perry87 ha scritto:
comunque sono d'accordo con te con il fatto che serva a poco se non a niente... l'esperienza, soprattutto nell'addestramento te la fai sul campo.... pero ci sono anche materie interessanti e utili come le patologie principali che colpiscono il cane, primo soccorso medico e chirurgico (non ci sostituiamo ai veterinari) e tutta una serie di studi sui batteri e i parassiti che possono nuocere e al cane e tutti gli esami per capire di cosa si tratta...
probabilmente non ti stupirai nel sapere che ci sono molti allevatori e addestratori anche quarantenni che si sono iscritti al corso per capire e conoscere meglio i loro animali...
Il mio rammarico non è per quello che concerne la volontà di "sapere" che è sacrosanta e positiva, ma per una questione piö antropologica e sociale che culturale.
Le attenzioni esagerate che si rivolgono oggi al cane, ma in generale agli animali non solo domestici, sono tipiche della nostra società occidentale e del benessere, in cui si sposta l'asse del rapporto naturale fra uomo e animale in modo anomalo.
Nelle società rurali o meno sviluppate dal punto di vista economico, l'animale viene visto ancora in modo naturale ed atavico e gli viene dato un ruolo di utilità (alimentare, di ausilio nella caccia, nella pastorizia o nella "guardia") che è il motivo per cui l'uomo ha cercato un rapporto con gli animali.
Noi invece stiamo portando gli animali, soprattutto cani e gatti, al ruolo di pari grado con l'uomo, per conto mio soprattutto per motivi economici, come del resto per tutto quello a cui oggi nella nostra società viene dato un qualsiasi valore, morale o materiale.
Ti faccio un esempio semplice, ma secondo me esaustivo. Ai tempi di mio nonno i cani erano tutti liberi di andare dove volevano ed i bambini anche. Per le strade c'era pieno di cani e bimbi che interagivano naturalmente eppure NESSUNO si ricorda di un bambino dilaniato da un cane.
Sai perchè? perchè se un cane ringhiava a qualcuno o addirittura mordeva, o veniva legato alla catena per tutta la vita (se il padrone lo usava per la guardia) o finiva in una fossa, dopo una fucilata in testa. La selezione era semplice e naturale, ma estremamente efficace. Nessun senso di colpa, era naturale.
Oggi le leggi (aiutate dai media etc etc) ti impediscono di abbattere un cane, se non per motivi gravi di salute. Un rottweiler che mangia un bimbo viene mandato al recupero dallo psicanalista e teoricamente dopo un po' è di nuovo a casa, magari da un padrone che non sa come gestirlo.
Se punisci un cane (non se lo ammazzi...) l'ENPA ti denuncia per maltrattamento... se lo tieni legato ti denuncia, se il canile è piccolo ti denuncia, se la scatola da trasporto in macchine è piccola ti denuncia, se il finestrino non è abbastanza aperto ti denuncia, se non lasci l'acqua in macchina ti denuncia etc etc.
I veterinari tengono in vita i cani malati per ANNI, a furia di medicine e operazioni costose, con la filosofia che piö un cane vive malato, piö rende. I tumori sono i piö graditi...
Quando ti nasce una cucciolata per avere l'iscrizione al LOI devi spendere. Per microcippare il cane (obbligatorio) devi spedere. Per denunciarlo alla ASL devi spendere. Per vaccinarlo obbligatoriamente devi spendere. Per curarlo devi spendere. Per nutrirlo devi spendere. Per abbatterlo devi spendere (e prima del Tanax gli fanno l'anestesia!!!) e persino per smaltirlo devi spendere... Ora poi ci sono anche i cimiteri per cani, dove per tumularlo, naturalmente, devi SPENDERE !!! Tutto benedetto dal veterinario di turno.
Non è un business? E ora avremo anche i dottori in educazione canina...
Perry87 non ce l'ho con te, spero che tu non lo abbia pensato, e capisco che magari per i giovani che non hanno vissuto la storia del rapporto fra uomo e cane delle generazioni precedenti è normale che sia così, ma fidati, le leggi naturali non si modificano in 10 anni di "animalismo estremo", provengono da molto molto lontano e non sbagliano. Non c'è alcun bisogno di "capire" il proprio cane, perchè se è equilibrato ben selezionato, è lui a capire noi, come è sempre stato. Purtroppo pero oggi, poichè abbattere i cani "squilibrati" è vietato dalla legge e dalla morale, bisogna tenerli tutti ed allora alcuni (ormai troppi) devono essere "capiti". E allora ci inventiamo i corsi di laurea, non per fare da genitori responsabili ai nostri futuri bambini, ma per capire i cani fuori di mela...
Sogno o son desto?...
Salutoni cordiali.
Amedeo.
PS: dato che io sono uno di quei "cinofili espertoni" citati in qualche mail con sarcasmo e poca considerazione (nessuno sopprime un cane a fine carriera, a meno che non ci siano patologie particolari) e che vado anche a caccia con il cane da ferma da un bel po' di annetti, mi permetto di consigliarti la lettura di qualche libro di cinofilia venatoria prima di avvicinarti alle prove sul campo. Tanto per avere almeno un'infarinatura teorica di cosa andrai a vedere.