Penna persa in sangue!!

la mia astore la scorsa muta si e rotta per mia inesperienza ben tre timoniere in sangue ma alla fine della muta le ha RIMESSE tutte e tre ----MARIO
 
l'albume è di difficile digestione. almeno così sapevo, in ogni caso l'uovo nn lo do ai miei due.
sopratutto quello dei pulcini.
buon volo
 
Ciao Ragazzi,  ricordate la penna in sangue persa dal mio Sacro??  beh, ha perso il "moncone" restante(probabileremigante primaria).
Quindi molto probabilmente la rifara' in autunno spero!Qualcosa devo aver sbagliato nelle distanze  e altezze dei blocchi e pertiche in voliera e credo che i primi giorni avesse difficolta' a salire sulla pertica e sbattesse un po' sull' esterno delle penne. ho modificato tutto e osservato reazioni.ora sale facilmente grazie a dei blocchi che fungono da "scalino" per la pertica alta. quasi ogni giorno entro in voliera e lo alimento sul guanto senza stressarlo x paura che si agiti e magari si arrampichi da qualche parte pericolosamente.quindi grazie dei vs consigli e presto

Ciao

Giuseppe
 
Ciao, innanzitutto compplimenti x questo forum. qualche volta mi è capitato di far capolino come muto lettore mentre oggi, forse perchè reduce da una giornata di studio sui falchi col Dott. Di Somma (che molti di voi conoscono perchè direttore dell'ospedale dei falche di Dubai nonchè Guru della Medicina dei Falchi nel mondo), mi sono registrato ed eccomi qui.  
Bene, l'avulsione d una penna in quasi tutti gli uccelli ne sollecita la ricrescita immediata di un'altra...purtroppo non nei falconiformi o meglio: NON SEMPRE visto che loro mutano 1 volta l'anno e la perdita d'una penna è praticamente SEMPRE una tragedia. Puo infatti accadere, come qualc1 ha  detto, che la penna ricresca. In effetti la bloodfeather è una penna che nasce da un follicolo attivamente "impegnato" nella produzione e quindi, spessissimo, in caso di avulsione (e non di semplice rottura) ricomincia nel calamo la crescita d'una nuova penna fortunatamente. La tragedia dovuta ad una penna mancante è connessa al disagio prodotto da questa perdita sulle penne circonvicine le quali si modificano nell'assetto proprio allorchè manmchi anche una penna sola. Questo solitamente non pregiudica il volo ma influisce su di esso. Comunque, visto che sono abituato a vedere il bicchiere mezzo pieno piuttosto che mezzo vuoto, e siccome il tuo falco sta mutando io dico che ricrescerà !
Per quanto attiene a miele e uovo direi che in linea di massimo non farebbero male. non credo siano pero essenziali nè nel periodo della muta nè in nessun altro periodo in un animale ben tenuto. Il miele non rientra proprio nella dieta solita e naturale d'un falco che come detto è un carnivoro/insettivoro ma i suoi effetti sono quasi sempre auspicabili visto che produce innumerevoli benefici metabolici ed immunologici che non sono nenche stati del tutto compresi. l'uovo è composto da nutrienti che in linea di principio sarebbero propri di tutte le specie aviari visto che costituiscono il primissimo nutrimento dell'embrione. tutto giusto quanto detto sul loro valore nutrizionale come anche dell'effetto dei pigmenti xantinici contenuti nul tuorlo sul colore delle zone glabre dell'animale ma ci sono delle precisazioni doverose. L'uovo DEVE sempre esser cotto. Il primo motivo è microbiologico e cioè per pericolo di infezioni. soprattutto le uova "casarecce" come quelle che producono anche i miei polli non sono SICURE al 100% quindi meglio sempre ben cotte. Il tuorlo potrebbe anche esser crudo ma l'albume mai. Nell'albume crudo c'è una proteina detta  avidina che si lega alla Vit B1 e ne impedisce l'assorbimento producendo nell'animale che se ne nutre (in relativa quantità ) UN'IPOVITAMINOSI B1. Quando c'è una carenza di Tiamina (Vit. B1)l'animale puo andare incontro a sintomi neurologici gravisimi simili a quelli delle malattia di New Castle, Aspergillosi grave, Amiloidosi, Trichomoniasi ecc ecc
Quindi usare miele e uova o no?
Purtroppo o per fortuna, una risposta assolutamente giusta non c'è. Bisogna sempre valutare attentamente cio che si vuole ottenere. Dire pero di valutare sempre molto bene di quale animale si stia parlando (dire "falco" è troppo generico) e soprattutto di che prede e qual'è l'alimento naturale di quel dato falco in natura. Spesso ci affanniamo a trovare stratagemmi astrusi per prevenire quella o quell'altra carenza producendo danni. Secondo me bisognerebbe come al solito usare un po' di buon senso (senza farsi prendere da mode, esterofilie ed isterismi) perchè ognuno di noi ne è dotato.
Gianluca Marchetti
 
è un piacere leggere post così ben scritti, grazie. bisogna farne tesoro. benvenuto
buon volo
 
caspita che spiegazione.... istruttiva e davvero utile... grazie, grazie e ancora grazie...
Benvenuto da parte e mia e una gentile richiesta.. non sparire.., e scrivi + ke puoi... x chi come me ha tanto ancora da imparare sarebbe molto utile e sopratutto gradito...

ciao Serena
 
Benvenuto gianluca anche da parte mia.
Ci volevi proprio :p
Cmq tornando al discorso delle penne cadute giovani o non ancora formate ho notato che nella mia femmina di gheppio ogni volta che le cadono (ha avuto come già  scritto in precedenza un problema all'ala) causa scarsa irrogazione sanguigna le sono sempre ricresciute :wink:
Ciao
Davide
 
questa situazione ce l'ha un mio amico con un astore sparata e recuperata durane la muta le remiganti dell'ala dopo pochi cm di crescita cadono inesorabilmente oramai da un anno, abbiamo finito le idee, gianluca hai qualche consiglio?
buon volo
 
Grazie a voi!
Nelle diverse specie aviari ci sono moltissime patologie che si ripercuotono sul tegumento inducendo alterazioni nlla formazione del piumaggio. Le piume e penne distrofiche costituiscono sempre un enorme problema diagnostico; virus, funghi, batteri sono solamente una parte in causa. spesso subentrano danni strutturali/antomici irreversibili delle componenti cutanee: è infatti vero che quando c'è un grosso danno tissutale (vedi colpo d'arma da fuoco con grande perdita di sostanza) il tessuto cicatriziale neoformato è privo di annessi cutanei e la vascolarizzazione insufficiente. In altre parole: la pelle si ricostituisce, o almeno la sua integrità  è ristabilta, ma per esempio alcune strutture profonde si alterano comportanto deficit irrecuperabili di vascolarizzazione incompatibili con un ripristino del piumaggio. Alcune volte pero, e questo vi resti bene in mente, anche aspergillosi, chlamydofilosi e parassitosi possono rndersi responsabili di problemi al piumaggio. Certo che un danno monolaterale con un'anamnesi che riporta una ferita d'rma da fuoco è verosimilmente riconducibiile ad un problema anatomico e come tale di difficile recupero.
Gianluca Marchetti
 
Ben venuto anche da parte mia gianluca, sei molto preparato, complimenti
cotinua a scrivere abbiamo molto da imparare.
Eugenio
 
Ciao Gianluca anche io mi auguro che voglia rimanere con noi a lungo... il tuo contributo sarà  molto utile per tutti noi.


ale
 
grazie, gianluca speravo si potesse in qualche maniera migliorarne la vita xchè è la stessa diagnosi che ha fatto un altro vet in gamba, di pistoia. nn vola bene e l'ala la tiene spesso giö, tu hai consigli da darci?
molto difficile o assolutamente inutile cercare una cura o una soluzione?
grazie buon volo
 
grande gianluca...da come scrivi suppongo tu sia un veterinario.....ma..si possono dare le cose cotte hai rapaci che si nutrono prettamente di crudo?
scusa la domanda, ma mi piacerebbe avere ulteriori delucidazioni al riguardo

giovanni
 
No giovanni i rapaci mangiano solo carne cruda come fanno in natura.
Hanno un sistema digestivo che gli consente di farlo,per cui non avrebbe senso dargli carne cotta.
E' contro la loro natura :wink:
Ciao
Davide
 
Infatti non si cuoce, io non ho mai tolto l'uovo al pulcino, a patto che sia appena decongelato.
 
Il tuorlo del pulcino è un ottimo alimento e non andrebbe tolto.
Come dice jery se appena decongelato,perchè altrimenti è un ottimo terreno per i batteri patogeni.
Attenzione a non esagerare per evitare inutili sovraccarichi oltre al fatto che è molto grasso.

Attento giovani.L'uovo non va dato cotto ma se mai l'albume va dato cotto come dice GIANLUCAMARHETTI:
"Nell'albume crudo c'è una proteina detta  avidina che si lega alla Vit B1 e ne impedisce l'assorbimento producendo nell'animale che se ne nutre (in relativa quantità ) UN'IPOVITAMINOSI B1. Quando c'è una carenza di Tiamina (Vit. B1)l'animale puo andare incontro a sintomi neurologici gravisimi simili a quelli delle malattia di New Castle, Aspergillosi grave, Amiloidosi, Trichomoniasi ecc ecc "

Questo io non lo sapevo :)
Cmq io gli do solo tuorlo ma senza cuocere :wink:
Ciao
Davide
 
x nn saper ne leggere ne scrivere lo cuocio con lapancetta sopra in modo da renderlo piö appetibile, quando nn lo mangia lui, lo mangio io.
buon volo
 
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