Elogio del falco anarchico

alessiog

Falconiere Esperto
Quando parliamo di stile di volo, di correttezza, e quindi di un volo spettacolare, a cosa ci riferiamo?
Ad un volo alto e centrato? a una picchiata vertiginosa che termina con una mortale stoccata? senza dubbio.
Ma le continue insane turbe che agitano i miei neuroni mi fanno sorgere una domanda assai azzardata: ma dopo dieci, venti, cento voli alticentratipicchiatastoccata, non inizia a mancare qualcosa? ma cosa?
Alcuni rinuciano alla caccia perseverando in eterne borsiadi solo allo scopo di avere il falco alto e centrato, altri si fossilizzano col cane nello stesso campetto in eterni voli da raduno. ma dopo un po...questa ripetitività ...non svilisce il concetto stesso di stile che tanto viene inseguito?
La falconeria è un'arte venatoria, la piö nobile delle arti venatorie, ma se non viene espressa su selvaggina diversa, in terreni diversi, non viene banalizzata? voli alti e centrati, l'applauso al raduno, ma a quale prezzo?
Questa ripetitività , non tradisce la difficoltà  del falconiere a raggiungere un buon risultato e di conseguenza la paura di rovinare tutto cambiando qualcosa? Per fortuna i falchi si stufano prima dei falconieri e ci pensano loro a movimentare la questione ogni tanto....si ma... ogni tanto. che palle!
Nella stagione appena trascorsa ho avuto modo di volare in terreni molto diversi e su diversi tipi di selvaggina, molto piö di ogni altra stagione, e devo dire che.....di voli perfetti ne vengono il giusto, le variabili aumentano, il falco DEVE fare esperienza e il falconiere pure, si conoscono aspetti del falco che si ignoravano e bisogna far frullare il cervello per escogitare soluzioni o strategie. il falco deve obbligatoriamente essere in ottima condizione. basta con la monotonia della femmina del pellegrino nel campo di casa, sempre uguale a se stessa! ...e se devo mettere a monte un nuovo falco? DEVO essere ripetitivo all'inizio.... e allora meno male che esiste il mio sacretto di tre anni, il falco anarchico, libero per mezze giornate, gran lavoratore al logoro e tenace inseguitore, di prede che LUI sceglie e attacca magari lontanissime, per poi rientrare sul suo solito posto di vedetta (albero alto o palo). ogni tanto si caccia nei guai, specie con le cornacchie, ma se la cava sempre. ad ogni rientro da una borsiade lui è una boccata d'ossigeno, un falco in super condizione che fa quel che cavolo gli pare. io lo guardo...anche col binocolo, e qualche volta lo inseguo. lui si che ha stile. il falco anarchico :wink:
 
volo da pochissimi anni ed ho sempre volato gheppi quindi...... :D :D

Detto questo mi hai riportato ad alcuni pensieri fatti in questi anni osservando i miei gheppi, le loro caratteristiche e le mie esperienze con loro.
Con il primo gheppio all'inizio lo osservavo a caccia e mi rammaricavo di non riuscire a farlo volare "bene". Avrei voluto vederlo alto, centrato, pronto a scendere in picchiata e legare la quaglia. Un primo anno di pura osservazione senza vederlo salire e centrarsi. Cazzo ma in un anno ho osservato attacchi a selvatici che poi non ho mai piö rivisto!!!

Ad oggi, forse per mia incapacità  a farli cacciare, preferisco un falco brutto a vedersi ma voglioso di cacciare il selvatico... piö che altro mi sento un osservatore.


ale
 
Secondo il mio personale parere da neofita, per il style di volo spettacolare o bello è quello che si avvicina di piu al style originale al style selvatico della specie stessa, sarà  che ne ho visti pochissimi ma non ho visto cacciare pellegrine selvatiche da 40, 60m ma qualche picchiata da oltre 150m l'ho vista. Io preferisco avere un falco che mi sta ogni giorno sopra la testa sopra i 150m centrato e che attacca le prede che faccio frullare poi se ha successo con una stoccata mortale o che stocca ma gli dice bene alla preda non importa questa è caccia con il falco.

Ma non è detto che se il volo si conclude senza cattura non sia stato bello o sia stato senza style, perche succede anche in natura.
In falconeria non tutti usano fare piu di un volo dando piu chance al falco, ma questo anche perche per fare piu voli devi avere un falco in condizione fisica massimale.
 
anche a me. è la mia filosofia, e lo si vede da tutti i messaggi che ho scritto in precedenza sul tema
 
Alessio, la tua riflessione è condivisibile :vorrei aggiungere due pensieri concisi perchè l,argomento meriterebbe un lungo colloquio.
La caccia su selvatico vero e che si difende con tutti i mezzi di cui la natura lo ha dotato ,rende ogni volo diverso dall,altro e ogni volta entusasmante. La quota ,la cattura ecc. sono la conseguenza del comportamento della preda.
Bisogna smettere di considerare il falco come IL FINE bensi IL MEZZO. In quest,ottica totalmente diversa vi ritrovate un falco molto piö impegnato nell,azione di caccia.
CIAO INDIA
 
alessiog ha scritto:
Quando parliamo di stile di volo, di correttezza, e quindi di un volo spettacolare, a cosa ci riferiamo?
Ad un volo alto e centrato? a una picchiata vertiginosa che termina con una mortale stoccata? senza dubbio.
Alcuni rinuciano alla caccia perseverando in eterne borsiadi solo allo scopo di avere il falco alto e centrato, altri si fossilizzano col cane nello stesso campetto in eterni voli da raduno. ma dopo un po...questa ripetitività ...non svilisce il concetto stesso di stile che tanto viene inseguito?
La falconeria è un'arte venatoria, la piö nobile delle arti venatorie, ma se non viene espressa su selvaggina diversa, in terreni diversi, non viene banalizzata? voli alti e centrati, l'applauso al raduno, ma a quale prezzo? (...)

Hai centrato il punto fondamentale per cui chi, come me, amando i falchi, ma anche la caccia vera ed i selvatici, dopo tanti anni di "borsiadi" e di addestramento su falchi di ogni tipo, mancandogli la possibilità  di caccia vera, smette con la Falconeria e passa al fucile.
Il problema vero e unico è che per far caccia sul terreno libero (ATC) con i falchi o vai dove c'è selvaggina vera (e trovi anche una marea di sparatori, rimettendoci il falco, presto o tardi...) o sei costretto a star fuori dalle regole (rischiando verbali etc).
Quindi sei quasi abbligato a ripiegare sulle riserve di caccia con costi alti e selvaggina che non vale granchè...
Quando comincio l'avventura della UNCF (c'era ancora Prosperini alla FIDC), io avevo in mente soltanto un obbiettivo: arrivare a modificare la legge (quadro o le leggi regionali) per permettere ai falconieri di fare caccia vera sul terreno degli ATC e poter uscire dalla schiavitö delle riserve e della borsa (bagging).
Avevo un progetto ben preciso e basato su proposte serie, non su fantasie irrealizzabili.
Si trattava di chiedere di poter cacciare solo con i falchi il martedì, il venerdi ed un altro giorno a scelta alla settimana.
E' chiaro che in riserva si poteve andare sempre ed in ogni giorno cacciabile.
Questo avrebbe permesso ai falconieri che volevano fare caccia vera di non rischiare la fucilata e di poter sfruttare l'ATC (per cui paghiamo come gli altri...) come gli altri cacciatori e per gli altri falconieri, che preferivano il volo in riserva, non cambiava nulla.
In cambio di questo "favore" (ci vuole sempre uno "scambio" quando si chiede una deroga alla norma...) il Falconiere accettava di ridurre le specie cacciabili ammesse dalla legge a una decina (per esempio quaglia, fagiano, lepre, gazza, cornacchia, ghiandaia, mini lepre, germano reale, gallinella).
A questo punto si potrebbe andare a caccia sul serio.
Fui bocciato dal direttivo dell'UNCF (cioè da quasi tutti i Falconieri che rappresentavano i piö grandi gruppi italiani). Chi diceva che era ingiusto limitare le due giornate (e che magari poi andava lo stesso a caccia in quei giorni fuori legge), chi diceva che il week end era sacro (nessuno gli impediva di andarci comunque... esattamente come facciamo ora), chi diceva che era una chimera e che ci sarebbero saltati tutti addosso (almeno provarci e poi "rinunciavamo" apposta a tante prede...), chi diceva che non bisognava rinunciare a tante prede (e chi te lo impedisce... :mrgreen: ), chi diceva che i verdi sarebbero stati contrari ( a parte che quelli sono contrari alla caccia in genere, comunque la nostra rinuncia" alle prede era proprio per mediare con i verdi e gli altri cacciatori... :wink: ). Insomma niente di fatto i grandi "cacciatori" volevano continuare con la borsa e i raduni altosonanti con ospiti d'oltralpe... e la Federcaccia non aveva voglia di impelagarsi in una trattativa che alla fine non le avrebbe portato grandi meriti, nè tessere...
E allora... fagiani dalla scatola, oppure voli "da ladri", guardandosi intorno come delinquenti e a rischio di fucilata al falco...
Ed io... calibro 20 e astore all'ingrasso o al massimo con una decina di voli dietro a fagiani rincoglioniti, giusto per farlo godere un pochino ogni tanto... :cry:
 
bellissimo discorso che merita molta attenzione !
alcune considerazioni che mi vengono di primo acchito...
-falco altano e centrato , a mio avviso sono l'obbiettivo per un volo di qualità  , non il fine , ma il mezzo ! oggi i falchi mancano della capacità  di cacciare (la parte appresa ovviamente , quella che li faceva soppravvivere ..) tipica dei falchi prelevati dalla natura , nati nelle strutture dell'uomo devono apprendere tutto e qui a mio avviso si evidenzia il ruolo del Falconiere : un tempo impegnato in modo importante ,quasi assoluto , a "condizionare " il falco alla sua azione e alla preda da lui scelta , nel posto e nei tempi da lui dettati , oggi prima di questi DEVE sostituirsi ai genitori e alla natura per rendere il piö simile possibile ai selvatici l'allievo ,per poi portarlo alla stessa situazione del falco di prima .
Facile a dirsi ...un po meno a farsi .... :)
Se posso permettermi una considerazione ,banalizzando , direi :prima ricreiamo il falco "anarchico" (inteso quello che per mezzi fisici e mentali sa adeguare il suo comportamento alla selvaggina per ottenere il Suo risultato , cioè la predazione) , poi lavoriamo per esaltare le sue doti in un "quadro" estetico dove il falconiere ne diviene il Maestro e l'Artefice ..
I gradini per raggiungere queste mete sono tanti e difficoltosi da raggiungere , la Falconeria non è mai un punto di arrivo , ma un continuo punto di partenza !
ciao a tutti Franco
 
Bellissimo post Alessio.
Io è da qualche stagione che caccio a vista col maschio di pellegrino e devo dire che se anche ho camminato tantissimo e visto catture sempre col binocolo, sono molto soddisfatto di questo tipo di caccia, anche se pero non lascia spazio a voli in raduni e/o dalla borsa perche il falco quando lo scappucci guarda se ci sono prede selvatiche (che visto che lo hai scappucciato vuol dire che ci sono) e attacca quelle.
 
jery ha scritto:
Bellissimo post Alessio.
Io è da qualche stagione che caccio a vista col maschio di pellegrino e devo dire che se anche ho camminato tantissimo e visto catture sempre col binocolo, sono molto soddisfatto di questo tipo di caccia, anche se pero non lascia spazio a voli in raduni e/o dalla borsa perche il falco quando lo scappucci guarda se ci sono prede selvatiche (che visto che lo hai scappucciato vuol dire che ci sono) e attacca quelle.

Solo per curiosità : cacci nel Paradiso Terrestre oppure da te i cacciatori con il fucile sono estinti?
Te lo chiedo perchè qui (e per "qui" intendo tutto il nord occidente dell'Italia) o vai al martedì e il venerdì (che non mi pare sia una soluzione da prendere come "regola" perchè in Piemonte o Lombardia, per esempio, ti beccherebbero subito) oppure il falco che va a 5 Km dietro qualsiasi cosa voli all'orizzonte, lo trovi impallinato alla prima uscita...
Falco anarchico...? romantico, affascinante, ma quanto campa?
 
als ha scritto:
volo da po..................
preferisco un falco brutto a vedersi ma voglioso di cacciare il selvatico... piö che altro mi sento un osservatore.


ale

Allora il falco per te è l'harris :!: :!: :!: :) :)
Ne sono straconvinto.....falco brutto(non è assolutamente vero)ma caccia e cattura.
Ti garantisco tutto il mio appoggio,morale e materiale :lol: :lol:

PER amedeo tyto alessio jery.......a cacciacon il falco ci si va SOLO il martedi e il venerdi :( :(
Io PRIMA o beccato due fucilate con relativi interventi chirurgici..........
 
falco anarchico va bene fino ad un certo punto, perchè alla fine decide di andarsene a vagabondare un po' di piö del solito e magari nn tornare come ha fatto il mio sacretto anni fa' sempre che sia ancora vivo......... come diceva il vecchio detto? femmine e falconi quando se ne vanno se vogliono tornano......piö o meno diceva così, infatti nn è tornato. questo di adesso non è altano ma quando si dice di andare a caccia va su tutto e ovunque a parte le famose cornacchie, e così fa anche il terzuolo di pellegrino.
da un punto di vista romantico, questo potrebbe risultare stimolante, senza ombra di dubbio, pero nn mi trovi molto d'accordo su questo argomento, preferisco che il falco sia sempre in zona o nel raggio di 200m altrimenti si corre il rischio di scollegarlo troppo. il falco per me deve essere collegato, dovrebbe guardarmi ogni tanto per sapere dove sono e attendere, che un selvatico parta dai miei piedi o dal cane in movimento, o mal che vada dalla mia borsa, se proprio non ne vuol sapere di scendere al logoro perchè sa' che in quel posto una preda si trova. i falchi ricordano con discreta precisione nel tempo dove hanno catturato se si frequentano i soliti 3 o 4 campi di volo. non si tratta di vedere un falco volare ma di osservarlo attentamente, sia a terra che in volo a caccia o sulla preda o la sua delusione per il fallimento.
buon volo
 
Campa poco Amedeo su questo non c'è dubbio! il mese di gennaio, con la caccia vagante chiusa, è forse l'unico momento in cui riesco a farlo sfogare completamente con un po piö di serenità , perché qua in pratica il 90% dei cacciatori resta a casa o va in riserva. la mia voleva essere una specie di riflessione/provocazione non certo una regola da seguire, della serie "don't try this at home", diciamo per allargare un po gli orizzonti di chi si danna per vincere il raduno, di chi si prende la testa a martellate perché il falco dopo un attacco fallito, appoggia.
Insomma, per fornire una manciata di spunti interessanti. Sono molto contento delle risposte e delle ulteriori riflessioni che stanno emergendo! In particolare iniziare a vedere il falco come il mezzo per compiere una vera azione venatoria, e lo stile come un'espressione totale della forza e dell'abilità  di predatore e preda. come giustamente dice India, la quota e il volo spettacolare...diventano solo una diretta conseguenza dell'ottima condizione del falco e della scaltrezza della preda! state pur certi poi, che per un tale falco in condizione e ben preparato, i voli da raduno saranno una passeggiata....quasi noiosi...

Stefano inutile dire che nei termini riduttivi che hai posto mi trovi in disaccordo. non puoi pretendere troppo che un falco in condizione e specie a fine stagione rinunci ad una preda che gli sembra fattibile, ma un po distante da te, per "collegarsi" a te e al cane. se fallisce, si rimetterà  in posizione e attenderà  una nuova opportunità , specie un pellegrino. se non lo fa, non era tanto in condizione come si credeva.

ps. la selvaggina seria, non parte diciamo proprio dai piedi......
 
Piu che riflessione sembra un appella alla caccia vera e intensa ma si sa non tutti hanno le capità  o le possibilità  di farla e i motivi sono vari da quelli scritti da Tanax e fra alle possibilità  individuali.
Quindi ci saranno sempre dei falchi che non avranno la possibilità  di esprimersi al 100% per colpa del " falconiere "
Come ognuno è libero di prendere un falco cosi è libero di farci " quello " che vuole.
Il style di caccia per ME è quello che ho descritto prima, io come esempio prendo il pellegrino e tutti sappiamo come caccia, di certo non insegue le prede partendo da un palo.
Come l'ultima cosa dico che caccia con falco è se non si ha sottocontrollo il proprio falco ?
 
alessiog ha scritto:
Campa poco Amedeo su questo non c'è dubbio! il mese di gennaio, con la caccia vagante chiusa, è forse l'unico momento in cui riesco a farlo sfogare completamente con un po piö di serenità , perché qua in pratica il 90% dei cacciatori resta a casa o va in riserva. la mia voleva essere una specie di riflessione/provocazione non certo una regola da seguire, della serie "don't try this at home", diciamo per allargare un po gli orizzonti di chi si danna per vincere il raduno, di chi si prende la testa a martellate perché il falco dopo un attacco fallito, appoggia.
Insomma, per fornire una manciata di spunti interessanti. Sono molto contento delle risposte e delle ulteriori riflessioni che stanno emergendo! In particolare iniziare a vedere il falco come il mezzo per compiere una vera azione venatoria, e lo stile come un'espressione totale della forza e dell'abilità  di predatore e preda. come giustamente dice India, la quota e il volo spettacolare...diventano solo una diretta conseguenza dell'ottima condizione del falco e della scaltrezza della preda! state pur certi poi, che per un tale falco in condizione e ben preparato, i voli da raduno saranno una passeggiata....quasi noiosi...
ps. la selvaggina seria, non parte diciamo proprio dai piedi......

Alessio sono d'accordo con te sulle "sferzate di pensiero" che ogni tanto sono necessarie per alzare il "volo" del nostro forum fra uno sbaciucchiamento di allocchi e i voli "pindarici" delle ferugginose... :wink:
Ma il fattore fondamentalmente irraggiungibile per elevare la "qualità " dei nostri voli è, come dicevo, l'impossibilità  di poter andare veramente a caccia di selvatici sul territorio senza rimetterci il falco e quindi rimanere a piedi.
In tanti anni di Falconeria mi sono posto 1.000 domande sul cosa fare per poter veramente avere falchi corretti, ma anarchici, altani, ma concreti e risolutivi, autonomi, ma sotto controllo... etc e alla fine la risposta era sempre la stessa: portarli a caccia.. e qui casca l'asino.
Da qui la mia convinzione che l'unico modo per fare Falconeria vera sia cambiare le leggi e darci la possibilità  di cacciare sul serio. Poi potremo filosofeggiare finchè vogliamo su tutti i capelli spaccati in 4 di ogni stile di volo, ma senza caccia si rimane a terra.
Ma, se leggi le mail scritte sul forum dopo la mia precedente a questa, nessuno ha raccolto la palla del "cambiamo la legge"... neppure uno. Filosofia, dissertazioni interessanti, ma astratte...
Se scrivi che organizzi un raduno (magari con pancetta gratis e premio finale...) dopo mezz'ora il forum è intasato dalle mail, ma se provi a gettare lì un'ipotesi concreta (anche se magari difficile da perseguire) per provare ad andare a caccia, cadi nel vuoto.
E allora, ripeto, vai con la borsa e con i falchi bravissimi ai raduni italiani, che portati in Spagna alle rosse si fanno delle seghe megagalattiche !!!
Poi esaltiamo gli stranieri !!! ma, come ho già  detto, quelli non sono piö bravi di noi... semplicemente: portano i falchi a caccia su selvaggina vera. Quello che noi non riusciamo a fare, perchè, anzichè far quadrato e cambiare le leggi, ognuno continua a furbeggiare per conto suo... caccieggiando con il falco sotto il pastrano, mentre le guardie sono in trattoria...
:cry:
 
Io sono pessimista per natura, ma in questo caso forse sono piö realista che pessimista.
Quante possibilità  ci sono che la legge sulla caccia cambi a nostro favore?
Secondo mè zero assolute, perchè chi va a caccia col falco è un numero esiguo di falconieri, quanti saranno? 150 200 250..... tutto il resto dei falconieri italiani non ha interesse vuoi perchè usa la falconeria come fonte di lavoro, oppure si diverte semplicemente a fare i raduni oppure è ruiscito con fatica, a forza di carte bollate e di inchini a ritagliarsi uno spazio adeguato sul proprio territorio e si coltiva in "proprio orticello" al meglio che puo.
Io penso proprio che non cia sia alcuna possibilità  di modificare la legge. Non ci sono i numeri e gli interessi che contano.
E poi cambiare una legge nazionale è una cosa complicata, chi dovrebbe farlo? Chi si prende questo incarico e si impegana a sbattersi a destra e a sinistra per cercare di smuovere qualcosa?
Io la vedo estremamante dura, mentre è un po piö facile coltivare il proprio orticello, perchè è molto piö piccolo e semplice da fare, anche se non sempre fattibile.
 
melk ha scritto:
Io sono pessimista per natura, ma in questo caso forse sono piö realista che pessimista.
Quante possibilità  ci sono che la legge sulla caccia cambi a nostro favore?
Secondo mè zero assolute, perchè chi va a caccia col falco è un numero esiguo di falconieri, quanti saranno? 150 200 250..... tutto il resto dei falconieri italiani non ha interesse vuoi perchè usa la falconeria come fonte di lavoro, oppure si diverte semplicemente a fare i raduni oppure è ruiscito con fatica, a forza di carte bollate e di inchini a ritagliarsi uno spazio adeguato sul proprio territorio e si coltiva in "proprio orticello" al meglio che puo.
Io penso proprio che non cia sia alcuna possibilità  di modificare la legge. Non ci sono i numeri e gli interessi che contano.
E poi cambiare una legge nazionale è una cosa complicata, chi dovrebbe farlo? Chi si prende questo incarico e si impegana a sbattersi a destra e a sinistra per cercare di smuovere qualcosa?
Io la vedo estremamante dura, mentre è un po piö facile coltivare il proprio orticello, perchè è molto piö piccolo e semplice da fare, anche se non sempre fattibile.

Nel 1991 quando fu esaminata per la prima volta alla Camera di Deputati a la proposta di legge che sarebbe poi diventata la 157/92 sulla gestione della caccia, quella ancora in vigore, tanto per capirci, SE i Falconieri italiani (allora poco piö di un centinaio sparsi dovunque) l'avessero pensata come te... oggi la Falconeria in Italia non esisterebbe.
Proprio perchè i verdi la pensavano come te (i falconieri sono pochi, scalcinati, disuniti ed egoisti) pensarono bene di togliere la parola "falco" dall'art. 13, quello sui mezzi di caccia consentiti. Pensavano che nessuno se ne sarebbe accorto e che i pochi falconieiri italiani non sarebbero stati in grado di modificare la proposta.
Invece i 4 scalcinati (fra cui anche 2 o 3 "anzianotti" come me presenti sul forum... :wink: ) riuscirono a vincere il gigante Golia, la parola "falco" fu reinserita nei mezzi di caccia ed oggi tutti noi possiamo ancora praticare la Falconeria in Italia.
Oggi i falconieri sono qualche centinaio e l'UNCF è una settoriale della FIDC... poi ci sono i professionisti del bird control che dannno un 'immagine socialmente utile etc etc...
Perchè non dovremmo riuscirci? Barattando anche una proposta se vogliamo "restrittiva" rispetto alle altre forme di caccia?
Non spariamo (quindi niente danni alla società  incruenta e pacifista), preleviamo meno selvatici, al limite ripopoliamo l'avifauna selvatica con i rapaci persi... etc perchè dovremmo essere così osteggiati in un compromesso che ridiscuta la regolamentazione della Falconeria?
Ridiscutono la selezione degli ungulati, il controllo dei predatori come lince e lupo, la selezione degli uccelli protetti, esageratamente aumentati (gabbiani reali, aironi, cormorani, storni e fringuelli in deroga)... perchè non si potrebbe ritoccare la normativa su un mezzo di caccia come il falco che è ferma da sempre?
La filosofia "la legge è ingiusta, freghiamo finchè si puo..." è stupidamente perdente.
La legge sbagliata non si trasgredisce, SI CAMBIA !!!!
 
I "verdi" non erano certo quelli di oggi nel 91 e non avevano assolutamente lo stesso peso politico, non ricordo se esisteva già  un movimento politico verde, ma sicuramente non aveva il peso attuale anche se c'era.
Chi ha fatto inserire la parole falco nella legge ci è riuscito perchè evidentemente aveva l'aggancio giusto al momento giusto con le persone giuste. A volte è piö semplice fare le cose quando si è in pochi e si desta poco clamore.
Ti assicuro che chi caccia col fucile vede di malo modo privilegi per chi ha forme diverse di caccia, chiedi agli amici di Bologna che sono riusciti ad ottenere una zona di preparco ad esclusivo uso per caccia col falco. Dopo solo un paio di mesi che lo frequentavano già  c'erano voci di dissenso e non fra i verdi ma frai cacciatori che non potevano andare in preparco, mentre questi privilegiati col falco potevano farlo.
Le leggi ingiuste si possono cambiare, ma il problema è che chi le deve cambiare non lo fa se non ha forti motivazioni.
Non fraintendermi, tu hai mille ragioni che io condivido appieno e le tue proposte sono validissime, magari fosse possibile farle passare legge in qualche modo, ma chi lo farà ?
 
Amad il pellegrino selvatico caccia da pali e tralicci molto spesso, visto con i miei occhi piö volte :wink:
sul discorso caccia e leggi, quello che manca è l'informazione anche e soprattutto all'interno del mondo venatorio stesso. per questo sto organizzando delle serate nelle sezioni federcaccia della mia zona a scopo "informativo". se i cacciatori sapessero quanto poco si cattura col falco e quanta selvaggina di rilascio gli regaliamo, di sicuro ci sarebbero molte meno gelosie e meno problemi. troppo spesso il falco è considerato dai cacciatori stessi e anche da funzionari dei vari enti tipo ATC, uno sterminatore, è un luogo comune duro a morire (realtà  con la quale mi sono personalmente scontrato). oggi prima si deve fare informazione, poi provare a mettere mano alle leggi. non sarei così pessimista.
mi ha fatto sorridere leggere la prima parte dell'opera del Filastori, dove in sostanza si dice la stessa cosa, cioè col falco si cattura il giusto, si fa selezione naturale e non si disturba eccessivamente la selvaggina, perché di falchi ne vede ogni giorno. e parliamo di concetti espressi ai primi del '900. troppo poco è cambiato nella mentalità  di molti cacciatori. è questa secondo me la direzione, ai verdi non gliene importa niente della caccia e della gestione del territorio, basta che vedano un cappuccio e un paio di geti.
state pur certi che nessuna specie si estinguerà  a causa della falconeria, questo devono saperlo tutti, cacciatori col fucile in primis.
 
alessiog ha scritto:
Amad il pellegrino selvatico caccia da pali e tralicci molto spesso, visto con i miei occhi piö volte :wink:
si una bella perdiz roja magari :oops:

dai non voglio fare polemica, comunque il resto del concetto sulla informazione non fa una piega :!:
 
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