bahari ha scritto:A mio avviso non esiste una risposta che possa definirsi soddisfacente. Di base si usano i piccioni e questo già lo sai. Quello che nessun libro scrive, è che quelli che utilizziamo noi sono falchi nati in cattività , la mancanza di selezione naturale implica la vendita dell'intera nidiata, di fatto questo è comprensibile da un punto di vista commerciale, ma degenerativo sul piano venatorio. Inoltre l'approccio con l'allevatore ne complica il carattere. Detto cio è facile capire come sia possibile che esistano falchi con diverse "personalità " e con un altissima percentuale di variabili che complicano l'addestramento. Nei falchi di cattura citati in diversi libri, era naturale trovare animali altani, oggi la falconeria moderna ci spinge ad ingegnarci per ottenere gli stessi risultati.Ora, come mandiamo un falco a 200m (anche se non capisco perchè proprio 200m)? A mio avviso esistono diversi metodi, condizionando il falco ad imparare dai propri errori cacciando animali particolarmente forti (che non hanno pero la capacità di scarti repentini) oppure utilizzando i piccioni nel metodo del riflesso condizionatoaltezza=esito positivo , basso=sconfitta). In fine, se cio che cerchi e l'altezza fine a se stessa, esistono aquilone e pallone che ti portano i falchi fin dove vuoi. Piö facile a dirlo che a farlo.
Baharì... bel termine, che non tutti conoscono... chi sei?
fai una piccola presentazione, dai... sembra che tu non sia un neofita... o è solo "bibliografia"?
L'anonimato è sempre bruttino sui forum... dai, magari ci conosciamo... :wink:
Amedeo.