Buongiorno a tutti,
mi inserisco nel discorso "imprintati" perchè mi pare di capire che da un po' di tempo (direi da quando è stato tradotto e divulgato il Mc Dermott) riscuotano un notevole successo di pubblico...
Dopo aver letto le gloriose gesta del giovane americano ed aver visto le foto di grandi carnieri che profonde a piene mani, è piö che normale essere attratti da quel tipo di risultati, ma...
Ma personalmente non credo di molti di noi (poveri italioti) arriveranno a quei livelli. Anzi a dirla tutta, non credo proprio che, a parte rarissimi casi, quel tipo di imprinting si possa mantenere nel tempo.
Ho addestrato (e visto addestrare da innumerevoli falconieri) un bel po' di astori (oltre a sparvieri e pellegrini). Di tutti i tipi (imp e non, giovani e meno giovani, tranquilli e schizzati dalla nascita, portati a caccia con e senza cani, dalla macchina etc e diversi tipi di prede) e ho avuto imprintati che il primo anno erano esattamente come quelli che sponsorizza Mc Dermott (pochi).
IL PRIMO ANNO... :wink:
Poi arriva la muta, si abbandonano e si lasciano tranquilli (perchè volare d'estate e con i ritmi che afferma MC Dermott, da noi è duretta...) e alla ripresa... sono 'azzi amarissimi...
Il geniaccio americano, quando parla del suo Cooper che ha dovuto volare meno (causa lavoro) e che non è MAI piö riuscito a riprendere in mano come prima... racconta quello che in pratica succede a tutti noi, poveri mortali...
Con una sparviera imprintata si puo mediare, scendere a compromessi, ma, datemi retta, non abbassate mai la guardia perchè a cavarvi un occhio ci mette tanto come a chiudere una nittitante...
Altro che portarla senza guanto etc etc...
Comunque se esiste qualcuno in Italia che ha una sparviera di 3 mute come quelle che Mc Dermott definisce "nella media" del suo trend, sarà mio enorme piacere andare, permettendomelo, a vederla di persona. San Tommaso in mio confronto era un credulone ingenuo...
Detto questo, io chiedo: date un'occhiata alle foto degli accipitrini imp (o direttamente ai vostri se li avete) e alle loro normali "posture" sul guanto, a terra dopo la cattura etc
Poi date un'occhiata alla postura ed al comportamento di un astore non imprintato, ma ben condizionato, e fate il paragone. Se avete un po' di esperienza di come vive e si comporta normalmente un astore in natura, vedrete che gli atteggiamenti degli imprintati sono quelli di animali che portano continuamente all'esasperazione il loro atteggiamento di minaccia verso un intraspecifico (che siete voi). In poche parole le piume gonfie, le ali leggermente larghe, la testa arruffata e lo sguardo minaccioso, sono atteggiamenti che hanno i giovani in attesa e richiesta di cibo (che per i nostri imp continuano anche da adulti per sempre) oppure i partenrs all'inizio della stagione del quando cominciano a frequentare gli altri individui. Altrimenti in natura l'astore vive solo ed ha un atteggiamento regale, con la testa mobile e fiera, le piume aderenti, sempre pronto allo scatto, vigile, sempre padrone della situazione, ma mai gonfio ed aggressivo... nobile, non mendicante cibo o minaccioso per proteggerlo.
In poche parole l'astore imprintato perde clamorosamente tutto il suo fascino e il suo carisma.
Per non parlare poi del fattore "vocale", che è assolutamente impossibile da evitarsi con gli imprintati e che anche negli adulti continua a mantenere l'individuo in un fase mentale di "immaturità " comportamentale verso il "genitore" (cioè il falconiere). Questo perchè, mentre in natura il genitore viene "perso" dall'astore in pochi mesi di vita, nell'imprintato il genitore (cioè noi) non viene perso mai e quindi per tutta la vita gli mantiene l'atteggiamento di sudditanza tipico del nidiaceo.
Non è vero che l'astore grasso non grida e che il vocalizzo sia tipico dell'imprinting sbagliato o da cibo etc etc... L'astore grida perchè sa che noi lo nutriamo e lo fa sempre, anche durante la muta e grasso. Appena comincia a sentire appetito, chiama. A qualsiasi peso. E' chiaro che mentre in peso di caccia e d'inverno la fame si sente a livello 10, d'estate si sentirà a livello 2, ma prima o poi arriva comunque.
Se per avere la vita piö semplice nell'addestramento si è disposti ad accettare urla, atteggiamenti mendicanti e da nidiaceo ed una potenziale e pericolosa aggressività imprevedible... l'astore imprintato è il prodotto giusto.
Ma la fierezza e il carisma di un astore non imprintato non l'avrete mai.
Ho già detto che secondo me che non ha mai addestrato un haggard perde una enorme fetta della Falconeria e non è descrivibile la soddisfazione che si raggiunge quando un astore così, magari alla terza stagione che lo volate, finalmente vi "dona" la sua "fiducia", ma almeno provarci con un astore allevato dai genitori...
Anzi diro di piö, per me il massimo sarebbe lasciare libero in voliera un astore allevato dai genitori, appena è in grado di cacciare lasciarlo da solo e , senza mai farsi vedere buttare dentro prede vive sino a ottobre, poi una notte prenderlo, ingetarlo, incappucciarlo e addestrarlo come se fosse un selvatico...
Questo potrebbe (e sottolineo potrebbe) avvicinarsi un pochino a quello che dicevo...
Saluti e tutti.