BINOMIO INDISSOLUBILE : il falco e il cane da ferma

...ebbravo Dom direi 10 con la lode !

Il cane da ferma e di qualsiasi razza direi che e' appunto l'ideale sia per alto e basso volo,l'importante che sia dotato di una solida ferma questo permettera' al falconiere di scegliere la posizione miglore per quanto riguarda il bassovolista mentre per l'altovolista gli permettera' di mettere in volo il falco prima che il cane vada in ferma....il cane sotto che batte il terreno e il falco sopra ben centrato e' il top.....se poi si e' in azienda faunistica non correremo il rischio di stancare il falco l'incontro e' assicurato :wink: ....altro vantaggio che avremo con il falco in volo e il cane che batte il terreno e' che se il cane sfrulla cioe' non ferma (anche i migliori possono toppare a volte)o accidentalmente il falconiere mettera' in volo il fagiano o starna il nostro falco avra' cmq la possibilita' di attaccare.......se non siamo in azienda faunistica le occasioni non saranno molte anzi....quindi meglio non sprecarle  :wink:

Non possiamo nascondere che la maggior parte delle volte ci troveremo di fronte a selvaggina di allevamento con brevi voli di rimesse....ecco l'utilita' del cane non coretto all'involo della nostra preda....il cane sotto che rincorre la terra' in ala piu' a lungo e per l'altovolista sara' un vantaggio non da poco........quindi dedicherei piu' tempo alla corretezza del falco a terra con preda che altro.....

La correttezza all'involo del selvatico la si puo' ottenere in diversi modi pero' prima il cane lo lascermo rincorere in modo da convincerlo che non riesce ad abboccarla.... La meno traumatica e una lunga corda e una buona quantita' di fagiani e starne a perdere.....lasciamo che il nostro cane vada i ferma lo lasciamo il piu' possibile in ferma(per lui masticare l'efulvo con il propio naso e' gioia) se tenta di accostare lo lasceremo fare fino a una distanza utile e sicura che non metta in volo l'animale se tentera' di caricare dovremo essere pronti e scaltri e tirare la corda come si muove intimandogli decisi la parola STOP,sempre accarezzandolo e rasicurandolo lo lasceremo tranquilamente gustarsi l'emanazione.....avremo preventivamente legato bene al nostro piede o alla mano la corda lunaga una decina di metri....all'involo della preda lo lasceremo fare senza dire nulla a fine corsa della corda il colpo sara' tale che il nostro cane restera per un momento sbalordito e noi con voce decisa ripeteremo la parola STOP....naturalmente questo esercizio non va eseguito una volta al mese....ma per ottenere buoni risultati almeno due volte alla settimana....con selvaggina se pur di voliera ma sana e di buona ala.....perche' se nel corso dell'addestramento il cane riuscira' ad abboccare perche' la starna o la fagiana stentano a partire e il cane e' pronto e noi magari lenti.....saranno dolori a convincerlo perche' avra' provato la libidine dell'abbocco.....
 
BEPPE";p="23335 ha scritto:
...ebbravo Dom direi 10 con la lode !

Il cane da ferma e di qualsiasi razza direi che e' appunto l'ideale sia per alto e basso volo,l'importante che sia dotato di una solida ferma questo permettera' al falconiere di scegliere la posizione miglore per quanto riguarda il bassovolista mentre per l'altovolista gli permettera' di mettere in volo il falco prima che il cane vada in ferma....il cane sotto che batte il terreno e il falco sopra ben centrato e' il top.....se poi si e' in azienda faunistica non correremo il rischio di stancare il falco l'incontro e' assicurato :wink: ....altro vantaggio che avremo con il falco in volo e il cane che batte il terreno e' che se il cane sfrulla cioe' non ferma (anche i migliori possono toppare a volte)o accidentalmente il falconiere mettera' in volo il fagiano o starna il nostro falco avra' cmq la possibilita' di attaccare.......se non siamo in azienda faunistica le occasioni non saranno molte anzi....quindi meglio non sprecarle  :wink:

Non possiamo nascondere che la maggior parte delle volte ci troveremo di fronte a selvaggina di allevamento con brevi voli di rimesse....ecco l'utilita' del cane non coretto all'involo della nostra preda....il cane sotto che rincorre la terra' in ala piu' a lungo e per l'altovolista sara' un vantaggio non da poco........quindi dedicherei piu' tempo alla corretezza del falco a terra con preda che altro.....

La correttezza all'involo del selvatico la si puo' ottenere in diversi modi pero' prima il cane lo lascermo rincorere in modo da convincerlo che non riesce ad abboccarla.... La meno traumatica e una lunga corda e una buona quantita' di fagiani e starne a perdere.....lasciamo che il nostro cane vada i ferma lo lasciamo il piu' possibile in ferma(per lui masticare l'efulvo con il propio naso e' gioia) se tenta di accostare lo lasceremo fare fino a una distanza utile e sicura che non metta in volo l'animale se tentera' di caricare dovremo essere pronti e scaltri e tirare la corda come si muove intimandogli decisi la parola STOP,sempre accarezzandolo e rasicurandolo lo lasceremo tranquilamente gustarsi l'emanazione.....avremo preventivamente legato bene al nostro piede o alla mano la corda lunaga una decina di metri....all'involo della preda lo lasceremo fare senza dire nulla a fine corsa della corda il colpo sara' tale che il nostro cane restera per un momento sbalordito e noi con voce decisa ripeteremo la parola STOP....naturalmente questo esercizio non va eseguito una volta al mese....ma per ottenere buoni risultati almeno due volte alla settimana....con selvaggina se pur di voliera ma sana e di buona ala.....perche' se nel corso dell'addestramento il cane riuscira' ad abboccare perche' la starna o la fagiana stentano a partire e il cane e' pronto e noi magari lenti.....saranno dolori a convincerlo perche' avra' provato la libidine dell'abbocco.....


Rieccomi dopo poche ferie e gorizia

Condivido tutto quanto espresso dà  beppe.Si sente tutto il mestiere !!
A proposito del fermo al frullo, se non basta la corda,ci sono altri metodi che beppe conosce meglio di me ,ma che possono essere descritti solo sul privato.


PS

caro beppe nello stand di franco avrei voluto presentarmi,ma eri inpegnato con alti ...poi mi sei spararito,Sara per un 'altra volta.

francesco
 
Ciao Francesco, hai perfettamente ragione altri metodi in privato  :wink:

Il fatto che non ti sei presentato in occasione di Gorizia ti costera' un caffe' spero presto insieme a Franco con piu' tranquillita' di Gorizia......
 
vedo solo ora,.. troppo buono Beppe per il 10 e lode  :) .

Se vi viene in mente qualche altro accorgimento sull'impiego del cane ben venga,.. credo che sia utile a molti... e comunque un po' di cultura cinofila, in campo venatorio, male non fa  :wink: .

Ciao, Dom.
 
non e' detto che l'essere corretto al frullo sia sempre da preferire:
in zone molto sporche, sulla beccaccia, il cane che "da dentro" costringe il selvatico a stare in ala, dando cosi' piu' possibilita' all'accipitride di catturarla.

per quel che riguarda il volo a monte, ai raduni spesso ho avuto l'impressione che il fagiano di rilascio, con un falco 100m sopra la testa, deve essere "spinto" a restare in volo, altrimenti si appiatisce a terra rendendo vana la picchiata.

io direi che fermo restando il rispetto del falco e della sua preda da parte del cane, come al solito in falconeria, non ci sia una regola ferrea, ma occorra seguire la tecnica piu' adatta a tipo di terreno, di selvatico, stile di caccia e condizioni meteo.
 
Leggo solo ora questo topic e con grande piacere ci trovo un "trialerman" di razza come Bonacina (Beppe) a parlare con tanta cognizione di causa di cani da ferma e del loro utilizzo in falconeria.
Una precisazione, il convegno di cui parlava Beppe ad inizio topic, è stato fatto dal Pointer Club d'Italia il 13 e 14 gennaio 1996 a Castagneto Carducci con prova pratica Pointer e Falchi nei terreni mitici di Bolgheri dei Marchesi Antinori con i pellegrini di R. Vella e del mio amico Gino Taddei. Io c'ero e fu uno spettacolo indimenticabile come indimenticabile è il posto per i cultori delle prove di lavoro per cani da ferma di razze inglesi.Peccato non si siano creata ulteriori e migliori condizioni per ripetere l'esperienza di allora.
x Beppe, in cinofilia non ho raggiunto i tuoi risultati. Diversi cani preparati e presentati da me in caccia pratica soprattutto al Sud e nei trofei del Pointer Club  nei mesi non di caccia, poi prove a beccacce, un po di allevamento e.... c'è una cosa che ci ha indirettamente fatto incontrare (escludendo Campo Felice dove tutta la cinofilia si ritrova) e che mi è rimasta in gola, ed e stata la Ris. di CAC di batteria dietro al tuo GIUDA della mia BOUQUET di SANTARUBA all'Euroderby condotta da Emanuele Targetti.
Scherzo, Giuda MERITAVA DI VINCERE la batteria e l'Euroderby ,e meritava la CARRIERA STRAORDINARIA che ha fatto.
Tornando all'utilizzo dei cani da ferma in particolare nella caccia col falco io penso questo:

La necessità  di avere un cane corretto al frullo, molto dipende dal rapporto che deve instaurarsi fra cane e falco nella distinzione dei ruoli e del lavoro specifico, in buona sostanza non devono "pestarsi i piedi" o al piö tollerarsi a vicenda;
per fare questo credo sia un bene che stiano vicini anche di box.
lavorare un cane in modo specifico per la caccia col falco giova molto, escludendo tutta una serie di esercizi e pratiche non funzionali ( riporto selvaggina per esempio).
la presenza del falco in genere condiziona molto il selvatico, sia nella mobilità  a terra che nella immediatezza al volo ,oltre che nella volontà  di rimettersi molto lungo.(le prede in genere preferiscono occultarsi a terra piuttosto che palesarsi in volo).Chiedere per conferma caro Beppe a Giorgio Baldoni che mi raccontava di vedere in Polonia in allenamento, sotto la ferma del cane e con in volo un magnifico terzuolo di ibrido, le starne letteralmente terrorizzate e schiacciate al suolo incuranti della sua stessa presenza.
io credo che per far funzionare al meglio il binomio cane - falco sia giusto considerarli un tutt'uno nella gestione della caccia e nell'azione di predazione, niente di facile, ma come ci raccontava l'indimenticabile Giovanni Radice allevatore di pointer "della Gaia" in società  con Ernesto Coppaloni (e qui i falconieri sapranno di chi parlo), vedere Ghiachino il vecchio condurre Or del Cecina e Coppaloni con Baronetto Tavo sul pugno a Bolgheri, era sufficiente per comprendere quanto sia alto il senso estetico dell'arte della Falconeria.

Un saluto

Vincenzo

allegato: "ATTESA" quadro ad olio di mia produzione
 
Vincenzo, condivido pienamente il tuo post,.. su questo forum la presenza di cinofili preparati è sicuramente utile..  :wink: .

Complimenti per "ATTESA".. saper raffigurare con quel dettaglio un animale non è sicuramente facile,.. riuscire a dargli l'espressione voluta.. che ben si legge dallo sguardo, è da veri artisti...  :) .


Ciao, Dom.
 
Grazie per i complimenti Dom,

io credo che cultura cinofila e cultura venatoria trovino la loro massima espressione in Falconeria, basta volerlo, ad ognuno la scelta.

Vincenzo

allegato: "Argento del Binario" olio su tela di mia produzione
 
sei bravo davvero, mi piacciono questi oli.
il binomio è pero assai difficile da ottenere, secondo me ci volgiono anni di preparazione sui cani e coi falchi prima di cercare di realizzare questa situazione.
buon volo
 
Grazie per i complimenti Stefano,
hai ragione non è semplice, sui tempi pero consentimi di dire che dipende anche molto dagli animali che ti trovi a lavorare.

Vincenzo
 
WOW

hai conosciuto OR DEL CECINA del compianto Dr. Meucci? fantastico
abitavamo ad un tiro di schioppo !
 
purtroppo no,
per motivi anagrafici, ma per gli amanti del pointer come me, sentirne parlare da chi lo ha visto correre in prova e cacciare, come nell'episodio citato dall'Avv. Radice nel precedente post, è sempre stato una emozione incredibile.
Nella caccia, in Cinofilia, si vive di emozioni come credo in Falconeria, mondo a me nuovo ma già  oramai "in circolo Arterioso".
Or è stato un grandissimo, è finito da grandissimo (perso o rubato non si è mai saputo) ed è diventato leggenda. Il Dr. Meucci per quello che mi hanno raccontato pointermans di una certa età  che hanno condiviso un periodo cinofilo, me lo hanno sempre descritto sopratutto come un accanito cacciatore oltre valente allevatore anche di setters.

vincenzo
 
tukutela";p="31230 ha scritto:
Grazie per i complimenti Stefano,
hai ragione non è semplice, sui tempi pero consentimi di dire che dipende anche molto dagli animali che ti trovi a lavorare.

Vincenzo

perfettamente daccordo ...
ci sono cani (o meglio razze) che sicuramente sono piö predisposte di altre a lavorare con i falchi
in questi casi l'addestramento (alla coesistenza..) è relativamente facile!
Si tratta di cani che sono predisposti (anche naturalmente) ad assecondare i desideri del loro partner umano , e ne rispettano il volere.
Tra i setter (non me ne vogliate ...ma io stravedo per loro!) se ne trovano facilmente!

ciao franco
 
[Tra i setter (non me ne vogliate ...ma io stravedo per loro!) se ne trovano facilmente!

Hai ragione, piö selezione = piö varietà  = piö disponibilita di soggetti come si desiderano.


Vincenzo
 
Anche io sono un amante degli inglesi in particolare del Pointer :) .
Questa e' la mia Zara al galoppo :).
I cani inglesi da ferma sono per me i piu' spettacolari :!:  :wink:

Saluti
Claudio
 
mi fai uscire pazzo co sto mouse :!:  :!:
dovè ZARA! non hai postato nulla o sono io che non ci vedo nulla :?:

Vincenzo
 
bellissimi cani...
con un carattere forte e volitivo .Percio assolutamente da ben dressare prima di metterli con il falco!

in realtà  è difficile fare una graduatoria per il migliore cane da falchi: il migliore sarà  ,tra quelli ben abituati al lavoro con il falco, quello ...piö bravo!  :D  e , lasciado stare gli scherzi, si puo trovare in tutte le razze (e a volte anche tra gli incroci..)

percio , fermo restando che le preferenze personali sono rispettabilissime , vorrei solo far notare alcune cose che spesso chi per la prima volta prende un cane non considera:

-1 la dimensione :se pensiamo di averne piö di uno (e vi assicuro che se prendete passione al lavoro con il cane ...) o se andiamo a caccia con amici ,magari non proprio vicino a casa ... pensate che in macchina dovranno starci piö cani (i vostri e quelli di chi vi accompagna) i falchi e tutta l'attrezzatura necessaria .
E' evidente che due bracchi italiani,spinoni e razze similari occuopano il posto di quattro setter,breton o pointer da lavoro

-2 l'aggressività  : ci sono razze notoriamente piö aggressive ... dove mettere nel trasportino insieme soggetti dello stesso sesso ..è impossibile! Percio altro problema per spostamenti o cacciate in compagnia (e forse maggior attenzione ai rapporti con ifalchi)

questi i primi punti che mi vengono in mente ...ma spero che qualcuno voglia continuare..

ciao Franco
 
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