Tutela di falco e falconiere

Zen

Aspirante Falconiere
chiedo per pura curiosità  e visto che leggendo qua e là  capita purtroppo abbastanza spesso, quali sono le leggi che tutelano un falco ufficialmente iscritto al CITES che viene "inavvertitamente" colpito da un cacciatore.
se il falco viene ferito o peggio perisce sotto il colpo, cosa succede? quali leggi tutelano il falconiere, proprietario del povero animale?
grazie per le risposte!  :)
 
Si puo andare dal maltrattamento di animali all'abbattimento di specie protetta.... ma non c'è niente di scontato.
 
Io credo che ci sia l'abbattimento di specie protetta come reato penale previsto e disciplinato dalla 157 e relative leggi regionali,..e trattandosi di "mezzo" per l'attività  venatoria e/o "ausiliare" per la stessa, l'assicurazione prevede un rimborso "forfettario" come per i decessi dei cani a seguito di "fucilata accidentale".....o almeno questa è la strada che si puo intraprendere identificando colui che abbatte il rapace che deve assumersi la responsabilità  dell'accaduto.

Vincenzo
 
altrimenti se vedi esattamente chi è stato ad abbatterti il falco lo segui fino a casa, gli prendi il fucile e glielo spezzi sul cofano della macchina! danni collaterali
buon volo
 
stefano";p="40736 ha scritto:
altrimenti se vedi esattamente chi è stato ad abbatterti il falco lo segui fino a casa, gli prendi il fucile e glielo spezzi sul cofano della macchina! danni collaterali
buon volo

:lol:  :lol: niente male come strategia...

Il proprietario di un'armeria mi disse che lui poteva farmi un'assicurazione che copriva i danni arrecati a terzi, a me stesso e anche rimborso in caso di abbattimento del falco. Quest'ultima opzione mi risulto strana ma non dissi nulla promettendomi d'informarmi al riguardo.
 
La verità  è che non c'è nessuna tutela....per quanto tu possa prendere dei soldi a rimborso dell'abbattimento,nessuno puo realmente ripagarti un buon falco da caccia,primo perchè il falco non è un oggetto che si puo rimborsare con i soldi,secondo perchè sai quanti soldi dovrebbero darti...hai mai pensato a quante ore bisogna dedicare per fare un buon falco da caccia,a quanti rilasci ecc....
dovrebbero darci delle giornate solo per noi,allora saremmo tutelati!!!1
 
facciamo un po di chiarezza una buona volta x tutte facendo delle distinzioni:

I rapaci selvatici sono specie particolarmente protette, quindi, un loro eventuale abbattimento, cattura ecc porterà  a chi ha commesso il fatto a condanne penali oltre che amministrative

I rapaci nati in cattività  non hanno piö, giuridicamente parlando, lo status di particolarmente protetti, per cui, se abbattuti, chi ha commesso il fatto non subirà  nessuna condanna penale ma sarà  costretto a rifondere il danno.

Detto questo, specialmente se si parla di caccia e cacciatori, chi ha contratto polizza assicurativa (tessera di associazione venatoria o privata) e abbatte un nostro rapace l'assicurazione pagherà  il danno arrecatoci, sempre che, ovviamente, si possa risalire all'autore del misfatto.
 
quello che ha detto giovanni non fa una piega ma io credo poco ad un abbattimento fortuito di un rapace in volo da parte di un cacciatore, forse con un piccolo distinguo per un basso volo che puo risultare poco identificabile nell'attimo dello sparo.
Secondo me un buon avvocato puo lavorare su un accusa di atto volontario (e qua non c'è colpa ma dolo e allora anche l'assicurazione non credo che copra) oppure, in estrema razio, su atto involontario ma allora senza distinguo tra specie protetta e falco di allevamento.


In ogni caso mi auguro di non dovermi mai trovare a questioni del genere per timore delle mie reazioni.
 
als

o fatto volontario o fatto fortuito sempre fatto è !!

cioè, se riesci a risalire all'autore, in questo caso ad un cacciatore col fucile, ovviamente E' ASSICURATO OBBLIGATORIAMENTE per cui sarà  la sua assicurazione a pagare (tralasciamo per adesso la "quantificazione" del danno)...se non si riesce a risalire all'autore...ce lo prendiamo in quel posto !!

la distinzione tra falco selvatico e falco di allevamento c'è !!
te lo dico perchè ho assistito in prima persona a tale "controversia" e la legge dice questo!!
sia se il fatto è per dolo o per volontarietà 
 
Giovanni non metto in dubbio che il cacciatore sia assicurato ma ponevo l'attenzione sull'atto doloso e non colposo.... non conosco gli articoli dell'assicurazione venatoria ma le altre mie coperture assicurative (ad esempio quella professionale) copre solo il colposo e mai il dolo. Pertanto l'atto intenzionale spesso non è coperto da assicurazione.

Comunque l'argomento è pane per avvocati, la legge non è giurisprudenza (altrimenti gli avvocato a cosa servirebbero  :D  :D ) e la giurisprudenza non fa sempre legge (ogni caso puo essere diverso da tutti gli altri).

Auguriamoci comunque di non avere mai di questi problemi facendo tutto il possibile per evitare conflitti tra i nostri falchi e i cacciatori.

ale
 
toscano1";p="40743 ha scritto:
facciamo un po di chiarezza una buona volta x tutte facendo delle distinzioni:

I rapaci selvatici sono specie particolarmente protette, quindi, un loro eventuale abbattimento, cattura ecc porterà  a chi ha commesso il fatto a condanne penali oltre che amministrative

I rapaci nati in cattività  non hanno piö, giuridicamente parlando, lo status di particolarmente protetti, per cui, se abbattuti, chi ha commesso il fatto non subirà  nessuna condanna penale ma sarà  costretto a rifondere il danno.

Detto questo, specialmente se si parla di caccia e cacciatori, chi ha contratto polizza assicurativa (tessera di associazione venatoria o privata) e abbatte un nostro rapace l'assicurazione pagherà  il danno arrecatoci, sempre che, ovviamente, si possa risalire all'autore del misfatto.
Caro givanni credo che questa volta tu abbia torto .Non cre che l'assicurazione copra il dolo.
 
Facciamo un po di chiarezza......il DOLO nella fattispecie della RCT (responsabilità  civile vs terzi) non è contemplato......tralaltro và  sempre accertato con sentenza penale.......nei casi di responsabilità  civile in materia di caccia, chi si assume la responsabilità  di un fatto(come per esempio di aver sparato ad un falco), dichiara una colpa, e quindi l'accidantalità  dell'accaduto, e la copertura assicurativa diventa operante.......


Vincenzo
 
tukutela";p="40794 ha scritto:
Facciamo un po di chiarezza......il DOLO nella fattispecie della RCT (responsabilità  civile vs terzi) non è contemplato......tralaltro và  sempre accertato con sentenza penale.......nei casi di responsabilità  civile in materia di caccia, chi si assume la responsabilità  di un fatto(come per esempio di aver sparato ad un falco), dichiara una colpa, e quindi l'accidantalità  dell'accaduto, e la copertura assicurativa diventa operante.......


Vincenzo
grazie non metto lingua
 
tukutela";p="40794 ha scritto:
nei casi di responsabilità  civile in materia di caccia, chi si assume la responsabilità  di un fatto(come per esempio di aver sparato ad un falco), dichiara una colpa, e quindi l'accidantalità  dell'accaduto, e la copertura assicurativa diventa operante.......


Vincenzo

per dolo intendevo proprio questo, ovvero, il dichiarare la colpa come l'accidentalità  del fatto, anche se, come ben sappiamo, se e quando viene sparato ad un falco, c'è quasi sempre la volontarietà ..ma a noi sta bene il fatto accidentale, no?
 
Le due MINIME violazioni a cui và  incontro lo sventurato o scellerato cacciatore (o non che) abbatte un animale, nella fattispecie il falco detenuto per scopi di falconeria sono:

Art. 638 c.p. (uccisione o danneggiamento di animali altrui):
Chiunque senza necessità  uccide o RENDE INSERVIBILI o comunque deteriore animali che appartengono ad altri, è punito, salvo che il fatto costituisca piö grave reato, a querela della persona offesa, con la reclusione fino ad un anno e con la multa fino a 309 euro.


Art. 30 cooma 1 lettera h legge 197/'92
Abbattere catturare o detenere esemplari di mammiferi o uccelli dei quali non sia consentita la caccia, .....(omissis)
Ammenda fino a euro 1.549,37 (probabilmente oggi superiore); procedibilità  d'Ufficio; Competenza Procura della Repubblica; sanzione accessoria per i recidivi della sospensione della licenza.

Nella prima ipotesi (art. 638 c.p.) trattandosi di delitto e non contravvenzione, in caso di condanna la licenza di porto d'armi puo essere ricusata ex art. 43 T.U.L.P.S.

direi che al momento possa bastare, anche se a parere le ipotesi sanzionatorie potrebbero essere ampliate. Per quanto riguarda il risarcimento praticabile in piö sedi faccio una considerazione:
Quanto sarebbe disposto a risarcire, chi con condanna all'art. 638 c.p. potrebbe vedersi ricusata la licenza di porto d'armi e non in ultimo su stesso aratio dover essere costretto a cedere tutte le armi da lui legalmente detenute? pur di ottenere una remissione di querela da parte della persona offesa.
Antonio
 
Questi articoli sono validi in caso di intenzionalità . Alora secondo te se uno ferisce in un incidente di caccia una persona viene condannato per tentato omicidio :roll: . Non mi risulta.
 
Grazie dello spunto...che mi concede di approfondire...


per il tuo esempio in caso di assenza del dolo specifico o generico

omicidio colposo nel caso si realizzi l'evento decesso

Sicuramente lesioni gravi o gravissime (colpose) a seconda del danno fisico ...ma non mi dilungo!

Prendiamo i due articoli precedenti. E' chiaro che il tuo discorso si impronta sul dolo, specifico o generico che sia.

Art. 638 c.p. : il testo focalizza la parola "NECESSITA". Lo stato di necessità  dove si rappresenta nell'azione di caccia? la necessità  di abbattere l'animale? No in questo la necessità  è data dallo stato di necessità , da un bisogno oggettivo ... quale puo essere la difesa personale, o la propria e altrui incolumità , possiamo metterci la necessità  di soppravvivenza, in caso l'abbattimento avvenga per cibarsene... e così via su questo piano. Ogni altra uccisione di animale che appartenga a qualcuno è sanzionabile!!!

In caso di cacciatori, poi è tutto particolare.
Un cacciatore ottiene licenza attraverso la dimostrazione di requisiti fisici e specifici che in linea teorica almeno dovrebbero dare sicurezza sulle capacità  di condurre un azione di caccia.
Il riconoscimento di specie (almeno quelle cacciabili) è una dote peculiare, materia d'esame
La vista è requisito fisico imprescindibile!
La capacità  nel maneggio delle armi dote tecnica prevista!
Ora si puo ballare e cantare fin che si vuole, ma davanti a un giudice sono queste le cose che contano!!!
Quando si si dubita su quello che si sta sparando!!! NON SI SPARA;
Quando non si ha la certezza che la fucilata non causi danni!!! NON SI SPARA
Se si è convinti di sparare ad un fagiano e si prende un falco o un rapace!!! NON SI POSSEGGONO I REQUISITI PER PRATICARE LA CACCIA.

La consapevolezza che in uno stato dubitativo, la mia azione puo causare danni in caso si sia in errore... (classica frase credevo che fosse.... ) e quindi so prevedere l'evento in questo caso....è già  di per se una forma di dolo.

In ultimo per la 157/'92 porto un esempio :
Immagina di sparare e buttar giö piviere dorato, alla scena assiste un guardiacaccia, che recupera te e il poveretto. Hai voglia a dire che pensavi che fosse un beccaccino!!!
 
Facciamo un altro esempio, piu attinente alla questione. Il mio falco viene abbattuto da un cretino. Il cretino dichiara che ha sparato un fagiano e mentre il mio falco lo stava artigliando e purtroppo lo ha fatto secco. Io non ho niente in contrario visto che ormai è morto e contermo la versione. Cosa c'entrano gli articoli riportati? Penso che Giovanni si riferiva proprio a questo"per dolo intendevo proprio questo, ovvero, il dichiarare la colpa come l'accidentalità  del fatto, anche se, come ben sappiamo, se e quando viene sparato ad un falco, c'è quasi sempre la volontarietà ..ma a noi sta bene il fatto accidentale, no?".
 
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