Cessioni amatoriali: ricevuta?

Eriospatha

New member
Buonasera a tutti, mi sono informato con vari commercialisti e perfino sui forum dedicati ai cani e gatti, ma non ho reperito notizie certe al 100%.
Nel caso un proprietario di una o due coppie di Gufi reali (allegato A) abbia una volta all'anno una nascita di max 3 o 4 pullus e questi ultimi vengano ceduti ad altrettanti privati, è obbligatoria una ricevuta che indichi il prezzo a cui sono stati ceduti gli animali? Inoltre, è obbligatorio inserire questo reddito sotto la voce "altri redditi" del 730? Esiste una cifra di guadagno annuo massima entro la quale non è obbbligatorio dichiarare queste vendite fra privati? Trattasi di allevamento amatoriale per il quale già  so che non deve essere aperta partita IVA, dato che eventuali guadagni risulterebbero molto ridotti rispetto all'attività  principale di tutt'altra natura. Come vi comportate voi e come vi sono stati ceduti i vostri rapaci? Mille grazie
 
Eriospatha ha scritto:
Buonasera a tutti, mi sono informato con vari commercialisti e perfino sui forum dedicati ai cani e gatti, ma non ho reperito notizie certe al 100%.
Nel caso un proprietario di una o due coppie di Gufi reali (allegato A) abbia una volta all'anno una nascita di max 3 o 4 pullus e questi ultimi vengano ceduti ad altrettanti privati, è obbligatoria una ricevuta che indichi il prezzo a cui sono stati ceduti gli animali? Inoltre, è obbligatorio inserire questo reddito sotto la voce "altri redditi" del 730? Esiste una cifra di guadagno annuo massima entro la quale non è obbbligatorio dichiarare queste vendite fra privati? Trattasi di allevamento amatoriale per il quale già  so che non deve essere aperta partita IVA, dato che eventuali guadagni risulterebbero molto ridotti rispetto all'attività  principale di tutt'altra natura. Come vi comportate voi e come vi sono stati ceduti i vostri rapaci? Mille grazie

Il quesito che hai posto è esclusivamente fiscale, per cui credo che un commercialista DEBBA saperti rispondere con assoluta sicurezza.
Non c'entra nulla la natura del prodotto da cui ricavi (gufi reali o capre, o miele o palme etc) la domanda da porre ad un qualsiasi commercialista è questa:
se vendo qualsiasi cosa prodotta da me, fino a quanto posso guadagnare vendendola privatamente, senza doverci pagare le tasse aprendo un partita iva?
La ricevuta con il prezzo sopra è un documento che serve ai fini fiscali e in questo caso deve riportare i dati fiscali del venditare, senza questi non serve e nulla.
Se poi un acquirente vuole un foglio di carta con scritto "il gufo l'ho pagato 100 euro"... per chissà  quali eventuali utilizzi futuri... io se fossi un allevatore, di fronte a cotanta "fiducia", lo inviterei cortesemente a comprarlo da un'altra parte.
Salutoni.
 
La ricevuta con il relativo costo dell'esemplare puo servire in caso di assicurazioni che non risarciscono l'eventuale animale se non sanno il costo effettivo!
 
Marsh ha scritto:
La ricevuta con il relativo costo dell'esemplare puo servire in caso di assicurazioni che non risarciscono l'eventuale animale se non sanno il costo effettivo!

Personalmente sono stato risarcito per un incidente occorso ad un mio astore a caccia e non ho dovuto presentare nessuna ricevuta d'acquisto perchè il mercato dei rapaci è pubblico e conosciuto. Basta andare su internet e le assicurazioni trovano tutti i prezzi di riferimento che vogliono.
Poi c'è il valore dell'addestramento che non è quantificabile statisticamente, ma che comunque deve essere considerato nel valore generale del falco.
E' come dire che se ti devono risarcire il cane devi presentare la fattura d'acquisto... ma quando mai?... :wink:
 
ritengo che tra privati non necessita nessuna ricevuta,ma bensì una scrittura che indica la cessione gratuita con relativi dati dell'animale in oggetto e rispettivi nominativi delle parti,solo in caso di iscrizione alla cciaa con relativa partita iva, come allevatore, allora si che necessita una fattura di vendita che comporta tutto l'iter burocratico delle imposte.
 
nemmeno gli allevatori riconosciuti e con molte coppie rilasciano la ricevuta spesso.. lo so per esperienza.. e addirittura anche i venditori che importano dall'estero.. so di due ragazzi che acquistando una femmina di harris e un gufo reale nello stesso giorno gli hanno fatto un solo scontrino. e controllandolo con calma a casa si sono accorti che la cifra sullo scontrino era di soli 500 euro. quando la loro spesa arrivava intorno ai mille euro..
 
barnowl ha scritto:
nemmeno gli allevatori riconosciuti e con molte coppie rilasciano la ricevuta spesso.. lo so per esperienza.. e addirittura anche i venditori che importano dall'estero.. so di due ragazzi che acquistando una femmina di harris e un gufo reale nello stesso giorno gli hanno fatto un solo scontrino. e controllandolo con calma a casa si sono accorti che la cifra sullo scontrino era di soli 500 euro. quando la loro spesa arrivava intorno ai mille euro..


I "venditori che importano dall'estero"... ? in Italia, quelli che rilasciano lo "scontrino"... sono pochetti... e se anche quelli fregucciano sul prezzo...... c'è da stare allegri... ;-)
 
i falchi presi da privati? nessuno di quelli da me visti ha mai rilasciato una ricevuta privata a mo' di fattura, tutti soldi a nero??
buon volo
 
Con tutto quello che dicono sulla falconeria,facciamo anche girare la voce...commerciano in nero,non dichiarano le entrate per la vendita dei falchi!!! :x :x :x
 
Marsh ha scritto:
Con tutto quello che dicono sulla falconeria,facciamo anche girare la voce...commerciano in nero,non dichiarano le entrate per la vendita dei falchi!!! :x :x :x

Fare due falchi all'anno e cederli, non credo sia "interessante" per la Guardia di Finanza... è come fare una cucciolata di setter e dare i piccoli... nessuno ha mai avuto problemi. Ma la legge prevede che chi possiede piö di due "cagne fattrici" e che denunciano all'ENCI varie cucciolate all'anno, debbano mettersi in regola con la finanza. E' ovvio che se uno fa 30 cuccioli all'anno... fa un po' fatica a sostenere che li regala tutti agli amici... :wink:
Poi, chi compra e rivende, non è un allevatore, ma un commerciante e il discorso è ancora differente.
Gli allevatori che si definiscono tali e si pubblicizzano come tali, immagino che abbiano le carte in regola...
Per quanto ne so io, in Italia ci sono allevatori di rapaci che rilasciano regolare fattura e certificato veterinario di sana costituzione all'atto del ritiro.
All'estero... non è tanto frequente... ma si sa: l'erba del vicino è sempre piö verde... ;-)
Per cui nessuna voce che gira... basta non esagerare e tutto rientra nella norma.
 
penso che dipende dal buon senso civico dell'allevatore anche amatoriale informarsi se sia tenuto a denuncia fiscale degli introiti derivati da cessione di rapaci.
buon volo
 
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