Alle 16 vado a far sgranchire la pellegrina dopo 3 gg di fermo causa acqua, gli faccio il primo galati con ottimo inseguimento, rientra gli faccio il secondo, si diverte na cifra, raffiche di vento che la sbattono da tutte le parti, ma lei rientra puntuale, il terso decide di buttarsi quasi nel Tevere e la pelle dietro di lui, ad un tratto vedo il viaggiatore che si butta in un canneto, e la matta neanche a dirlo si fionda con una forza da pellegrina kamikaze e lo prende xe nn la vedo piö uscire, mi armo di pazienza x ricominciare l'avventura, mi faccio i soliti 30 km x attraversare il Tevere, arrivato trovo canneti alti almeno 4 mt mi faccio strada tra rovi, e canne, riesco a trovarla ad un metro dall'argine, molto, ma molto pericoloso, con la torcia la trovo ed è accucciata in terra nel fango con penne e piume arruffate, noto coltello, e seconda spezzate, poi con difficoltà risalgo, dopo 4 ore mi ritrovo di nuovo a guidare lo scooter con un mano e con l'altra tenevo il pelle, arrivo a casa, e appena entro in bagno x vedere che era successo a ste penne, ho trovato la sorpresa, piena di sangue, ala bucata da parte a parte, e un buco che prende tra schiena e petto, nn so dire la profondità xe nn si fa toccare, e io nn la voglio stranire di piö.
Ho chiamato luca stocchi, e mi aspetta domani alle 8 in studio.
La sfiga continua a nn mollarmi
