Per quanto riguarda casi come questo, per esperienza diretta, posso dire che lo sparatore, se ha sparato fuori dal campo di tiro, non solo probabilmente non vedrà piö il porto d'armi, ma dovrà rispondere per via penale all'uso improprio di arma da fuoco. Tra l'altro per reati di questo tipo non sarei neanche sicuro che la condizionale sia prevista.
Per quanto riguarda l'Harris', essendo un animale di proprietà e non un selvatico, non rientra nella tutela della 157/92 (per cui non ci sarà azione penale verso lo sparatore per l'abbattimento di fauna protetta) e verrà risarcito dalla assicurazione dello sparatore nei tempi e nei valori che verranno concordati con il proprietario (nel conto ricordatevi di metterci anche la trasmittente, che di solito si becca qualche pallino...).
La morte e la causa della morte del falco vanno certificate da un veterinario ed il cadavere va conservato (freezer) per le perizie assicurative.
I tempi di risarcimento sono lunghi, ma alla fine l'assicurazione paga.
L'alternativa all'azione legale, in questi casi, è trattare subito, con calma, con lo sparatore e facendogli capire che rischia la galera..., cercare di farsi firmare subito un assegno di "molto congruo" risarcimento... facendo così, in pratica il prezzo lo fate voi ... :mrgreen: ma lo sparatore legalmente la fa franca.
Funziona quasi sempre, ma io ai soldi, preferisco fargli fare il mazzo...
:wink: