ANIMALI: DENUNCIATA SOCIETA' ALLONTANAMENTO COLOMBI A BRINDISI
ANZICHÉ AVVALERSI DEI RAPACI PER ALLONTANARE I VOLATILI, LI CATTURAVANO MEDIANTE GABBIE NON OMOLOGATE
Comando Provinciale Brindisi
Brindisi, 5 novembre 2014 - Due persone sono state denunciate dagli uomini del Comando Stazione Forestale di Brindisi, per violazioni alla normativa sull'esercizio venatorio e in materia di maltrattamento degli animali, nell'ambito di un'indagine condotta sulle attività svolte dalla società appaltatrice del servizio di allontanamento dei colombi dai presidi ospedalieri del Perrino e del Di Summa di Brindisi.
Secondo quanto accertato dalla Forestale, per motivi di igiene e sanità pubblica la ASL di Brindisi aveva affidato ad una società di Falconeria della provincia di Lecce il compito di allontanare i piccioni dalle strutture ospedaliere del Perrino e del Di Summa.
Tuttavia è stato scoperto che la stessa società, anziché contenere le popolazioni dei colombi con metodi ecologici, ossia con il solo utilizzo dei rapaci che hanno un effetto dissuasore e deterrente nei confronti dei piccioni, avrebbero condotto una vera e propria attività di cattura mediante l'uso di gabbie non omologate collocate sui tetti delle strutture ospedaliere, in assenza di qualsivoglia autorizzazione degli organi competenti ed all'insaputa della ASL.
I Forestali hanno infatti ritrovato numerose gabbie dislocate ai vari piani dei presidi ospedalieri, dove sono stati rivenuti colombi intrappolati senza possibilità di liberarsi, alcuni dei quali già morti. Dalle indagini condotte, inoltre, è emerso che i volatili sarebbero stati trattenuti nelle gabbie per molti giorni, prima di essere definitivamente liberati.
La segnalazione è pervenuta agli organi inquirenti dagli stessi utenti dell'ospedale che per giorni hanno assistito al lento agonizzare dei colombi rinchiusi senza riparo e senz'acqua.
Al fine di interrompere le conseguenze del reato di maltrattamento il Corpo forestale dello Stato di Brindisi ha proceduto al sequestro delle gabbie e, individuati gli autori della cattura della fauna selvatica, al loro deferimento all'Autorità Giudiziaria, che ha convalidato il sequestro.
Riflettiamo su questa notizia:
intanto si può notare come i professionisti del bird control siano normalmente assimilati alla Falconeria, cosa che ci accomuna in modo improprio, davanti all'opinione pubblica, a queste attività professionali e in questo caso in modo assolutamente negativo.
Poi il fatto che i reati contestati siano per "violazioni alla normativa sull'esercizio venatorio", quindi si deduce che anche chi fa la professione del bird controller non può sottrarsi alla legge 157/92.
Poi ancora il fatto che poichè il bird control effettuato con i rapaci è accettato dall'opinione pubblica come metodo "naturale", qualcuno lo utilizza come facciata per poi operare con metodi e mezzi vietati dalla legge.
Credo che sarebbe opportuno far presente al CFdS che la "Falconeria" per definizione nulla a che vedere con queste "professioni" e che andrebbe cambiata la definizione "società di Falconeria" nel loro comunicato ufficiale.
Associazioni, Comitati, UNCF, filosofi a piede libero, dove siete? con tutte le rassegne stampa che si leggono su FB... questa vi è sfuggita?
ANZICHÉ AVVALERSI DEI RAPACI PER ALLONTANARE I VOLATILI, LI CATTURAVANO MEDIANTE GABBIE NON OMOLOGATE
Comando Provinciale Brindisi
Brindisi, 5 novembre 2014 - Due persone sono state denunciate dagli uomini del Comando Stazione Forestale di Brindisi, per violazioni alla normativa sull'esercizio venatorio e in materia di maltrattamento degli animali, nell'ambito di un'indagine condotta sulle attività svolte dalla società appaltatrice del servizio di allontanamento dei colombi dai presidi ospedalieri del Perrino e del Di Summa di Brindisi.
Secondo quanto accertato dalla Forestale, per motivi di igiene e sanità pubblica la ASL di Brindisi aveva affidato ad una società di Falconeria della provincia di Lecce il compito di allontanare i piccioni dalle strutture ospedaliere del Perrino e del Di Summa.
Tuttavia è stato scoperto che la stessa società, anziché contenere le popolazioni dei colombi con metodi ecologici, ossia con il solo utilizzo dei rapaci che hanno un effetto dissuasore e deterrente nei confronti dei piccioni, avrebbero condotto una vera e propria attività di cattura mediante l'uso di gabbie non omologate collocate sui tetti delle strutture ospedaliere, in assenza di qualsivoglia autorizzazione degli organi competenti ed all'insaputa della ASL.
I Forestali hanno infatti ritrovato numerose gabbie dislocate ai vari piani dei presidi ospedalieri, dove sono stati rivenuti colombi intrappolati senza possibilità di liberarsi, alcuni dei quali già morti. Dalle indagini condotte, inoltre, è emerso che i volatili sarebbero stati trattenuti nelle gabbie per molti giorni, prima di essere definitivamente liberati.
La segnalazione è pervenuta agli organi inquirenti dagli stessi utenti dell'ospedale che per giorni hanno assistito al lento agonizzare dei colombi rinchiusi senza riparo e senz'acqua.
Al fine di interrompere le conseguenze del reato di maltrattamento il Corpo forestale dello Stato di Brindisi ha proceduto al sequestro delle gabbie e, individuati gli autori della cattura della fauna selvatica, al loro deferimento all'Autorità Giudiziaria, che ha convalidato il sequestro.
Riflettiamo su questa notizia:
intanto si può notare come i professionisti del bird control siano normalmente assimilati alla Falconeria, cosa che ci accomuna in modo improprio, davanti all'opinione pubblica, a queste attività professionali e in questo caso in modo assolutamente negativo.
Poi il fatto che i reati contestati siano per "violazioni alla normativa sull'esercizio venatorio", quindi si deduce che anche chi fa la professione del bird controller non può sottrarsi alla legge 157/92.
Poi ancora il fatto che poichè il bird control effettuato con i rapaci è accettato dall'opinione pubblica come metodo "naturale", qualcuno lo utilizza come facciata per poi operare con metodi e mezzi vietati dalla legge.
Credo che sarebbe opportuno far presente al CFdS che la "Falconeria" per definizione nulla a che vedere con queste "professioni" e che andrebbe cambiata la definizione "società di Falconeria" nel loro comunicato ufficiale.
Associazioni, Comitati, UNCF, filosofi a piede libero, dove siete? con tutte le rassegne stampa che si leggono su FB... questa vi è sfuggita?
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