accipiter imprintati

Ryosaeba
se leggi bene il McD (bisogna anche capire cio che si legge !! :wink: ) te lo spiega perfettamente cos'è la zona problematica !! vedi che si ha durante l'abbassamento graduale...abbassamento, stazionamento di due gg, nuovo abbassamento e così via fino a trovare il suo peso ideale...Wapity ti ha anche spiegato in parole povere la fluttuazione di tale peso..

il discorso di pesare 3-4 volte al gg sia l'accipiter sia il cibo è riferito ai primi tempi al fine di capire il metabolismo di quell'accipiter ecc ecc

se avete pure ben letto, il McD tiene i propri accipiter all'interno e non all'esterno, al fine ultimo di "capire" sempre e comunque quale sarà  la reazione dei sui accipiter ogni volta che esce in caccia

inoltre, da sempre da mangiare la stessa qualità  di cibo..così facendo si regola perfettamente anche senza pesare ecc ecc
 
eugenio eugenio sei sicuro di non aver mai avuto quel probblema??? pensa bene al passato hehehe io mi ricordo con un certo astore che ti guardava con il logoro guarnito enon veniva giu hihih ricordo la telefonata in diretta, se non ricordo male salisti anche sul tetto !!

sembra passato un secolo !!!
ciao Jago
 
eugenio mi rincuori con questi ricordi :D
grazie per le risposte, non studio il mc'd per rifarlo alla perfezione, so che andrà  per forza "italianizzato" ma devo capire bene ogni passaggio, pertanto la zona problematica si incontrerà  durante l'abbassamento e non a peso "definitivo" (il quale varierà  sempre ma per altri fattori e non per abbassamento iniziale) ok grazie.
quindi cio che accadeva al mio quando attraversavo la strada non rientrava in una "zona", ma era uno schema sbagliato che si era formato mmm :roll: forse comincio a districare queste info.
adesso il mc'd descrive lo sbecchettare sulla preda e il coprirla come cosa buona in quanto possiede quella, non il territorio, la mangerà  e non la carreggerà , quindi è buono, ma solo all'inizio? oppure l'imprintato continua a vocalizzare sulla preda? giacomo, hai riscontrato cio? altra cosa scambiare preda con logoro, mi sembra molto semplice l'ho già  fatto, ma scambiare logoro con il guanto? il mio tornava sul guanto anche non guarnito quando finiva la carne sul logoro, non l'ho mai staccato, ma all'inizio c'era sempre il bocconcino di carne, e di tanto in tanto ce lo mettevo sempre anche se minuscolo come ricompensa (le volte in cui tornava da solo era quando non facevo in tempo a mettere la ricompensa, o quando ero al tel o altro lui senza essere chiamato tornava sempre.) adesso, nell'imprintato nessuna associazione guanto cibo, come lo rimetto sul guanto dal logoro?
 
wapity ha scritto:
eugenio eugenio sei sicuro di non aver mai avuto quel probblema??? pensa bene al passato hehehe io mi ricordo con un certo astore che ti guardava con il logoro guarnito enon veniva giu hihih ricordo la telefonata in diretta, se non ricordo male salisti anche sul tetto !!

sembra passato un secolo !!!
ciao Jago

é vero Giacomo, all'ora quello è il punto critico???
Si, si mi succede anche ora :( :(
Ancora cen'è di strada da fare :)
 
Ryo

lo "sbeccamento" citato nella traduzione del McD non è altro che lo "strillare"...è stata tradotta male la parola

altra cosa...l'astore che hai adesso NON è imprintato per cui certe problematiche risontrabili negli imprintati non le hai avute durante il suo addestramento...

il passaggio da logoro al guanto con l'imprintato è semplice...una volta finita la coscetta di pulcino, ci metti la mano sopra e lo tiri su :D
 
RYOSAEBA ha scritto:
eugenio mi rincuori con questi ricordi :D
grazie per le risposte, non studio il mc'd per rifarlo alla perfezione, so che andrà  per forza "italianizzato" ma devo capire bene ogni passaggio, pertanto la zona problematica si incontrerà  durante l'abbassamento e non a peso "definitivo" (il quale varierà  sempre ma per altri fattori e non per abbassamento iniziale) ok grazie.
quindi cio che accadeva al mio quando attraversavo la strada non rientrava in una "zona", ma era uno schema sbagliato che si era formato mmm :roll: forse comincio a districare queste info.
adesso il mc'd descrive lo sbecchettare sulla preda e il coprirla come cosa buona in quanto possiede quella, non il territorio, la mangerà  e non la carreggerà , quindi è buono, ma solo all'inizio? oppure l'imprintato continua a vocalizzare sulla preda? giacomo, hai riscontrato cio? altra cosa scambiare preda con logoro, mi sembra molto semplice l'ho già  fatto, ma scambiare logoro con il guanto? il mio tornava sul guanto anche non guarnito quando finiva la carne sul logoro, non l'ho mai staccato, ma all'inizio c'era sempre il bocconcino di carne, e di tanto in tanto ce lo mettevo sempre anche se minuscolo come ricompensa (le volte in cui tornava da solo era quando non facevo in tempo a mettere la ricompensa, o quando ero al tel o altro lui senza essere chiamato tornava sempre.) adesso, nell'imprintato nessuna associazione guanto cibo, come lo rimetto sul guanto dal logoro?

Il discorso del peso e del condizionamente è complicato e molto, molto legato ai singoli individui.
Un astore allevato a mano puo mitigare i suoi atteggiamenti eccessivi con il condizionamento nell'arco degli anni, così come un astore non imprintato puo diventare urlatore, aggressivo o addirittura andare in calore come un imprintato, dopo anni di quotidiano contatto con l'uomo.
Parlare di 2 o5 grammi che potrebbero modificare l'atteggiamento di un astore... non è pensabile. E' evidente che se per esempio una femmina vola bene dai 980 al chilo, se si arriva a 1020, 5 grammi in piö potrebbero complicare ulteriormente la cosa, ma perchè si è già  al limite piö alto.
In realtà  i 2-5 gr vanno considerati nello sparviere, ma nell'astore femmina,imprintata, i giochi cambiano considerando un range di 20 grammi, 10 nel maschio e nei non imp.
Comunque ripeto tutto è sempre poi assolutamente vincolato al condizionamento, all'orario di caccia ed alle situazioni oggettive.
Una brava femmina che vola normalmente a 1020 gr a caccia con l'astoriere ed il cane, se portata in posti che non conosce, con altra gente o a un raduno, dovrà  essere un pochino "motivata" da una maggiore fame per permetterle di superare lo stress di una situazione inconsueta.
L'astore è un uccello estremamente attento ai particolari dell'ambiente che lo circonda e si accorge subito di tutte le novità . Se le cambiate voliera osserverà  tutto per mezz'ora cercando di capire i nuovi contorni. Se vede una persona nuova si accorge della differenza, come per i cani che distingue uno ad uno. Per cui cambiando situazione, a parità  di peso, cambia atteggiamento.
Questo rende abbastanza sofistico parlare dei 2 o 5 grammi con un animale così... sensibile a tanti altri fattori.
Con i pellegrini (totalmente differenti di carattere) il peso è molto piö determinante rispetto agli astori e si puo essere piö "precisi".
Il pellegrino è un uccello nomade, è abituato a nuovi orizzonti e a contorni sempre differenti. A caccia i suoi incontri sono "casuali" e sempre in posti differenti. L'astore è un cacciatore legato al suo territorio che conosce a menadito ed ha una memoria visiva incredibile relativamente ai luoghi dove trova o ha trovato le prede. Se passate vicino a cespugli dove ha predato il giorno precedente allunga il collo e guarda se c'è ancora qualcosa... e questo lo porta, appunto, a notare tutto. Se non è ben condizionato tende a "distrarsi" dalla caccia, peso o non peso.
Ogni soggetto deve essere "capito" e condizionato secondo le sue caratteristiche individuali.
Per questo è importante fare tante esperienze. Ogni astoriere si costruisce un bagaglio di esperienze personali che poi spalma sui vari soggetti che addestra adeguandosi alle sue variabili momento per momento. Non ci sono regole che valgano per tutti, peso compreso.
Tutti sono differenti e addestrabili, ma alcuni hanno caratteristiche genetiche migliori di altri e quando l'astoriere lo sa, se gli capita un soggetto poco stimolante, cerca di avere in mano qualcosa di meglio. Con tutti gli animali succede così, cani, cavalli, etc etc
Per esempio Federico Arcioni, che cito in quanto amico da sempre, adesso ha in mano un astore con caratteristiche eccezionali, se dovesse perderlo per qualsiasi motivo, pensate che si accontenterà  di un altro astore come magari tanti altri "normali" che ha avuto, o cercherà  magari, per anni, qualcosa che assomigli a questo?
Angelo, la tua cagnina a tre mesi ferma già  spontaneamente... e mi auguro proceda così, ma se al prossimo soggetto ti capitasse un cane che non ferma, ricordandoti di questa e di cosa sia possibile avere, cosa ne faresti?
Quindi, peso, condizionamento, manico etc , ma poi molto fa l'astore.
Ieri ho sentito, dopo un po' che non succedeva, un astoriere amico da sempre, e che considero uno dei piö sensibili addestratori ed amanti del gentilis che ho conosciuto. Ci siamo raccontati un po' di cose degli ulimi periodi e naturalmente abbiamo parlato di cosa "abbiamo in mano" adesso.
E ho notato che non abbiamo parlato di "tecnica"o di "performances", come succedeva anni fa, ma del "carattere" dei nostri astori. Mi diceva che ha un maschio "di quelli difficili, bravo a caccia, ma nervoso", di quelli che non cambiano... niente pesi o misure, sottospecie o catture, ma battito delle ali, tenacia, durezza delle penne... e zampa, sopracciglio, sguardo e colore degli occhi...
Questo è l'astore, e se lo capisci, i 5 - 10 grammi... vedrai che passeranno in secondo piano. :wink:
 
magnifico molto molto gentile grazie tanax, rispondo anche alla tua domanda sicuramente cerchero sempre l'animale migliore l'ho fatto per anni con i cani da tartufo, lo faro con falchi e cani da caccia sperando di continuare a praticare sempre questa arte. grazie anche al tosco, quindi semplicemente lo tiro su senza carne (e senza logoro? o questo se tirato su quando ha finito la carne lo porterà  al carreggiare essendo per lui importante il possesso dell'oggetto?)
giovanni ho capito che si intendeva lo strillare, appunto, continuerà  a farlo anche dopo sulla preda?
 
Tanax ha scritto:
RYOSAEBA ha scritto:
eugenio mi rincuori con questi ricordi :D
grazie per le risposte, non studio il mc'd per rifarlo alla perfezione, so che andrà  per forza "italianizzato" ma devo capire bene ogni passaggio, pertanto la zona problematica si incontrerà  durante l'abbassamento e non a peso "definitivo" (il quale varierà  sempre ma per altri fattori e non per abbassamento iniziale) ok grazie.
quindi cio che accadeva al mio quando attraversavo la strada non rientrava in una "zona", ma era uno schema sbagliato che si era formato mmm :roll: forse comincio a districare queste info.
adesso il mc'd descrive lo sbecchettare sulla preda e il coprirla come cosa buona in quanto possiede quella, non il territorio, la mangerà  e non la carreggerà , quindi è buono, ma solo all'inizio? oppure l'imprintato continua a vocalizzare sulla preda? giacomo, hai riscontrato cio? altra cosa scambiare preda con logoro, mi sembra molto semplice l'ho già  fatto, ma scambiare logoro con il guanto? il mio tornava sul guanto anche non guarnito quando finiva la carne sul logoro, non l'ho mai staccato, ma all'inizio c'era sempre il bocconcino di carne, e di tanto in tanto ce lo mettevo sempre anche se minuscolo come ricompensa (le volte in cui tornava da solo era quando non facevo in tempo a mettere la ricompensa, o quando ero al tel o altro lui senza essere chiamato tornava sempre.) adesso, nell'imprintato nessuna associazione guanto cibo, come lo rimetto sul guanto dal logoro?

Il discorso del peso e del condizionamente è complicato e molto, molto legato ai singoli individui.
Un astore allevato a mano puo mitigare i suoi atteggiamenti eccessivi con il condizionamento nell'arco degli anni, così come un astore non imprintato puo diventare urlatore, aggressivo o addirittura andare in calore come un imprintato, dopo anni di quotidiano contatto con l'uomo.
Parlare di 2 o5 grammi che potrebbero modificare l'atteggiamento di un astore... non è pensabile. E' evidente che se per esempio una femmina vola bene dai 980 al chilo, se si arriva a 1020, 5 grammi in piö potrebbero complicare ulteriormente la cosa, ma perchè si è già  al limite piö alto.
In realtà  i 2-5 gr vanno considerati nello sparviere, ma nell'astore femmina,imprintata, i giochi cambiano considerando un range di 20 grammi, 10 nel maschio e nei non imp.
Comunque ripeto tutto è sempre poi assolutamente vincolato al condizionamento, all'orario di caccia ed alle situazioni oggettive.
Una brava femmina che vola normalmente a 1020 gr a caccia con l'astoriere ed il cane, se portata in posti che non conosce, con altra gente o a un raduno, dovrà  essere un pochino "motivata" da una maggiore fame per permetterle di superare lo stress di una situazione inconsueta.
L'astore è un uccello estremamente attento ai particolari dell'ambiente che lo circonda e si accorge subito di tutte le novità . Se le cambiate voliera osserverà  tutto per mezz'ora cercando di capire i nuovi contorni. Se vede una persona nuova si accorge della differenza, come per i cani che distingue uno ad uno. Per cui cambiando situazione, a parità  di peso, cambia atteggiamento.
Questo rende abbastanza sofistico parlare dei 2 o 5 grammi con un animale così... sensibile a tanti altri fattori.
Con i pellegrini (totalmente differenti di carattere) il peso è molto piö determinante rispetto agli astori e si puo essere piö "precisi".
Il pellegrino è un uccello nomade, è abituato a nuovi orizzonti e a contorni sempre differenti. A caccia i suoi incontri sono "casuali" e sempre in posti differenti. L'astore è un cacciatore legato al suo territorio che conosce a menadito ed ha una memoria visiva incredibile relativamente ai luoghi dove trova o ha trovato le prede. Se passate vicino a cespugli dove ha predato il giorno precedente allunga il collo e guarda se c'è ancora qualcosa... e questo lo porta, appunto, a notare tutto. Se non è ben condizionato tende a "distrarsi" dalla caccia, peso o non peso.
Ogni soggetto deve essere "capito" e condizionato secondo le sue caratteristiche individuali.
Per questo è importante fare tante esperienze. Ogni astoriere si costruisce un bagaglio di esperienze personali che poi spalma sui vari soggetti che addestra adeguandosi alle sue variabili momento per momento. Non ci sono regole che valgano per tutti, peso compreso.
Tutti sono differenti e addestrabili, ma alcuni hanno caratteristiche genetiche migliori di altri e quando l'astoriere lo sa, se gli capita un soggetto poco stimolante, cerca di avere in mano qualcosa di meglio. Con tutti gli animali succede così, cani, cavalli, etc etc
Per esempio Federico Arcioni, che cito in quanto amico da sempre, adesso ha in mano un astore con caratteristiche eccezionali, se dovesse perderlo per qualsiasi motivo, pensate che si accontenterà  di un altro astore come magari tanti altri "normali" che ha avuto, o cercherà  magari, per anni, qualcosa che assomigli a questo?
Angelo, la tua cagnina a tre mesi ferma già  spontaneamente... e mi auguro proceda così, ma se al prossimo soggetto ti capitasse un cane che non ferma, ricordandoti di questa e di cosa sia possibile avere, cosa ne faresti?
Quindi, peso, condizionamento, manico etc , ma poi molto fa l'astore.
Ieri ho sentito, dopo un po' che non succedeva, un astoriere amico da sempre, e che considero uno dei piö sensibili addestratori ed amanti del gentilis che ho conosciuto. Ci siamo raccontati un po' di cose degli ulimi periodi e naturalmente abbiamo parlato di cosa "abbiamo in mano" adesso.
E ho notato che non abbiamo parlato di "tecnica"o di "performances", come succedeva anni fa, ma del "carattere" dei nostri astori. Mi diceva che ha un maschio "di quelli difficili, bravo a caccia, ma nervoso", di quelli che non cambiano... niente pesi o misure, sottospecie o catture, ma battito delle ali, tenacia, durezza delle penne... e zampa, sopracciglio, sguardo e colore degli occhi...
Questo è l'astore, e se lo capisci, i 5 - 10 grammi... vedrai che passeranno in secondo piano. :wink:

Fantastico :)
 
RYOSAEBA ha scritto:
magnifico molto molto gentile grazie tanax, rispondo anche alla tua domanda sicuramente cerchero sempre l'animale migliore l'ho fatto per anni con i cani da tartufo, lo faro con falchi e cani da caccia sperando di continuare a praticare sempre questa arte. grazie anche al tosco, quindi semplicemente lo tiro su senza carne (e senza logoro? o questo se tirato su quando ha finito la carne lo porterà  al carreggiare essendo per lui importante il possesso dell'oggetto?)
giovanni ho capito che si intendeva lo strillare, appunto, continuerà  a farlo anche dopo sulla preda?

Angelo, quando un po' di tempo fa esternavo perplessità  sul McD era proprio perchè dal leggerlo e metterlo in pratica c'è di mezzo il mare.
Il suo metodo è quasi impossibile da applicarsi a regola d'arte nella nostra vita quotidiana e vale probabilmente con alcuni soggetti particolari che ci mettono molto del loro individuale carattere, come dicevo nella mia mail precedente.
Ma se addestrerai 10 astori imprintati allo stesso modo e con la stessa "mano, vedrai che non c'è uno che reagisca allo stesso addestramento alla stessa maniera degli altri. Per cui alla fine, libri o non libri, dovrai modificare il suo peso ed il tuo comportameno in base alle singole situazioni.
Il primo anno degli astori imp è una storia a parte, ma poi cambiano (in meglio, di solito...).
All'inizio l'astore imp attacca tutto, te compreso, copre, si gira e tenda a reclamare il possesso di tutto. E' prepotente ed aggressivo, proprio come farebbe con i fratelli ed i genitori sul nido. Chi ha visto in natura i rapporti fra fratelli e genitori degli astori di ramo, sa che soprattutto il padre, tende a mollare le prede alla svelta, prima di essere attaccato dai figli in competizione per la preda.
L'imp fa con noi la stessa cosa. Chiamarli al logoro, anzichè al guanto, è salutare per tenerli un po' piö lontani dalla nostra faccia e prima di sollevarli e levare il logoro o scambiare con la carne è molto consigliabile prendere i geti e tenerli ben saldi. Chiamare al guanto un imp è poco sicuro, il primo anno. Se non vede carne o stocca il guanto, potrebbe facilmente attaccarsi alla faccia.
Ma in realtà  l'astore riconosce benissimo la differenza fra preda, carne morta, mano destra, guanto e faccia. Gli anni successivi tutte le reazioni così violente si affievoliscono, l'astore imp matura e normalmente diventa molto piö gestibile, tanto da venire al guanto con precisione e senza piö attaccare la mano o la faccia.
Questo miglioramento si verifica con quasi tutti gli imp , anche con quelli "male allevati" a mano, imprintati da cibo, che nel primo anno sembrano ingestibili. Basta avere pazienza e non favorire i loro difetti con il condizionamento sbagliato o con il peso troppo basso.
Gli astori cambiano e capiscono tutto, adeguandosi. Per questo io non ritengo giustificati tutti i particolari millimetrici nell'allevamento degli imp, che il McD minuziosamente descrive come rigidissimi pena il fallimento. Questo avverrebbe se l'astore fosse una macchinetta che acquisiti alcuni dati fondamentali nei suoi primi mesi di vita, non fosse piö in grado di modificarli. Ma fortunatamente l'astore è un uccello sveglio e si adatta a tutto... per cui basta perseverare, avere pazienza e non farsi prendere dal nervosismo e con il tempo tutto va a posto.
Non si puo dire cosa fare in una circostanza o in un'altra, bisogna essere lì e adeguarsi alle situazioni. Questo a livello di gestione e di rapporto con il nostro astore, poi per quanti riguarda la caccia e l'aggressività ... ritorniamo al discorso "genetico" ed individuale.
L'urlare è tipico dei giovani imp, ma anche degli adulti in natura per reclamare il possesso di qualsiasi cosa verso altri "scocciatori". Gli astori lo fanno anche contro i cani, quando capiscono che non sono pericolosi. I giovani imp gridano talvolta anche sulla preda, soprattutto dopo averla uccisa, soprattutto all'avvicinarsi dell'addestratore, che ritengono un concorrente.
L'astore in natura ha questo atteggiamento per esempio verso altri rapaci (tipo poiane o aquile) che occasionalmente potrebbero cercare di rubargli la preda.
Scompare anche questo, con gli anni, quando (e se...) l'astore imp capisce che l'uomo non è un concorrente, ma un "collaboratore" che gli facilita la caccia e non gli "ruba" la preda.
Saluti.
 
:D grazie molto gentile, sono daccordo che non va attuato alla perfezione il metodo, credo vada fatto all'italiana, ma se si segue come scaletta lo trovo fattibile con le dovute modifiche ed adattamenti alla nostra realtà .
 
Ho quasi finito il libro, x quanto mi riguarda, nn puo mai rientrare in un mio metodo di fare un astore, sicuramente nn mi verra mai bene come lo farebbe lui, ma nn mi interessa, io nn mi posso complicare la mia vita. e dei miei cari, tutto ha un limite :lol:
 
Tanax ha scritto:
RYOSAEBA ha scritto:
magnifico molto molto gentile grazie tanax, rispondo anche alla tua domanda sicuramente cerchero sempre l'animale migliore l'ho fatto per anni con i cani da tartufo, lo faro con falchi e cani da caccia sperando di continuare a praticare sempre questa arte. grazie anche al tosco, quindi semplicemente lo tiro su senza carne (e senza logoro? o questo se tirato su quando ha finito la carne lo porterà  al carreggiare essendo per lui importante il possesso dell'oggetto?)
giovanni ho capito che si intendeva lo strillare, appunto, continuerà  a farlo anche dopo sulla preda?

Angelo, quando un po' di tempo fa esternavo perplessità  sul McD era proprio perchè dal leggerlo e metterlo in pratica c'è di mezzo il mare.
Il suo metodo è quasi impossibile da applicarsi a regola d'arte nella nostra vita quotidiana e vale probabilmente con alcuni soggetti particolari che ci mettono molto del loro individuale carattere, come dicevo nella mia mail precedente.
Ma se addestrerai 10 astori imprintati allo stesso modo e con la stessa "mano, vedrai che non c'è uno che reagisca allo stesso addestramento alla stessa maniera degli altri. Per cui alla fine, libri o non libri, dovrai modificare il suo peso ed il tuo comportameno in base alle singole situazioni.
Il primo anno degli astori imp è una storia a parte, ma poi cambiano (in meglio, di solito...).
All'inizio l'astore imp attacca tutto, te compreso, copre, si gira e tenda a reclamare il possesso di tutto. E' prepotente ed aggressivo, proprio come farebbe con i fratelli ed i genitori sul nido. Chi ha visto in natura i rapporti fra fratelli e genitori degli astori di ramo, sa che soprattutto il padre, tende a mollare le prede alla svelta, prima di essere attaccato dai figli in competizione per la preda.
L'imp fa con noi la stessa cosa. Chiamarli al logoro, anzichè al guanto, è salutare per tenerli un po' piö lontani dalla nostra faccia e prima di sollevarli e levare il logoro o scambiare con la carne è molto consigliabile prendere i geti e tenerli ben saldi. Chiamare al guanto un imp è poco sicuro, il primo anno. Se non vede carne o stocca il guanto, potrebbe facilmente attaccarsi alla faccia.
Ma in realtà  l'astore riconosce benissimo la differenza fra preda, carne morta, mano destra, guanto e faccia. Gli anni successivi tutte le reazioni così violente si affievoliscono, l'astore imp matura e normalmente diventa molto piö gestibile, tanto da venire al guanto con precisione e senza piö attaccare la mano o la faccia.
Questo miglioramento si verifica con quasi tutti gli imp , anche con quelli "male allevati" a mano, imprintati da cibo, che nel primo anno sembrano ingestibili. Basta avere pazienza e non favorire i loro difetti con il condizionamento sbagliato o con il peso troppo basso.
Gli astori cambiano e capiscono tutto, adeguandosi. Per questo io non ritengo giustificati tutti i particolari millimetrici nell'allevamento degli imp, che il McD minuziosamente descrive come rigidissimi pena il fallimento. Questo avverrebbe se l'astore fosse una macchinetta che acquisiti alcuni dati fondamentali nei suoi primi mesi di vita, non fosse piö in grado di modificarli. Ma fortunatamente l'astore è un uccello sveglio e si adatta a tutto... per cui basta perseverare, avere pazienza e non farsi prendere dal nervosismo e con il tempo tutto va a posto.
Non si puo dire cosa fare in una circostanza o in un'altra, bisogna essere lì e adeguarsi alle situazioni. Questo a livello di gestione e di rapporto con il nostro astore, poi per quanti riguarda la caccia e l'aggressività ... ritorniamo al discorso "genetico" ed individuale.
L'urlare è tipico dei giovani imp, ma anche degli adulti in natura per reclamare il possesso di qualsiasi cosa verso altri "scocciatori". Gli astori lo fanno anche contro i cani, quando capiscono che non sono pericolosi. I giovani imp gridano talvolta anche sulla preda, soprattutto dopo averla uccisa, soprattutto all'avvicinarsi dell'addestratore, che ritengono un concorrente.
L'astore in natura ha questo atteggiamento per esempio verso altri rapaci (tipo poiane o aquile) che occasionalmente potrebbero cercare di rubargli la preda.
Scompare anche questo, con gli anni, quando (e se...) l'astore imp capisce che l'uomo non è un concorrente, ma un "collaboratore" che gli facilita la caccia e non gli "ruba" la preda.
Saluti.
Ottimi spunti di riflessione!!!Grazie
 
Alimenti e Snacks Naturali per cani
Indietro
Alto