Una domanda

Patty

Falconiere Esperto
Ciao a tutti.
Forse questa non é la sezione adatta per la mia domanda ma non ne ho trovate altre.
Sono molto stupita che nel forum nessuno abbia commentato o si sia espresso sul sequestro avvenuto la settimana scorsa a Geraci Siculo di due lanari con anello manomesso e privi di cites ad opera del servizio Cites della Forestale Siciliana durante un evento di piazza di un noto falconiere apparso piö volte in televisione.
A seguito del sequestro il presidente della LIPU ha emesso un comunicato stampa contro la falconeria che viene definita "attività  medioevale diseducativa nei confronti della gente e in particolare dei giovani dietro cui si nasconde un enorme giro di soldi".
Lo stesso giorno del sequestro mi trovavo proprio a Palermo per parlare con il presidente UNESCO Italia del procedimento di riconoscimento della falconeria come patrimonio immateriale dell'umanità .
Fatti come questi certo non sono di aiuto in questa direzione e mettono a rischio l'esistenza della stessa falconeria in Italia.

Grazie
Patrizia Cimberio
Falconry Heritage Trust
Director
 
Vedi Patrizia,
sono fatti così vergognosi che non riteniamo opportuno divulgare. :cry:
Quello che hai vissuto tu è assurdo! Questi fatti purtroppo fanno molto scalpore e infuocano noi e l'opinione pubblica.... :evil:
Peccato che la stessa attenzione non venga riposta a quei falconieri che collaborano per il monitoraggio dei nidi, che riproducono in cattività  i rapaci, che collaborano con i centri di recupero della fauna selvatica utilizzando le "disprezzate" tecniche della falconeria :wink:
Nessuno si ricorda... che sono stati i falconieri a salvare il falco peregrinus anatum in America....
Nessuno si ricorda... che le tecniche di hacking sono state introdotte dai falconieri... 8O
 
Peccato che la stessa attenzione non venga riposta a quei falconieri che collaborano per il monitoraggio dei nidi, che riproducono in cattività  i rapaci, che collaborano con i centri di recupero della fauna selvatica utilizzando le "disprezzate" tecniche della falconeria
Nessuno si ricorda... che sono stati i falconieri a salvare il falco peregrinus anatum in America....
Nessuno si ricorda... che le tecniche di hacking sono state introdotte dai falconieri...

Il problema è che nessuno chiama la stampa e scrive articoli su queste cose.....mentre lipu e company sono sempre pronti....Quindi una buona parte è colpa nostra o di chi per noi.... :evil: :evil: :evil:
 
MRHAWK ha scritto:
Vedi Patrizia,
sono fatti così vergognosi che non riteniamo opportuno divulgare. :cry:

Permettimi di non essere molto d'accordo con questa affermazione. Nel 2012 con internet che in una manciata di secondi permette di condividere informazioni da una parte all'altra del mondo, le notizie si divulgano da sole ...
Forse è vergognoso che nessun falconiere o associazione prenda posizione di fronte a notizie di questo tipo.
L'etica nell'esercizio della falconeria dovrebbe essere irrinunciabile se si vuole che continui ad essere un 'nobile arte' e non un mezzo come tanti altri per fare lucro e speculazioni. La falconeria era considerata una nobile arte non solo perché prevedeva l'utilizzo di nobili rapaci ma perché era uno strumento unico per forgiare il carattere e le qualità  dei giovani principi per cui era materia di studio ed era per loro un esempio concreto per comprendere le leggi che regolano la natura e la nostra stessa vita.
Oggi che la falconeria anche in Italia sta assumendo proporzioni di un certo rilievo con una tendenza alla crescita rapida dei numeri dei presunti falconieri, serve piö che mai attenersi ad un etica di comportamento e di pratica della falconeria che non vada a distruggerne secoli di nobiltà .

I fatti belli che racconti tu della falconeria e dell'aiuto che i falconieri hanno dato e danno alla conservazione dei rapaci in natura, così come la grande storia della falconeria in Italia, sono purtroppo conosciuti da pochi, anche tra i falconieri, e in pochi sanno rispondere in modo concreto e argomentato alle critiche della LIPU e dagli animalisti.

Faccio fatica a comprendere gelosie, rivalità  e 'orticelli' tra associazioni e falconieri ... per me non hanno molto senso sopratutto quando ci si trova di fronte a situazioni come questa che possono essere negative per tutti coloro che praticano la falconeria con tanta passione, dedizione e sacrificio.

Patrizia
 
Forse è vergognoso che nessun falconiere o associazione prenda posizione di fronte a notizie di questo tipo.

Brava Patrizia sono pienamente concorde....

Faccio fatica a comprendere gelosie, rivalità  e 'orticelli' tra associazioni e falconieri ... per me non hanno molto senso sopratutto quando ci si trova di fronte a situazioni come questa che possono essere negative per tutti coloro che praticano la falconeria con tanta passione, dedizione e sacrificio.

Sono in tanti a non capirlo....o a fare finta di non capirlo....
 
Ciao Patrizia ci siamo "conoscuti" al parco delle groane dove hai tenuto una lezione sulla storia della falconeria per l'associazione di cui faccio parte!

Sarebbe bello e sopratutto utile che le varie associazioni di falconieri iniziassero a collaborare veramente e non ha farsi le scarpe guerrette una con l'altra,anche per far conoscere a tutti la vera falconeria :)
 
Inutile dire che Patrizia ha ragione....La Lipu è la piö grande associazione ambientalista d'Italia....non sono stati i singoli ambientalisti a denigrare la falconeria...non è stato Pinco Pallino a fare quelle dichiarazioni errate e poco pensate sulla falconeria, giusto???
Secondo il mio piccolo e modesto parere l'unica associazione italiana in grado di controbattere le dichiarazioni LIPU è l'UNCF.....
Patrizia, mi rivolgo principalmente a te...ma anche ai veterani della falconeria italiana.....ma penso che la tua domanda doveva essere piö precisa o no???
Aggiungo che io sono un novello nel mondo della falconeria...pero pensavo di esprimere il mio pensiero: non doveva essere l'UNCF a difendere la categoria??? naturalmente la mia non vuole essere una critica...(anche perchè non oserei mai nei confronti dell'UNCF ne di nessun altro) ma mi sembrava questo il succo della domanda di Patrizia.
 
ecco meno di 1000 presunti falconieri e decine di associazioni e come dice Patrizia, troppo impegnate tra rivalità  "orticelli" e gelosie, per dare una risposta coesa....
tutto molto (troppo) simile alla politica italiana ... e forse è giusto anche che come ci si stufi della politica ci si stufi delle associazioni non una ma tutte
 
Mi associo alle osservazioni di Patrizia, aggiungo che è riprovevole e frustrante che un'associazione si pubblicizzi e usi il reato di un singolo per arricchirsi di consensi e donazioni tirando arbitrariamente in mezzo un intera categoria.
 
L'amico Elio Guenzi con cui ho la fortuna di confrontarmi spesso mi racconta che in Spagna i falconieri sono tenuti molto in considerazione, collaborano con gli enti Statali per seguire le popolazioni di rapaci selvatici e addirittura hanno ottenuto la possibilità  di prelevare dai nidi un numero limitato di pulli per il proprio fabbisogno, il tutto con la supervisione degli enti Statali...e stiamo parlando della Spagna.., Europa, non di un altro stato di un altro continente!
Le associazioni di falconeria funzionano, collaborano, offrono in caso tutela legale.... si battono e si sbattono per tenere pulito il nome della falconeria! Si occupano di formare i falconieri con un test ed un esame. I falconieri, sono tutti iscritti ad una associazione senza la quale non possono praticare questo sport.
Sono riusciti ad ottenere il riconoscimento della CETRERIA come patrimonio dell'Unesco....come in altri stati del mondo...e in Italia che è stata la patria di Federico II?
In Italia, spesso si confonde il termine Falconiere con Bracconiere, e la FALCONERIA NON è riconosciuta in Italia come patrimonio dell'Unesco...secondo voi perchè?
Quando le associazioni animaliste puntano il dito sulla falconeria, non ho mai visto nessuna associazione di falconeria che si è presa la briga di controbattere fermamente e di prendere una posizione decisa.
In piö di 20 anni ho visto associazioni di falconeria nate come funghi, che si sono fatti le scarpe una con l'altra, ho visto "prime donne" con tanto di capelli bianchi boicottare raduni di altre associazioni, falconieri calare i prezzi delle loro prestazioni fino all'osso pur di strappare il servizio in aeroporto...litigate su chi doveva mettere il banchetto del materiale per la falconeria in vendita.
Vogliamo parlare invece della figura che fecero le associazioni Italiane di falconeria quando vennero invitate al falconry festival? Meglio di no :!:
Ma sinceramente... da chi vi sentite tutelati e rappresentati veramente...? :cry:
La storia e la tradizione della Falconeria risalente a 5000 anni...., il nostro Patrimonio Immateriale.. ma chi lo difende veramente?
Quando ci sono dei fatti del genere perchè le associazioni di falconeria non prendono pubblicamente le distanze?
Continuiamo a farci sempre le stesse domande...e le associazioni Guardano....e cercano nuovi adepti anzichè cercare di regolamentare le manifestazioni in piazza e creare dei tesserini per certificare la professionalità  dei falconieri che lavorano con i falchi.
Fino a quando chiunque puo detenere un falco e prendere accordi con un Comune per uno spettacolo di falconeria in calzamaglia o per fare un Bird control autoproclamandosi Maestro Falconiere, ci sarà  sempre il pericolo che la FALCONERIA venga appresa in modo errato o che ci siano i soliti furbastri che ci sono in ogni categoria che danneggiano l'Immagine.
Le differenze tra l'Italia e la Spagna le avete comprese?
Come dice Elio "pero siamo bravi a fare nuove associazioni" :lol:
Siamo un popolo di Struzzi! :)
La falconeria va in primis regolamentata tramite una associazione riconosciuta dallo Stato, controllata attraverso processi di verifica attuati dalle associazioni stesse verificando i requisiti morali, professionali e le capacità  teorico pratiche degli iscritti.
Solo allora guadagneremo la credibilità  dell'opinione pubblica e delle associazioni animaliste. :wink:
Non sarebbe bello sapere che chi sta attuando il bird control non si sta improvvisando tale ma ha un tesserino che certifica la sua professionalità ?
Si potrebbe attuare anche per chi pratica le rievocazioni e gli spettacoli di Falconeria essendo così certi che il programma previsto per lo spettacolo non violi norme basilari che possano ledere l'immagine della falconeria.
Sarebbe utile che chiunque volesse detenere un rapace, diurno o notturno fosse in possesso di un attestato rilasciato da una associazione riconosciuta nel quale si certifica la partecipazione ad un corso sulle esigenze di base di questi animali in termine di alimentazione, alloggiamento e prevenzione malattie.
Ripeto, solo così ci possiamo creare un po' di credibilità .... :idea:
 
Scrivo di nuovo la domanda ribadita per ben tre volte in questo post: L'UNCF CHE DICE DI TUTTO CIO'????????
So che ci sono diversi rappresentanti dell'uncf sul forum.....saranno già  tutti in ferie 8O 8O
 
Scrivo di nuovo la domanda ribadita per ben tre volte in questo post: L'UNCF CHE DICE DI TUTTO CIO'????????
So che ci sono diversi rappresentanti dell'uncf sul forum.....saranno già  tutti in ferie

Io, in quanto socio, ho provveduto ad avvisare via mail la segreteria dell'uncf sull'accaduto e sull'articolo pubblicato chiedendo un intervento...di piö non so dirti, pero spererei che finalmente si prenda una posizione chiara e decisa.
 
reartu ha scritto:
Io, in quanto socio, ho provveduto ad avvisare via mail la segreteria dell'uncf sull'accaduto e sull'articolo pubblicato chiedendo un intervento...di piö non so dirti, pero spererei che finalmente si prenda una posizione chiara e decisa.

Anche io ho mandato un paio di mail....spero vivamente di avere risposta.
 
Mr.Hawk,
scusa se intervengo, lo faccio di rado, ti stimo per cio che hai fatto e fai per la falconeria, spero di incontrarti un giorno per parlarne in maniera piu produttiva, ma non posso essere d'accordo, sul tema delle associazioni. Cos'è che fa un falconiere, forse un tesserino ? No, conosco falconieri che dopo 20 anni ancora curano i propri falchi con acqua ossigenata e altri venuti dopo di me che mi danno due giri prima del via. I falconieri hanno acredine ? No , quelli veri sanno cavarsela da soli, anche nelle dispute, non è una provocazione che va raccolta ed è questo il valore aggiunto che puo addirittura essere d'esempio per la società  di oggi. Sì, pechè buttare l'opportunità  di fare chiarezza ?. Il falconiere è responsabile e corretto piu di ogni altro perchè affida la propria anima al vento tutti i giorni senza ipocrisia consapevole che gli errori li paga di persona subito e senza aiuti statali. Per me il problema di oggi è proprio questo, nelle pieghe di ogni associazione c'è un furbetto che ingrossa la schiera degli YES MAN , che tristezza ! lo Stato , non ha bisogno di loro, della LIPU, dei Sindacati, ha bisogno di contestatori, cioè gente che non ha potere, si fa i fatti propri, ma se la cava da sola, perchè tanto l'assicurazione non PAGA ! Questa è la RES PUBLICAE di millenaria memoria e la falconeria forse sfugge al controllo perchè non è per lupi, è qui a ricordarlo .
Scusa lo sfogo, un abbraccio a tutti i falconieri
gianmario
 
Federico
intanto OBBLIGARE tutti i detentori di rapaci a prendere la LICENZA DI CACCIA altrimenti niente rapace sul pugno!!! è già  una cernita, e da li si vedrà  chi sarà  falconiere o semlice giocoliere! In Spagna sono 2-3000 i falconieri...in Italia? :eek:
le nazioni che hanno presentato tale richiesta sono soltanto 8 o 9 ..e tutte le altre, dico io? anche quelle piö blasonate dov'erano? se non erro, avevo già  postato lo scorso anno il discorso UNESCO per l'Italia; abbiamo (UNCF) fatto pressione al ministero affinchè anche l'Italia entrasse a far parte di tale compagine..i tempi sono lunghi, e Patrizia, che segue questa problematica, saprà  dirti e darti notizie piö certe e recenti. Ci occorrerà  una figura "nota e carismatica culturalmente" che sponsorizzi tale iniziativa ecc ecc

UNCF è associazione riconosciuta in quanto facente parte come settoriale di altra associazione venatoria riconosciuta, Federcaccia.

Purtroppo siamo italiani, e ci distinguiamo sempre...cento teste cento ideee, cento ideee cento partiti... ed il risultato lo vediamo bene sotto i nostri occhi

per tutti gli altri:

mi sembra di averlo scritto lo scorso anno su questo forum, perchè tutti invocate UNCF? a quale pro?
quanti di voi che parlate ed invocate siete iscritti così da dare il vostro contributo costruttivo e quindi parlare ed invocare con cognizione di causa e con ragione?
quando vi si chiede di iscrivervi, quasi tutti girate le spalle facendo finta di non aver sentito..forse perchè avete le braccia corte che non riescono ad arrivare alle tasche per tirare fuori il modesto contributo richiesto?

ragazzi, un po di coerenza!!

riguardo al comunicato stampa..sarà  la segreteria, se lo riterrà  opportuno, diffondere un comunicato in merito; il problema è che si innescherà  una furibonda diatriba, come è già  successo anni fa, e per questo magari non riterrà  oppurtuno innescare nuovamente altre polemiche ecc (parlo a titolo personale, non sapendo cosa avrà  deciso di fare e come eventualmente muoversi)
 
"le nazioni che hanno presentato tale richiesta sono soltanto 8 o 9 ..e tutte le altre, dico io? anche quelle piö blasonate dov'erano? se non erro, avevo già  postato lo scorso anno il discorso UNESCO per l'Italia; abbiamo (UNCF) fatto pressione al ministero affinchè anche l'Italia entrasse a far parte di tale compagine..i tempi sono lunghi, e Patrizia, che segue questa problematica, saprà  dirti e darti notizie piö certe e recenti. Ci occorrerà  una figura "nota e carismatica culturalmente" che sponsorizzi tale iniziativa ecc ecc "

Ciao a tutti! Per chiarezza, vi illustro una breve sintesi della situazione UNESCO, almeno in base alle informazioni in mio possesso.
La richiesta di riconoscimento della falconeria come patrimonio immateriale dell'umanità  ha preso il via oltre 7 anni degli Emitati Arabi che sono stati il paese capofila della richiesta presentata insieme ad altri 10 paesi (Belgio, Repubblica Ceca, Francia, Corea, Mongolia, Marocco, Qatar, Arabia Saudita, Spagna e Siria). Per 5 anni la documentazione presentata dagli 11 paesi all'UNESCO è stata bocciata sia per vizi di forma che di contenuto; fino ad ottenere il tanto atteso riconoscimento nell'ottobre 2010.

Senza voler far critiche a nessuno, credo che all'epoca nessuno in Italia fosse al corrente di questo processo né vi abbia partecipato, forse proprio per la mancanza di relazioni istituzionali e politiche di un certo livello delle Associazioni di Falconeria Italiane sia a livello nazionale che sopratutto internazionale. All'estero non è così e vi sono forti legami tra le associazioni di falconeria e le istituzioni politiche. Per farvi un esempio in Spagna dal sito del ministero dei beni culturali è possibile scaricare un manuale di pratica e di etica della falconeria e al mio amico Javier Ceballos quest'anno è stata riconosciuta la massima onorificenza dello stato spagnolo per il suo contributo alla salvaguardia della falconeria.

Io mi sono avvicinata da poco alla falconeria (2007) e ho ancora moltissime cose ancora da imparare. Tanto piö che il mio avvicinamento è arrivato partendo dai manoscritti e dalla parte storica, che fanno parte del mio lavoro quotidiano e delle mie competenze.

Per questo mi sono interessata fin dall'inizio con grande passione della parte storica/culturale falconeria e sono entrata in contatto nel 2008/2009 con gli organizzatori del II° Falconry Festival che si teneva a Reading in Inghilterra dove ho portato un'installazione multimediale sul De Arte Venandi cum Avibus (dopo aver ottenuto il permesso della Biblioteca Vaticana) e un gioco interattivo sulla falconeria su di un grande tavolo touch screen dedicato ai bambini. Sono partita da Milano con una macchina stracolma di computer e monitor, tende e sacchi a pelo ... è un bel viaggietto arrivare in macchina a Reading. Il tutto l'ho fatto unicamente per passione e senza alcun riconoscimento economico.
Durante il Festival sono stata invitata a partecipare alle riunioni del comitato UNESCO, ma ormai era troppo tardi anche per pensare un inserimento dell'Italia. I documenti erano già  stati presentati per quell'anno e il riconoscimento era ormai imminente.
Alcuni mesi dopo l'avvenuto il riconoscimento, gli Emirati Arabi hanno annunciato di essere felici di poter estendere il riconoscimento anche ad altri paesi e così nel 2011 si sono aggiunti Austria e Ungheria. I prossimi paesi ad entrare saranno Pakistan, Croazia e Slovenia.

L'anno scorso sono stata invitata a partecipare al III° Falconry Festival ad Al Ain negli Emirati Arabi e mi è stato chiesto di presentare alla sessione dei convegni una relazione sulla storia della falconeria in Italia; contemporaneamente ho ricevuto anche un invito dal responsabile degli Emirati Arabi dell'UNESCO a partecipare alle loro riunioni per parlare di una possibile aggiunta dell'Italia.
Per il convegno ho realizzato, stampato in 1500 copie e portato a Dubai (vi lascio immaginare il peso) il librettino sulla storia della falconeria in Italia che trovate qui sul forum oltre che un video che riprende gli stessi contenuti del librettino oltre a tre interviste (quella a prefetto della Biblioteca Vaticana che mostra il De Arte Venandi non ho potuto metterla su youtube in quanto avevo il permesso solo per mostrarla durante il convegno). Anche in questo caso - a scanso di equivoci - il tutto è stato fatto per sola passione, senza alcun contributo.
L'incontro con il rappresentante UNESCO degli Emirati Arabi è stato molto positivo e lui mi ha dato il suo pieno appoggio e disponibilità  ad accettare un'eventuale candidatura italiana (a livello operativo ogni nuovo paese che vuole essere aggiunto deve prima essere accettato dal Paese Capofila e poi da tutti gli altri).

Alcuni mesi dopo il festival, con mia grande sorpresa, mi è stato chiesto da Nick Fox di diventare uno dei 5 direttori del Falconry Heritage Trust, una fondazione inglese (ma voluta dagli Emirati Arabi) che si occupa di valorizzare e salvaguardare la falconeria e di creare un archivio digitale di tutto cio che riguarda la falconeria nel mondo. Ho accettato con entusiasmo l'incarico - non retribuito - e spero di riuscire a contribuire al successo del progetto, con un occhio di riguardo all'Italia (al momento nell'archivio digitale per quanto riguarda l'Italia è presente solo un cappuccio Pirrotta).
Tra le attività  del Trust vi è quella di finanziare delle borse di studio su progetti per la salvaguardia della storia e della cultura della falconeria, ma nessuno ne ha fatto richiesta dall'Italia.

Dopo circa 4 mesi di duro lavoro 'diplomatico' e di relazioni, sono finalmente riuscita ad incontrare Giuseppe Puglisi presidente dell'UNESCO Italia, la persona a cui spetta la decisione finale della richiesta di adesione al riconoscimento anche da parte dell'Italia. L'incontro è andato molto bene e il presidente mi ha assicurato il suo appoggio e di avviare la pratica a breve.
La cosa pero comporterà  tutta una serie di attività  sul territorio legate alla falconeria e alla sua pratica. L'UNESCO infatti non riconosce solo quanto è stato nel passato, ma necessità  che la tradizione sia ancora presente nel nostro paese e praticata in modo corretto e consone ad un riconoscimento così importante. La cosa quindi è molto piö ampia, complicata e costosa della compilazione di solo qualche documento. In Austria hanno speso decine di migliaia di euro per il riconoscimento UNESCO.
Dopo l'incontro a Roma, ho incontrato nuovamente il prof. Puglisi a Palermo, dove tra l'altro sto cercando di organizzare un incontro culturale sulla falconeria, e spero che il tutto si metta in moto il piö presto possibile.

Vi terro informati sull'evolvere della situazione, certo è importante che non accadano eventi come quello di Geraci Siculo che vanno a screditare la credibilità  dei falconieri e della falconeria.
 
"perchè tutti invocate UNCF? a quale pro?"

Forse il silenzio giova a non suscitare polemiche, ma forse puo dar adito a dubbi, tra chi è fuori la falconeria, sul fatto che forse si tace per nascondere qualcosa.

Non credo pero che debba essere solo l'UNCF a presentare un eventuale lettera in risposta alle affermazioni del presidente della LIPU, ma che, per avere una certa valenza politica e una maggiore credibilità , questo documento dovrebbe essere firmato da tutte le associazioni di falconeria italiane e da quanti praticano la falconeria in modo etico anche senza essere iscritti ad un'associazione (io non lo sono).

La lettera, secondo me, dovrebbe essere scritta in modo da cercare di non dar adito a ulteriori polemiche o contrasti, ma dovrebbe presentare una posizione forte e serena di tutti i falconieri italiani che si dissociano da comportamenti inaccettabili di questo tipo e che ricordano quanto la falconeria sia importante a livello storico e culturale nel nostro paese e quanto ha fatto e fa per la salvaguardia della natura e dei rapaci. Sono stati proprio i falconieri i primi a riprodurre i pellegrini in cattività  e, ad esempio, ad impedire la loro estinzione in Inghilterra.
Nessuno puo essere un vero falconiere se non è in grado di capire e rispettare i meccanismi che regolano la natura ed entrare in sintonia con essi, mentre chiunque puo essere iscritto alla LIPU e inorridire vedendo i falchi mangiare un pulcino, senza nemmeno sapere che i rapaci non sono vegetariani.

Nel glorioso passato della falconeria, una delegazione di falconieri era sempre presente alla firma dei trattati di pace o di importanti documenti.

E' davvero impossibile pensare che di fronte al possibilità  - non così remota - che la falconeria possa essere vietata o comunque fortemente ostacolata (ad esempio con il divieto di tenere i falchi al blocco) in Italia, le varie Associazioni e i singoli falconieri possano mettere i loro nomi vicini su uno stesso foglio di carta?
 
le varie Associazioni e i singoli falconieri possano mettere i loro nomi vicini su uno stesso foglio di carta?

Patrizia conoscendo piö associazioni secondo me non sarebbe cosa così difficile...solo che manca la volontà .

riguardo al comunicato stampa..sarà  la segreteria, se lo riterrà  opportuno, diffondere un comunicato in merito; il problema è che si innescherà  una furibonda diatriba, come è già  successo anni fa, e per questo magari non riterrà  oppurtuno innescare nuovamente altre polemiche ecc (parlo a titolo personale, non sapendo cosa avrà  deciso di fare e come eventualmente muoversi)

Giovanni se abbiamo paura di innescare polemiche staremo sempre fermi e zitti in disparte e così gli ambientalisti/animalisti avranno sempre piö forza e notorietà  pubblica, poi quando decideremo di fare qualcosa nessuno ci darà  piö credito.

mi sembra di averlo scritto lo scorso anno su questo forum, perchè tutti invocate UNCF? a quale pro?
quanti di voi che parlate ed invocate siete iscritti così da dare il vostro contributo costruttivo e quindi parlare ed invocare con cognizione di causa e con ragione?
quando vi si chiede di iscrivervi, quasi tutti girate le spalle facendo finta di non aver sentito..forse perchè avete le braccia corte che non riescono ad arrivare alle tasche per tirare fuori il modesto contributo richiesto?

Secondo me perchè è la Nazionale ed è quella che ha piö credito, peso e che dovrebbe far partire le iniziative consultando se serve anche altre associazioni....e sempre secondo me una associazione dovrebbe essere spinta prima di tutto dalla passione e non star li a guardare le tessere associative, o voler fare qualcosa solo per i propri soci.....
Se UNCF si muovesse contro queste associazioni animaliste, se facesse qualcosa per tutti i falconieri ecc... allora guadagnerebbe solo credibilità  tra i falconieri e vedrai che gli associati aumentano da soli....ma se stà  sempre in disparte e chiusa in se è normale che la gente non trovi lo stimolo ad aderire.
 
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