Ciao a tutti, bene Franco la dove dici "la selvaggina fà il cane e il falco e soprattutto il falconiere" vuol dire che siamo sulla stessa lunghezza d'onda a volte bastano poche righe per capirsi.
Parlare di starne è una questione molto delicata magari in seguito ci torniamo e perchè no di persona, ma vorrei prima esprimere il mo pensieroriguardo alla selvaggina stanziale e relative questioni in merito.
La selvaggina è "attrezzo" basilare per l'adestramento di un falco come pure per il cane da ferma ecco perchè c'è molto da dire, discutere, snoccolare, e sopprattutto riflettere.
Provero cercando di essere il piö sintetico posibile di parlarne anche se in occasione futura, non dietro ad una tastiera, ma di persona mi piacerebbe con i falconieri rprendere il discorso.
Forse non tutti sanno che l'Italia per quanto riguarda selvaggina stanziale autoctona. fagiani e lepri e in alcune zone anche buona presenza di rosse e starne non è seconda a nessuno! Bandite, Zone di Ripopolamento e Cattura, Zone di Rifugio, dove in pratica la caccia è vietata in quasi tutte le regioni Italiane sono piene, dico piene, di selvaggina autoctona e solo in queste zone la troviamo sia in Italia che all'estero. in altro terrirtorio dove la caccia è consetita è selvaggina di lancio e anche in questo caso è giusto fare una considerazione: sia in Italia che nel resto d'Europa in alcune (molto poche) Aziende Faunistiche o Riserve di cacia a pagamento i lanci non vengono effettuati la mattina stessa ma benì durante i mesi di Luglio e Agosto ecco che in Settembre e Ottobre i confronteremo con animali scaltri dall'ottimo comportamento molto smaliziati ma mai dico mai si comporteranno come quelli nati sul territorio.... un buon occhio umano subito coglie le differenze non mi soffermero a parlare del comportamento della selvaggina di lancio nel 2007 tutti avete avuto a che fare ma forse non tutti conoscono il comportamento di quella autoctona eppure basterebbe addentrarci nelle zone che ho sopra citato anche in automobile o a piedi (nessuno lo vieta) per vivere sulla propria pelle il comportamento di quei fagiani e di quelli lepri.
scoprire la realtà di queste zone e osservare il comportamento della selvaggina autoctona è " CULTURA VENATORIA"!!
Chi ha la fortuna o la sventura

di frequentare le prove di lavoro per cani da ferma ha la possibilità di confrontarsi con questi selvatici visto che le prove si effettuano anche in queste zone e durante la settimana rischiando il verbalino puoi mettere a contatto i cani con questa selvaggina (con il buon senso di lasciarla in pace nei mesi dell'accoppiamento). Certo con i cani non la uccidi devi solo cercare di fermarla mentre con il falco dovendolo far predare si rischia molto di piö che una sanzione amministrativa. Conosco comunque persone che falco sul pugno sono state beccate in queste zone (potrei fare nomi e luoghi) lungi da me il voler stimolare quello che è severamente vietato ma per quanto mi riguarda a queste persone "giö il cappello" meritano la mia comprensione e se volete stima, guardiamo piö in là del gesto di bracconaggio... queste persone assumendosi le proprie responsabilità rischiano molto ma lostimolo e l'importanza di dare al proprio falco l'occasione di un animale autoctono prendono il soppravento. Magari ci tentato 4/5 volte in una stagione magari toppando anche tutte le volte ma sai quanto vale quella toppata per la crescita del falco! RIPETO NON VOGLIO INCITARE NESSUNO AL PROIBITO :!: Â
Sia per i cani che per i falchi abbordare questi animali è molto difficile visto le difese naturali che hanno sia in ala che a terra :
LA LEPRE: Nel suo pellegrinare nitturno per nutrirsi si sposta in continuazione creando i "falli" cioè torna su i suoi passi, salta, scarta, passa e ripassa in continuazione negli stesi posti per confondere e non lasciare tangibili tracce della sua vera direzione... mentre albeggia si mette al covo con un mimetismo che nessun occhio umano (e non solo umano) puo scorgere. Se la metti "in piedi" con i cani o con il passaggio dell'uomo orecchie basse scatta e corre veloce, se poi è incalzata da qualsiasi pericolo sia dal cielo che da terra tenerci l'occhio è difficile... una lepre in fuga va a rifugiarsi in folti,roveti spessi e altri posti incredibili dove sia l'uomo con i cani che predatori naturali poche probabilità hanno di vincerla. Solo durante il periodo dell'amore diventano imbecilli da non credere comportandosi quasi senza difese. Se in azienda Faunistica o quant'altro ci troviamo difronte a lepri che si fanno avvicinare o scorgere al covo ci troviamo difronte a lepri nate in cattività !!
IL FAGIANO: Basta un rumore insolito, la chiusura di una portiera di auto, un fischio, o altro per vederli sottrarsi non solo di pedina ma alzarsi in volo anche ad una distanza di 200 metri dalla fonte di disturbo e piö ti avvicini alla loro rimessa piö loro si allontanano lasciandoti con il cane o con il tuo falco sul pugno a bocca aperta, molto aperta!!
SOLO QUESTI COMPORTAMENTI SI EVIDENZIANO NELLA SELVAGGINA AUTOCTONA!!
Ripeto tranne che nel periodo di accoppiamneto (Aprile, Maggio, Giugno) la selvaggina autoctona non si lascia avvicinare da nessuno!!!! Se non fosse per la presenza delle "fatte" diresti che non ci sono animali in quella zona.
Con tutta probabilità cacciatori con fucile o falco potrebbero dire " sai che mi frega se queste zone sono piene di bella selvaggina visto che non ci posso cacciare?"
Nienet di piö sbagliato e mi spiego: queste zone fanno da "polmone" al territorio confinante dove la caccia è consentita e si deve anche sapere che in queste zone si effettuano catture per lanciare poi questi animali autoctoni negli ambiti di caccia della stessa regione, ecco perchè non è vero che L'ITALIA E' UN DESERTO!! (Giovanni quando ti vedo ti mangio un'orecchio :twisted: )
Chiaro non basta un buon fucile o un buon falco per insidiarla ma per metterla in ala o scovarla (nel caso della lepre) ci vuole un cane con i controfiocchi... se il falconiere ha un buon cane da caccia con tutta probabilità arriverà lui e il suo falco ad incarnierarla prima del cacciatore con il fucile a spalla...l'importante è non demordere e mettere in preventivo le uscite a vuoto!! QUESTA E' VERA CACCIA!!
E se pensiamo che dietro a questo ben di Dio presente in queste zone c'è un lavoro scrupoloso non solo di sorveglianza da parte di guardie venatorie ma anche di volontariato, di cacciatori (non di imbecilli armati) per tenere a "bada" volpi e nutrie e quant'altro di nocivo. E' per l'importante lavoro di tutte queste persone che non dobbiamo dire che l'Italia è un deserto ( Giovanni quando ti vedo ti mangio anche l'altro orecchio :wink: )
Concludo riportando solo alcune zone che sono l'orgoglio del patrimonio faunistico autoctono Italiano:
- ARLUNO (MI)
- GAMBULO' (PV)
- VISTARINO (PV)
- CATTANEA (MORTARA)
- NOVARA ( VARIE ZONE)
- TOLLARA (AL)
- TORTONA (AL)
- TONCO (AT)
- NOVI LIGURE (AL)
- COLONIE PADANIE (CR)
- NURE (PC)
- TREBBIA (PC)
- MEZZANO/OSTELLATO (FE)
- MASERADA (TV)
- PARMA (VARIE ZONE)
- MODENA (VARIE ZONE)
- REGGIO EMILIA (VARIE ZONE)
- TOSANA (VARIE ZONE)
- PASIAN DI PRATO (UD)
Spero di non essere stato troppo invadente ma il discorso andrebbe maggiormente approfondito e spero di poterlo riprendere con tutta serenità seduto ad una tavola ben "GUARNITA"
Beppe