enry-brock ha scritto:
purtroppo ci sono sempre meno uomini del formaggio come si dice qui in veneto, personalmente non mi è mai successo e spero non mi succeda mai, se dovesse essere so che ci rimarrei malissimo, sono fatti a cui non puoi dare risposte, poi seguirebbe un forte senso di rabbia per giungere alle uniche conclusioni che dei soggetti che compiono atti così meschini non servono allo sviluppo di una società evoluta, io se avessi la fortuna di riuscire a trovare chi abbia sparato prometto che questa persona non proverà piö la gioia di correre nella sua vita. Poi aspetto i carabinieri comunque e ne pago le conseguenze.
Chi sei tu? "uomo evoluto" che si rovinerebbe la vita per un animale?...
Mi pare che a parole e da dietro la tastiera, come al solito, siamo tutti Rambo..., poi nella realtà ci scappa la lacrimuccia e facciamo la "tombina" al nostro uccellino come quando eravamo bimbi.
Gli stupidi ed i disonesti non si combattono con gli sbotti di rabbia e le spacconate urlate in piazza, ma con la legge, caro Mesca..., con
il cervello e con la legge, quella legge che, per esempio, qui sul forum, quasi nessuna conosce.
Si urla si impreca e non si arriva a niente.
Io ho avuto a che fare PERSONALMENTE con quattro episodi di questo tipo..., uno riguardante un mio astore, gli altri i falchi di amici con cui andavo a caccia.
Un mio astore fu ucciso da un cane di un cacciatore mentre era su un fagiano, il sacro di un mio amico fu ucciso con una fucilata mentre volava. Il terzo caso fu di un pellegrino ucciso con una fucilata sparata dalla finestra di una casa nel cortile della quale un nostro pellegrino stava spiumando un piccione.
I primi due casi furono rimborsati dall'assicurazione della Federcaccia (di cui erano soci entrambi i "colpevoli") e il rimborso fu molto, molto, dignitoso..., il terzo fu pagato brevi-manu dal contadino che, messo di fronte al fatto che aveva sparato dalla finestra (c'è la penale per questo), preferì liquidare la cosa sul posto.
In tutti questi casi, con calma e cognizione delle leggi, almeno il danno materiale è stato ripagato. Il problema morale non si ripaga nè con i soldi, nè picchiando l'uccisore.
Il quarto caso fu di una pellegrina che stava per legare un fagiano e un cacciatore sparo due volte al fagiano davanti a lei due metri, sbagliando entrambi. In questo caso il cacciatore fu malmenato dal proprietario della pellegrina e meno male che intervenni io per farlo smettere e farlo ragionare, altrimenti sicuramente sarebbe stato denunciato per aggressione. Comunque il cacciatore non si fece mai piö vedere nei dintorni.
Poi ci fu il caso di una sacra che ci uccisero con una fucilata e che fu il massimo della beffa.
Sentimmo una botta nella direzione che aveva preso la femmina. Presa la radio arrivammo in un boschetto e incontrammo marito e moglie con un bracco che andavano verso una macchina parcheggiata a circa 500 metri. Chiedemmo se avevano visto il falco e chi avesse sparato. Ci risposero che avevano sparato loro ad una tortora e ci fecero i complimenti per la falconeria che avevano visto alla tele. Saluti cordiali e via. La radio ci dava il segnale dalla parte opposta a quella che stavano facendo loro. Dopo pochi minuti trovammo la timoniera centrale della sacra, con la radio attaccata e piena di pallini... Capimmo subito che erano stati loro e che probabilmente si erano messi il falco nella cacciatora dopo aver strappato la radio (la televisione insegna molte cose...).
La nostra corsa a ritroso non servì a nulla, vedemmo la macchina allontanarsi a tutta birra e non riuscimmo neppure a prendere la targa... Inutili le ricerche nei paesi vicini e le richieste a chiunque incontrassimo: erano svaniti nel nulla...
Poi altre volte mi hanno raccontato di episodi simili, ma io di solito cito e parlo di fatti che ho vissuto personalmente, perchè anche nella migliore buone fede, i fatti "sentiti" spesso vengono "reinterpretati" da chi è coinvolto.
Per la cronaca mi hanno anche rubato dalle voliere, troncando i lucchetti, due astori (tra cui il maschio era donatore di sperma...) e liberati dagli animalisti, lasciarono geti e girelle per terra.
Il maschio fu ucciso in un pollaio a 5 km di distanza, 10 gg dopo, ma non riusci a provarlo e della femmina non sepppi piö niente.
Nell'arco degli anni, poichè mi sono esposto collaborando con la Regione nella creazione della legge regionale per la detenzione degli animali protetti e scontrandomi con le associazioni animaliste, ho subito due perquisizioni domiciliari e un verbale per varie ipotesi di reato riguardanti la Falconeria. Non è MAI stato trovato un pelo fuori posto a mio carico..., anzi ho avuto anche soddisfazioni con ricorsi vinti, ma vi garantisco che ce l'hanno messa tutta e che la "legge", ho dovuto impararla molto bene... :wink: . L'ironia della sorte è che io sono sempre stato, e sempre saro, un fortissimo sostenitore della legalità in generale ed in particolare nell'ambito venatorio e della Falconeria. Ma per gli animalisti è sufficiente essere un "cacciatore" per essere considerato un delinquente.
Fortunatamente da anni non sono piö nel loro mirino...
Per questo mi "permetto" di entrare nel merito dei discorsi legali... purtroppo, per esperienza sul campo, che come ormai saprete, secondo me è l'unica che conta davvero.
Salutoni.