gia, spero che il danno sia riparabile.. e che venga svolto un buon lavoro per poterle liberare e non vengano messe in esposizione con la scusa che non si possono reintrodurre come spesso accade senza un valido motivo... spero in una grossa multa per quei pezzi di..
Non scarichiamo tutto sul "tizio" autore del misfatto... se c'è un'offerta è perché esiste una domanda... più o meno conscia della possibile irregolarità.
Quando i falchi cominciano a costare troppo poco rispetto al mercato e soprattutto vengono venduti da intermediari... attenzione!
I falchi nati in Italia sono tutti geneticamente testati, quelli che provengono dall'estero? come si fa a fare un controllo sul DNA di un falco proveniente dalla Spagna o dalla Cecoslovacchia?
Poi si può anche dire: "chemmefrega, il CITES ce l'ha e costa 200 euro in meno...", ma se poi ci scandalizziamo di fronte a fatti come questo, mi pare incongruente. A parte le Bonelli, ma anche quei 6 pellegrini rubati... a qualcuno sarebbero stati venduti, o no?
Bisogna sempre andare dall'allevatore e vedere con i propri occhi... così si è sicuri che la provenienza sia quella giusta.
Altrimenti ci si tappano occhi, orecchie e bocca e per risparmiare due lire si cerca l'"affarone"... ma parte della responsabilità di molti misfatti è in mano anche a chi compra senza controllare le provenienze.
Personalmente già da parecchi anni, anche in Europa, ho smesso di fare compere da allevatori che non mi facevano vedere le coppie che nutrivano oppure che non mi sembravano affidabili (tipo chi vende falchi con anelli di diametro enorme...). Magari mi sbagliavo, ma per non rischiare...
Se i primi a contare i peli a chi vende fossero gli acquirenti... credo che sarebbe un bel passo avanti.
Ma tanto sono solo chiacchiere... l'occasione fa l'uomo ladro!