RYOSAEBA ha scritto:
eugenio mi rincuori con questi ricordi
grazie per le risposte, non studio il mc'd per rifarlo alla perfezione, so che andrà per forza "italianizzato" ma devo capire bene ogni passaggio, pertanto la zona problematica si incontrerà durante l'abbassamento e non a peso "definitivo" (il quale varierà sempre ma per altri fattori e non per abbassamento iniziale) ok grazie.
quindi cio che accadeva al mio quando attraversavo la strada non rientrava in una "zona", ma era uno schema sbagliato che si era formato mmm :roll: forse comincio a districare queste info.
adesso il mc'd descrive lo sbecchettare sulla preda e il coprirla come cosa buona in quanto possiede quella, non il territorio, la mangerà e non la carreggerà , quindi è buono, ma solo all'inizio? oppure l'imprintato continua a vocalizzare sulla preda? giacomo, hai riscontrato cio? altra cosa scambiare preda con logoro, mi sembra molto semplice l'ho già fatto, ma scambiare logoro con il guanto? il mio tornava sul guanto anche non guarnito quando finiva la carne sul logoro, non l'ho mai staccato, ma all'inizio c'era sempre il bocconcino di carne, e di tanto in tanto ce lo mettevo sempre anche se minuscolo come ricompensa (le volte in cui tornava da solo era quando non facevo in tempo a mettere la ricompensa, o quando ero al tel o altro lui senza essere chiamato tornava sempre.) adesso, nell'imprintato nessuna associazione guanto cibo, come lo rimetto sul guanto dal logoro?
Il discorso del peso e del condizionamente è complicato e molto, molto legato ai singoli individui.
Un astore allevato a mano puo mitigare i suoi atteggiamenti eccessivi con il condizionamento nell'arco degli anni, così come un astore non imprintato puo diventare urlatore, aggressivo o addirittura andare in calore come un imprintato, dopo anni di quotidiano contatto con l'uomo.
Parlare di 2 o5 grammi che potrebbero modificare l'atteggiamento di un astore... non è pensabile. E' evidente che se per esempio una femmina vola bene dai 980 al chilo, se si arriva a 1020, 5 grammi in piö potrebbero complicare ulteriormente la cosa, ma perchè si è già al limite piö alto.
In realtà i 2-5 gr vanno considerati nello sparviere, ma nell'astore femmina,imprintata, i giochi cambiano considerando un range di 20 grammi, 10 nel maschio e nei non imp.
Comunque ripeto tutto è sempre poi assolutamente vincolato al condizionamento, all'orario di caccia ed alle situazioni oggettive.
Una brava femmina che vola normalmente a 1020 gr a caccia con l'astoriere ed il cane, se portata in posti che non conosce, con altra gente o a un raduno, dovrà essere un pochino "motivata" da una maggiore fame per permetterle di superare lo stress di una situazione inconsueta.
L'astore è un uccello estremamente attento ai particolari dell'ambiente che lo circonda e si accorge subito di tutte le novità . Se le cambiate voliera osserverà tutto per mezz'ora cercando di capire i nuovi contorni. Se vede una persona nuova si accorge della differenza, come per i cani che distingue uno ad uno. Per cui cambiando situazione, a parità di peso, cambia atteggiamento.
Questo rende abbastanza sofistico parlare dei 2 o 5 grammi con un animale così... sensibile a tanti altri fattori.
Con i pellegrini (totalmente differenti di carattere) il peso è molto piö determinante rispetto agli astori e si puo essere piö "precisi".
Il pellegrino è un uccello nomade, è abituato a nuovi orizzonti e a contorni sempre differenti. A caccia i suoi incontri sono "casuali" e sempre in posti differenti. L'astore è un cacciatore legato al suo territorio che conosce a menadito ed ha una memoria visiva incredibile relativamente ai luoghi dove trova o ha trovato le prede. Se passate vicino a cespugli dove ha predato il giorno precedente allunga il collo e guarda se c'è ancora qualcosa... e questo lo porta, appunto, a notare tutto. Se non è ben condizionato tende a "distrarsi" dalla caccia, peso o non peso.
Ogni soggetto deve essere "capito" e condizionato secondo le sue caratteristiche individuali.
Per questo è importante fare tante esperienze. Ogni astoriere si costruisce un bagaglio di esperienze personali che poi spalma sui vari soggetti che addestra adeguandosi alle sue variabili momento per momento. Non ci sono regole che valgano per tutti, peso compreso.
Tutti sono differenti e addestrabili, ma alcuni hanno caratteristiche genetiche migliori di altri e quando l'astoriere lo sa, se gli capita un soggetto poco stimolante, cerca di avere in mano qualcosa di meglio. Con tutti gli animali succede così, cani, cavalli, etc etc
Per esempio Federico Arcioni, che cito in quanto amico da sempre, adesso ha in mano un astore con caratteristiche eccezionali, se dovesse perderlo per qualsiasi motivo, pensate che si accontenterà di un altro astore come magari tanti altri "normali" che ha avuto, o cercherà magari, per anni, qualcosa che assomigli a questo?
Angelo, la tua cagnina a tre mesi ferma già spontaneamente... e mi auguro proceda così, ma se al prossimo soggetto ti capitasse un cane che non ferma, ricordandoti di questa e di cosa sia possibile avere, cosa ne faresti?
Quindi, peso, condizionamento, manico etc , ma poi molto fa l'astore.
Ieri ho sentito, dopo un po' che non succedeva, un astoriere amico da sempre, e che considero uno dei piö sensibili addestratori ed amanti del gentilis che ho conosciuto. Ci siamo raccontati un po' di cose degli ulimi periodi e naturalmente abbiamo parlato di cosa "abbiamo in mano" adesso.
E ho notato che non abbiamo parlato di "tecnica"o di "performances", come succedeva anni fa, ma del "carattere" dei nostri astori. Mi diceva che ha un maschio "di quelli difficili, bravo a caccia, ma nervoso", di quelli che non cambiano... niente pesi o misure, sottospecie o catture, ma battito delle ali, tenacia, durezza delle penne... e zampa, sopracciglio, sguardo e colore degli occhi...
Questo è l'astore, e se lo capisci, i 5 - 10 grammi... vedrai che passeranno in secondo piano. :wink: