fra ha scritto:
corax ha scritto:
fra ha scritto:
:lol: :lol: I sassi vanno introdotti a forza aprendo il becco :lol: :lol:
mmmmh, no, allora mi sa che si fa senza :roll: Alcuni uccelli mangiano spontaneamente dei sassi per digerire meglio, ma se bisogna forzarla mi sa che la lascio stare :wink:
Fate come vi pare,per pulire il gozzo stimolare la fame si fa cosi.
Non ho grandi competenze in inglese,ma un detto loro dice qualcosa del genere( e tanax saprà essere sicuramente piö preciso):
Le penne e la carne lavata fanno morire il falco,i sassi fanno volare il falco. :wink:
Riguardo allo stress mi viene da ridere ,
vi pare meglio tenere un harris a una coscia di pulcino 15gg?
intodurre sassi si fa in un secondo e non lo stressa per niente.
Comunque ripeto fate come vi pare
Se parli sul serio, mi cogli impreparato...
Il discorso "sassi" è un campo che non conosco, ma che non credo applichero mai, tantomeno forzatamente.
Ho letto il Fox che ne parla, ma non mi convince per niente. Soprattutto per i rapaci di basso volo, che in natura in percentuale altissima mangiano e vivono sugli alberi.
Ho tenuto per 20 anni falchi alla pertica (sul pavimento con ghiaetto di vario tipo) e liberi in voliera.
Ho osservato i falchi in natura per, credo, migliaia di ore...
Non ho MAI visto ingoiare sassi. Ho visto i giovani pellegrini giocare con le pietre, prenderle con il becco e lasciarle andare per vederle cadere dalla falesia, oppure ho visto falchi ingoiarne casualmente mangiando le prede sulla ghiaia, ma non ho mai avuto l'impressione che lo facessero volutamente.
Io credo che se fosse un fatto naturale e così "importante" per la dieta e la digestione, sarebbe molto piö facile assistere a questa situazione in natura o in voliera.
Il fatto di inserirli di forza nel becco... direi che decisamente non rientra nel mio tipo di gestione dei falchi. Tutt'al piö a volte ho inserito o forzatamente medicine nel becco, ma in casi eccezionali.
Come ho già detto, io mi baso moltissimo sull'osservazione degli animali in natura e credo serva in maniera determinante per poi avere comportamenti che i falchi riescono ad accettare piö facilmente nell'addestramento.
Ci sono alcune "credenze" in Falconeria che piö o meno volutamente, nell'arco degli anni, ho sperimentato di persona per cercare di "testarle" e alcune ho scoperto che sono false.
Per esempio la borra...
In quasi tutti i testi si legge di "stimolare" la produzione della borra dando almeno ogni tanto un nutrimento che abbia dello scarto che produca la borra (per esempio pulcini o piume miste alla carne o addirittura un po' di stoppa naturale, non trattata con acidi, per facilitarne la formazione).
Io per anni e anni ho nutrito i miei falchi con carne pulita. Per anni i miei falchi non hanno fatto borra, se non occasionalmente con i pulcini (ne uso pochissimi) o per aver catturato topi o uccelletti in voliera. Eppure non ho mai avuto un solo falco con infiammazioni al gozzo, difficoltà digestive o altro che potesse riguardare l'apparato digerente.
Parlo di astori, di pellegrini, di sparvieri, di gheppi etc, non di Poianazze o di Harris' (che non ho mai avuto).
Naturalmente ai miei falchi non ho mai somministrato neppure pietre.
Io credo che se una pietra entra nel gozzo di un rapace, così come qualsiasi altro materiale non digeribile, possa essere naturalmente espulsa con la borra, ma se non ce ne sono, la digestione procede uguamente.
Se avete osservato i selvatici che si nutrono quando e quanto vogliono, vedrete che il loro modo di mangiare è molto differente da quello dei nostri falchi condizionati dall'orario e dal nostro modo di nutrirli. In natura spiumano con calma per mezz'ora e levano quasi tutto, persino il piumino... non sono così "ingozzatori" come i nostri messi in fame. Scartano tutte quelle parti che non sono molto appetibili (tipo la bile o gli ossicini), con una naturalezza incredibile, spesso mangiando soltanto quello che gradiscono di piö. Ma non credo prediligano le pietre...
Le pietre che "fanno volare i falchi" (sinceramente un po' di inglese lo mastico, ma non conosco quel proverbio) probabilmente venivano usate per dare un senso di riempimento e pesantezza al gozzo e per far sentire sazi i falchi, che in realtà poi non ingerivano nulla perchè venivano rigettate come borra. Quello forse era un sistema dei tempi in cui non si pesavano i falchi e si andava a tatto... ma oggi con l'elettronica tutto è cambiato. :wink:
Una cosa pero... Fra, i falchi non sono tutti come gli Harris'... ed inserire di forza le pietre nel becco di un astore e peggio ancora di uno sparviere, vorrebbe dire rovinare il sottile rapporto che faticosamente crei con lui... e credo porterebbe a niente di buono. :wink:
Salutoni.