Quando parliamo di stile di volo, di correttezza, e quindi di un volo spettacolare, a cosa ci riferiamo?
Ad un volo alto e centrato? a una picchiata vertiginosa che termina con una mortale stoccata? senza dubbio.
Ma le continue insane turbe che agitano i miei neuroni mi fanno sorgere una domanda assai azzardata: ma dopo dieci, venti, cento voli alticentratipicchiatastoccata, non inizia a mancare qualcosa? ma cosa?
Alcuni rinuciano alla caccia perseverando in eterne borsiadi solo allo scopo di avere il falco alto e centrato, altri si fossilizzano col cane nello stesso campetto in eterni voli da raduno. ma dopo un po...questa ripetitività ...non svilisce il concetto stesso di stile che tanto viene inseguito?
La falconeria è un'arte venatoria, la piö nobile delle arti venatorie, ma se non viene espressa su selvaggina diversa, in terreni diversi, non viene banalizzata? voli alti e centrati, l'applauso al raduno, ma a quale prezzo?
Questa ripetitività , non tradisce la difficoltà del falconiere a raggiungere un buon risultato e di conseguenza la paura di rovinare tutto cambiando qualcosa? Per fortuna i falchi si stufano prima dei falconieri e ci pensano loro a movimentare la questione ogni tanto....si ma... ogni tanto. che palle!
Nella stagione appena trascorsa ho avuto modo di volare in terreni molto diversi e su diversi tipi di selvaggina, molto piö di ogni altra stagione, e devo dire che.....di voli perfetti ne vengono il giusto, le variabili aumentano, il falco DEVE fare esperienza e il falconiere pure, si conoscono aspetti del falco che si ignoravano e bisogna far frullare il cervello per escogitare soluzioni o strategie. il falco deve obbligatoriamente essere in ottima condizione. basta con la monotonia della femmina del pellegrino nel campo di casa, sempre uguale a se stessa! ...e se devo mettere a monte un nuovo falco? DEVO essere ripetitivo all'inizio.... e allora meno male che esiste il mio sacretto di tre anni, il falco anarchico, libero per mezze giornate, gran lavoratore al logoro e tenace inseguitore, di prede che LUI sceglie e attacca magari lontanissime, per poi rientrare sul suo solito posto di vedetta (albero alto o palo). ogni tanto si caccia nei guai, specie con le cornacchie, ma se la cava sempre. ad ogni rientro da una borsiade lui è una boccata d'ossigeno, un falco in super condizione che fa quel che cavolo gli pare. io lo guardo...anche col binocolo, e qualche volta lo inseguo. lui si che ha stile. il falco anarchico :wink:
Ad un volo alto e centrato? a una picchiata vertiginosa che termina con una mortale stoccata? senza dubbio.
Ma le continue insane turbe che agitano i miei neuroni mi fanno sorgere una domanda assai azzardata: ma dopo dieci, venti, cento voli alticentratipicchiatastoccata, non inizia a mancare qualcosa? ma cosa?
Alcuni rinuciano alla caccia perseverando in eterne borsiadi solo allo scopo di avere il falco alto e centrato, altri si fossilizzano col cane nello stesso campetto in eterni voli da raduno. ma dopo un po...questa ripetitività ...non svilisce il concetto stesso di stile che tanto viene inseguito?
La falconeria è un'arte venatoria, la piö nobile delle arti venatorie, ma se non viene espressa su selvaggina diversa, in terreni diversi, non viene banalizzata? voli alti e centrati, l'applauso al raduno, ma a quale prezzo?
Questa ripetitività , non tradisce la difficoltà del falconiere a raggiungere un buon risultato e di conseguenza la paura di rovinare tutto cambiando qualcosa? Per fortuna i falchi si stufano prima dei falconieri e ci pensano loro a movimentare la questione ogni tanto....si ma... ogni tanto. che palle!
Nella stagione appena trascorsa ho avuto modo di volare in terreni molto diversi e su diversi tipi di selvaggina, molto piö di ogni altra stagione, e devo dire che.....di voli perfetti ne vengono il giusto, le variabili aumentano, il falco DEVE fare esperienza e il falconiere pure, si conoscono aspetti del falco che si ignoravano e bisogna far frullare il cervello per escogitare soluzioni o strategie. il falco deve obbligatoriamente essere in ottima condizione. basta con la monotonia della femmina del pellegrino nel campo di casa, sempre uguale a se stessa! ...e se devo mettere a monte un nuovo falco? DEVO essere ripetitivo all'inizio.... e allora meno male che esiste il mio sacretto di tre anni, il falco anarchico, libero per mezze giornate, gran lavoratore al logoro e tenace inseguitore, di prede che LUI sceglie e attacca magari lontanissime, per poi rientrare sul suo solito posto di vedetta (albero alto o palo). ogni tanto si caccia nei guai, specie con le cornacchie, ma se la cava sempre. ad ogni rientro da una borsiade lui è una boccata d'ossigeno, un falco in super condizione che fa quel che cavolo gli pare. io lo guardo...anche col binocolo, e qualche volta lo inseguo. lui si che ha stile. il falco anarchico :wink: