coppaloni

Se ho capito bene un utente di questo forum è stato allievo del grade maestro...sarebbe molto bello una descrizione vissuta in prima persona. :)
 
come avete gia" commentato sono due esemplari diversi ma belli nella loro differenze. uno vive nei deserti e' un altro puo' stare nei posti freddissimi. il mio harris quando in inverno vado acaccia; se la temperatura e' piu' fredda di 10 sotto zero, non si muove dall' albero. :lol: invece l' astore che avevo prima ; lo lasciavo tutta la giornata con 30 gradi sotto zero e' per lui era normale.. :mrgreen:
 
gira e rigira si casca sempre là , quello è meglio di dell'altro preferisco questo e per me è il massimo, solita storia...... cosa ha lasciato un grande maestro della falconeria ai posteri? queste sciocche discussioni sterili? dai per favore adesso si rigira nella tomba x così dire
possiamo parlare del suo metodo che secondo me è piö costruttivo piuttosto del basso volo( che tra le altre nn gli piaceva nemmeno poi tanto)
buon volo
 
Bè il Suo metodo è in larga parte o del tutto inapplicabile oggi, in primis per la provenienza dei falchi. tutti i noi oggi voliamo nidiacei d'allevamento, piö o meno bravi, ma nidiacei d'allevamento. i falchi di Coppaloni erano un'altra storia. dovresti fare almeno un anno di hacking ... :roll:

poi se mettendo in volo il nostro falco ci infiliamo le mani in tasca e ci sentiamo Coppaloni è un problema nostro ..... Secondo me quello che conta non è propriamente il metodo ma il messaggio di estetica, stile e ammirazione per la natura e per i falchi, che bisogna tenere presente di questo grande falconiere, e svilupparlo ognuno con il suo metodo cercando di ottenere sempre il massimo dai nostri animali.

x es., oggi il mio girsacro giovane al secondo volo della giornata ha stoccato in testa una fagiana uccidendola (la terza che vedeva nella sua vita)...e la mia pell di 700 grammi ha legato magistralmente un fortissimo fagiano maschio grosso il doppio di lei finendolo in pochi istanti, confesso che ho provato una sensazione di totale estrema soddisfazione.
 
Nei testi di ogni genere , falconeria e non , si legge di pionieri di un settore , di intuitori di cose che , nell'epoca in cui vissero nessuno aveva colto....dire" ..si rigir NElla tomba...."oppure"..mava questo o quello..."per me nn ha gran senso!!sappiamo che tutto evolve e molte cose sono state confutate , molte teorie riviste e aggiornate se non modificate in toto!!!!si sa , l'uomo ha bisogno di concetti finiti , ben delineati perche' questo e' ben acettato dal suo intelletto ma.....coppaloni apparteneva a un'epoca diversa, che poi ognuno carpisca delle sue osservazioni cio' che desidera...piu' volte l'ho detto e ridetto..alla fine ognuno fa cio' che vuole e che puo'!!!!nei limiti del suo essere e dei suoi obiettivi...io mi scalderei per una non ricerca, per un non desiderio di evoluzione piuttosto che per una mancanza di uniformita' a delle teorie e metodiche di un tempo glorioso ma che fu'....
 
è vero che i pionieri della falconeria si rifanno a metodi antichi e che i falchi che volano erano tutti di cattura, come si usava ai tempi di federico II, pero la sostanza nn è molto cambiata, è cambiato il modo di approcciarsi alla falconeria il modo di "interpretare" la falconeria in senso stretto.
le necessità  di un rapace ( ora provoco) nn le conosciamo, perchè nn parliamo la stessa lingua, cerchiamo di interpretare la loro gestualità  le loro reazioni con l'esperienza e l'osservazione.per trarne un vantaggio sia economico che estetico che di potere sulla natura. detenere un super predatore è un modo x dire : ho il potere di vita e di morte su altre creature, godiamo della bella cattura che rende vivo il falco ma un po' meno la preda di quel momento.
una volta nn esistevano gli imprintati eppure adesso molti di noi li considerano il top, e allora dov'è la verità ?
buon volo
 
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