Lodolaio

Eh si manfredi, ricordo bene Joe, grazie a lei mi sono avvicinata a questo mondo. Per la cronaca... il folletto mangia come un porcello!!!
 
ragazzi, riapro questo topic per kiedervi d piu' su questo rapace, per esempio , si puo' utilizzare nella caccia vera??
io ipotizzo di si , visto ke ho letto sul libro di giovanni ke riesce a catturare le rondini ke migrano con lui, ma qualcuno l'ha mai usato?
 
ma se hai letto bene c'è scritto pure che in falconeria non sono dei validi cacciatori
sono buoni volatori a monte ma nulla piö..nulla piö inteso come aggressività  in caccia
 
giovanni , tu ne hai mai provato uno?
come mai non è utilizzato come "rapace scuola"? CREDO non abbia nulla da invidare al gheppio comune , eppure molti preferiscono quest'ultimo, perkè?
 
ciao da quello che ho letto il lodolaio in libertà  è 1 bravo cacciatore ma se addestrato è poco aggressivo e coraggioso e diventa troppo dipendente dall'uomo.

su internet ho trovato questo:



HABITAT
E' una specie migratrice, diventando gregario, formando cioè sia piccoli gruppi familiari sia grandi concentrazioni che la sera si radunano per passare la notte insieme.
E' dotato di una notevole resistenza che gli consente, se necessario, di attraversare lunghi tratti di mare: è un uccello migratore che nidifica in tutta Europa e nell'Asia Settentrionale.
In ITALIA è specie estiva, sverna in AFRICA MERIDIONALE e ASIA CENTRALE

Questo uccello rapace preferisce prati, pascoli, praterie, savane, torbiere, campi e paludi e le zone dove vi sono boschi di latifoglie e di conifere, spazi aperti fino a circa 500 m. di altezza, ma è anche presente nelle zone mediterranee nelle pinete, nei pioppeti e parchi urbani, nei luoghi dove vi siano corsi d'acqua, stagni e lagune
Per nidificare ha bisogno della presenza di grandi alberi, vicinanze con laghi o corsi d'acqua dove c'è maggior disponibilità  di cibo

I FALCHI LODOLAI giungono in Italia ad aprile e ripartono a settembre

Si considerano tre nuclei principali di nidificazione:
uno in PUGLIA e in BASILICATA
un altro in TOSCANA, UMBRIA e LAZIO
un terzo nella PIANURA PADANA

RIPRODUZIONE

Il nido viene scelto tra quelli abbandonati da altre specie, soprattutto le cornacchie grigie, posizionati su alberi piuttosto alti. A maggio iniziano i voli nuziali.
Le uova, di norma 2, ma in certi casi di osservazione anche 4 di colore bruno-giallastre macchiate di bruno-rosso vengono covate dalla femmina per 28-31 giorni, mentre il maschio caccia e procura il cibo.
C'è una sola covata l'anno.
I falchi lodolai sanno essere genitori molto amorevoli: le prede che servono a sfamare i pulcini, vengono pulite in modo molto accurato. Come tutti i Rapaci, anche i LODOLAI spennano gli uccelli che catturano prima di mangiarli ma, proprio per i loro pulcini, si impegnano ad offrire il cibo nel modo piö facile, nutrendoli imboccandoli delicatamente. I genitori non lasciano mai soli i piccoli e sono sempre pronti a difenderli da qualsiasi aggressore, in particolar modo le temibili CORNACCHIE, uno dei maggiori pericoli per le uova e i nidiacei anche di altri uccelli. La madre di LODOLAIO dà  prova di grande abnegazione (sopportazione, disagio, rassegnazione) formando con le ali spiegate una specie di tenda per proteggere la nidiata dai raggi del sole o dalla pioggia.
L'involo avviene dopo 28-34 giorni dalla schiusa.

Il LODOLAIO caccia le sue prede in volo, è un volatore eccezionale, terrore di tutti gli uccelli di media e piccola taglia che incrociano la sua strada, viene definito ACROBATA dei CIELI per la sua rapidità  e agilità , non teme confronti, al punto che perfino qualche pipistrello, di tanto in tanto, finisce tra i suoi artigli.
Di solito è attivo al crepuscolo e spesso divora le sue prede senza posarsi, quando cattura una libellula o qualche altro grosso insetto, lo mangia direttamente in volo, tenendolo ben stretto fra gli artigli ed eliminando con il becco le parti dure, come le ali e le zampe, per poi godersi, senza mai posarsi quelle molli e saporite. Sfrutta la tecnica dell'attacco diretto con rapida impennata oppure è capace di volare rasente il suolo ad alta velocità , cercando di predare gli uccelli colti di sorpresa, seguendoli tra siepi e bordi dei boschi.

Rondini, rondoni , passeri, colombi, insetti, come le libellule ma anche coleotteri (coccinelle, cervo volante, scarabei) lepidotteri (farfalle), ortotteri (grilli, locuste, cavallette) sono le sue prede preferite.

Tra la fine di luglio e la fine di agosto la famiglia inizia la prima migrazione verso sud, nel corso della quale i giovani si renderanno del tutto autonomi, migrazione che per questi giovanissimi falchi, ancora inesperti e particolarmente confidenti sono esposti a mille pericoli, facile preda di molti nemici naturali e fino a non molto tempo fa, ancora piö facile bersaglio per le doppiette dei cacciatori.
Nella seconda metà  del secolo scorso, la popolazione italiana del FALCO LODOLAIO si è drasticamente ridotta rispetto a quella originaria, che contava circa 300 coppie nidificanti.

Questi uccelli hanno infatti sofferto moltissimo anche a causa dell'inquinamento chimico, perché nutrendosi in buona parte di insetti, hanno subito piö di altri rapaci l'effetto nocivo dovuto all'uso e all'abuso dei pesticidi in agricoltura. Tuttavia, pare che già  negli anni 80 il loro numero si fosse stabilizzato.
Oggi, il numero di questi piccoli acrobati del cielo nidificanti in Italia si aggira, probabilmente, intorno alle 150-200 unità , mentre migliaia di lodolai migratori visitano il nostro Paese durante il loro lungo tragitto verso il Nord.



NOTIZIE - CURIOSITA'
Durante il periodo storico detto rinascimento, la falconeria era diventata così importante in Europa da costituire una disciplina di studio per la formazione delle case regnanti e della nobiltà .

Ogni persona di rango poteva possedere un Rapace, tanto da poter identificarsi nella formazione di una piramide a gradi.

Al RE spettava il GIRFALCO d'ISLANDA (Falco rusticulus)
Al CONTE spettava il FALCO PELLEGRINO (Falco peregrinus)
Al CAVALIERE spettava il FALCO SACRO (Falco cherrug)
Alle DONNE spettava il FALCO SMERIGLIO (Falco columbarius)
Ai GIOVANI spettava il LODOLAIO (Falco subbuteo)
Ai PRETI spettava lo SPARVIERE (Accipiter nisus)
Ai SERVI spettava il GHEPPIO ( Falco tinnunculus)
 
scusa...è roba vecchia ma non ho resistito, vuol dire "povero lodolaio".
chi vuole divertirsi con un animale è bene che se lo compri. e se si vuole divertire davvero si compri un criceto.
selvatico=competenze specifiche. un lodolaio poi...chissà  se sarà  ancora vivo... passo e chiudo e sottolineo :cry: ma anche un po  :evil:
 
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