Davide e Menza,.. son cose facili a dirsi un po' meno da realizzare.
Giacomo ne parla con disinvoltura, dando per scontato che chi legge abbia una certa esperienza con astori, imprinting... e con gli studi di McDermott in materia ,..
Non credo sia un argomento trattabile in pochi post, (bisognerebbe aver letto qualche centinaio di pagine in "americano" ed aver avuto a che fare con qualche accipiter prima..).
A mio parere, THE IMPRINT ACCIPITER, va letto, riletto.. "studiato", anche se l'inglese "americanizzato" spesso non rende piacevole la lettura.
Bisogna "leggere tra le righe" quello che l'autore vuole trasmettere e non limitarsi ad una filante lettura in relax in stile romanzo...
Ogni volta che leggo o rileggo un capitolo apprendo cose nuove, interpreto diversamente, paragono a quanto personalmente e direttamente sperimentato,.. nel bene e nel male... mi accorgo che ogni singola frase esprime un concetto piö profondo di quanto possa sembrare "a prima vista".
Tornando al discoro peso/vizio..
.. avrete notato che si parla di soggetti il cui peso viene "abbassato", ovviamente in modo oculato e da mani esperte, in età prematura, molto prima del completo sviluppo delle penne ed inoltre questi soggetti vengono introdotti alla caccia quando un selvatico di pari età è ancora appollaiato nel nido con il becco aperto in attesa dell'imbeccata.
Tale addestramento "prematuro" potrebbe sembrare "a prima vista" dettato esclusivamente dalle necessità venatorie del falconiere.. ( di fatto prima è pronto il giovane meglio è, in quanto avrà maggiore probabilità di incontrare prede giovani e pertanto piö facili da catturare).
In realtà , operando in tal modo si focalizza interamente l'attenzione del giovane predatore sulla preda,.. non lasciando allo stesso il tempo per "associare" il falconiere al cibo, cercando così di eliminare qualsiasi fonte di cattive abitudini (urla e aggressività in primis)... velocità e determinazione dell'addestramento hanno lo scopo primario di evitare che il soggetto prenda "una brutta strada".
Menzacapo mi rendo conto che il concetto non è proprio semplice da chiarire, ma se sei realmente interessato fammi sapere che ci sentiamo per tel ... Â :wink:
Tempo fa ho cercato di "iniziare a parlare" degli accipiter imprintanti, evidenziando innnanzitutto cosa è realmente fattibile in Italia (analizzando cosa consente la locale legislazione e la disponibilità di prede ben diverse dai luoghi presi in considerazione in The Imprint Accipiter), ma il generale disinteresse in materia e le osservazioni di qualcuno, che mi sottolineava "o ci si arrangia alla bene e meglio o si cambia sport",.. mi hanno fatto desistere.
Ciao, Dom.
PS: Scusate il papiro...