Io credo che ci sia un aspetto che non ho visto ancora citato, ma che non è da sottovalutare.
Attenzione, premetto che non mi riferisco a nessuno di questo forum (anche perchè non conosco quasi nessuno personalmente), anche se credo che qualcuno intimamente si ritroverà in quello che scrivo e che non ho nessuna critica da fare alle scelte personali.
Ho conosciuto falconieri che sono nati "cacciatori" e hanno fatto falconeria senza porsi problemi etici e legislativi, in quanto già li avevano risolti prima di addestrare falchi.
Ho conosciuto pero anche molti appassionati di falchi, ma assolutamente amanti anche degli altri uccelli (le prede), che magari prima di entrare a contatto con la Falconeria erano sfavorevoli alla caccia. Diversi di loro erano obbiettori, per posizioni personali pacifiste e in qualche modo animaliste.
Pero poi arrivati a contatto della Falconeria hanno dovuto scontrarsi con la "predazione" e l'uccisione delle prede da parte dei loro falchi.
Alcuni senza problemi hanno preso la licenza di caccia (e porto d'armi) ed hanno modificato i loro punti di vista (in meglio o in peggio non importa), altri invece vuoi per via della legge (gli obbiettori) vuoi per coerenza verso le scelte precedenti, hanno continuato a sostenere posizioni piuttosto difficili da motivare, ma a mio parere comprensibili (anche se per me non condivisibili).
E' chiaro che se per esempio una persona fino a 25-30 anni è noto a tutti i suoi conoscenti come contrario alle armi, all'uccisione a scopo di divertimento degli esseri viventi etc etc, poi è dura prendere il porto d'armi e giocare a far uccidere gli uccelli di rilascio ai suoi falchi.
E allora comincia il gioco dialettico del "si, ma i falchi lo fanno istintivamente, per mangiare..." oppure "li faccio volare solo al logoro" (rimuovendo il fatto che il pulcino che sta sul logoro è indiscutibilmente stato ucciso :wink: ) etc etc...
Ne conosco tanti così e sono anche cari amici... per cui nessuna polemica. E' solo per mettere sul piatto anche questi aspetti.
Per me, cacciatore, cinico e insensibile conclamato da sempre, che apre i suoi amati falchi quando muoiono per scoprirne le cause(Tanax... :twisted: ) è facile sembrare coerente..., ma se fossi dall'altra parte sarei un po' in affanno.
E' come quando sento discorsi melensi da parte di amici cacciatori con il fucile che dopo aver sparato alla preda, piagnucolano: "se potessi le ridarei la vita...

"... viene da sorridere...
Ma il Mondo è bello perchè è "avariato", come diceva un vecchio saggio
Basti pensare che in passato io ho portato diversi falchi malati o feriti da un veterinario della LIPU, che li curava, non gratis, ma che mi faceva andare furoi orario e che mi poi chiese di non dire che lui curava falchi di Falconieri... Naturalmente ho smesso di frequentarlo. :evil:
Spesso è difficile far quadrare i conti quando c'è di mezzo la questione "morale"...
Non è meglio affrontare tutto piö semplicemente seguendo le leggi (senza discuterle) e l'istinto naturale?
Il falco uccide le prede (selvatiche o di rilascio per lui sono sempre e comunque "prede") e l'uomo ha piacere nel fare Falconeria. Punto. Per fare caccia e Falconeria ci vuole il porto d'armi (giusto o sbagliato che sia). Punto.
Accettate queste due "regole", una naturale, l'altra legale... si quieta e si fa Falconeria senza "se" e senza "ma", serenamente. A me non è mai sembrato tanto difficile, nè frustrante.

Salutoni a tutti.
Tanax, ho corretto qualche termine un po troppo colorito, Tulipano