Gli imbecilli non provano mai vergogna.

Mi chiedo se fosse possibile fare veramente qualcosa per tutti questi rapaci... Il punto è che all'occhio della gente loro sono i buoni...
 
Ho avuto modo di constatare la loro presunta superiorità  :lol: Ho anche provato il dialogo costruttivo ma con scarsi risultati.
Credo che non ci sia speranza e mi rendo conto che qui in Italia, con questa mentalità  animalista integralista, non sarà  mai possibile coniugare le tecniche di falconeria per un corretto recupero e reintroduzione dei rapaci feriti in natura.
Un vero peccato davvero :cry: Ad ogni modo mi sto adoperando in questo senso, con l' appoggio delle istituzioni a me piö vicine, e spero questo sogno possa divenire una realtà  di cui vi rendero partecipi.
 
Se ci fosse qualcosa da poter fare, per far cambiare idea a certa gente sulla falconeria, per poter fare del bene per questi rapaci e non farli morire in voliera, perchè a quanto pare ogni tanto ne liberano qualcuno per fare i servizi ai tg o cose del genere ma la stramaggior parte finisce in condizioni pietose...
Se ci fosse qualcosa da fare IO CI SONO.
Qui nella mia zona non ci sono centri lipu, ma se avessi occasione di poterne visitare uno tenterei di fare la mia, anche se come si è detto è dura... Io non so fino a che punto ci si puo spingere con loro....
Su tutto cio c'è molto da riflettere...
 
ci vorrebbe striscia ,e invece di infangare cacciatori e falconieri dovrebbero andare nei centri e vedere la verità , non i soliti discorsi politici anti questo e anti quello.
30 poiane in una sola voliera,che tristezza e i criminali siamo noi ,alla faccia :eek:
 
pero quanti di voi hanno cercato di cambiare veramente le cose?quanti di voi sono andati in un centro recupero umilmente proponendo il proprio aiuto? io non ho mai sentito nulla di simile....e mi dispiace, mi dispiace tanto!!!!perchè credo che l unica soluzione per evitare scene come quella nel video postato da tanax sia la collaborazione....alla fine nei centri recupero cosa c'è effettivamente?persone, ragazzi e ragazze che vogliono dare il loro contributo, che vogliono lavorare!!!e ascoltare quello che dice un falconiere o il proprio responsabile non cambia se ci sono i risultati!!!ma ci vuole umiltà ...da entrambe le parti...io ci credo...
 
Amy ha scritto:
pero quanti di voi hanno cercato di cambiare veramente le cose?quanti di voi sono andati in un centro recupero umilmente proponendo il proprio aiuto? io non ho mai sentito nulla di simile....e mi dispiace, mi dispiace tanto!!!!perchè credo che l unica soluzione per evitare scene come quella nel video postato da tanax sia la collaborazione....alla fine nei centri recupero cosa c'è effettivamente?persone, ragazzi e ragazze che vogliono dare il loro contributo, che vogliono lavorare!!!e ascoltare quello che dice un falconiere o il proprio responsabile non cambia se ci sono i risultati!!!ma ci vuole umiltà ...da entrambe le parti...io ci credo...


Ciao Amy ti rigiro la domanda, quanti centri di recupero hanno chiesto aiuto a falconieri esperti?
Se vuoi aprire un’officina meccanica aspetti che un meccanico si offre volontario per insegnarti o vai tu da lui ad imparare?
 
ma la colpa non è dei volontari.. è di chi comanda! c'è una totale divergenza di pensiero tra i "piani alti" e i "piani bassi".
i piani alti gestiscono il cras come un azienda, una macchina da soldi. a loro interessa solo che alla fine del mese i conti tornino...e basta. puoi anche fare arrosto un aquila reale. basta che quello che te l'ha portata ti abbia lasciato un offerta.

ai piani bassi i volontari fanno tutto il contrario.... cercando di salvare fino all'ultimo dei piccioni maciullati (cerco di salvare tutti ---> spendo tanti soldi ---> l'animale non si salva e rimane da mantenere nel centro ---> continuo a spendere tanti soldi ---> non ho soldi se mi arriva un animale raro).
oltretutto a causa della mancanza di manodopera prendono a fare volontariato chiunque, senza un minimo di selezione, e senza alcun corso preparativo.... con esiti pessimi.

inoltre, secondo me, fanno un educazione sbagliata sulla natura. primo, perchè va bene aiutare la poiana denutrita o l'occhione che ha preso una botta. ma il piccione maciullato è giusto che diventi cibo per qualcun altro... e non perchè è un piccione.
secondo, perchè mi sentivo dire "non far vedere che diamo da mangiare dei pulcini ai rapaci!" e qui non commento neanche -.-


io (per quel minimo che so) c'ho provato a dargli una mano, c'ho perso soldi tempo e amicizie, e non è cambiato nulla.
pero sono recidiva. se hanno bisogno di un qualche consiglio sono ancora disponibile, perchè io amo queste bestie...
 
silvia ha scritto:
, secondo me, fanno un educazione sbagliata sulla natura. primo, perchè va bene aiutare la poiana denutrita o l'occhione che ha preso una botta. ma il piccione maciullato è giusto che diventi cibo per qualcun altro... e non perchè è un piccione.



hai perfettamente ragione dicendo che il piccione maciullato non guarisce,ed è cibo per altri animali ,lo stesso vale per i rapaci ,non cambia assolutamente niente.
è crudele ma è cosi :(
secondo me è piö crudele curarli e lasciarli handicappati dentro una volierina tutti insieme,dove passeranno una vita da schifo per non dire di m..da :(
 
io sono pienamente d accordo con tutti voi...purtroppo i centri recupero...diciamolo: i centri LIPU, hanno una politica interna per cui non è possibile avere un falconiere all interno del centro, perchè va contro tutte le campagne anticaccia che la lipu ha porteto avanti in questi anni...ma cio non vuol dire che all interno di questi centri ci siano persone che la pensano allo stesso modo....comunque io chiuderei qui, perchè tanto alla fine si parla sempre di aria fritta....e nessuno fa niente!!!
 
ad un centro lipu in zona, tentai un approccio graduale da apprendista, cercando di collaborare nn come salvatore dei rapaci ma per imparare, ci andai un paio di volte ma vista l'aria che tirava(pesante e grave di puzza) e i personaggi che giravano(a parte uno di questi volontari col quale ebbi ed ho tuttora un buon rapporto) non sentendomi accettato ed anzi osteggiato preferii togliere il disturbo. quel volontario che inizio la pratica della falconeria fu proprio chiesto di andare via qualche tempo dopo!!! nel frattempo aveva recuperato una magnifica pellegrina che si reintrodusse da sola.
tutto questo x rispondere ad amy. il centro in questione se fosse visitato da NAS, CFS, Polizia Provinciale, da un Sindaco, verrebbe chiuso, nel giro di 10', ma il problema è chi lo gestisce poi? con quali fondi? gli animali presenti che fine fanno? nessuno vuol prendersi la bega di chiudere o mettere sotto sequestro un centro LIPU, perchè si dovrebbero assumere la responsabilità  di scelte fatte in passato, e si sa' in questo paese nessuno è colpevole.
buon volo
 
già ....conosco la fola....chi ci rimetterebbe nel caso di una chiusura sarebbero in primis gli animali, irrecuperabili e recuperabili...i regolamenti parlano piö che chiaro...ed è uno schifo...
 
secondo me non faranno mai passi di apertura, per il semplice motivo che girano troppi soldi e il benessere degli animali è il loro ultimo problema.
trovano piu consensi (e piu soldi) dalla gente facendo il discorso "i cacciatori sono brutti sporchi e cattivi perchè uccidono animali con gli occhi dolci, quindi tutto quello che dicono è brutto sporco e cattivo come loro".
 
stefano ha scritto:
quel volontario che inizio la pratica della falconeria fu proprio chiesto di andare via qualche tempo dopo!!! nel frattempo aveva recuperato una magnifica pellegrina che si reintrodusse da sola.
E fu il secondo. Il primo ero io, chiediglielo pure se dico cretinate.
silvia ha scritto:
i piani alti gestiscono il cras come un azienda, una macchina da soldi. a loro interessa solo che alla fine del mese i conti tornino...
mi sembra normale. Finiamola di pensare che un CRR sia il Paese di balocchi. In america e in inghilterra i CRR fanno soldi, ma anche didattica e recuperi ineccepibili. Solo in Italia pensiamo che per fare le cose bene ci vogliano troppi soldi e basta. E'un alibi per gli incapaci. che possono dire "avrei fatto... ma sai senza soldi...
silvia ha scritto:
ai piani bassi i volontari fanno tutto il contrario.... cercando di salvare fino all'ultimo dei piccioni maciullati (cerco di salvare tutti ---> spendo tanti soldi ---> l'animale non si salva e rimane da mantenere nel centro ---> continuo a spendere tanti soldi ---> non ho soldi se mi arriva un animale raro).
Altra cosa assurda. Nei centri che ho conosciuto c'era talmente tanto affollamento che mancava il tempo di fare didattica (mercatini, stand, scuole etc etc) quando invece secondo me è proprio il motivo per cui hanno ragione di esistere dato che per quanto bene possano lavorare sarà  difficile che possano influenzare la popolazione alata italiana
silvia ha scritto:
girano troppi soldi e il benessere degli animali è il loro ultimo problema.
Non è così. Il problema è un altro. Si tratta di mentalità . Ma i soldi non abbondano, ti assicuro. Ma è assurdo pensare di fare un centro rapaci aborrendo la caccia e ancora di piö la falconeria. E' come farer interventi alle articolazioni senza poi andare dal fisioterapista. Per cui non sono associazioni come la LIPU che dovrebbero gestire i centri.
Sempre mio parere disponibile a smentite.
 
io penso che le grandi associazioni dovrebbero pensare a fare didattica nelle scuole, lezioni, e quant altro, i centri di recupero dovrebbero essere gestiti da associazioni private, chiaro, sempre con una regolamentazione....non come centri privati che conosco che si pigliano i soldi delle convenzioni e poi non prendono dentro gli animali!!!!! :evil: :evil: :evil:
 
Amy ti adoro quando scrivi la pura verità ,vedi che tutti i nodi vengono al pettine,e pensare che sti tipi e tipe difendono l'ambiente,si del suo portafoglio :lol: :lol:
un abbraccione a tutti coloro che difendono l'ambiente gonfiandosi il proprio portafoglio,MORISSERO AMMAZZATI :twisted:
 
....non come centri privati che conosco che si pigliano i soldi delle convenzioni e poi non prendono dentro gli animali!!!!! :evil: :evil: :evil:[/quote]

Ma se ne sei a conoscenza perchè non puoi intervenire? Sarebbe molto meglio agire non come persona singola, ma appoggiata da altri.
 
Amy ha scritto:
io penso che le grandi associazioni dovrebbero pensare a fare didattica nelle scuole, lezioni, e quant altro, i centri di recupero dovrebbero essere gestiti da associazioni private, chiaro, sempre con una regolamentazione....non come centri privati che conosco che si pigliano i soldi delle convenzioni e poi non prendono dentro gli animali!!!!! :evil: :evil: :evil:

Il vero problema è che le leggi vengono fatte spesso piö per gratificare "l'elettorato" che per effettiva competenza o necessità .
Lasciando perdere i dettagli, secondo me, andrebbe riconsiderato fin dall'inizio tutto il discorso del "recupero fauna in difficoltà  o ferita".
Io credo che il discorso animalista del "curare il povero animaletto ferito" sia assolutamente avulso dal senso generale della legge naturale stessa. Un animale ferito, in natura, se non venisse rinvenuto da un essere umano, avrebbe solo due possibilità : o guarire autonomamente se la ferita è passeggera e non debilitante in modo permanente o morire, come prevede il corso naturale delle cose.
Il concetto di "recupero" vorrebbe significare "rendere nuovamente autonomo dal punto di vista naturale" un animale selvatico. Questo statisticamente non succede quasi MAI (ed il "quasi" è soltanto per onestà  intellettuale...).
E sempre per onestà  intellettuale bisogna ammettere che sono quasi sempre inutili anche i metodi di recupero che prevedono la Falconeria classica per "riabilitare" i rapaci al volo.
In realtà  il recupero della fauna ferita è semplicemente un modo per distribuire soldi ad associazioni scelte dagli enti statali e che danno un'aurea immagine di buonismo animalista (che oggi porta voti...) agli organi statali. Ma naturalisticamente parlando, non serve assolutamente a nulla.
Nessun ecosistema ripristinerà  mai il suo equilibrio con un rapace riabilitato in piö o in meno.
Rimane semplicemente il concetto di quella latina "pietas" che noi umani spesso proviamo, per speculare immedesimazione, verso qualsiasi essere vivente in difficoltà .
E allora io proporrei di eliminare il "recupero fauna selvatica" come provvedimento obbligatorio e per legge, per lasciarlo al libero arbitrio individuale.
Cioè, in parole povere, se io trovo un animale ferito e ne provo compassione, lo porto da un veterinario che se decide responsabilmente che possa in breve ritornare perfettamente a posto, lo cura e poi lo libero dove l'ho trovato. Altirmenti tanax.
Alla fine, in ogni caso, il veterinario viene individualmente rimborsato dallo Stato, presentando la documentazione necessaria. In questo modo verrebbe pagato soltanto il lavoro effettivamente svolto, senza sprechi e l'animale, se veramente guarito, ritornerebbe in libertà . Tutto cio, con i limiti legati alla professionalità  ed alla onestà  della categoria dei veterinari, ma quelli ci sono comunque.
Ma dato che oggi il "buonismo animalista" paga bene e porta voti... andiamo avanti con le LIPU, ENPA, WWF etc etc e continuiamo (tutti... e senza poter scegliere) a pagare chi gioca al "piccolo San Francesco" sulle spalle della comunità .
Io lascio fare il corso alla natura e se trovo un animale ferito, magari me lo guardo, lo fotografo e poi lo saluto, cordialmente e senza sensi di colpa. Se invece è semplicemente debilitato per vari motivi (colpi, denutrizione o per esempio impennaggio rovinato o altre cause facilmente ed immediatamente risolvibili) che sono certo di poter risolvere, intervengo e libero.
A mie spese, senza problemi. Ma le associazioni animaliste, lavoro mio, gratis, non ne beccano... già  beccano i miei soldi di contribuente che paga le tasse allo Stato, senza neppure dirmi grazie, anzi...
Saluti.
 
Sono assolutamente d'accordo con te riguardo alla prima parte.
Lo sarei anche sulla seconda, ma se effettivamente venisse lasciata la possibilità  al singolo di decidere se salvare/recuperare un animale selvatico, questo comporterebbe automaticamente il permesso a detenerlo, anche se solo per il periodo della cura dell'animale. E qui sarebbe difficile controllare se qualcuno detiene un animale illegalmente o se lo sta curando. L'interessato potrebbe trovare la scusa che stava per liberare l'animale, che invece deteneva illegalmente.
Figurati poi, con tutti gli interessi che girano, sia soldi che voti, se eliminano i centri di recupero!!
Personalmente, anche con l'aiuto di scambi avuti con falconieri e soprattutto con te Amedeo, sono arrivata anch'io alla conclusione che vale la pena recuperare un rapace solo nel caso di possibile e veloce reinserimento in natura, altrimenti è meglio lasciarlo al suo destino. Sai bene che la mia passione per la Falconeria è iniziata proprio con i recuperi.
 
Alimenti e Snacks Naturali per cani
Indietro
Alto