Sinceramente di fagiani in riserva non nè ho mai fatti anche perchè se posso preferisco fare una giornata a caccia nei campi piuttosto che in riserva; ho incontrato alcuni fagiani "selvatici" (o meglio inselvatichiti, perchè fagiani selvatici penso che in italia siano pochi quelli che li hanno visti veramente, a meno che non abbiano viaggiato all'estero), uno in particolare fu un bellissimo volo di circa 200m finito senza cattura perchè il fagiano continuava ad alzarsi di quota e l'astore lo seguiva basso aspettando la rimessa che non è avvenuta anzi, dopo questi 200m il fagiano ha proseguito il volo verso le case (stando sempre molto alto) al che il mio astore si fermò su una pianta, ma prima di allora di fagiani ne aveva visto solo uno il primo anno e fatto solo gallinelle e mini fino a quel momento e chiaramente lepri in trasferta.
Un altro inseguimento fu molto bello un volo sui 50m o più con aggancio del fagiano e fine di entrambi in un canale con conseguente annegamento del fagiano in acqua da parte dell'astore.
Il fagiano non mi fa schifo, ma ce ne sono pochi e questi pochi che ci sono, sono inseguiti dai fucili, quindi tendo a starne alla larga, ma se si trova un fagiano in zona, di certo il falco non lo trattengo e quei pochi che incontriamo sono fagiani molto astuti e muscolati perchè sono quelli che riescono a scappare ai fucili.
Concordo sul fatto che la caccia si fa su quello che il territorio ci offre, ma devo dire che anche da noi ci sono parecchie zone dove ci sono buone nidiate di fagiani tutti gli anni (quindi non "rinselvatichiti", ma nati lì) che non hanno niente da invidiare a quelli ungheresi o mittel europei. Anzi, vista la pressione venatoria a cui sono sottoposti, spesso sono ancora più scaltri che quelli esteri.
Il fagiano selvatico è difficile e impegna molto il falconiere, l'astore e anche il cane, che deve saperlo "trattare".
Il falconiere deve sapere dove cercarlo e in quali momenti della giornata, per poter trovare il momento migliore per farlo sentire bene al cane e inseguire dall'astore con speranza di successo.
Il cane deve saperlo "guidare" (il fagiano è un grande pedinatore e un potentissimo volatore) cioè deve tenerlo nel naso seguendolo ad una distanza tale da non farlo frullare. Questa situazione è molto difficile, perchéè spesso i cani tendono a fermare e non muoversi più oppure ad andare troppo vicino e sfrullare il fag.
Nella mia esperienza personale, pochissimi fag selvatici sono rimasti fermi al primo punto del cane, tantissimi pedonavano anche per 100 metri nello sporco e poi di solito frullavano anche 20 - 30 metri davanti al cane. Il fag selvatico quando frulla spesso si alza anche 30-50 metri e tira dritto verso una rimessa che lui conosce benissimo. Quasi sempre quando non è inseguito dall'astore si rimette entro i 200 metri, ma se l'astore lo insegue spesso sparisce alla vista. L'astore deve capire che prima di tutto deve alzarsi quasi quanto il fagiano, altrimenti volando raso terra lo perde di vista e perde tempo evitando gli ostacoli naturali e non riesce a marcarne la rimessa.
Quando impara ad alzarsi, deve inseguire il fag in maniera più potente possibile (non deve MAI fermare le ali, altrimenti perde terreno e non recupera più) e, pur non riuscendo a raggiungerlo, deve marcare esattamente il punto in cui il fag tocca terra. Normalmente il fag ha qualche secondo di vantaggio e appena tocca terra pedina per qualche metro e si ferma quando vede arrivare l'astore. L'astore sprovveduto tende a gettarsi nel punto in cui il fag ha toccata terra, quello esperto va in pianta perchè ha capito che il fag non si trova mai dove è atterrato. I fag selvatici si rimettono quasi sempre dove ci sono alberi e cespugli oppure nel granoturco alto o in altre coltivazioni che lo coprano, mai al pulito.
Il falconiere cerca l'astore che è in pianta, ma spesso quando arriva trova già il cane fermo.
Il gioco prosegue per diverse leve, dopo le quali, se avete avuto la fortuna che tutto fili liscio, il fag potrebbe essere stressato e farsi catturare (normalmente in modo facile, spesso addirittura a terra).
Io ho preso pochissimi fagiani alla prima leva, la maggior parte dopo la seconda. Spesso dopo due leve il fag o è andato dentro qualche rifugio o zona chiusa o non si trova più, come se fosse scomparso.
Sono cacciate che durano ore e l'astore deve inseguire e scendere dalle piante svariate volte, senza indugi, altrimenti diventa tutto complicato. Io non lascio MAI l'astore in pianta, si rischia di diventare un "cercatore di cane e astore" e spesso non si vede nulla, se non alla fine, quando va bene, l'astore sulla preda ed il cane scodinzolante.
Quando arrivo sul cane fermo a l'astore in pianta richiamo l'astore e faccio avanzare il cane. Se mentre chiamo l'astore il fag frulla, nessun problema, l'astore è messo bene.
Questo è più o meno come funzionava per me la caccia al fag selvatico, ma è molto rischiosa da praticarsi in ATC...
Bisogna adattarsi e avere un po' di fantasia, di conoscenza del territorio in cui si caccia, delle abitudini degli altri cacciatori, di "pelino sullo stomaco"... ;-) e di fortuna. Oltre, naturalmente, al cane e all'astore con un bel po' di mestiere.
Ma ci si riesce, soprattutto se si è giovani e pimpanti come Fulmine.
Il problema dei neofiti spesso non è tanto il fatto di addestrare i falchi (lì di maestri ne trovano quanti vogliono), ma di trovare "cacciatori" che gli insegnino a scovare le prede. Molti falconieri che volano da anni in realtà non sono stati mai "cacciatori" e neppure hanno il cane da caccia, oppure ce l'hanno, ma solo per figura.
Per questo io sostengo che sia molto importante andare a caccia anche con il fucile, perché mentre con il falco si riceve soddisfazione anche soltanto dal nostro rapporto con lui e quindi la "cerca" della selvaggina diventa secondaria, con il fucile, se non si trova non si spara e non si caccia, per cui tutto diventa inutile. Niente come la caccia con il fucile insegna a TROVARE la selvaggina. Poi imparato questo, allora si può cambiare mezzo e passare al falco (o mantenerli entrambi).
Dammi retta, alza l'assicella... vedrai che prima o poi dei tuffi nei rovi alla mini e nell'acqua alle gallinelle ti stuferai...
Le lepri in Austria, per noi italiani sono come le vacanze a Ibiza... belle, ma anche se là ne trovi una ogni 15 minuti... non si può trombare solo per una settimana, una volta all'anno... ;-)
In bocca al lupo.