Alimentazione "programmata"

alessiog

Falconiere Esperto
Leggendo qua e là  spesso mi capita di imbattermi in concetti tipo "razione giornaliera per il falco" oppure il fatto di pesare il cibo per calcolare il peso del giorno successivo... due concetti piuttosto estranei al mio modo di gestire i falchi.
cosa puo dire in merito chi li applica :?:
 
Alessio penso sia una cosa che fanno quelli con piccoli falchi,tipo gheppi e sparvieri,mi sembra che Domenico lo facesse con lo sparviere.
 
Mai pesato niente...delle razioni so solo quelle per i bovini e gli animali da reddito in generale!!!
il fulcro della discussione va spostato ben oltre...:
temperatura esterna ;
carattersistiche di ogni rapace , con evidenze obiettive tra speci e specie ;
potere nutrizionale della carne , con frammentazione o meglio suddivisione in questo caso riguardo lo stato nutrizionale e le parti anatomiche delle prede usate per laimentare i rapaci;
poi e ' chiaro , un gozzo di piccione nn e' un gozzo di quaglia ne tantomeno di pulcino!!!!
l' apporto nutrizionale che poi scaturisce in energia di pronto utilizzo o riserva lipidica va calcolato in base a moltissimi fattori tra cui fondamentale e' l'aspetto esperienza!!!!!!mai pesato niente ma studiato a fondo le caratteristiche nutrizionali...
 
alessiog ha scritto:
Leggendo qua e là  spesso mi capita di imbattermi in concetti tipo "razione giornaliera per il falco" oppure il fatto di pesare il cibo per calcolare il peso del giorno successivo... due concetti piuttosto estranei al mio modo di gestire i falchi.
cosa puo dire in merito chi li applica :?:
credo che il post sia rivolto al mio di prima. io non applico queste metodologie fisse, è ovvio che tengo conto di tutte le variabili che si presentano ogni giorno:temperatura,lavoro fisico ecc.pensavo solo fosse corretto dare un punto di riferimento a una persona che non ne aveva visto che comunque ho letto questo.
il ragazzo in questione puo seguirlo o meno :) non era mia intenzione accendere dibattiti o altro
 
non voglio accendere un dibattito tantomeno riferito a qualcuno in particolare, siccome sento spesso e da molto tempo parlare di queste cose, non solo sul forum, e sicuramente possono essere valide anche se io non le ho mai applicate, volevo solo affrontare il discorso perché mettere a confronto le idee puo essere costruttivo, in un campo come l'alimentazione dei rapaci poi puo essere davvero molto utile per tutti, specialmente per chi inizia con intenzioni serie:!:

luca47, ho letto della razione che hai consigliato per l'harris, se non ero daccordo rispondevo direttamente non aprivo un topic :wink: se l'ho fatto è perché penso che il discorso possa essere interessante :)
 
Pesare la razione puo, a mio parere, rivelarsi utile in particolari situazioni.

Probabilmente andando ad "occhio" con un po' d'esperienza, si fa tutto ed anche benone.
Con l'astore pero,.. fidarsi è bene,.. ma non fidarsi è senz'altro meglio..
..e fintanto che ci si limita alla cacciata quotidiana, effettuata piö o meno alla stessa ora, non ci sono problemi... se l'astore vola piö del solito la ciccia aumenta, se vola meno, proporzionalmente, mangia un po' meno.. e grosso modo il giorno seguente lo troveremo, a meno di qualche imprevista sorpresa, allo stesso peso (considerando inoltre le solite variabili,.. temperatura in primis..).

Ben altro discorso va fatto se l'astore tornato a casa al tramonto,.. deve tornare a cacciare (in questo post parlo di pesi di caccia,.. quelli di volo son ben piö approssimativi e quindi richiedono minor accuratezza) all'alba,.. magari in un posto nuovo,.. probabilmente dopo una "trasferta" in auto piö o meno lunga... su prede che sono/non sono le "usuali" ecc..
.. ed il tale astore potrebbe tornare a casa in tarda mattinata,.. ma per la stessa nottata potremmo aver previsto un "night-game" verso mezzanotte...
.. in tal caso, pesare piö di una volta il falco e pesando e frazionando la razione,.. è sicuramente d'aiuto,.. considerando inoltre che il peso richiesto per un "night.." è di circa 15/20 g. in meno rispetto a quello ottimale per la cacciata precedente.

Stesso discorso per gli spar,.. anzi questi, a mio parere, richiedono maggior precisione.
Se lo spar caccia tutti i giorni o quasi, piö o meno il pomeriggio alla tale ora,.. non richiede grosso impegno e stimando la solita quantità ,.. adeguata al moto (in proporzione per lo spar anche un solo attacco in piö del solito richiede "sovralimentazione"), la cosa è fattibile.
Se invece programmiamo un "giretto" a merli prima dell'alba,.. per poi tentare un agguato a colombi e tortore al rientro (circa un'ora prima del tramonto),.. bhe pesare e frazionare la razione per me è importante.
Se la spar. sul campo, assume determinati atteggiamenti e grande determinazione a (ipotiziamo) 230 g.,.. a 233 g. o a 228 le cose cambiano,... e se il nostro obiettivo è il risultato venatorio dovremmo tenerla, possibilmente, tra 228 e 231,..
.. se invece il nostro obiettivo è volare la spar dietro la solita quaglia sborsata nel solito campetto,.. oppure se l'importate è riportare il falco a casa in qualche modo,.. e se il numerello che vien fuori dallo schermino digitale della nostra bilancia altro non è che una casuale, semplice sorpresa (magari da giocare al lotto),.. beh,.. allora non serve pesare razioni o altri complicati calcoli,.. il volo alla "VOLEMOSE BENE" non richiede grande impegno.

Pero poi non borbottiamo, avviliti.. "ma guarda sta stro..a",.. "oggi fa i ca..i suoi",.. "oggi è impestata,".. "oggi non ha voglia".. "sti accipiter sono sclerati",.. "con le nuvole non vola bene".. :) .


Un saluto; dom.

PS: parere scaturito da esperienza personale e pertanto contestabilissimo,..
 
alessiog ha scritto:
non voglio accendere un dibattito tantomeno riferito a qualcuno in particolare, siccome sento spesso e da molto tempo parlare di queste cose, non solo sul forum, e sicuramente possono essere valide anche se io non le ho mai applicate, volevo solo affrontare il discorso perché mettere a confronto le idee puo essere costruttivo, in un campo come l'alimentazione dei rapaci poi puo essere davvero molto utile per tutti, specialmente per chi inizia con intenzioni serie:!:

luca47, ho letto della razione che hai consigliato per l'harris, se non ero daccordo rispondevo direttamente non aprivo un topic :wink: se l'ho fatto è perché penso che il discorso possa essere interessante :)
allora ok. ho mal interpretato :D
 
finalmente qualcuno che da il giusto peso...al peso :!: :!: :!: :!: dom sono perfettamente daccordo :wink:
lo stesso vale per l'alto volo, se si fa un volo al logoro a casa mancapoco va bene anche il peso di muta, ma se si esce con l'intezione di fare un volo di caccia il peso giusto, anzi , la giusta condizione, è essenziale.
 
Il mio metodo con il gheppio americano (115gr peso muta) è finalizzato a conoscere la perdita di peso in gr/ora. Per ottenere questa stima si possono usare, per quelle che sono le mie poche conoscenze, 2 tecniche:

Pesare il falco x 22ore 1v ogni ora secondo la tabella di Mcelroy;

Pesare il falco la sera dopo il pasto(ore 19:30 ad es.), al mattino prima del pasto(ore 6:00) e infine alle 14:00. Quest'ultima pesate ti permette di capire se è il caso di dare un'aggiustatina al peso, ossia, dandogli 1-2gr. di cibo se è basso e, se è alto di 1,2gr. si puo rimandare la sessione di volo serale di 1 ora.
Tutto cio necessita di una fase di osservazione preliminare in cui cerchiamo di capire quanto aumenta/dimnuisce il peso del rapace con una quantità  x. Se do 35gr al giorno al gheppio am. in inverno oppure in estate di quanto sale o scende il peso al giorno?

Tutto questo sembra macchinoso e complicato ma vi assicuro che è fattibilissimo e si fa in modo molto naturale.

Quando non posso dar da mangiare io al mio bruciatore di calorie peso razioni di 35gr. e le faccio dare da mia moglie in un'unica somministrazione. Al mio rientro trovo il rapace di qualche grammo in piö che verrà  smaltito gradualmente nell'arco di un paio di giorni.

Spero di essere stato chiaro.
 
un falco in condizione nn necessariamente è al peso di caccia sempre che nn si intenda peso di caccia peso di fame, xchè penso che siano 2 cose distinte. immagino che gli accipiter proprio x la loro natura se nn li tieni alla fame nn cacciano e rispondono come ci garberebbe, nell'alto volo penso che conti la condizione mentale del falco l'atteggiamento che ha sulla preda. pero nn ho così tanta esperienza sul campo da fare confronti.
buon volo
 
Stefano, credo che Domenico si riferisse agli imprintati, che potrebbero volare ad un peso piö alto, ma non cacciare allo stesso peso e mantenere anche comportamenti corretti .
 
forse si rileggendo il post, con gli imprintati accipiter nn ho assolutamente nessun tipo di esperienza e quindi la mia rimane un opinione opinabile al 100%.
buon volo
 
La giusta "condizione" sia fisica che mentale, è sicuramente di grande importanza,.. tant'è che un astore "a peso", ma non "in condizione" comunque non rende come dovrebbe.
D'altro canto la sola condizione a poco serve,.. se non va di pari passo ad un esatto peso di caccia.
Francamente non credo a storie di astori (ma credo che la cosa sia estendibile a qualsiasi altro rapace,.. con qualche piccola eccezione, forse, per qualche harris che ormai "sa leggere e scrivere"),.. che rendano ottimamente sul campo solo perchè ben condizionati,.. a qualsiasi peso.ö


Saluti, Dom.
 
Vito e' una questione di impressioni e esperienza...dom intende che , dopo il primo anno soprattutto , volando evolando riesci a capire cosa il falco ti dice ANCHE SOLO COL COMPORTAMENTO , CON TUTTA QUELLA SERIE DI COMPORTAMENTI E ATTEGGIAMENTI" non verbali" che ti fanno capire cosa quel giorno potrai chiedergli..in alcuni momenti , ti accorgi che , un ottima risposta agli stimoli nn combacia con quello che prima consideravi peso di vollo!!!!io perosnalmente peso prima di volare solo il lanario e il sacro , il pellegrino e tuttti gli altri li peso solo per curiosita'!e' una questione di sensazioni.. :)
 
Ma quell'insieme di comportamenti che si definiscono come "condizione" non possono essere riferiti ad un determinato peso, in una determinato momento evolutivo del rapace ed in una determinata stagione?
 
Gianluca ha ben inteso.

Quella serie di atteggiamenti che intendevo per "condizione" fisica (animale ben allenato e muscolato) e psichica (soggetto che proviene da una serie di esperienze positive, catture,.. conosce prede e territorio e tende persino ad anticipare..), se un giorno non sono coadiuvati da un esatto peso di caccia,.. per come la vedo io,.. non portano ad un'ottimale resa sul campo.
Per intenderci,.. l'astore ben condizionato, ma sovrappeso, finchè deve fare lo scatto di qualche decina di metri, sulla solita preda che ormai ben conosce,.. puo non aver problemi e cacciare come se fosse "a peso",.. ma se invece dei 30-40 m richiediamo un volo di avvicinamento di 300m.,.. oppure un inseguimento battuto di 200 m.,.. o ancora l'attacco su prede che non conosce.. o grosse e forti,.. l'amico, pur essendo in "condizione" potrebbe facilmente abbandonare,.. inizia a misurare le distanze,.. a misurare forza e dimensioni dell'avversario,... "finge di sbagliare"...


saluti, Dom.
 
Io penso che di matematico ci possa essere poco nella gestione della condizione di un falco, per questo è difficile e si ottengono risultati solo con un bel po di esperienza...credo che con gli astori sia lo stesso..
per ora, non vedo d buon occhio i numerosi tentativi fatti specialmente da autori esteri di produrre formule "standard" per gestire la condizione di un animale, perché alla fine ogni soggetto è profondamente diverso dall'altro :!:
 
verissimo domenico il fingere di sbagliare lo fa anche il sacro xchè sa già  che cmq mangerà . il pelle invece se ben motivato sulla preda ci va anche se a modo suo.......
buon volo
 
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