E’da diverso tempo che leggo i messaggi del portale ma non ho mai visto ne letto grandi cose.
Mi viene spontaneo chiedermi:che non sia per tutti quei vincoli che si trovano per comunicare
Leggo spesso il sito “cetreria.com� e osservo che oltre a determinare in modo chiaro le varie branchie della falconeria in esso ,APERTO A TUTTI, ognuno chiede o da propie esperienze in modo chiaro e soprattutto senza polemicare con nessuno.
Sarebbe cosa bella se anche il nostro portale fosse messo a disposizione di tutti senza autorizzazioni e senza tutte quelle parole in inglese che complicano solo la vita a chi come me non lo conosce.
Non tutti siamo laureati in lingue.
Sono dell’avviso che facendo cosi,noi falconieri e tutti gli aspiranti che tali vogliono diventare,possiamo evitare di cadere nelle maglie di quei pochi commercianti i quali a nulla interessa sapere in che mani finiscono i propri falchi ,curandosi solo del proprio profitto.
In Italia ormai ci sono tanti allevamenti a carattere amatoriale dove i propri nati sono curati e gestiti
come veri figli e quando vengono ceduti lasciano sempre del vuoto dentro.
Quindi un mio consiglio sarebbe quello di aprire a tutti .Poi ognuno si prendera tutta la responsabilità per cio’ che scive.
bassovolo
Mi viene spontaneo chiedermi:che non sia per tutti quei vincoli che si trovano per comunicare
Leggo spesso il sito “cetreria.com� e osservo che oltre a determinare in modo chiaro le varie branchie della falconeria in esso ,APERTO A TUTTI, ognuno chiede o da propie esperienze in modo chiaro e soprattutto senza polemicare con nessuno.
Sarebbe cosa bella se anche il nostro portale fosse messo a disposizione di tutti senza autorizzazioni e senza tutte quelle parole in inglese che complicano solo la vita a chi come me non lo conosce.
Non tutti siamo laureati in lingue.
Sono dell’avviso che facendo cosi,noi falconieri e tutti gli aspiranti che tali vogliono diventare,possiamo evitare di cadere nelle maglie di quei pochi commercianti i quali a nulla interessa sapere in che mani finiscono i propri falchi ,curandosi solo del proprio profitto.
In Italia ormai ci sono tanti allevamenti a carattere amatoriale dove i propri nati sono curati e gestiti
come veri figli e quando vengono ceduti lasciano sempre del vuoto dentro.
Quindi un mio consiglio sarebbe quello di aprire a tutti .Poi ognuno si prendera tutta la responsabilità per cio’ che scive.
bassovolo
