MRHAWK ha scritto:
Annamo a volà ! ... E che i preventivi per il servizio di allontanamento volatili giungano numerosi...... e che sempre piö nuovi Maestri Falconieri popolino le nostre piazzeee...
Avete il campo libero dalla legge e dalle associazioni...e dal menefreghismo collettivo, fate cio che ritenete opportuno!
Largo ai giovani........
Ciao a tutti! In questi giorni sono sempre stata di corsa e non ho trovato il tempo di rispondere a tanti spunti interessanti che ho letto nelle varie risposte. Spero di rimediare nei prossimi giorni.
La questione sul fatto che la falconeria debba essere riservata a "pochi" è antica quanto la falconeria. Il Libro di Sant'Albano, scritto nel 1486, è una sintesi delle nozioni che dovevano essere conosciute da un gentiluomo del tempo e presenta una distinzione precisa di quali falchi potevano essere posseduti e utilizzati per la caccia a seconda del proprio ruolo sociale, dall'aquila per l'imperatore ... al gheppio per i servi.
Coppaloni cercava di tenere l'esercizio della falconeria il piö riservato possibile perché temeva generasse facili entusiasmi.
Umberto Caproni, nel video che ho presentato al Festival della falconeria (dopo vi posto la trascrizione), racconta che quando aveva chiesto a Coppaloni di insegnargli l'arte della falconeria si era sentito rispondere che non avrebbe avuto alcun insegnamento fino a quando non si fosse procurato un falco, lo avvesse addestrato e avesse dimostrato sul campo che era in grado di cacciare una preda. Operazione che allora, avendo a disposizione pochissime informazioni sulla falconeria, non era così semplice come potrebbe sembrare oggi.
Il tenere la falconeria chiusa a pochi o divulgarla ai piö nel corso degli anni, anche in tempi piö moderni, è stata causa di grandi discussioni e rotture di amicizie e di associazioni.
Forse ora pero non ha molto senso chiedersi se era meglio agire in un modo o in un altro, Internet ha annullato distanze e tempi di comunicazione ed è impensabile pensare di poter tenere delle informazioni riservate solo per pochi, senza parlare delle molte centinaia di libri che sono stati scritti sulla falconeria. Anche l'acquisto dei falchi, altro tema di grandi diatribe, non è mai stato tanto facile come oggi, è sufficiente inviare una mail senza neanche dover uscire di casa.
Forse la diffusione della falconeria, se non perderà l'etica e i principi che l'hanno ispirata, sarà proprio cio che le permetterà ancora di sopravvivere.
Non credo siano state le armi da fuoco a determinarne il declino e la pressoché totale scomparsa in Italia (e in quasi tutti i paesi in Europa) nel XIX sec., quanto il crollo dell'aristocrazia che la praticava in esclusiva. Ogni sapere coltivato in esclusiva, quello che mi fa sempre pensare ai sacerdoti egizi, è purtroppo destinato a scomparire nel momento di cambiamenti storici e societari.