melk ha scritto:
I "verdi" non erano certo quelli di oggi nel 91 e non avevano assolutamente lo stesso peso politico, non ricordo se esisteva già un movimento politico verde, ma sicuramente non aveva il peso attuale anche se c'era.
Chi ha fatto inserire la parole falco nella legge ci è riuscito perchè evidentemente aveva l'aggancio giusto al momento giusto con le persone giuste. A volte è piö semplice fare le cose quando si è in pochi e si desta poco clamore.
Ti assicuro che chi caccia col fucile vede di malo modo privilegi per chi ha forme diverse di caccia, chiedi agli amici di Bologna che sono riusciti ad ottenere una zona di preparco ad esclusivo uso per caccia col falco. Dopo solo un paio di mesi che lo frequentavano già c'erano voci di dissenso e non fra i verdi ma frai cacciatori che non potevano andare in preparco, mentre questi privilegiati col falco potevano farlo.
Le leggi ingiuste si possono cambiare, ma il problema è che chi le deve cambiare non lo fa se non ha forti motivazioni.
Non fraintendermi, tu hai mille ragioni che io condivido appieno e le tue proposte sono validissime, magari fosse possibile farle passare legge in qualche modo, ma chi lo farà ?
Negli anni ottanta e novanta la LIPU ed il WWF ce l'avevano duro sul serio, adesso, per fortuna si sono calmati un po' nelle loro farneticazioni, ma allora (non so quanti anni hai e quali esperienze personali) ti garantisco che non c'era falconiere italiano che non li avesse dovuti "accogliere" a casa sua per visite non prprio di piacere.
E avevano agganci politici dovunque (Il giornalista RAI e Democristiano d'origine controllata Mario Pastore era il Presidente della LIPU ed è durato anni...).
Quanto ai cacciatori con il fucile (categoria di cui faccio parte e che conosco molto bene) ci sarebbe sicuramente qualcuno che interpreterebbe il fatto di andare a caccia nei giorni di silenzio venatorio come un regalo, ma non se si dovessero mettere come "vincolati" . Cioè obbligatori nella settimana, come una sola opzione libera fra gli altri 5 giorni. In realtà è una limitazione, soprattutto per chi lavora 5 giorni alla sett, 8 ore continuative al giorno e questa "limitazione" è solo un ripiego a cui saremmo costretti a causa delle loro fucilate.
Chiaro che permattere la caccia solo ai Falconieri nelle aree pre-parco o zone interdette alla caccia "E'" di fatto un privilegio e sarei contrario anch'io se fossi uno sparatore, obbiettivamente, ma rinunciare al sabato o alla domenica e essere obbligato ad andare in due gg fissi alla sett (martedi e venerdi) vorrei vedere quanti fucilieri lo accetterebbero.
Poi c'è il contentino per i verdi e gli animalisti...
Quante sono le specie potenzialmente cacciabili con i falchi in Italia?
Ve lo dico io: 52 (esclusi i 6 grandi ungulati e la volpe... (legge 157/92, art 18)
Noi richiediamo la limitazione a 10, 12 0 15 ... e basta. Io credo che potrebbero accettare, mi sembra un atto di responsabilità mica da poco... visto che paghiamo le tasse intere come tutti gli altri... non vi pare?
Quindi nessun privilegio per i Falconieri, anzi, paletti... tutto semplicemente per evitare che ci sparino ai falchi (ed anche questo dovrebbe far felici gli animalisti...).
Non mi pare sia così assurda come proposta, considerate quelle che avevano messo sul piatto gli onorevoli Berlato e Orsi l'anno scorso per la caccia con il fucile...
Io credo che se l'UNCF (naturalmente muovendo la FIDC) e tutte le altre associazioni di falconeria italiane si muovessero a tutti i livelli (partendo dalle provincie, alle regioni, fino ai parlamentari amici) sottolineando l'aspetto piö culturale, storico e soprattutto naturale dell'impatto venatorio che ha la Falconeria nel prelievo di selvatici, forse (FORSE, ma bisognerebbe almeno provare...) qualcuno che qualche recondito motivo potrebbe cavalcare la nostra causa si potrebbe trovare ed al momento in cui si riscriverà la legge quadro (e prima o poi dovrà succedere...) si porta avanti la mozione, magari in modo trasversale.
Ma se non ci si prova neppure...