passate al logoro si o no?

Sul fatto dei 3 anni, non mi riferivo proprio alla caccia, anzi i giovincelli sono anche piö tenaci (cioè quando capiscono che quella preda non è alla sua portata, la ignorano) le famose 3 stagioni, secondo me sono il tempo in cui falco e falconiere diventano un vero binomio e fanno assieme grandi voli .....
 
jery ha scritto:
Sul fatto dei 3 anni, non mi riferivo proprio alla caccia, anzi i giovincelli sono anche piö tenaci (cioè quando capiscono che quella preda non è alla sua portata, la ignorano) le famose 3 stagioni, secondo me sono il tempo in cui falco e falconiere diventano un vero binomio e fanno assieme grandi voli .....

ti quoto al 100%

i tempi della vera maturazione, come ho sempre detto ha chi mi ha chiesto notizie sugli astori, si hanno dal 3° anno in poi...certe performances ed "astuzie" (parlo sempre di astori) le vedi quando hanno una certà  età ...tu capisci loro da piccoli indizi, loro capiscono te appena ti vedono !! e ti strabiliano nella caccia
 
Non tutti gli esemplari sono uguali, falchi o cani da caccia che siano, alcuni fanno bene subito, altri impiegano un po di piu. Personalmente credo che Il falco molto altano è come un grande campione trailer portato a caccia, serve a niente. Un falco basso è come il cane che ti gira a 20 metri, serve a niente pure lui. Tre stagioni di caccia è un periodo giusto per ottenere il massimo anche se i risultati si vedono prima. Io non sto a perdere tempo con cucioloni mediocri ma insisto molto di piu con i falchi, hanno bisogno di piu tempo per far vedere le loro vere potenzialità . Le passate al logoro a un falco di tre anni che ha sempre cacciato che senso ha? Si puo muscolare facendolo semplicemente volare senza le passate, che forse gli confondono solo le idee. Attenzione parliamo sempre di falchi che cacciano e non da esibizioni dove il discorso è comletamente diverso.:wink:
 
Io il primo anno di solito faccio solo logoro e li introduco solo a fine stagione,a meno di trovare un falcone come il girpelle dell'anno scorso che si introduce da solo e se e' bravo a cacciare grosso modo lo lascio imparare le tecniche migliori per conto suo.Poi le purtroppo rare volte che catturano un selvatico li faccio mangiare sul logoro dopo qualche sbeccata e dopo aver messo al sicuro la preda(con qualche falco mi e' capitato che lasciassero la preda incolume e libera di andare quando ero vicino a loro aspettandosi il pasto).Se il volo va a vuoto(spesso e volentieri)li richiamo al logoro dopo avergli fatto comunque qualche passata se non hanno faticato molto.Non ho mai usato il logoro come premio per il volo a monte pero' interessanti le tecniche di Jeri.
 
lanticovolo ha scritto:
io ci metto un mesetto sempre...poi ci lotto!!col lan maschio solo da 4-5 mesi siamo in sintonia!!!!prima fra , paura del logoro, paura di me..urla, dibattimenti , voli a monte , fino al monte intendo :lol: o a camminare per terra , sono impazzito!!


:lol: :lol: :lol:

Discussione interessantissima. :D
 
E'e chiaro che un po' di cose nn le avevo afferrate io...quindi sti pochi grammi di carne da quando arriva il falco da ammansire e poi in volo in 2 settimane ..sono frutto di un sogno avuto magari dopo un fritto e una buona dose di verdicchio :p
Io ovvviamente apprendo solo ora di tutte queste cose dei pendii ricchi di pioppi gelsomini...di logori dati a 100 mt di altezza epoi basta e di tutte queste ottime tecniche per fa r salire , stoccare , stupitre un alto volo!!!!!! :oops: mi vergogno a dire che ho messo in volo un lanario maschio e un pel senza sapere cosa fanno i VATE della falconeria italiana!!!!per ora pero' sono soddisfatto dei risultati ottenuti per cio' che mi serve...visto che , come dice toscano , nn abbia inventato un altro metodo di volo dei rapaci? :?
 
Quoto Jery sui principi adottati, anche se non condivido, pur essendo valida, la tecnica della collina e dei pioppi cipressini. Io ai miei falchi insegno il volo a monte in ampie pianure perchè se imparano a prendere quota solo sfruttando l'aria che si infrange sulla collina o sugli alberi, portati in un'ampia pianura trovano difficoltà  ad alzarsi perchè un falco in un'ampia pianura puo salire solamente grazie alla sua forza fisica grazie al volo battuto. Un ottimo falco da caccia sale a monte in una pianura controvento.
Condivido la teoria che servono almeno tre anni seguendo un corretto percorso per ottenere azioni di un certo livello di tecnica, precisione e determinazione.
Non è per niente facile portare ai massimi livelli venatori un falco senza fare passaggi al logoro. Io conosco grandi maestri, di entrambe le "correnti". Personalmente ho provato entrambe le tecniche, quello che posso concludere è che la tecnica che preferisco è fatta da un lungo periodo di passaggi al logoro (in ques'ultima frase è racchiuso una quantità  immensa di considerazioni, ovvero valutazione del come effettui i passaggi, in quale contesto paesaggistico li effettui, quanti passaggi chiedi, in quale condizione fisica dell'animale stai lavorando).La mia gir-lanaria che molti di voi hanno visto nei raduni quest'anno viene da un anno in alto volo (non introdotta a caccia), uno a passaggi(non introdotta a caccia o precisamente non introdotta volontariamente a caccia :wink: ) ed infine il terzo a caccia (senza allenamento su logoro).
Saltare i passaggi e costruire un falco solo su prede di rilascio secondo me o costruisce un animale altano ed incredibilmente determinato sulla preda oppure puo costruire un animale insicuro.
Non posso non fare questa precisazione, non dobbiamo soffermarci solo su quanto sale, come sale e in quanto tempo, (basta andare ad un raduno, dove si ha la possibilità  di veder molti voli, anche molto altani, ma nel 90% inconcludenti ai fini venatori), ma anche naturalmente la capacità  di cattura.
L'anticolvolo, io non so quanta esperienza tu abbia sugli ibridi, ma molti di questi dove domina la presenza del girfalco hanno un'intelligenza ed un carattere tale (ottenuti per selezione genetica) che quando li maneggi appena arrivati a casa, sembra che qualcun altro li abbia precedentemente ammansiti, quindi arrivare a liberarli in 15 /20 giorni viene naturale (Aereo, un ibrido di gir-sacro, fu libero in 10 giorni perchè non aveva piö senso farlo in filagna), mentre di tutti falchi che ho addestrato in questi anni quelli piö difficili secondo me da condizionare correttamente e poi ottenere la massima espressionefisica sono i feldeggi (per la cronaca dopo molti anni quest'anno ci sto provando con un maschio). Quindi ti capisco molto quando parli di tutte le tue disavventure per addestrare i lanari (ho passato cinque anni della mia vita ad inseguire feldeggi insieme ad Alduino Ventimiglia :) ).
 
Visto che la discussione ha preso una certa consistenza aggiungo qualche altro spunto:
in base al metodo usato, per mettere il falco a monte, una volta introdotto il vivo nell'addestramento come continuate, se continuate, ad usare il logoro? che ruoli e che importanza gli date?

e ancora : In base a quali atteggiamenti e criteri considerate "collegato" o meno un falco?
 
alessiog ha scritto:
se continuate, ad usare il logoro? che ruoli e che importanza gli date?

e ancora : In base a quali atteggiamenti e criteri considerate "collegato" o meno un falco?

per me il logoro è indispensabile per far scendere il falco salvo le varie catture.

per collegato penso che il falco debba stare centrato sul falconiere , il mio per esempio l'ho ingrassato di brutto portandolo a 20 grammi in piu di quando è arrivato e ora da 2 giorni lo vedo quasi sparire in lontananza con una bella altezza e dopo ritornare dopo qualche minuto non è piu tanto collegato anche se ritorna e da solo qualche beccata alla carne sul logoro. Da ieri ho iniziato ad abbassarlo di nuovo e anche se lo so che perderà  quasi sicuremente quelle altezze ma lo preferisco centrato su di me.
 
In tutti gli uccelli, essendo animali cerebralmente piö semplici dei mammiferi, il comportamento individuale è molto influenzato dalla genetica e l'intervento dell'esperienza e della elaborazione dei dati acquisiti empiricamente è in feriore a quella degli animali piö evoluti.
Il che significa in poche parole che un uccello nasce con determinate caratteriste "sue" e le modifica, ma non le puo "stravolgere" con l'esperienza. Questo è uno dei motivi percui in Falconeria, anche dopo 10 anni che vola con noi, un falco deve comunque essere messo in condizione.
Per esempio studiando uccelli facilmente ottenibili in grandi quantità  (come per esempio i piccioni viaggiatori) ci si rende conto del fatto che ogni novello ha caratteristiche proprie che crescendo non cambiano piö di tanto, neppure dopo anni, pur avendo fatto le stesse esperienze degli altri.
Per esempio ci sono novelli che scendono dal nido, mangiano da soli, escono dalla colombaia e volano con il gruppo molto, ma molto prima di altri e quelli, al momento di viaggiare, saranno sicuramente volatori migliori.
Con i falchi succede la stessa cosa.
Anche in natura o meglio ancora seguendo hacking in natura, si puo facilmente notare quanta differenza ci sia da un individuo all'altro.
Personalmente ho visto pellegrini arrivare a 30-50 metri di altezza dopo 5 voli e senza fare nulla, sempolicemente scappucciandoli e lasciandoli andare. Altri non alzarsi dopo anni, neppure a spingerli.
Due episodi mi hanno particolarmente stupito, in fatto di falconi.
Uno riferito ad un hacking di pellegrino che feci anni fa su un campanile, in cui al momento dell'apertura della scatola nido, i falchi, tutti della stessa età , si comportarono in maniera assolutamente differente. Una femmina rimase a lungo sul cornicione, volando il giorno dopo; un maschietto attese un po' poi volo su una torre a 50 metri dove rimase tutto il giorno; mentre l'altro terzuolo appena aperto lo sportello di rete (PRIMO VOLO!) partì come un razzo sparendo all'orizzonte!
Eravamo certi che non sarebbe piö riuscito a rientrare ed invece torno, come se niente fosse.
Quel maschietto fu il primo a catturare uno storno in pochissimo tempo, mentre la femmina rimase sempre la piö tardiva e meno volatrice.
Se avessimo messo in volo questi tre falchi, io credo che il terzuolo piö volatore ci avrebbe dato meno problemi ad alzarsi, naturalmente.
Il secondo episodio è relativo ad una lanaria, che dopo pochi giorni di filagna decidemmo di liberare perchè ci sembrava "vispa"... e lo era. Partì fece due giri a 10 metri, poi comincio a salire e sparì nel cielo (primo volo). Si poso dopo un bel po' a circa 1 km su una torre, tranquilla come un papa.
Questo per dire che se capita il falco che vuole salire, non serve fare nulla. Ho visto anche falconi posarsi per un mese ed all'improvviso alzarsi da soli, senza nessun trucco particolare.
Nell'alto volo secondo me il falconiere interviene molto nella parte riguardante l'addestramento al richiamo, la centratura ed il recupero, ma ha pochissima influenza sulle caratteristiche naturali del soggetto che vola.
Nel basso volo invece la variabile genetica piö importante è relativa alla reazione predatoria prodotta dalla sensazione di fame che ogni individuo ha geneticamente dalla nascita.
Ci sono astori che sentono la fame molto piö di altri e questa sensazione li porta a cacciare, ovvero anche a rispondere all'addestarmento dell'astoriere. Questa attitudine si capisce subito, fin da quando, come dicevo, l'astore incappucciato reagisce al cibo sul guanto "alla cieca".
Un astore "famelico" a prescindere dal peso, dimentica TUTTO per predare e mangia col cappuccio quasi subito, taluni addirittura la prima sera.
Per esempio il terzuolo che ho adesso, anche grasso come una quaglia, dopo 15 ore dal gozzo pieno è già  pronto a predare nuovamente e, pur essendo non imp, continua a saltarmi sul guanto (in voliera naturalmente e sempre alla sera) appena entro. Con altri soggetti è impossibile se non sono messi in peso. Questo astore ha un metabolismo veloce piö di altri, digerisce velocemente e deve mangiare piö spesso degli altri, per cui dal punto di vista della falconeria è piö facilmente condizionabile. Ma dipende da lui, non dal fatto che io abbia usato un sistema particolare.
Un falconiere amico, ormai "esperto", il primo astore che acquisto lo trovo di questo tipo e si fece l'idea che fosse relativamente facile addestrare astori, facendomi chiaramente capire che tutte le "manovre" che gli suggerivo fossero secondo lui un po' "esagerate"...
Dopo anni di pratica, sta ancora aspettandone un altro così... :wink:
Comunque secondo me con gli astori l'astoriere ha molte piö "responsabilità " nella qualità  del suo falco, rispetto all'altovolista, che invece deve sperare in misura maggiore sulle doti naturali del suo animale. In poche parole, mentre un bravo altovolista puo anche a volte non riuscire a cavar niente da un soggetto particolarmente pigro, un buon astoriere, magari dopo anni e compromessi, deve sempre riuscire a dominare il suo astore a caccia. Naturalmente pero la capacità  di predare, dipenderà  sempre e solo dai geni dell'astore.
Tutto questo non significa che se il Falconiere infila una riga di c...te una dietro l'altra, pur avendo in mano il Valentino Rossi dei falchi, possa ottenenere un risultato scarso... :wink:
Saluti.
 
Anzitutto Gianluca grazie delle considerazioni...che avremmo modo di chiarire a quattrocchi quanto prima credo :wink: cmq la storia del lanario e' tutta strana!!!lo presi perche' pensavo che era un falco estremammente affidabile poi....dopo un po' mi dissero: "..un lanario???ma stai fuori?e' uno dei piu' duri e testardi e infidi!!!" e che capperi dico io!!!!potevate dirmi qualche cosetta prima.. :x cmq , il mio maschio di pellegrino , fatto solo al logor , mai vista una preda , nei primi 2 anni di vita era una certezza..lo liberavo elui puntualmente spariva all'orizzonte, posandosi pero'..dopo qualche minuto tornava centrato( l'amico pippo lo ha visto) , sorava sopra di me erestava in ala almeno 5 minuti con me che sotto mi sgolavo eroteavo il logor e non solo!! :lol: poi.....motore spento!!!!giu' a tutta birra!!!!!!7-8 passaggi al logor estock!!!!preso..di lui mi sono sempre fidato_Ora fa un po' il bischero, sabato se ne e' andato a girellare sopra una valletta ventosa e lo vedevo ( i 10 km erano lineari :wink: ) lontano ma collegato , poi e' tornato, si e' centrato , ancora giri e poi ...giu' !! a missile!!!
un po' meno legato seppur in peso da volo in estate..il lanrio un mistero! :? adesso e' praticamente la mia ombra...dopo il pel , con le stesse condizioni ho liberato il lanrio e lui , surfando il vento mi e' rimasto attaccato alle chiappe :lol: facendo bei passaggi sempre al logor!!!persino 2 giorni fa , in un giardinetto un tizio sbatte il pallone forte a terra appena scappucciato il falco e lui via....una saetta , senza spiumaris , defecare , niente :( porca tr...!!sta a vedere che e' scappato sto' pazzo!!invece , voce , logor , in 1 minuto eccolo cnetrato ,un po' piu' indeciso al logor ma cmq ha fatto le sue passate e lo ho recuperato!!!!
diciamo che ho capito che , e' vero che i lanri sono dei mattacchioni ma , se li lavori costantemente e in condizioni sempre diverse , iniziano a capire cosa vuoi d aloro e divengono ottimi falconi per le acrobazie!!!e ' chiaro che il peso lo aclcolo con estrema precisione perche' non appena parte dal guanto te lo vedi alzrsi , alzarsi, alzrsi........ :mrgreen:
 
Da come leggo per le passate tutti hanno le loro idee e i loro metodi che sicuramente sono validi per chi li usa.Da parte mia reputo le passate una perdita di tempo per quanto riguarda i Pellegrini e un vero danno se applicati a Sacri Lanari e ibridi di tali specie.
Personalmente ho visto che i Pellegrini una volta introdotti al vivo e alla caccia non amano fare passate addirittura a volte vedendo il logoro girare senza essere buttato in terra tendono a salire di quota snobbandolo (e non perchè non a peso i miei falchi non sono di quelli che salgono volano e cacciano grassi..).Peggio secondo me per i Sacri e Lanari che se fatti girare al logoro per lungo tempo poi non te li levi da sopra il " cappello..." Ora possiedo oltre alle 2 Pellegrine una femmina di Lanario addestrata e messa in volo senza mai vedere una passata stà  sui 40 metri fissi senza perdere un metro per 20 minuti, le altre fatte con le passate dopo 5 minuti di volo se non esce niente (intendo prede) iniziano a fare passate senza logoro ...
Certo che ognuno ha i suoi standard di volo di addestramento e di caccia e per fare una statistica vera ci vorrebbe che con un metodo valido per tutti si addestrino almeno 30 falchi al logoro e 30 senza poi si potrebbe tirare una somma.
Concludo con un appunto al quale chiedo un riscontro positivo o negativo per quanto riguarda i falchi che vola il buon Gianluca (lanticovolo) o TUTTI quelli che non fanno caccia ma solo VOLI LIBERI.
Premetto che non è un attacco ne una punzecchiatura ne niente di niente ok Gianluca.. da parte mia profondo rispetto per TE per le tue scelte di non predazione ecc ecc faccio solo per approfondire e perchè vedo che vuoi o non vuoi sei molto popolare heeheh.
Allora parli sempre che i tuoi falchi vanno altissimi senza aver mai fatto rilasci e senza mai aver fatto caccia.Secondo me il fatto è che tu puoi permetterti un falco a 100 metri d altezza anche se scollegato e decentrato perchè appunto non devi cacciarci (il mio deve starmi sopra la testa sempre).
Poi hai descritto a volte che a quelle altezze dopo 1000 giri di logoro il falco ti fà  la "cortesia" di scendere.Secondo me la conclusione è che sono grassi volano tanto per volare ma se li vuoi sopra la testa pronti a colpire ...dovresti calarli e calandoli sono sicuro che perderesti le altezze.Oppure devi metterli a fare passate.
Puo essere un discorso valido o no ??
 
Andrea a me fa piacere se analizzi quello che scrivo perche' io , come gia' detto , ho fatto tutto a sensazioni!!!ovvio che saranno altini , nn mi piace prorpio abbassarli troppo , specialmente il pellegrino!!cmq , a me di altezze onostamente me ne importa poco...ti dico cosa voglio io : un falco che si alza , gira un paio di volye o tre , si centra epoi magari mi fa 6-7 passate al logoro!!stop!!ovvio che il pellegrino mi fa la cortesia di scendere..ma , secondo te , dopo 3 anni e' ancora tutta simpatia??o qualcosa ,nel mio piccolo, gli avro' insegnato??saabto pensavo proprio di averlo perso, intendo 10 km perche' in linea d'aria erano di sicuro , e' vero che c'era vento ma cosi' nn lo avevo mai visto!! :eek: ovvio , che se io giro il logor , lui rientra dai suoi affari nache controvento , mi si mette sopra , gira ancora poi picchia come un matto, allora o lui e'0 anomalo o fra di noi si e'creata una condizone che ci piace :wink: poi , magari se nn c'e' vento si posa e mi fa dannare ma....giurin giurello ... :oops: dieci gironi fa col vento caldissimo e forte della sera , andava e rimaneva centrato e poi si e' fatto almeno 10 passate , con realtive picchiate!!!arrancava controvento per arrivare da me...gli saro' simpatico ma ....allora perche' nn se ne va??questo inverno ha fatto logoro anche con un bel gozzo di quaglia!!!! :eek: cmq a me servono cosi'
 
andrea ha scritto:
Da come leggo per le passate tutti hanno le loro idee e i loro metodi che sicuramente sono validi per chi li usa.Da parte mia reputo le passate una perdita di tempo per quanto riguarda i Pellegrini e un vero danno se applicati a Sacri Lanari e ibridi di tali specie.
Personalmente ho visto che i Pellegrini una volta introdotti al vivo e alla caccia non amano fare passate addirittura a volte vedendo il logoro girare senza essere buttato in terra tendono a salire di quota snobbandolo (e non perchè non a peso i miei falchi non sono di quelli che salgono volano e cacciano grassi..).Peggio secondo me per i Sacri e Lanari che se fatti girare al logoro per lungo tempo poi non te li levi da sopra il " cappello..." Ora possiedo oltre alle 2 Pellegrine una femmina di Lanario addestrata e messa in volo senza mai vedere una passata stà  sui 40 metri fissi senza perdere un metro per 20 minuti, le altre fatte con le passate dopo 5 minuti di volo se non esce niente (intendo prede) iniziano a fare passate senza logoro ...
Certo che ognuno ha i suoi standard di volo di addestramento e di caccia e per fare una statistica vera ci vorrebbe che con un metodo valido per tutti si addestrino almeno 30 falchi al logoro e 30 senza poi si potrebbe tirare una somma.
Concludo con un appunto al quale chiedo un riscontro positivo o negativo per quanto riguarda i falchi che vola il buon Gianluca (lanticovolo) o TUTTI quelli che non fanno caccia ma solo VOLI LIBERI.
Premetto che non è un attacco ne una punzecchiatura ne niente di niente ok Gianluca.. da parte mia profondo rispetto per TE per le tue scelte di non predazione ecc ecc faccio solo per approfondire e perchè vedo che vuoi o non vuoi sei molto popolare heeheh.
Allora parli sempre che i tuoi falchi vanno altissimi senza aver mai fatto rilasci e senza mai aver fatto caccia.Secondo me il fatto è che tu puoi permetterti un falco a 100 metri d altezza anche se scollegato e decentrato perchè appunto non devi cacciarci (il mio deve starmi sopra la testa sempre).
Poi hai descritto a volte che a quelle altezze dopo 1000 giri di logoro il falco ti fà  la "cortesia" di scendere.Secondo me la conclusione è che sono grassi volano tanto per volare ma se li vuoi sopra la testa pronti a colpire ...dovresti calarli e calandoli sono sicuro che perderesti le altezze.Oppure devi metterli a fare passate.
Puo essere un discorso valido o no ??

Premesso che ognuno ha il proprio ideale di volo, poi naturalmente bisogna vedere se si riesce ad ottenerlo. Spesso ci si adegua a quello che fanno i falchi, facendoselo venire bene, soprattutto quando non si va a caccia.
Infatti la caccia fa veramente la differenza.
Andando a caccia il falco impara tante cose che sono positive, ma anche tante altre che bisogna tenere sotto controllo, per cui le cose si complicano parecchio.
E' un po' come fare gare attitudinali a quaglie con un cane o andare a caccia vera (Imonedas e gli altri cinofili sanno cosa significa).
Il logoro, se si va a caccia, deve essere l'unico, sacro ed incontestabile attrezzo per il recupero immediato del falco. Con il falco da caccia, logoro visto, logoro dato. Recita un antico adagio.
Ed io concordo.
 
Anche per me quando il falco vede il logoro vuol dire sempre" ora mangio!" anche se magari un paio di passate le faccio fare.Ho visto qualcuno che per centrare il falco tirava fuori il logoro ,due tre giri,e poi lo rimetteva in borsa;secondo me(secondo me!) questo e' uno dei modi migliori per perdere un falco da caccia.
 
io penso che allenare sacri e ibridi a passaggi sia fondamentale, comunque, posto che si facciano passaggi o no, se si fa eccezione per il girpellegrino, sacri e girsacri non sono x niente facili da mettere a monte.
E' noto che lo stile di caccia naturale dei sacri e gir è piö vario rispetto al pellegrino, tutti sanno che sono grandi inseguitori, terribilmente insistenti, hanno anche un'intelligenza diversa, piö sofisticata rispetto al pelle. il sacro tra i due è un po piö furbastro e scansafatiche se gli si permette di farlo, a maggior ragione per questo va lavorato al logoro per muscolarlo a dovere e condizionarlo bene.
è importante che un ibrido, un gir, o un sacro siano ben condizionati perché il loro stile di volo spesso li porta ad allontanarsi abbastanza dal falconiere per fare quota, per cui devono sempre avere ben chiaro dove devono tornare. creare un falco che gira intorno alla borsa secondo me c'entra poco col fare o no i passaggi, gli errori che si fanno quando questo accade sono altri, e di modi per risolverlo ce ne sono, anche se richiedono tempo.
direi anche che fare un falco a passaggi non vuol dire iniziare a urlare e girare il logoro appena parte, tirare fuori il logoro al momento giusto conta in maniera incredbile, che sia dato a terra o si facciano un po di passate.
l'introduzione alla preda deve essere una svolta nella mente del falco, capisce perché sta al mondo, ma non per questo si dimentica del logoro o non mette il giusto impegno nell'iseguire le prede a perdere. Io faccio ogni sforzo possibile osservando tutto del mio falco in volo e agendo di conseguenza. se un falco vedendo il logoro non scende perché vuole il piccione mi fa incazz a bestia, al limite gli faccio vedere uno svolazzino così cala un po ma che non si aspetti che liberi qualcosa sotto di lui. altrimenti uno puo lasciare il logoro a casa e uscire con tre colombi e via. se viene accontentato e capisce il giochino farà  sempre così.
alla fine secondo me ci sono aspetti interessanti in ogni tecnica usata, e visto che ognuno mette il massimo per riuscire col suo metodo alla fine i risultati arrivano...io sono per l'equilibrio, usare il logoro a dovere, integrare con rilasci ad hoc, senza perdere un'intera stagione di caccia per fare solo passaggi.

Per centrare il falco si gira il guanto per un preciso motivo logico, il movimento somiglia a quello del logoro qundi il falco si avvicina, ma non cala perché vede bene che non è il logoro. si possono fare alcuni giri di logoro se il falco è molto lontano, perché grasso o distratto.
 
è stato aperto un nuovo ed interessante argomento dal titolo PASSATE AL LOGORO SI O NO ?
l'intento dell'ideatore di qs argomento secondo me è il cercare di confrontarci ( o confrontarvi, visto che io sono in definitiva un astoriere convinto! ) sui metodi e sistemi personali di addestramento di falconi...bisogna pero aggiungere una cosa molto importante, e non me ne voglia chi ha idee diverse, che l'intento dell'ideatore è capire con il confronto come ognuno di noi addestra un falcone da CACCIA e non da esibizioni ludiche.
Scusate jery e lanticovolo, ma sapere che uno di voi logora con due-tre falchi in contemporanea mi domando che c'azzecca con la caccia, come pure vedere un falcone allontanarsi fino a 10 Km (???????) in linea d'aria (boi dè, hai la vista peggio di un aquila se riesci a vedere un lanario distante 10 KM !!!) e poi, dopo aver fatto i caZ zi propri rientrare magari alto a 100 mt e non cagare di striscio il logoro!

L'argomento pertanto risulterà  interessante se dedicato all'addestramento del falcone alla caccia e nel capirne gli atteggiamenti qui mai trattati; ovvero, un falcone si dice "introdotto" quando caccia con regolarità  ed entra regolarmente in "atteggiamento di caccia" , cosa di cui poco o mai si parla, ma che è fondamentale.

Nel basso volo "l'atteggiamento di caccia" è riconoscibile da quella situazione fisico-emotiva che si chiama Yarak. Nell'alto volo si verifica una cosa simile e la si riconosce da alcuni sintomi. Si crea una impercettibile tensione tra falconiere e falcone: il falco batte le ali in modo metallico come un haggard, si alza rapidamente ed al massimo della tensione smette di spiralare e si ferma controvento o sopravento.
La quota è la conseguenza di questo "atteggiamento di caccia" che il falco perfeziona automaticamente in funzione della preda, dei terreni e delle condizioni metereologiche.

Pertanto, se un falcone NON è introdotto alla caccia, a mio avviso non si potranno avere e/o vedere queste condizioni e motivazioni

Poi, come affermavo in altro post, ogni metodo e sistema od escogitazioni sono tutte altrettanto valide se il fine è far salire il falcone a monte per introdurlo alla caccia, sia come fa Guglielmo & C, sia come fa Murador (il nascondersi nelle pioppete; lui ha solo pioppete a disposizione) sia come fa alessiog, andrea, india ecc ecc
 
Infatti l'intento è di capire questo..........

Di solito quando vedo un giovne falco nei primissimi voli, noto che il falco non sà  quello che deve fare (cioè: starti sopra, a che altezza e soprattutto perche...) mentre quando si inizia con qualcosa di interattivo e cioè il logoro, il falco capisce subito che deve fare qualcosa con te ( io ho addestrato falchi sia in un modo che in un altro.... e piö di 30 per tipo :wink: .)
Poi quando è ora che il falco cominci a cacciare il passo è breve, ma veramente breve....
Forse io ho un concetto diverso dal vostro di falco collegato, ma per me un falco si collega al falconiere in un preciso momento, quando parte dal pugno il falcone deve alzare la testa per guardarti entro i primi 30/50 metri, per me quello è il segnale di collegamento, dopo specialmente i grossi ibridi hanno bisogno di molto spazio per prendere la giusta velocità  e rientrare, e anche qui vedo a volte molti che sbagliano chiamando prima di tale velocità  il falco, che girando finisce la benzina o peggio prende per lingiö su una vallata...... alcuni dicono che il falco è scappato, mentre in realtà  non ce l'ha fatta a rientrare.....
Non importa se un falco è sulla mia verticale o se è un po decentrato (no 10 km :wink: ) l'importante è che sia con me !
Tante cose di questa disciplina non si imparano in uno o due anni per quanto uno si applichi......
ed è anche vero che in falconeria ci sono poche regole e migliaia di sfumature, che per chi riesce a cogliere sono la differenza........
Io faccio passate al logoro anche con falchi da caccia quando non vedo preda (proprio i rilasci non li concepisco) e comunque nonostante tutto quest'anno rifaro un pellegrino maschio mettendolo a caccia il primo anno.
 
è giusto cio che dici...e come pure "recita" india, il collegamento con un falcone lo crea l'abilità  del falconiere fin dai primissimi voli. Bisogna pertanto sfruttare in particolare l'aspetto psicologico che lega il "trinomio" falconiere-logoro-falco.
Quando il falco avrà  imparato a ghermire con trasporto il logoro guarnito esso dovrà  essere usato sguarnito ed il falco dovrà  desiderare che il falconiere si avvicini per nutrirlo.
Il falcone assocerà  logoro+falconiere+cibo e con questo ben in testa, potrà  attaccare prede anche lontanissime; se mancherà  la cattura tornerà  inesorabilmente dal falconiere: alto, per chiedere altra caccia; basso, se troppo stanco.
Questo dovrebbe essere il giusto collegamento

Poi Alessandro, sia se usiamo logoro leggerissimo, sia se usiamo logoro pesante, di qualsiasi forma (a uccello, ferro di cavallo, a ciambella, solo ali secche, di cameradaria o una semplice tavoletta) il falcone lo deve (ma il "dovrebbe" è d'obbligo) desiderare e reagire, di conseguenza, allo stimolo velocemente.

So perfettamente che voi che fate esibizioni e spettacoli usate logoro dal peso di una piuma per vari ed ovvi motivi, e va benissimo, pero quello che voglio dire (e che dicono i maggiori intenditori di qs arte a cui io mi inchino) qualsiasi espediente di logoro, qualsiasi forma ecc, è valido comunque, l'importante è che il falcone reagisca alla vista e lo desideri ardentemente
 
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