Che sia questo,aperto per tutti coloro che hanno voglia e piacere di condividere con gli altri le proprie esperienze di addestramento alla CACCIA degli Harris, od un altro topic, riferito ad altra specie di rapace, la mia domanda rivolta a tutti è: cosa vi cambia nella vita se a catturare è un astore piuttosto che un harris od un pellegrino, e cosa vi cambia se le catture sono 10 o 100. Nella mia esperienza di cacciatore, ed un po nè ho, cio che conta per me è la qualità delle catture, le modalità , la strategia, l'aver indovinato tempi e luoghi secondo le proprie convinzioni, una bella azione del cane, ecc.ecc.ecc.......e chi nè mastica sa di cosa parlo....la quantità nulla conta se non raggiunta con grandi sacrifici e dispendio di energie.
Capisco che nella società moderna ci si realizza e ci si rappresenta (o si crede di farlo) anche con la caccia o presunta tale(sempre riferendomi al numero di catture) prima di ogni altra considerazione o sensazione......ma......e ripeto ma.....almeno per la NOBILE ARTE è possibile provare a lanciare un appello alla misura ed al rigore delle classiche regole non scritte della vera caccia sul rispetto prima di ogni cosa per le prede che si insidiano ?...
Tutti sono rispettabili Falconieri sia che con grande impegno riescano a catturare una difficile preda in una stagione, come coloro che per maggior fortuna o maggior esperienza riescono a catturarne di piö...se tutto avviene con la massima soddisfazione del falco e del falconiere.
Scusate le mie noiose considerazioni, e che mi dispiacerebbe se le discussioni dovessero appiattirsi o peggio diventare stucchevoli e non rendere valido contributo.
per rientrare in tema: oggi peso 595g piö reattivo al pugno e attento alle cortesie, lavoro dedicato al cappuccio.....messo e rimesso quattro volte per periodi sempre piö lunghi nel tempo occorrente per il pasto.
P.s. la scuola di pensiero che và per la maggiore dice che con l'Harris il cappuccio no serve, io credo che se anche non sarà usato torna sempre utile che lo conosca e lo accetti.
alla prossima
Vincenzo