pandion ha scritto:
E'oggetto di diatriba dal tempo in cui feci il corso per la licenza... e figuratevi che anche in sede di esame per la licenza di caccia ho esposto questo quesito al responsabile dell' "ufficio caccia" (che non si chiama piö così, aprendo un piacevole dibattito.
Fatto salvo letteralmente "escluso dall'argomentazione", "non considerato". A detta di coloro che a maggior titolo di me hanno interpretato la legge, si sottintende che chi fa caccia col falco non rappresenti neanche potenzialmente un ipotetico cacciatore da capanno fisso.
All'atto pratico temo che, come molto spesso succede nelle legge italiane, ad un certo punto a qualcuno sia venuto in mente che con arco e falco puoi fare un tipo di caccia che non c'entra nè con la vagante nè con l'appostamento fisso, ma poi siano state omesse tutte le conseguenze che derivavano da questa eventualità (vedi la marcatura sul cartellino).
Non a caso ho specificato che tutti noi, per prassi ed ovvietà ,segniamo ovviamente la caccia vagante...
AI POSTERI L'ARDUA SENTENZA....
Nessuna diatriba... fare le leggi non è un giochino. La legge, qualsiasi legge, non puo tralasciare le definizioni legali di soggetti compresi nella legge stessa.
Mi spiego: se come dicono i tuoi mentori, il "fatto salvo" dell'art. 12 comma 5, significasse l'esclusione dell'arco e del falco da quell'articolo, come minimo, la stessa legge dovrebbe definire da qualche altra parte come utilizzarli e come marcare sul tesserino venatorio la caccia con quei due mezzi.
Poi c'è il significato delle due parole, che anche senza aver fatto il classico, basta andare su google e digitare "fatto salvo significato" ti dirà come puo essere interpretato, da "tranne" a "fermo restando"... per cui da un opposto all'altro.
Ma nella legge, ripeto, viene interpretato come "compreso"...
Un miliardo di transazioni legali comincia con "fatto salvo quanto precedentemente concordato, o deciso, o trascritto o firmato etc etc..." è una formula nota e non interpretabile...
Prova una volta a non marcare la giornata mentre sei a caccia con il falco e se ti ferma un agente vedi un po' se non ti fa un verbalino... :wink: poi vai dal signore dell'uff caccia della tua provincia, tanto esperto di leggi, e vedi un po' se te lo fa levare... :wink:
PS: tanto per chiarire, nel 1992 quando è stata fatta la legge 157/92, c'ero anch'io e tanti altri "vecchi" presenti in questo forum, e come segretario nazionale della Federazione Italiana Falconieri, scrissi parecchie lettere a parecchi parlamentari a nome della FIF perchè sostenessero l'introduzione del falco nei mezzi di caccia (art.13 comma 2) dal quale era stato tolto grazie alla LIPU. Fu una lunga battaglia, vinta all'ultimo minuto e in quell'occasione l'art.12 comma 5 fu anch'esso ritoccato dandogli il senso che ho descritto sopra. Per cui, i signori dell''ufficio caccia della tua provincia... sono proprio fuori dal "senso" stesso della 157/92... in cio che riguarda il falco come mezzo di caccia. In quella legge si voleva dare all'arco e al falco gli stessi identici valori e parametri del fucile (comprese tasse da pagare, porto d'armi e tutto cio che ne consegue). Giusto o sbagliato che fosse, l'intendimento della legge era e rimane quello e come tale va rispettato. :wink: