"crisi di mezza stagione"

alessiog

Falconiere Esperto
tranquilli non sono depresso :lol: è che oggi stavo parlando con India di falconi volati a caccia in questo periodo e nel discorso è venuta fuori questa particolare situazione, che coinvolge specialmente i falchi del primo anno e non solo, tenuti un po bassi di peso per addestrarli alla caccia, magari un po stressati, che possono avere degli improvvisi cali di rendimento. ne avete mai sentito parlare?
 
a me successe al inizio quando il falco "dalle nuvole" inizio a volare altezza ginocchie perche qualcuno mi consiglio di abbassarlo con quasi a digiuno dopo il volo perche non centratissimo, quando lo vidi vola cosi mi veni un'angoscia, per fortuna dopo una settimana con il giusto peso torno a fare quello che sa fare.
 
Credo pero che quello che intende Alessio sia un altra cosa.

Si, succede che i falchi soprattutto giovani, dopo i primissimi voli vanno alla grande, poi hanno un inspiegabile calo, questo è dovuto a molti fattori, uno potrebbe essere che quando iniziano a cacciare sono super gasati e danno il massimo perche vogliono concludere, poi pero quando hanno capito il giochetto tendono a risparmiare energie perche sanno che comunque vengono alimentati.

Di solito, se dopo il volo "deludente" vengono incapucciati ed alimentati a casa, mentre dopo un bel volo (anche senza cattura) vengono premiati, si rimettono in riga.
Comunque a volte mi è capitato che con questo metodo non migliorano.........

bell'argomento
 
Io per fortuna ho incontrato molte difficolta' nell'addestrare gli animali....ovvio per mi ainesperienza e cocciutaggine!!!quindi , o forse , qualcun altro avrebbe saputo di sicuro fare meglio e in tempi minori....ma andiamo al punto: il lanarietto dopo 1 mese dis top adesso sembra tornato in gran forma...vediamo un po'!!l'unico che nn ha mai avuto calo e' il pellegrino...buono per tutte le satgioni :) poi se parliamo del sacro...meglio riderci su :lol: dopo un tentativo sperimentale di imping transspecifico :lol: :lol: e al peso di 745 gr.....parte e si posa a30 mt a terra :cry: poi....riparte, si fa 300 mt in volo basso , prova atornare e si posa aterra sulla strada del ritorno!!quindi...io di argomentare ce n'ho!!cmq , seriamente, gli animali nn sono macchine...un giorno nn e' mai uguake a un altro e , spesso le forzature a cui li sottopioinamo noi significano tanto per loro!!!!poi c'e' il problema addestramneto ecc........
 
cali di prestazione sono effetivamente riscontrati in passato, a volte preferisco fermare il soggetto alzarlo di peso farlo riposare e poi ripartire, magari a pesi leggermente piö alti rischiando qualcosina coi giovani accade piö spesso che con gli adulti ma nn è detto che sia una regola.
i sacri se nn sono a peso giusto invece fanno sempre così come dice il dottore si posano e volano male.
buon volo
 
jery ha scritto:
Credo pero che quello che intende Alessio sia un altra cosa.

Si, succede che i falchi soprattutto giovani, dopo i primissimi voli vanno alla grande, poi hanno un inspiegabile calo, questo è dovuto a molti fattori, uno potrebbe essere che quando iniziano a cacciare sono super gasati e danno il massimo perche vogliono concludere, poi pero quando hanno capito il giochetto tendono a risparmiare energie perche sanno che comunque vengono alimentati.

Di solito, se dopo il volo "deludente" vengono incapucciati ed alimentati a casa, mentre dopo un bel volo (anche senza cattura) vengono premiati, si rimettono in riga.
Comunque a volte mi è capitato che con questo metodo non migliorano.........


bell'argomento


infatti India mi diceva che è stato ormai accertato negli anni che il nutrire a casa dopo un volo deludente risolve poco o niente.
quello a cui mi riferisco è un falco che tenuto a peso per cacciare con determinazione, si faccia un lungo periodo senza riposo o pasti sotanziosi, cioè si trova un po stressato, magari allo stesso peso o anche solo 10 grammi in meno del peso di caccia, improvvisamente ad avere le pile scariche, a non riuscire a volare col vigore necessario ad un'azione di caccia efficace. di solito un breve periodo di alimentazione ricca e di riposo lo rimettono in sesto, ma ci vuole comunque attenzione.

bas penso sia la traduzione italiana proprio della midwinter anemy :!: :?: di sicuro il concetto va oltre i piccoli cali o i voli non costanti classici per un falco del primo anno.

Amad dopo aver visto il tuo super falco oggi direi che non corre questo rischio :wink:
 
Secondo me non è assolutamente correlata "all'anemia di mezzo inverno" ( chiamata così perchè sopraggiunge di solito a metà  della stagione invernale).
Ho notato lo stesso problema anche nelle mie femmine ( no nel maschio ).
L'alimentazione è sempre stata molto ricca e nutriente.
Potrebbe essere una sorta di stanchezza essendo i primi voli e sentendo le prime fatiche da acido lattico??
Bell'argomento
Buon volo

Davide
 
sono sicuro che l'argomento sia interessante...ma alla fine questi argomenti piö tecnici cadono nel dimenticatoio... :cry:

Davide non so se puo considerarsi o meno correlata con la mwa, comunque vedo che al di la della questione in se, ci sono molti casi in cui un po tutti si trovano con cali di prestazione, grandi o moderati che siano, forse analizzandoli meglio si puo trovare una soluzione valida per tutti....piö che altro per far capire che ci deve essere un equilibrio tra chi gioca troppo sul peso e chi fa volare sempre e comunque a qualunque costo. perché il fatto curioso è che alla fine entrambi ottengono falchi dai risultati mediocri. i primi perché stressano troppo il falco e non lo rispettano, i secondi perchè volando il falco a pesi eccessivi creano un girellone appoggiatore. il bello, anzi, il brutto, è che come sappiamo falco troppo grasso = falco troppo magro :!: e allora dove sta la verità ? com'è una corretta gestione del falco da caccia (o che vorremmo fosse da caccia)? si deve dare piö peso al peso (scusate il gioco di parole) o alla libera iniziativa dell'animale? il discorso cambia con falchi del primo anno? e secondo voi in che termini? scriveteeeeeeeeeeeeee :D
 
i falchi giovani hanno un piumaggio piö lungo meno forte e devono far maggior fatica per volare a livelli che noi reputiamo eccellenti, e quindi presumo che ci sia anche questo che influisca sul comportamento.
buon volo
 
Alessio.......l'hai chiamata....ieri e oggi ho incontrato 2 fagiani,il falco super attento e a peso di caccia,ma due inseguimenti pietosi... :cry:
 
C'è chi ritiene utile x tutti i falchi(anche quelli di grossa mole quindi) sapere qual'è la perdita di peso in grammi/ora. Se si conosce tale dato si puo far volare, 4-5 gironi al peso di caccia e un paio di gironi al peso di volo.
 
Silvio neanche l'avessi fatto apposta :oops:

Stefano permettimi di dissentire, il piumaggio morbido e le penne piö lunghe dei giovani sono appositamente così per facilitare il volo vista la scarsa esperienza dei giovani dell'anno, non certo per creare impedimenti :!:
quello che non va in un volo a monte di un falco giovane puo essere difficoltà  oggettiva del falconiere a far capire al falco che deve salire, con alcuni soggetti mancanza di predisposizione fisica, poi sulla preda scarsa esperienza e poca abilità  nell'usare le zampe per legare/colpire.... giocando molto sul peso e sottoponendo il giovane falco a periodi di bassa condizione si hanno i problemi che qui si vogliono analizzare. esattamente come un falco adulto fatto cacciare molti giorni di fila, senza tener conto della necessità  di fornire un'alimentazione adeguata e soprattutto senza tener conto dello stato di allenamento in cui si trova. è come se uno ricominciasse a correre dopo mesi di pausa e pretendesse di farlo ogni giorno con le stesse prestazioni, senza tener conto x es. dell'accumulo di acido lattico.

Vito non so, penso che il sistema sia sicuramente valido, ma personalmente preferisco affidarmi al mio "occhio" piö che a calcoli quotidiani, esattamente come non peso mai le razioni giornaliere che do ai falchi...sarebbe interessante sentire qualcuno che applica questi metodi :wink:
 
Infatti , le penne dei giovani servono proprio per imparare a volare, quindi spece nei pellegrini ogni ani si accorciano un po.
un mio amico non ha potuto volare il pelle durante il primo anno e la muta la rifatta esattamente della stessa lunghezza.

Io in questi giorni ho alzato di peso tutti i falchi, solo che ho esagerato..... infatti oggi erano tutti scazzati ed il maschio adulto di pell, ha rifiutato persino un fagiano (sua passione)
il giovane si è fatto scartare da una gazza praticamente presa.......
ancora la notte non fa quel freddo che dovrebbe.
 
Alessio io uso questa tecnica e peso sempre tutto, solo che non ho mai sperimentato il tutto a caccia e quindi non ho nulla di utile per ora, spero...

Bellissimo argomento. :)
 
Vito è molto interessante...a questo punto aspettiamo con ansia le prime quaglie, di rilascio o no per cominciare fa lo stesso :wink:

pero mi sorge spontanea una domanda, con questo sistema, come si puo tener conto in modo così matematico delle variabili tipo la temperatura esterna, specialmente con falchi piccoli? non si rischia di standardizzare troppo la gestione? (ribadisco che non so praticamente niente di questo sistema)
 
Alessio, prima di provare a risponderti, voglio farti i complimenti per la tua umiltà  ed apertura mentale...nonostante la tua notevole esperienza, non solo in materia di falconeria. :)

Per le temperature non è un grosso problema. Se si tiene il rapace all'interno e si fa prendere il sole attraverso una vetrata per 1-2 ore al giorno, il peso puo essere previsto con estrema precisione. Tenere un rapace come il g.a all'esterno è un rischio molto grande. Come ben sai esiste la tabella delle 22ore di E.Mc.Ellroy(spero si scriva così :oops: ). Questa tabella oltre a permetterti di calcolare la perdita di peso in grammi/ora ti permette di capire molto bene qual'è la "finestra" di peso in cui il rapace è al giusto peso di caccia. Il tutto corrisponde ad una perdita oraria quasi nulla. Una volta capito il meccanismo si puo prevedere con molta precisione il peso del falco e lo si puo far volare con una certa elasticità  ad orari diversi.

Riipeto che la mia esperienza è relativa alle fluttuazioni di peso con molte variabili costanti. Quando inizierà  a volare e a cacciare la quantità  di energia consumata sarà  diversa e per calcolare la perdita oraria sarà , inizialmente, piö comlesso.
 
Vito ancora ho da pedalare.... :x in falconeria poi, dove tutti sono piö bravi di tutti e ognuno fa a modo suo piö riesco a mantenermi "aperto alle novità " e meglio è. fin'ora mi ha solo aiutato a crescere :wink:

tornando al discorso, già  se lo tieni all'interno ti togli un bel po di variabili, io che tengo tutti fuori sarei piö in difficoltà ...quello su cui mi baso io è grossomodo sapere con quanto (non pesato) e quale cibo ottengo un calo o un aumento di peso, affinando questo sitema con l'esperienza e la conoscenza di ogni soggetto (considerando che nella stessa specie e a parità  di dimensioni e di condizioni esterne, un falco tranquillo consuma la metà  di uno agitato (anche solo "psicologicamente" ).
tendo a fidarmi molto di come "vedo" i miei falchi prima di volare e ormai raramente non indovino se voleranno bene o no, bilancia apparte. quella mi serve piö per sapere se il falco legherà  o stoccherà  con decisione o attaccherà  la preda senza quel pizzico di impegno in piö che ci vuole....visto che a volte si parla anche di solo 5 grammi...
 
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