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RYOSAEBA ha scritto:se gli cambio orari di alimentazione?
dddnnn ha scritto:.."fai tutte le spiegazioni"..
.. Angelo le "spiegazioni" lasciamole fare a professori, maestri o insegnanti,.. noi, semplicemente, ci scambiamo pareri e racconti.. :wink: ..
Vado al sodo,.. in genere si parla di una determinata specie, spesso anche il territorio è simile, ma mister x cattura con una certa facilità mentre mister y fatica da matti per incarnierare la stessa preda,.. il primo è sicuramente un fenomeno e il secondo senza dubbio un incapace???
No,.. il primo potrebbe disporre di una popolozione di (es.) gazze molto numerosa,.. tanti animali entrano in competizione alimentare e possono facilmente arrivare vicino alle case, in paese, sui cassonetti,.. e girare fra i piedi della gente come i piccioni a Venezia,.. a maggior ragione se trattasi di specie non/scarsamente cacciata... se poi questi animali, considerata l'abbondanza della popolazione, vanno in "frenesia alimentare" li potresti predere con un retino.
Il secondo, mister y, potrebbe avere in zona un numero di gazze di gran lunga inferiore,.. questi animali, che in genere si muovono a coppie ove piö rare, si tengono in genere lontane dalle strade, sono sospettose, basta un soffio e spariscono,.. sono in pratica imprendibili o quasi.
Inoltre, mister x potrebbe disporre di gazze anche lontane, ma in ampie pianure con campi sfalciati e pochissimi ostacoli a disposizione,..
mentre mister y, potrebbe pure incontrare un discreto numero di gazze a breve distanza, ma in un territorio pieno di vigneti, tipo quelli "a capanna" tipici abruzzesi che per i corvidi rappresentano una vera e propria fortezza nei quali sono abilissimi a "sparire".
In fine, non puo essere paragonato il carniere di chi caccia lanciando (ove consentito) dalla macchina o di notte,.. nulla è facile sicuramente, ma questi 2 metodi sono infinitamente piö redditizi se paragonati a chi caccia a piedi tentando avvicinamenti o forzando il selvatico,.. ovvio.
Impegno e costanza li do per scontati,.. in chi caccia con il falco.
Poi caccia dal pugno o dall'albero,.. da vicino o lontano,.. azioni intense e brevi oppure lunghi voli d'avvicinamento .. ognuno ha i suoi gusti ed è giusto che sia così,.. a patto che sia possibile cacciare in quel modo su quel determinato territorio... altrimenti finiremo per "avvilire" il nostro amico...
.. quindi, se in una giornata si incontrano diverse mini, conigli, fagiani o comunque prede che consentono partenze dal pugno, voli brevi ed intensi,.. in cui l'azione nasce e termina vicino al falconiere,.. ben venga questa tecnica... :wink:
Un saluto a tutti.
Dom.
dddnnn ha scritto:Ciao demmy,
puo capitare che l'astore vada in fuga.. e che durante la fuga incontri prede e si metta a cacciare per i fatti suoi, ma in tal caso passi la giornata ad inseguirlo e la cosa non mi sembra piacevole.
Altro discorso è cacciare con l'astore a distanza, come spesso faccio io, quando non ritengo opportuno avvicinarmi per tentare l'agguato da vicino con partenza sul pugno.
O meglio.. parte spesso dal pugno, ma il piö delle volte non per fare il volo tipico dell'astore, di qualche decina di metri, ma per fare lunghi avvicinamenti cercando di essere "invisibile", volando ad un palmo dal suolo, sfruttando ogni minimo ostacolo, fino all'attacco vero e proprio negli ultimissimi metri.
Questi voli spesso sono lunghi anche qualche centinaio di metri,.. per agevolarlo lo faccio partire dai crinali dei colli per attaccare a fondo valle,.. ovviamente il punto da cui farlo partire non deve essere casuale, ma possibilmente devono esserci incolti, vigneti, frutteti,... sul suo percorso che consentano un avvicinamento "coperto"... e se il terreno non garantisce copertura il falco non parte,.. potrebbe avere 200 tortore a 50 m,.. ma se fra lui e le prede c'è un arato,.. resta sul pugno.
Giocata la carta dell'attacco "long range",.. a seconda dei casi, recupero il falco sul pugno se riesco ad avvicinare qualcosa,.. altrimenti me lo tengo a 50 / 100 metri,.. l'animale è a caccia.. ma all'occorrenza rientra con un fischio o alla peggio un giro di logoro da grandi distanze,.. pensa che con il logoro ritorna sul crinale partendo da fondo valle se sbaglia (ovviamente va tenuto "tiratino" altrimenti lascia perdere)... "g e n e r a l m e n t e".
Ovvio che tenendolo ad una certa distanza, in genere in alto su di un albero, lui vede prede che non vedrebbe mai dal pugno,.. è invisibile,.. acquisisce immediatamente un'elevata velocità "scroccando" la picchiata dall'abero... per poi accelerare ulteriormente come solo l'astore sa fare.
Inoltre, spesso io "distraggo" (volendo .. oppure inconsapevolmente se non la vedo) la preda,.. perchè sono ben visibile e colombo o gazza che sia, mi tiene d'occhio,.. per loro sono io il pericolo... e spesso non notano l'astore che nel frattempo le raggira e tenta di fregarle da altra direzione.
Se lo portassi sul pugno le prede vedrebbero me e l'astore,.. intuirebbero il pericolo e fuggirebbero,.. o comunque noterebbero chiaramente l'astore partire.
In ambiente boschivo, vedere l'astore cacciare in questo modo, è .."a mio parere".. un vero spettacolo.
Volando in questo modo, l'astore sviluppa un'enorme controllo di campo,.. impara a sfruttare alberi, ostacoli, vento, neve, pioggia,.. dossi, avvallamenti,...
.. va in alto se lo ritiene opportuno per "verificare", "esplorare", "cercare",....
... quanti astori da falconeria hai visto andare in alto ???
... e pensa che parecchie catture le ha fatte così... picchiando sulla preda come un falcone.
Ripeto, la classica azione con astore dal pugno e cattura a pochi metri la faccio pure, se IL CONTESTO lo consente... pero volando come ti ho descritto l'astore sviluppa capacità che altrimenti non svilupperebbe, stando a passeggio su un guantone di pelle..
.. o meglio, come spesso dico,.. volare in questo modo, non vuol dire aver "scoperto l'acqua calda"..
.. MA SEMPLICEMENTE LASCIO FARE L'ASTORE ALL'ASTORE,.. e cacciando nel modo per il quale la natura lo ha progettato,.. l'efficienza aumenta in modo esponenziale.
Oppure credi veramente che sia nato per partire dal pugno di un uomo ????????
Discorso diverso per chi, come nel caso di Giacomo, caccia forzando la preda dal cespuglio peraltro in ambiente dove spesso alberi non ci sono,.. in tal caso "partire dall'uomo" è di sicuro vantaggio.
Inutile sottolineare l'inutilità dei campanelli,.. finiscono per segnalare la presenza dell'astore e la cacciata va a pu..... :wink: .
Un saluto a tutti.
Dom.