Il limite della falconeria italiana

alessiog

Falconiere Esperto
E' già  successo un paio di volte durante i miei ultimi voli che la mia pellegrina riesca a stoccare, uccidendoli sul colpo, dei fortissimi torraioli di rilascio.
Parlandone con India, sono emerse alcune considerazioni, tra cui il fatto che con molta probabilità  sarà  difficile andare oltre e avere voli di qualità  superiore restando nel nostro paese.
o meglio, considerando che il torraiolo selvatico è la preda piö elusiva e difficile per un pellegrino da falconeria, quando riesce a capire come prenderli e i voli con prede a perdere diventano quasi impossibili, bisognerebbe passare alla vera caccia all'anatra selvatica di passo, non un grasso germano ogni tanto, o su selvaggina nata in libertà , selvatica, astuta e dal volo rapido e potente.
la prima spesso è di difficile realizzazione perché i buoni quantitativi di anatre selvatiche si trovano nel nostro paese ormai a caccia chiusa (febbraio-marzo), la seconda ...non importa che spieghi il perché. in piö la selvaggina delle riserve è facile da catturare (una pernice di rilascio puo essere equiparata anche al logoro) e il falco inizierebbe a rompersi i cosiddetti, abbassando di livello i suoi voli.
ora, fatte queste considerazioni, la domanda è: per dare modo ai falchi di migliorarsi sempre, di diventare pari al selvatico nell'abilità  di volo e di esprimere al meglio lo spirito originario della falconeria, dobbiamo per forza portarlo in Spagna, Romania, Scozia? sembra di si.
in piö, quanti falconieri cacciatori giungono oggi nel nostro paese a tali livelli?
Quanti falconieri al giorno d'oggi potrebbero dire con orgoglio di essere giunti ad un traguardo limite per L'Italia? quanti invecie si sentirebbero di far "accontentare" così il loro falco?
Sta di fatto comunque che dopo una cacciata all'estero, i falchi tornati in patria mostrano uno stile di volo che lascia i piö a bocca aperta, catturando quasi annoiati la selvaggina italiana.
Forse questo discorso puo essere retorico ma mi sembra giusto scrivere di queste cose, perché per come tante altre, noi falconieri italiani dobbiamo accontentarci di molto meno rispetto agli altri falconieri europei. Se le cose resteranno così, sarà  l'ennesima "fuga di cervelli"?
 
Io poko ne so di caccia col falco perke' nn la pratiko ; ti dico kosa ne penso : la fuga di cervelli se arriva per una situazione diciamo per causa di forza maggiore , perke' mancano i territori , perke' mancano lprede vere ...allora e' inevitabilmente fisiologika! in Italia di Falkonieri con la F , come credo sia tu ce ne sono pokissimi , e gli altri giokano a farsi battaglia fra loro ....forse per questo i cacciatori da polvere da sparo quando ci vedono un po' sorridono di noi!!NON SIAMO UNITI.
Per quanto mi riguarda l'analisi ke hai fatto , vista dal punto venatorio nn fa una piega , ma dal punto di vista della ALTERNATIVITA' della Falconeria io credo ke noi abbiamo molto da dare e da far vedere ; oggi sappiamo ke con i rapaci possiamo attuare vari progetti , bird control , didattica , riproduzione di specie minacciate di estinzione , poko nn e'!!!certo , per un cacciatorer vero volare in un ambiente idelae e' sicuramnte meno frustrante ke voalre su selvaggina e in luoghi da " ALLEVAMENTO" ...ma per fortuna le nuove prospettive ke la Falkoneria ci apre necessitanpo anke di soggetti ke volano in condizioni piu' urbanizzate , ke fanno un ottimo lavoro nella prevenzione di incidenti aerei ma ke , se mandati su una quaglia nn sanno cosa fare!!!!!sai cosa direi , i cervelli , quelli reali , quelli ke lasciano una impronta mandiamoli a caccia all'estero , in spagna , i scozia ma poi facciamoli tornare per attuare quelle pratike MODERNE ke la Falkoneria oggi e' kiamata a realizzare!! :) kiamiamola ...fuga d'amore venatoria :lol:
 
Basta adeguarsi e .. regola basilare.. scegliere il rapace in base a territorio e prede disponibili.

Se dalle mie parti, i selvatici piö diffusi sono storni e merli,.. mi adeguo e cerco di insidiarli con falchi idonei,.. pensero agli sparvieri, smerigli, gheppi americani, perlin,.. così avro un discreto numero di occasioni di selvatici veri e forti in grado di "spingere" ai massimi livelli il mio falco.. :wink: .. ogni giorno..

..se ho la fortuna di vivere in prossimità  della foce del Po o in altri territori adatti, pensero a pellegrine o ibridi vari per gli anatidi,..( se veramente ne incontro tanti) .. stesso discorso se vivo in montagna ed incontro una cornacchia ogni 10 metri su pratoni sconfinati d'alta quota,.. in sicilia penserei all'astore per i conigli.. :wink:.. e via dicendo.

Mi fa invece "sorridere" chi va sulla pellegrina perchè fa un figurone e poi vive fra i passeri,.. o peggio chi sa di vivere in territori boschivi, piange miseria di prede.. e compra enormi falchi adatti a super prede da inseguire in deserti di svariati chilometri,..
Per non parlare di gyr/pelle, gyr/sacro, gyr/gheppio, gyr/struzzo,.. e tutti quei FRULLATI e mischioni di specie varie, in genere belli e grossi, animali che nel deserto catturano gazzelle,.. e qui sono destinati al fagiano o piccione di rilascio della domenica,.. :wink:.. o alla starna del raduno... che scene pietose... :( .

molti invece evitano per principio,.. o per non so per quale motivo,.. il vero "ALL ROUNDER",.. "IL" grande cacciatore,.. colui che con disinvoltura ho visto catturare dalla ballerina bianca al gallo,.. che ho visto adattarsi dal piö fitto dei boschi alla piö ampia pianura,.. indovina un po'???.... sarà  mica L'ASTORE ?????.. :wink: .

Saluti, Dom.
 
consentimi di dissentire da quello che dici, io lo scorso anno sono stato a caccia in sicilia e devo dire che ho visto una quantita di pernici selvatiche fuori dall'ordinario, erano missili nati fuori e sopravvissuti agli innumerevoli predatori naturali, i posti ci sono anche in italia, bisogna conoscerli, forse, sono piu per l'alto volo che per il basso, se per basso intendiamo la caccia alla lepre, chiaro !!
Se invece vogliamo andare nel territorio libero beh lasciamo perdere, noi con il basso volo dobbiamo ringraziare quei scellerati che hanno introdotto la mini in italia.
 
.."noi con il basso volo dobbiamo ringraziare quei scellerati che hanno introdotto la mini in italia"..
.. perchè con il basso volo fai solo le mini? 8O .. non capisco..
e io che le mini non le ho resto fregato ??'.. :lol: .. o per basso volo intendi solo astore femmina di 1 kg... ?

Comunque fammi ringraziare quegli scellerati che hanno introdotto..
.. passeri, merli, tordi, storni, colombi, tortore, fagiani, gallinelle, gazze,..... ratti, galline,.. :lol:,.. ed un'altra serie di bestiole che è meglio non citare,..
.. e sulle quali il basso volo mi ha dato belle soddisfazioni.. :wink: .


Ciao, Dom.
 
si effettivamente pensavo alle femmine heheheheh :wink: adesso che ho anche il maschio vedrai che piano piano cambiero allargando il mio punto di vista........... forse.

ciao Jago
 
Eh lo so :wink: , io ho fatto e tenuto la mia pellegrina solo una stagione appunto perche' non potevo portarla con continuita' su prede vere adatte a un falcone cosi' potente e veloce :( .
Sono d' accordo con Dom che bisogna avere il falco da caccia adatto alle prede che si possono incontrare nel proprio territorio.
Una volta che una pellegrina e' pronta veramente (come sembra la tua Alessio) DEVE confrontarsi con dei selvatici a lei adatti :!:
Sono poi le prede che tu hai elencato (anatre, fagiani veri, cornacchie , etc.), fai il possibile perche' lei possa cacciarle :!: :wink:

Saluti
Claudio
 
Claudio non so se la mia è pronta o no, ma l'idea mi fa tremare a momenti di gioia e a momenti mi mette un po di sconforto...non ho fretta ma spero un giorno di poterla veramente ammirare su selvaggina estremamente difficile... mi fa davvero piacere vedere che hai perfettamente afferrato al volo il senso del mio post :wink:
per i discorsi precedenti: quello a cui mi riferisco non contempla il basso volo, che siamo tutti d'accordo essere un tipo di falconeria adattabile ai nostri territori e ad una vasta gamma di prede, oggi come oggi piö "fortunato" e azzeccato per la caccia pratica.
volevo riflettere sul fatto che essendo l'alto volo una continua ricerca del massimo dell'estetica, dell'azione di caccia perfettamente coordinata, lo sforzo per raggiungerle entrambe comprende anche il poter agire in un contesto ambientale adeguato, che deve avere precisi requisiti, primo fra tutti un basso impatto antropico (raro da noi). salvo poche eccezioni in Italia mancano quella ricchezza di selvaggina e quegli spazi per poter ottenere il massimo o almeno provarci fino in fondo.

il discorso che pero mi stuzzica di piö è: "Quanti falconieri al giorno d'oggi potrebbero dire con orgoglio di essere giunti ad un traguardo limite per L'Italia? quanti invecie si sentirebbero di far "accontentare" così il loro falco?" Già  la risposta positiva di Claudio per me è molto importante!
tutto cio per avere piö chiaro com'è e dove va il mondo dell'alto volo in Italia...che non è solo caccia ma per me è quasi l'inseguimento di un ideale, che smuove qualcosa dentro a cui, una volta provato, non si puo piö rinunciare. (tranquilli, non mi faccio di coca prima di volare :lol: anche perché con quello che spenderei preferirei affittarmi un bel moor pieno zeppo di grouse :mrgreen: ).
 
Io personalmente la penso cosi :
Da una parte do ragione ad Alessio, parlando di alto volo è difficile in ogni caso addestrare un buon falco che sia in grado di fare poi caccia vera e quando poi si ci riesce trovare luoghi e prede adatte è molto difficile. Si puo anche fare, ma magari devi fare volare il falco a monte a non piu di 60-80 mt causa il territorio che non è quello spagnolo, scozzese ecc.... Altrimenti devi fare molti km e trovi anche territori adatti con selvatico (esempio sicilia come ha detto Giacomo o altri) ma penso ke tutti noi abbiamo anche impegni lavorativi e non si riesce a conciliare dovere con piacere. Si puo fare qualche fine settimana qua e la a fare caccia vera ma il sacrificio economico lievita e a volte il gioco non vale la candela.
Io personalmente non vado pazzo per il basso volo ma devo ammettere che per il posto in cui vivo sarebbe il piö idoneo, come dice bene Dom basta adeguarsi in base al territorio e alle prede che si hanno a disposizione, quindi astore e sparviera sono i piu indicati. Forse anche con smerigli si puo fare una buona caccia, ma sono animali costosi e non di facile gestione.
Io fatto la scelta dell' alto volo consapevole delle difficolta a cui sarei andato incontro, infatti faccio diversi km per trovare posti + o - validi e i risultati non sono stati incoraggianti, anche perchè molte cose lo apprese proprio sbagliando sulla mia pelle.
La mia opinione mi fa pensare che comunque chi predilige l' alto volo a volte si accontenta piö dell' estetica del volo che dell' azione di caccia vera e propria ecco perchè a volte molta gente compra ibridi bellissimi che ai fini pratici di caccia non sono idonei.
Pero poi quando si riesce ad addestrare un buon pell o sacro o lanario farlo cacciare si torna ai problemi gia citati.
La differenza con gli altri paesi europei non è solo di territorio o prede ma sopratutto di mentalità , hanno un altra cultura e sicuramente la falconeria ha un espansione maggiore.
Hanno anche moltissimi allevamenti di rapaci rispetto a noi con possibilita di scelta immensa e forse leggi che aiutano un po di piu chi vuole fare falconeria o allevare rapaci.
La mia speranza è che come abbiamo fatto in altre cose in Italia si riesca a raggiungere livelli adeguati ai colleghi esteri per poter aver maggiori territori e prede a disposizione.
P.S. pero una vacanzina in Spagna a caccia col falco una volta l' anno non la disdegnerei :D
 
quanti spunti interessanti hanno le considerazioni di Alessio....
é un ragionamento condivisibile, nella misura in cui, ritieni che le migliori prede di "elezione" per il tuo pelle siano solo estere....perchè tu le consideri piö idonee ad esprimere al meglio l'estetica del suo "modus venandi".....
non è un ragionamento condivisibile se consideri che il "range" di prede capaci di impegnare al meglio la sua abilità  di caccia, sul patrio suolo, non siano poi proprio pochine....magari con meno "glamour" delle estere ma, altrettanto impegnative....
la verità  è che dell'estero citato ammiro e invidio sopratutto i territori....., la gestione....., non in tutti i posti la qualità  delle prede è "eccelsa" :wink: ......
sono stati indicati posti in Italia ottimi e degni per volarci un bel falcone .....è inutile ripetersi.....
basta andarci....è piö facile che espatriare.... :)
quanto alla domanda su quanti possano vantare un livello di efficacia come quello descritto da te.....non so dirti......ma cosa importa.....uno o mille....è importante che tu, se ci tieni, sia fra quelli... :D

Vincenzo
 
Ragazzi, è chiaro e comprendo esattamente le vostre idee...
ma siamo onesti,.. il nostro territorio,.. peraltro densamente popolato, con pollai e piccionaie un po' ovunque,.. non consente la caccia con l'alto volo (intendo attività  continuativa e non una giornata fortunata all'anno), se non in pochissime zone.
Anche spazi molto ampi, come la pianura padana, sono interrotti da una miriade di canali, fiumi, linee ferroviarie, strade ed autostrade di ogni genere,.. difficili se non impossibili da attraversare per recuperare il falco a seguito di eventuale cattura lontana..
Già  con astore e spar, da queste parti "ci sto stretto" e mi tocca correre a dritta e a manca per i recuperi.
L'alto volo per i piö, non va oltre un bel volo,.. o al limite arriva al piccione da borsa,.. impensabili inseguimenti come quelli del video postato da Mrhawk,.. quasi 4 minuti di inseguimento da parte di 2 pelle,.. che fanno chilometri.. e alla fine catturano la cornacchia.. per la felicità  dell'atletico falconiere che deve farsi chilometri di corsa e, nel migliore dei casi, arriva con i falchi a gozzo pieno... e lui non ha ostacoli.

Se si vuol parlare di stile, estetica, quota,... senza altri scopi.. ben venga l'alto volo,..
ma se invece si vuol parlare di caccia...
.. lo sappiamo.. per fregare una cornacchia l'astore impiega qualche secondo e poche decine di metri,.. sempre se gli consente di alzarsi da terra,.. :wink:


Saluti, Dom.
 
Concordo pienamente con tutti, forse il vero probblema non sono le prede ma il territorio, da noi a nord, ma ci comprenderei anche una bella fetta del centro italia, è ormai un groviera di case, strade,canali o altri manufatti per agevolare la modernità , poi, quando hai un bella piana, tanquillo, in mezzo ti hanno piantato una bella fila di tralicci dell'alta tensione.
Direi che è un disastro si tutti i fronti.
Ah dimenticavi anche da noi ci soo dei gran posti ma uno è il parco del ticino :( , e gli altri sono zona alpi e quindi negato a noi valligiani, cosa ci rimane??? raschiare il barile.
 
Saranno tutte queste interessantissime considerazioni ke hanno un po' " ridotto " la Falkoneria italiana ad essere praticata da un numero cosi' ristretto di persone??
Mi spiego , l'assenza di territori adatti a una pratica venatoria degna di questo termine e le innumerevoli difficolta' burocratiche avranno contribuito e a oggi contribuiscono all'impoverimento della pratica falkonieristica?la mia modestissima considerazione in merito alle esposizioni interessantissime sopra elenkate , mi fanno dedurre ke , se oggi vantiamo pokissimi veri , seri praticanti e' forse perke' un po'ci limitiamo a vedere la nostra Falkoneria solo per quello ke e' stata e nn per quello ke da qui in poi dovrebbe e sta diventando ; ovvio la regolamentazione e' d'obbligo , capisco ke ki guarda il video di La fuente resta estasiato!!!lo restai io anni fa....ki ama la'lto volo kon un impeccabile stile di volo e un eccellente fine venatorio si trova a dover affrontare numerose difficolta' , da me ci sono colline e collinette , cntri abitati con case palazzi palazzetti e piu' volte mi sono attaccato ai campanelli delle case la domenica mattina per individuare un falcone sul tetto!
il limite cosi' come lo conosciamo , come ne abbiamo percezione e' per me una sorta di spinta propulsiva , una carica a ricercare no a mettere ,segnare un confine!lA NOSTRA Falconeria nn ha limiti , stiamo solo e fisiologicamente cambiando noi e il territorio ke ci circonda , questo se ci pensiamo bene e' un po' anke nostra responsabilita'!ben vengano le battute di caccia in territori anke esteri ma la nostra Falkoneria nn sta soffocando stretta da tangenziali , fabbrike e linee telefonike , sta solo cambiando la sua impostazione iniziale ...sta , come tutte le altre cose MUTANDO!!
 
Purtroppo non credo che i falconieri e quest'arte nobile ed antichissima abbiano la forza di spostare o non far costruire palazzi e tangenziali, per cui ci dovremo inevitabilmente adeguare al territorio che viene divorato dal cemento. Se ci pensate, il consumismo, che al momento è il re del mondo , cozza in modo atavico con il senso profondo della falconeria, fatto di qualità , non di quantità , di tempi lenti e non veloci. Credo che tutte queste correnti animaliste, portate avanti da chi conosce solo il cane o il gatto, e che vengono purtroppo cavalcate da tutte le posizioni politiche, stiano portando dei seri problemi sulla detenzione e sulla caccia con i rapaci, piö in generale di tutti animali nonchè una visione distorta della situazione a chi non è nell'ambiente (vedi i sequestri per maltrattamento, e poi vedere come vengono trattati gli animali durante e dopo i sequestri, si rimane scioccati, nonchè animali dati per liberati e poi scoperti essere stati messi in vendita in altri negozi).
Credo che il futuro della falconeria (detenzione e caccia), sarà  per i pochi che se la potranno permettere e che avranno la sufficiente passione per andare controcorrente, così come credo sarà  per i cacciatori con il fucile. E questo non è detto che sia un male. I bravi rimarranno comunque bravi, i neofiti appassionati si appoggeranno ancor di piö agli esperti. Forse ci sarà  una selezione naturale che non è detto non porti un miglioramento della qualità .
 
Penso che la legislazione sulla caccia così come è oggi sia una grossissima limitazione alla falconeria.
La caccia con il falco non si puo limitare a tempi e modi così rigorosi. E' difficilissimo catturare qualcosa in piena libertà , figuriamoci rispettando limiti orari e territori tabellati che spezzettano tutto.
La legge attuale è fatta per i fucili, e con i falchi non funziona. Questo è un limite enorme che aggiunto al territori pieno di infrastrutture, fa si che la falconeria da noi sia fortemente limitata.
Conosco uncaro amico che alcuni anni fa con la sua pellegrina ha catturato germani e marzaiole a stufarsi, poi a un certo punto si è messo a riflettre e si è chiesto se valeva la pena di rischiare una denuncia tutte le volte che usciva a volare e ha deciso di mettre la sua stupenda pelle in riproduzione.
ora vola uno sparviere, ma solo perchè è piö "discreto" da volare e anche con quello fa strage di gazze, (in realtà  le prende tutte vive e le rilascia), comunque resta sempre un tipo di caccia non fattibile legalmente. Secondo mè il fatto di sentirsi "banditi" ogni volta che si esce a volare è molto limitante.
 
Spesso vengono citate nazioni... "ehh se vivessi in Spagna, in Scozia negli Stati Uniti.." ma, in effetti solo alcune località  di questi paesi,.. le solite che vediamo nei filmati.. sono adatte alla caccia con i falconi,.. come giustamente riferiva un falconiere spagnolo su International Falconry Forum tempo fà ,.. facendo presente che avrebbe dovuto fare centinaia di Km. per raggiungere quelle immense steppe semidesertiche e scarsamente popolate... E LUI VIVE NELLATANTO INVIDIATA SPAGNA :!: .

Quindi, in parole povere,.. inutile fare i nostalgici con la lacrimuccia che vien giö,.. invidiando.. POCHI POSTI AL MONDO..adatti alla caccia con il falcone.
Altrettanto inutile citare i "tempi che furono",.. Federico II faceva quello che voleva dove voleva e mandava 30 persone dietro al falco per il recupero,.. lasciamo perdere.

Ed anche parlare di legislazione è tempo perso,.. chi agevolerà  mai 4 gatti danneggiando l'esercito dei fucilieri,.. ? nessuno ! Non aspettiamo l'elefante volante.

Interessante l'esempio fatto da Melk,.. trattasi di un angolo di paradiso.. un piccolo paese dei balocchi,.. dove comunque bisogna cacciare al di fuori delle regole,.. e dove il bravo falconiere in questione ha semplicemente usato.. IL FALCO GIUSTO IN BASE ALL'EFFETTIVA DISPONIBILTA' DI PREDE,.. passando, all'occorrenza, dalla pellegrina alla sparviera,.. ma il bravo falconiere,.. ha semplicemente applicato la regola n 1 della falconeria,.. HO UN BOTTO DI GERMANI.. VADO CON LA PELLE,... HO UN BOTTO DI GAZZE,.. VADO CON LA SPAR... fregandosene di stili e bei voli.. GRANDE... eppure la cosa è tanto semplice.

Siamo realisti,.. ho osservatao decine di volte cacciare i pelle selvatici (da queste parti ci sono 2 coppie da anni piö tutti quelli di passo),..
..a mio parere.. 9 volte su 10 la caccia del falcone non è compatibile con l'uomo..
..in quanto, l'azione di caccia del pelle,.. si svolge su spazi troppo ampi per essere controllata o influenzata dall'uomo,.. prendono quota e poi velocità  in una vallata per attaccare raso terra nella vallata adiacente,.. oppure ho visto inseguimenti diretti da una parte all'altra dell'orizzonte,.. azioni che sisvolgono rapidamente su decine di ettari di terreno...
.. francamente, e l'ho sempre detto, mi sembra un peccato "ingabbiare" questi animali a far cerchietti di 50 m. sulla testa dell'uomo,.. aspettando che il fag. intimorito dai denti del cane o dai bastoni dei battitori tenti il voletto,.. quando in natura, probabilmente, pellegrina e fagiano non si incontreranno .. MAI!

Buoni voli,.. Dom.
 
Le considerazioni di Alessio sono tutte piu' che pienamente condivisibili ma non credo che si possa temere "la fuga dei cervelli" perche' la caccia al estero costa esageratamente tanto e credo che pochi se la possono permettere. E' ovvio che la scelta del falco e' condizionata dalla disponibilita' di territorio e di selvaggina e personalmente penso che l'unica caccia vera da alto volo e' quella alle cornacchie. Per il resto una sparviera o al massimo un astore maschio sono piu che abbastanza. Scusatemi ma dove stanno tutte queste lepri per le femmine di astore e come e' che i segugisti le lasciano stare? Pure a me mi piaciono i grossi gyrsacri bianchi, ma a caccia mi diverto di piu con l'astore maschio.
 
ciao a tutti!

tante considerazioni giuste ... pero permettetemi un po disfattiste !
se ci si lascia frenare dagli ostacoli ...è finita!
questo in generale ,poi una considerazione:
un giorno a caccia con un amico , uno di quelli che hanno usato tutto , alto e basso volo , e ci sono andati a caccia ,sia in Italia ,sia all'estero; mentre faccio considerazioni sul pellegrino del momento ,che come al solito si distingue per capacità  , mi dice:" tanti pensano solo a servire il falco perchè catturi facilmente ,io credo che sia invece con gli errori che impara... secondo te , mi dice , puo insegnare di piö un fagiano naturale al'estero ,ma pollastrone che si alza sotto il falco , o un buon rilascio di un viaggiatore a vento sfavorevole e un po decentrato??
morale:usate la testa e cercate di fare voi quello che gli animali a disposizione non vi concedono,poi con l'animale preparato sarete pronti a cacciare la preda che avete scelto(voi NON il falco!)
un animale preso in questo modo vale una stagione di caccia ...

ciao Franco
 
Infatti non parliamo di lepri vere e proprie ma di "minilepri" dove il maschio e in grave difficoltà , e ti parlo di esperienza personale.
comunque stiamo andando fuori ot !!
 
TYTO ha scritto:
" tanti pensano solo a servire il falco perchè catturi facilmente ,io credo che sia invece con gli errori che impara...

Niente di piö vero, servire facile un pellegrino vuol dire trasformarlo in un pollo. non c'è niente di bello nel vedere la cattura di una preda indifesa e facilissima.
ma quando anche le prede piö rapide vengono prese sorge il problema su come rendere le cose ancora piö difficili. penso all'estero (ma magari ci sono buoni posti anche da noi anche se rari) perché si trovano ambienti in cui ogni volo puo essere diverso, puoi trovare molte prede imprevedibili nella stessa giornata e dare modo ad un buon falco di diventare un SUPER falco.
se da noi con l'astore puoi fare tutto e sviluppare ogni tipo di volo possibile, non approvo il mostrare soddisfazione nella sola cattura della preda. diciamo che se
il mio traguardo era il carniere invecie dei falchi mi prendevo un bel fucilino e andavo al capanno viste le tasse che come tutti pago.
vorrei ribadire che il significato di quanto ho scritto NON è riferito alla scelta del rapace o alle prede o al loro numero, ma gli sforzi che portano un pellegrino o un ibrido a compiere una perfetta azione coordinata non sono così semplici, e una volta che si raggiungono uno vorrebbe goderseli appieno e non doversi per forza fermare ad un punto. e per sforzi, non intendo far vedere la preda al rapace e poi lasciarlo fare a sviluppare le sue idee di caccia come si potrebbe fare per un astore, ma invecie mi riferisco a portare un falco a volare prima di tutto in alto, poi centrato, sempre attento ad ogni mossa mia e soprattutto del cane...e alla fine sappia come stoccare in testa un fagiano maschio o legare perfettamente una pernice...VERI...
 
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