LEONARDO BRUNETTI, IL VETERINARIO ESEMPLARE
Ha difeso gli animali che aveva in cura nonostante siano scattate le manette.
Qui a lato, la foto del brutale ammanettamento del veterianrio, uscito contuso da questo assalto agli animali da lui curati.
Il bliz del Nirda, accompagnato come "di consueto" dalle associazioni animaliste, contro gli uccelli di Victor, mette in luce
altri aspetti preoccupanti sulle strategie di controllo che il "partito animalista" intende imporre nel nostro Paese.
Le "ronde" volute dal Ministro degli Interni Roberto Maroni, a vantaggio della sicurezza del cittadino, organizzate seriamente,
disciplinate e composte da elementi senza precendenti penali, non iscritti a partiti, non armati, sono delle aggregazioni di educande in confronto alle "cellule" animaliste che sempre piö frequentemente vestono i giubbotti degli ausiliari di polizia giudiziaria, e che
sembrano essere i veri ispiratori dei brutali sequestri di animali,riportati sempre piö frequentemente dalla cronaca, a danno dei
detentori e degli animali stessi.
Leonardo Brunetti aveva in cura gli uccelli del circo Victor e pretendeva, da professionista, un passaggio delle consegne ad un altro
veterinario con le modalità previste dalla deontologia e dall'etica.
Nulla di tutto cio pare sia avvenuto. Gli animali, anche quelli che potevano essere malati, sono stati sottratti tout cour, senza passaggio di consegne e di informazioni sulle cure.Come ormai di prassi in questisequestri, gli animali sarebbero stati portati in luoghi "segreti" ma noti agli animalisti.
Questo è cio che ci è stato riferito e che le prime foto hanno inequivocabilemnte confermato.
Neanche il trasferimento di un detenuto dall'ospedale civile all'infermeria del carcere avviene in modo così brutale e violento.
Nemmeno l'arresto di Riina ha avuto queste immagini.
Cosa possa fare la forza di un'ideologia intollerante e totalitarista lo abbiamo ben visto nel 900...e questi scenari cominciano a ricordarci i blitz nei ghetti di quell'epoca.
E' questo forse un messaggio intimidatorio lanciato ai medici veterinari libero professionisti che assistono gli animali degli
allevatori, dei commercianti o dei circensi?
Le attività con animali (caccia, allevamento e commercio) oltre che le zootecnie tradizionali sono effettivamente a rischio di restare
"orfane" del medico veterinario amico?
Sulla vicenda attendiamo chiarimenti, tra i quali un'immancabile pronuncia dell'Ordine dei veterianri e dei rappresentanti sindacali di categoria.
Un cosa è certa, le persone con la determinazione del dott. Leonardo Brunetti sono sempre piö rare. Serve una presa di posizione decisa della categoria, e un'inchiesta rapida per accertare eventuali
responsabilità e comportamenti eticamente scorretti.
Resta l'interrogativo inquietante sulla volontà , ormai chiara, delle associazioni animaliste di ricoprire ruoli di polizia giudiziaria,sanzionando a loro insidacabile giudizio, e senza bisogno di sentenze, chi detiene animali in difformità del loro credo discriminante e intollerante.
Una parte dello Stato ci pare dar loro manforte, condividendo e facilitando le loro azioni discitubili nel profilo esecutivo ma che
rimangono economicamente costose.
A noi resta il compito di informare la gente sulla vera finalità e pericolo di questa distorta ideologia, verificando sempre piö
approfonditamente chi nel mondo della politica e delle istituzioni intenda sostenere l'animalismo di Stato e la legittimazione di una
nuova milizia ideologica, che in modo piö autonomo possa portare a termine il proprio disegno di "normalizzazione animale".
Noi avverseremo questo tipo di eversione estremista ad oltranza e in tute le sedi, cercando nel buon senso degli uomini la lucidità per contrastare un'ideologia socialmente pericolosa.
Alla politica e alle società civile democratica, chiederemo di non avvallare le proposte di legge presentate che mescolano randagismo,
allevamento e commercializzazione in un calderone ideologico nel quale alla fine emerge spesso il vantaggio economico del loro "partito animalista".
Chiederemo di porre fine al riconoscimento di guardie eco-zoofile e di polizie animaliste varie, ai contributi pubblici concessi dallo
status di ONLUS ai verdocratici, e la corretta applicazione della legge 189 oggi distorta nel suo significato originale.
AACI
Alberto Veronesi Â
:? Â
http://www.ilcinofilo.it/NewsPopup.aspx ... &idart=287
Ha difeso gli animali che aveva in cura nonostante siano scattate le manette.
Qui a lato, la foto del brutale ammanettamento del veterianrio, uscito contuso da questo assalto agli animali da lui curati.
Il bliz del Nirda, accompagnato come "di consueto" dalle associazioni animaliste, contro gli uccelli di Victor, mette in luce
altri aspetti preoccupanti sulle strategie di controllo che il "partito animalista" intende imporre nel nostro Paese.
Le "ronde" volute dal Ministro degli Interni Roberto Maroni, a vantaggio della sicurezza del cittadino, organizzate seriamente,
disciplinate e composte da elementi senza precendenti penali, non iscritti a partiti, non armati, sono delle aggregazioni di educande in confronto alle "cellule" animaliste che sempre piö frequentemente vestono i giubbotti degli ausiliari di polizia giudiziaria, e che
sembrano essere i veri ispiratori dei brutali sequestri di animali,riportati sempre piö frequentemente dalla cronaca, a danno dei
detentori e degli animali stessi.
Leonardo Brunetti aveva in cura gli uccelli del circo Victor e pretendeva, da professionista, un passaggio delle consegne ad un altro
veterinario con le modalità previste dalla deontologia e dall'etica.
Nulla di tutto cio pare sia avvenuto. Gli animali, anche quelli che potevano essere malati, sono stati sottratti tout cour, senza passaggio di consegne e di informazioni sulle cure.Come ormai di prassi in questisequestri, gli animali sarebbero stati portati in luoghi "segreti" ma noti agli animalisti.
Questo è cio che ci è stato riferito e che le prime foto hanno inequivocabilemnte confermato.
Neanche il trasferimento di un detenuto dall'ospedale civile all'infermeria del carcere avviene in modo così brutale e violento.
Nemmeno l'arresto di Riina ha avuto queste immagini.
Cosa possa fare la forza di un'ideologia intollerante e totalitarista lo abbiamo ben visto nel 900...e questi scenari cominciano a ricordarci i blitz nei ghetti di quell'epoca.
E' questo forse un messaggio intimidatorio lanciato ai medici veterinari libero professionisti che assistono gli animali degli
allevatori, dei commercianti o dei circensi?
Le attività con animali (caccia, allevamento e commercio) oltre che le zootecnie tradizionali sono effettivamente a rischio di restare
"orfane" del medico veterinario amico?
Sulla vicenda attendiamo chiarimenti, tra i quali un'immancabile pronuncia dell'Ordine dei veterianri e dei rappresentanti sindacali di categoria.
Un cosa è certa, le persone con la determinazione del dott. Leonardo Brunetti sono sempre piö rare. Serve una presa di posizione decisa della categoria, e un'inchiesta rapida per accertare eventuali
responsabilità e comportamenti eticamente scorretti.
Resta l'interrogativo inquietante sulla volontà , ormai chiara, delle associazioni animaliste di ricoprire ruoli di polizia giudiziaria,sanzionando a loro insidacabile giudizio, e senza bisogno di sentenze, chi detiene animali in difformità del loro credo discriminante e intollerante.
Una parte dello Stato ci pare dar loro manforte, condividendo e facilitando le loro azioni discitubili nel profilo esecutivo ma che
rimangono economicamente costose.
A noi resta il compito di informare la gente sulla vera finalità e pericolo di questa distorta ideologia, verificando sempre piö
approfonditamente chi nel mondo della politica e delle istituzioni intenda sostenere l'animalismo di Stato e la legittimazione di una
nuova milizia ideologica, che in modo piö autonomo possa portare a termine il proprio disegno di "normalizzazione animale".
Noi avverseremo questo tipo di eversione estremista ad oltranza e in tute le sedi, cercando nel buon senso degli uomini la lucidità per contrastare un'ideologia socialmente pericolosa.
Alla politica e alle società civile democratica, chiederemo di non avvallare le proposte di legge presentate che mescolano randagismo,
allevamento e commercializzazione in un calderone ideologico nel quale alla fine emerge spesso il vantaggio economico del loro "partito animalista".
Chiederemo di porre fine al riconoscimento di guardie eco-zoofile e di polizie animaliste varie, ai contributi pubblici concessi dallo
status di ONLUS ai verdocratici, e la corretta applicazione della legge 189 oggi distorta nel suo significato originale.
AACI
Alberto Veronesi Â
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http://www.ilcinofilo.it/NewsPopup.aspx ... &idart=287