perché pare che entrambi i programmi avessero degli obiettivi comuni. Ho cercato di fare questo passo, consapevole che tra me e Patrizia non passa buon sangue, ma gli obbiettivi che ci proponiamo prescindono da queste inezie. Purtroppo sembra che non esista spazio perché le due idee possano incontrarsi, ma ripeto, NON PER MIA VOLONTA’.
Matteo D’Errico