Ciao volovia ciao stefano, Il libro piö palloso che ho letto è stato "La montagna incantata"di Thomas Mann, in pratica alla fine si puo definire un trattato di tisiologia, era un vero mattone anche per le dimensioni. Grazie per il consiglio del libro di Federico II, io ho cercato di comprare "il manuale pratico di falconeria" edizioni Olimpia ma niente da fare non è stato piö ristampato e la casa editrice pare che abbia chiuso i battenti.
Volovia, mi dici che il rapporto con il falco non è come con gli altri animali ne sono anch'io pienamente convinto ma per quanto riguarda gli uccelli io ho visto (non che ne abbia esperienza), la differenza tra l'Italia e la Germania, Svizzera, Austria e Romania (il Danubbio è pieno di uccelli) dove in questi paesi hanno meno diffidenza nei confronti dell'uomo. Da cosa dipende? Potrebbe essere un fatto culturale? Tanto per dirti non so come funziona in Italia ma una quindicina di anni fa in Svizzera fu riaperta la caccia al cervo che pare fosse stata ferma per un po' di anni, mi ricordo che la mattina mi svegliai al suono (delle ferree canne, come dice il Leopardi) e così mi fu detto il perchè, mi misi ad osservare il bosco da dove arrivavano gli spari e da quel bosco fuoriscivano branchi di cervi che si avvicinavano alle case fino ad entrare nei giardini e questa mia amica che mi ospitava mi disse che avevano capito che vicino alle case non potevano essere sparati e nonostante il periodo di fermo evidentemente non avevano dimenticato e forse anche tramendato, il metodo di difesa. Forse saro pazzo ma credo che il territorio e la cultura dell'umano in esso influenzi anche la fauna. E' stato un piacere
PS oggi girero per qualche libreria alla ricerca di Federico II