per ora ti rispondo io ma vedrai che qualcun altro, magari appassionato di parapendio, aliante, ecc. sarà piö preciso di me.
come hai detto i rapaci e tutti gli uccelli in generale sfruttano delle forze che noi non vediamo per risparmiare energia.
la termica è una sorta di bolla d'aria calda che si forma in condizioni particolari e si stacca dal terreno per poi raggiungere una certa quota. la direzione di tali correnti è in linea di massima verticale.
quando un uccello entra in termica e la vuole sfruttare distende primarie e timoniere e si fa portare verso l'alto.
i broadwings naturalmente riescono a "catturare" meglio questa energia dei long o dei shortwings ed infatti la sfruttano, anche quando è debole, per pattugliare una gran porzione di terrirtorio.
come vederle? chi fa parapendio ti dirà che alla quota dove termina questo tipo di corrente noti uno "sbuffetto", una nuvoletta bianca. in realtà i rapaci (che sono buoni indicatori di termiche) riescono a sfruttare queste correnti anche quando sono molto lievi e un parapendio cadrebbe quasi come un pero.
a volte i pecchiaioli in migrazione sono cosi' numerosi (40-60 soggetti) che "disegnano" la termica che si alza.
le termiche si formano quando il sole picchia sul terreno il quale scalda l'aria sovrastante piö velocemente di quella attorno.
in particolare si possono formare su pendi esposti a sud e dove vi siano superfici scure.
quando c'è neve non si formano perchè la neve riflette i raggi del sole.
l'orario dipende dalla stagione e dal meteo (temperatura, irradiazione solare, ecc) ma generalmente le piö forti si formano nel primo pomeriggio..
ho osservato spesso le poiane dirigersi verso delle termiche a colpo sicuro, sanno che ci sono in quel luogo a quella data ora, un po come noi che sappiamo quando per le strade ci sarà traffico.
per dinamica si intende un corrente che in sostanza è quella del vento, di direzione orrizzontale, ma pendii, osatcoli o altri fattori ne fanno pendere varie "forme e colori".
l'uccello la sfrutta perchè come sai in volo non centra la velocità rispetto al suolo, bensì la velocità relativa.
se non c'è vento un uccello deve raggiungere una certa velocità per volare in modo stabile e abbastanza efficente, poniamo 30km/h. per raggiungerli, la forza se la deve produrre lui.
se c'è un vento di 30km/h, appena si stacca dal suolo (o dal guanto) potrebbe stare in volo senza battere le ali. in questo caso la sua velocità è di 30km/h ma rispetto al suolo è di 0km/h.
ma non è finita qui: questa massa di aria che si sposta, allo scontrarsi di ostacoli (pendii, file di alberi, edifici, ecc) crea dei rotori, dei flussi con forze e direzioni svariate, che se presi in una certa maniera possono aiutare il falco ad alzarsi di quota anche di parecchio, ma se presi male lo schiacciano verso terra.
questo comporta, in particolare quando i falconi partono dal pugno per portarsi a monte, che il falco si allonyani anche di molto dal falconiere per andare a trovare una situazione favorevole. alcuni falconieri inesperti o poco fiduciosi cominciano a fischiare e irare fuori il guanto, perché non è facile immedesimarsi nel falco e in tutto quel casino invisibile che c'è per aria.
in questo periodo sto volando una femmina femmina di harris proprio cercando di farla termicare.
a volte sta su per 20' ma non è automatico: dei giorni sembra quasi non riesca a stare con le zampe per terra, altre volte prova ma non riesce a salire. e a me le condizioni sembrano le stesse!
cmq per provare occorre che il falco non sia legato a te dal cibo e deve essere "aperto di mentalità ".
inoltre, se caccia, meglio che non ci siano pollai nel raggio di qualche km
