Hacking

Secondo me non puoi muscolare un falcone in una voliera.Tenderebbe comunque a posarsi e poi le dimensioni sarebbero immense e irrealizzabili.
 
ma si parla di fantascienza, è ovvio che nn puoi mettere un falcone solo in hacking te ne servono almeno 5 o 6, x averne almeno 2, in natura succede lo stesso no? falchi sparati ce ne sono, morti di fame o x ferite, quindi solo chi osa vince.
buon volo
 
Davide, l'hacking non serve solo per muscolare un falcone, ma spprattutto per fissare cose sul suo cervello.
Io lo ritengo il metodo migliore per avere falchi imprintati, ora sto volando un lanario che l'ha fatto a suo tempo e, secondo me ha diverse marcie in piö....ripeto, secondo me!
Poi certo, quando si fa questa cosa, i falchi si perdono, si autoselezionano, ma come si dice:
chi non risica non rosica :wink:
 
concordo con jeri, i falchi all'hacking hanno una marcia in piö. si avvicinano molto x volo e resistenza ai selvatici, spesso si perdono o muoiono ma sono rischi calcolati.
buon volo
 
Parlando con degli amici falconieri inglesi dell'hacking mi dissero che loro mandano i loro falchi da Garland perchè è l'unico che dispone di terreni adeguati per poterlo fare, in Inghilterra :eek: , e qui si parla di fare haching in Italia 8O.
 
Io l'ho sempre fatto, certo abito in campagna, ho perso per mia fortuna solo un pellegrino anni fa, lo dovevo catturare invece decisi di aspetare il giorno dopo, non torno......
Guglielmo lo fa tutti gli anni con i nuovi, al parco oltremere di riccione, adiacente all'autostrada.
stanno ha fatto un lanario e un sacro, se andate li,guardate hei tralicci intorno al parco, li vedrete di sicuro
 
jery ha scritto:
Io l'ho sempre fatto, certo abito in campagna, ho perso per mia fortuna solo un pellegrino anni fa, lo dovevo catturare invece decisi di aspetare il giorno dopo, non torno......
Guglielmo lo fa tutti gli anni con i nuovi, al parco oltremere di riccione, adiacente all'autostrada.
stanno ha fatto un lanario e un sacro, se andate li,guardate hei tralicci intorno al parco, li vedrete di sicuro

Che bellissima esperienza che dev'essere :!:
 
Schiocco di dita e....tutti svegli basta sognare!!!!!dovremmo essere tutti allevatori di rapaci , averne una buona quantita' stagionale e riuscire poi a fare l'hacking sperando poi...ogni 4 rapaci di recuperarne almeno 2 come dice Stefano!!!ognuno con una radio di linga vita, territori aperti e, denunciate le nascite come specifichi alla forestale o all'ufficio caccia che fine hanno fatto quelli non rientrati????poi , chi puo' seguire gli animali cosi' assiduamente?????
fossi un ricco milionario lo farei domani mattina , se non fosse che per volare i miei spesso me li porto a lavoro e sfrutto le pause !!!!! cmq certamente sarebbe molto molto inetressante ...chissa' che nn si possa fare in futuro..chissa'?????? 8) a tutti arrivederci ci si sente far 2 weeks vado in vacanza!!!!io , i falchi no!!! 8)
 
Saluti a tutti.
Hacking si o hacking no?...
sono stati scritti fiumi di opinioni ed esperienze, ma poi è bello provare.
Tutto vero quello che ho letto nel topic. In Italia è dura, per tanti motivi, ma non impossibile. Ci hanno provato in diversi con metodi piö o meno empirici e con diversi risultati.
Il fattore fondamentale da superare è la paura della perdita. Indubbiamente il rischio è alto, ma ci sono persone per le quali la soddisfazione di "sperimentare" supera ogni difficoltà .
Due anni fa ho dato una coppia di pellegrini ad un amico, naturalmente falconiere, che ha la passione della sperimentazione e del "io ho provato a farlo di persona...". La coppia (terzuolo molto altano e con 5 anni di volo sulle spalle e femmina di prima muta molto promettente e tranquilla) non imprintata ha deposto l'anno scorso senza successo e quest'anno ha prodotto due femmine che volano già  da un po' all'hacking. Il 30 giugno verranno definitivamente fermate e messe in addestramento, anche se praticamente sono già  complete.
La prima volta che vidi dei gyr e sacri all'hacking fu nel 1996 da Nico Von Polnitz nelle campagne di Norimberga. Aveva delle altane-nido dove teneva 5-10 soggetti liberi. Il terreno era tutto suo per decine di ettari e l'unico motivo di perdita erano le automobili.
Qui in Italia è impossibile lasciare tutto il giorno abbandonati a se stessi dei rapaci in campagna, ma qualcosa, sotto controllo radiometrico, si puo fare anche da noi..., quanto meno fino ad arrivare alle prime catture autonome. Soprattutto lasciando volare i falchi per ore quando, come e dove vogliono loro si ottengono falchi equilibrati, muscolati e sicuri di sè. Poi logoro o recupero tramite radio e a casa per la notte.
Il risultato è molto buono. La sperimentazione fatta due anni fa con altre due pellegrine comprate in Spagna ha prodotto due soggetti veramente tranquilli, altani e determinati.
Per ora sono tutte tornate a casa... speriamo non succeda nulla in questi ultimi giorni... :wink:
Saluti a tutti.
Amedeo.
 
la cosa è tutta nel sapere che la perdita/scomparsa di uno o piö giovani è da tenere in considerazione, e questa è la cosa che frena di piö. l'altro anno un mio amico di 6 sacri all'hacking ne ha recuperati 4 credo. pero nn li recuperava la sera, pero puntualmente si presentavano sull'altana.
buon volo
 
E' piacevole leggere di esperienze positive in tema di hacking, sarebbe una bellissima esperienza e credo che un allevatore potrebbe permetterselo. Poi, parlando esculivamente in termini economici, un falco in hacking viene venduto ad un prezzo maggiore rispetto ad uno allevato tradizionalmente. 3 rapaci su 5 che ritornano dovrebbero compensare il prezzo... Gli altri 2 soggetti rimarrebbero in natura in condizioni tali da poter sopravvivere ed entrare in competizione per un territorio di caccia come tutti gli altri rapaci.
 
Gli altri 2 soggetti rimarrebbero in natura in condizioni tali da poter sopravvivere ed entrare in competizione per un territorio di caccia come tutti gli altri rapaci.

premettendo che sono pro-hacking, consideriamo pero che oltre agli ibridi anche pellegrini anatum o pealei tanto per dirne due, con la fauna italiana non c'entrano un tubo e non penso sia il caso di introdurre nell'ambiente rapaci "da falconeria" così per fare , visto che già  ne vengono persi fin troppi!! penso che da questo punto di vista ci vorrebbe un po di attenzione...
 
d'accordo con il tuo discorso alessio mai metterei in hacking deglil ibridi, cmq chi ha i sacri liberi è uno di queste parti, devo richaimarlo x sentire come va
buon volo
 
Per cui, Stefano scusa se insisto, il falconiere in questione (quello dei 6 sacri all'hacking) riproduce sacri. Oppure ha comprato 6 pulli per fare un hacking senza rientro serale e perderne qualcuno, così tanto per spendere due soldi e provare?
Scusa, ma non mi pare tanto ragionevole, soprattutto perchè così si immettono in natura soggetti che hanno pochissime possibilità  di sopravvivenza.
Forse sarebbe meglio se si documentasse un po' meglio la prossima volta... :wink:

stefano ha scritto:
d'accordo con il tuo discorso alessio mai metterei in hacking deglil ibridi, cmq chi ha i sacri liberi è uno di queste parti, devo richaimarlo x sentire come va
buon volo
 
secondo voi l'hacking potrebbe essere lo strumento giusto per reintrodurre in natura pulli?
Prima che pensiate male :D :D vi dico subito che sono assolutamente lindo ma è un pensiero che ho fatto in seguito alla segnalazione di un ritrovamento fatta agli enti competenti qualche settimana fa.


ale
 
menzacapo ha scritto:
Gli altri 2 soggetti rimarrebbero in natura in condizioni tali da poter sopravvivere ed entrare in competizione per un territorio di caccia come tutti gli altri rapaci.

Abbiamo già  un sacco di specie alloctone che fanno danni vedi nutria, scoiattolo grigio ecc non mettiamo pure specie alloctone di rapaci che vadano a competere con i nostri.
Entrerebbero si in competizione ma alterando gli equilibri

X Als: da quello che ho potuto leggere qua e là , credo che sia un ottimo metodo per reintrodurre i pulli in natura... nessun contatto con l'uomo cibo disponibile fino a che non è piö indispensabile e via
 
Alimenti e Snacks Naturali per cani
Indietro
Alto