L'aquila in questione, come si legge anche nell'articolo, era di proprietà di una società che lavora in aeroporto a Torino e fa spettacoli e bird control nel Nord Italia (vedere il sito).
Era un ibrido e di proprietà , quindi niente bracconaggio o sbilanciamento di ecosistemi, ma semplicemente dolo a beni privati (l'assicurazione paga oppure il giudice di pace stabilisce un equo rimborso che l'uccisore deve versare al proprietario dell'animale).
Dal punto visto "etico", se un'aquila da Falconeria arriva in un giardino e si dimostra aggressiva, non c'è tanto da discutere...
Chi non vuole che accada questo, fa si che i propri rapaci non vadano in giro a fare i cacchi loro e se li tiene sotto controllo.
Ho parlato con alcuni professionisti del settore e tutti sono preoccupati per la dilagante incompetenza di chi (un numero sempre maggiore) fa spettacoli in pubblico con i rapaci.
Un'aquila, ma anche un Harris', addestrato in modo inadeguato potrebbe attaccare e ferire il pubblico in un attimo.
Mi ricordo che un amico Falconiere, parecchi anni fa (quando ancora non esistevano i figuranti di piazza), aveva addestrato una pellegrina alle passate usando un logoro di cuoio rosso. Un giorno facendo una mini-esibizione sulla piazza del paese, la pellegrina stacco dalla testa di una bambina un berettino di lana con il pon pon rosso e solo per caso non la ferì. Molti del pubblico, non comprendendo la situazione, applaudirono e sorrisero, ma al Falconiere venne un coccolone e non ripetè mai l'episodio.
Non voglio pensare a cosa succederebbe ad un bambino se venisse artigliato al viso da un rapace della taglia di un Harris' o piö grande...