Regolamentare la Falconeria in Italia

Amedeo, grazie per il tuo contributo alla discussione, sempre valido! Hai scritto molte cose giuste, ma sul fatto di dover tenere un falco 5 mesi in voliera, se non per la riproduzione, non sono d'accordo personalmente. Non sto dicendo che non sia giusto, ma e' una scelta che dovrebbe poter fare il falconiere. Qualcuno puo' approfittare per concedersi lui stesso una vacanza o perche' vuole fermare il suo falco durante la muta, ecc... Ma dispiace che fermare il falco sia quasi una costrizione a causa delle difficolta' che si incontrano se lo si vuol far volare. Chiaro che non si preda nel periodo riproduttivo, se non dove permesso. Ma hai toccato un punto dolente, quello dei territori e hai ragione sul fatto che la gestione faunistico venatoria andrebbe cambiata. In Spagna, per esempio, ci sono moltissime riserve di caccia private (cotos de caza) e si puo' cacciare praticamente tutto l'anno.

Margherita,
a luglio un conto è passeggiare un Harris (basso volo, peso più alto senza perdita di controllo, limitato raggio di azione, muta senza grandi disagi pur essendo "in peso") un altro è volare un pellegrino, magari non imprintato... sono due cose parecchio differenti... ;-)
Inoltre c'è la qualità della muta. A ottobre guarda la qualità delle penne di un pellegrino volato durante la muta e di quello lasciato tranquillo a "rifarsi la gobba"... poi vedrai la differenza. Una volta la qualità del piumaggio dei falchi era motivo di orgoglio e simbolo di buona gestione... oggi vedo falchi con le penne di 4 colori differenti che non vengono mutate da tre anni... grazie al volo estivo...
A me non piacciono. Io sono limitato, come mi è stato detto, e continuo a pensare che gli insegnamenti di secoli di Falconeria in massima parte siano ancora validi. Quando i falchi si catturavano ad ottobre, ad aprile molti Falconieri li rilasciavano liberi... proprio perché andavano in muta e diventavano quasi ingestibili a caccia. Saranno stati fessi per secoli? eppure a quei tempi si poteva cacciare tutto l'anno... La storia e la cultura della Falconeria non servono solo quando si parla di UNESCO, ma anche quotidianamente.
Finché non sono nati i professionisti da piazza (anni '90), nessuno volava i falchi in estate (giovani dell'anno a parte).
Parlare di "etica" e di "benessere animale" è bello quando ci fa comodo..., poi quando ci si diverte, si chiude un occhio. ;-)
Io credo che se un falco potesse parlare non sarebbe contento di affrontare il periodo della muta, metabolicamente impegnativo, dovendolo fare senza riserve di grasso e con il disagio, seppure minimo, del condizionamento al volo.
Le riserve di caccia aperte tutto l'anno ci sono anche in Italia... anche con abbattimento, da sempre e chi va a caccia o ha i cani da ferma lo sa benissimo.
Per questo ritengo non opportuno proporre di fare una legge che permetta il volo tutto l'anno sul terreno libero. Sarebbe bocciata non solo dagli animalisti, ma da tutto l'ambiente venatorio, perché sicuramente ritenuta un privilegio a favore di pochi "eletti".
Naturalmente è solo una mia opinione..., ma abbastanza testata. ;-)
 
Vero Amedeo, con l'harris e' diverso e capisco i disagi che potrebbero avere altre specie se fatte volare durante il periodo della muta.
Comunque anch'io concordo che, se si potesse volare tutto l'anno, cio' dovrebbe avvenire nelle riserve e non su terreno libero.
Non ho capito pero' la tua frase

"Quello che deve cambiare è la gestione faunistico venatoria del territorio, sia dal punto di vista dei cacciatori che da quello dei proprietari dei terreni. Se la selvaggina diventasse fonte di reddito per i proprietari (come in molti paesi europei) sarebbero loro i primi a gestirne la riproduzione e a invitare i cacciatori sui loro terreni, con fucile o con i falchi, senza competizione."

Se ci sono le riserve di caccia, a chi ti riferisci?
 
Si riferisce alla gestione venatoria nazionale, attualmente la selvaggina è patrimonio indisponibile dello stato e non come in altri paesi dove la selvaggina è del contadino che conduce il terreno.
Se fosse dei contadini avrebbero tutto l'interesse a lasciare colture a perdere per favorire la riproduzione della selvaggina, favorendo l'ingresso dei cacciatori perchè portatori di guadagni.
 
Ultima modifica:
frankvdb si vede che sei giovane e pure sognatore!!
dimenticati tutto ciò che "aneli" riguardo ad una specifica regolamentazione della falconeria venatoria...oggi come oggi non avverrà mai !!
tanax mi sembra ne abbia accennato i motivi

ovviamente quoto in toto tanax in tutta la sua esposizione dei "fatti"
 
Vero Amedeo, con l'harris e' diverso e capisco i disagi che potrebbero avere altre specie se fatte volare durante il periodo della muta
ciao Margherita, ti chiedo scusa, ma con l'harris non è affatto diverso, ti è stato suggerito da diversi falconieri non ultimo da chi ti ha venduto la tua... Certo, se si sta a sentire chi fa spettacoli o passeggiate è ovvio che diranno: vai tranquilla, al falco gli fa bene volare tutto l'anno! Ma se si sente chi fa caccia da 50 anni, e questa è una filosofia imprescindibile tra gli anglosassoni della vecchia scuola, qualsiasi falco deve mutare tranquillo a pancia piena senza vedere più il falconiere fino a nuova stagione, soprattutto gli harris urlatori che hanno questa come unica possibilità di smettere di strillare e di staccarsi dal falconiere come fonte di cibo.
 
Vero Amedeo, con l'harris e' diverso e capisco i disagi che potrebbero avere altre specie se fatte volare durante il periodo della muta.
Comunque anch'io concordo che, se si potesse volare tutto l'anno, cio' dovrebbe avvenire nelle riserve e non su terreno libero.

Infatti in Italia si può volare tutto l'anno, nelle aziende faunistiche venatorie che hanno la concessione per la zona addestramento cani con abbattimento e nelle ZAC (zone addestramento cani). E questo è valido DA SEMPRE.
E allora, tu, che non hai studiato la 157/92 perché vivendo all'estero non hai la licenza di caccia, ti chiederai: "come mai non se ne è mai parlato e si discute tanto di "volo tutto l'anno" quando è già possibile farlo e in regola?"
Semplice:
primo, perché molti falconieri hanno preso la licenza di caccia, ma non avendo mai cacciato in pratica, non conoscono nel dettaglio il funzionamento della caccia in Italia. Basta chiedere ai falconieri dove sono le ZAC della loro provincia e come funzionano e vedrai che sono ben pochi quelli che ti risponderanno e sicuramente tutti che oltre ai falchi usano anche cane e fucile.
secondo, perché se vai in una zona cani senza abbattimento (ZAC) di solito devi prendere una tessera di chi la gestisce e hai un quarto d'ora di turno dopo il quale devi liberare il campo per altri soci, mentre se vai in una azienda devi fare un permesso (a pagamento) e devi acquistare dei capi (una quaglia da 3 euro non basta, di solito...), altrimenti al concessionario non conviene darti un terreno tutto tuo dove puoi passare la mattinata con cane e falco, indisturbato.

Quindi se vuoi volare fuori stagione venatoria in Italia, puoi farlo tranquillamente (aziende con zona cani ce ne sono a bizzeffe, dovunque) ma devi tirare fuori la monetina... e, a parte le parole, questo punto è ancora molto delicato... e forse il maggior punto di contatto con i tanto ammirati "scozzesi"... ;-)
Per noi, "cinofili" con il fucile, è normale. Siamo abituati a pagare e facciamo correre i cani tutto l'anno in regola con le leggi..., anche perché se ci beccano fuori (con il cane, ma senza fucile, naturalmente) sono 200 euro di multa con verbale.
Non dico sia giusto, ma è la legge.
I Falconieri invece sembra vorrebbero fare tutto senza pagare dazio...
E ora spero comincerai a capire meglio il motivo per cui una proposta del tipo "libera, solo la Falconeria, sempre" farebbe un pochino arrabbiare non solo gli animalisti, ma anche tutti gli altri.
Le proposte di legge vanno fatte con giudizio, altrimenti, anziché essere approvate, stimolano ancora di più l'opposizione. E per farle "con giudizio" bisogna studiare e conoscere la legge e la materia di cui si legifera... in questo caso, oltre che la falconeria, la caccia.
 
http://portale.provincia.vr.it/documenti/procedimenti/dettagliProc?idProc=195
http://www.provincia.fe.it/sito?servizio=7B9E4E0192E7DB65C1256DC1002D09F9

http://www.consiglioveneto.it/crvportal/leggi_storico/2000/00lr0002.html
http://www.provincia.vicenza.it/ente/la-struttura-della-provincia/servizi/caccia/addestramento-ed-allenamento-falchi

Perchè in Piemonte e in altre regioni no?
Perchè devo essere ghettizzato nelle zac per volare in fretta e furia per 15 minuti o nelle aziende faunistiche venatorie a pagamento quando potrei andare ad addestrare il mio giovane rapace, con tutta calma in un fondo con il benestare del proprietario del terreno e con la dichiarazione della Provincia, nel completo rispetto della legge?(costo, 2 marche da bollo da 14,62 euro..)
Non credete che ci sarebbero un sacco di agricoltori che sarebbero ben felici di avere un falconiere sui propri campi che grazie alla semplice presenza del rapace avrebbero le loro colture meno assediate dai corvidi che si allontanerebbero altrove?
Perchè devo avere meno diritti di un falconiere che vive in Emilia Romagna o in Veneto?
Come e chi dovrebbe portare avanti queste modifiche delle leggi regionali?
 
da totale neofita credo che la situazione sia parecchio incasinata. Io proporrei:

1)La proprietà della selvaggina deve essere del proprietario del terreno (con tutti i benefici che ne comporta: es il superamento delle riserve, il controllo sarebbe del contadino xke ha interesse che nessuno vada a cacciare/mettere trappole in primavera/estate-> aumento dei selvatici). Questo permetterebbe, come in Uk, ai Club di fare accordi con i contadini per avere il permesso di cacciare nei loro terreni.

2) Fare una licenza di caccia apposita per falconieri( semplicemente non fare il porto d'armi) oppure togliere la licenza di caccia per la falconeria( come in UK) e ricondurre tutto il discorso al benessere del falco( Hawk Board) che regolamenta per esempio l'obbligo di mettere in muta il falco nel periodo estivo( escludendo chi lavora col falco o per i giovani dell'anno) ecc.
 
No, no ma che scherziamo, togliere la licenza di caccia per la caccia con il falco?!?!?! Ok, eliminare il porto d'armi però un esame per poter cacciare con il falco è d'obbligo, non oso immaginare il casino ed il disastro nel vedere falconieri cacciatori improvvisati!!
Io farei come in Germania invece, prima licenza di caccia e poi licenza di caccia per falconiere. Mi spiace ma gli italiani se non prendono le martellate sui denti non capiscono le cose e la metterei d'obbligo pure per il possesso del rapace almeno si evitano certe porcate che si vedono spesso ma soprattutto si avvia alla falconeria solo la gente veramente motivata e non il primo che passa in negozio o altrove e compra un falco.
Sarò restrittivo ma molti purtroppo si avvicinano alla falconeria nel modo scorretto dovuto anche alla troppa facilità nel possedere un rapace.
 
da totale neofita credo che la situazione sia parecchio incasinata. Io proporrei:

1)La proprietà della selvaggina deve essere del proprietario del terreno (con tutti i benefici che ne comporta: es il superamento delle riserve, il controllo sarebbe del contadino xke ha interesse che nessuno vada a cacciare/mettere trappole in primavera/estate-> aumento dei selvatici). Questo permetterebbe, come in Uk, ai Club di fare accordi con i contadini per avere il permesso di cacciare nei loro terreni.

2) Fare una licenza di caccia apposita per falconieri( semplicemente non fare il porto d'armi) oppure togliere la licenza di caccia per la falconeria( come in UK) e ricondurre tutto il discorso al benessere del falco( Hawk Board) che regolamenta per esempio l'obbligo di mettere in muta il falco nel periodo estivo( escludendo chi lavora col falco o per i giovani dell'anno) ecc.

tu puoi proporre qualsiasi cosa, come ovviamente lo possono fare anche gli altri, ma....
la REALTA' è che c'è già una legge venatoria che regola il tutto e che NON verrà modificata
Pertanto, parlatene pure, scaldatevi pure, proponete pure, ma non accadrà nulla di tutto ciò !!
 
tu puoi proporre qualsiasi cosa, come ovviamente lo possono fare anche gli altri, ma....
la REALTA' è che c'è già una legge venatoria che regola il tutto e che NON verrà modificata
Pertanto, parlatene pure, scaldatevi pure, proponete pure, ma non accadrà nulla di tutto ciò !!
bravo toscano 1!!!qualcuno che dice come stanno le cose!!!io sono proprio della tua stessa idea, troppa fatica cambiare una legge così complicata da gestire tra animalisti, verdi, ecc...come cercare il freddo per il letto!!faro licenza di caccia e farò come si potrà tra legalità e quel poco di illegalità per il bene del falco!alègar
 
mi fa incazzare che il cane da caccia se lo porti in giro per giardini o vicino a casa non ti rompe i coglioni nessuno, se faccio volare il falco nel campo di fianco a casa mi fanno 2 coglioni così.....il falco in natura vola tutto l'anno, perchè non dovrebbe volare anche in cattività?non dico tutti i giorni ma quando uno ne ha l'occasione in posti senza predazione come in certe province, ma senza troppe menate!poi forse devo entrare nel "giro" e dopo tutto sara più chiaro, ma sarà difficile.
 
sono conscio pure io che nel breve periodo bisogna fare la licenza ecc, ma nel breve periodo bisogna prendere esempio dagli altri paesi. Lo status quo a mio parere va cambiato, migliorato. La licenza di caccia DEVE essere svincolata dal porto d'armi, bisogna ricondurre il costo della licenza al tipo di caccia praticato e non pagare le tasse perchè si va a caccia della fauna( che fa parte del demanio...se si facesse come nel resto d'europa e il selvatico fosse del contadino, non avrebbe piu senso pagare per una tassa sulla predazione...avrebbe senso pagarla se si caccia col fucile-> potenzialmente piu pericoloso per l'uomo e sopratutto per un maggior numero di capi in una sola pattuta di caccia)
 
questa affermazione fa capire tutto. peccato che ci si sbagli nella vita, magari quando non ci sarà più qualcuno che fa i propri interessi ma quelli della falconeria, sicuramente le cose cambieranno, daltronde è un dato di fatto che sono i giovani(almeno la maggiorparte) che un giorno faranno la falconeria italiana, e quelli che pensano con cognizione di logica, avendo visto cause ed effetti nelle realtà degl altri paesi, non vedono un futuro evolutivo per la situazione italiana, e sicuramente come voi avete avuto il vostro momento per sentenziare in materia legislativa, noi, in un futuro neanche troppo lontano, avremo il nostro momento per sentenziare, è sicuro che ci sarà. qui non si parla di tecniche di caccia dove l'esperienza ha sempre ragione, la logica non ha ne età ne esperienza, e quando un anziano mi disse: ehi non è detto che noi vecchi abbiamo sempre ragione magari ci sbagliamo solo da più tempo, oltre all umile saggezza, credo che avesse ragione per gran parte delle realtà della nostra società.
 
tu puoi proporre qualsiasi cosa, come ovviamente lo possono fare anche gli altri, ma....
la REALTA' è che c'è già una legge venatoria che regola il tutto e che NON verrà modificata
Pertanto, parlatene pure, scaldatevi pure, proponete pure, ma non accadrà nulla di tutto ciò !!

Toscano, che ci sia una legge venatoria e' noto. Che questa sia obsoleta e non piu' consona alle esigenze attuali mi pare evidente. Perche' NON puo' essere modificata, perche' non deve accadere nulla?
Scusa sai, ma e' questo modo di pensare che ci rende retrogradi....
 
Un conto è fantasticare sul web, che tanto non costa nulla, un altro è concretizzare risultati seri ed in argomenti importanti e complicati come le leggi.
State disquisendo su argomenti che neppure lontanamente conoscete (caccia, falconeria e leggi), per cui, poiché pare che i "giovani" possano essere saggi quanto e più dei "vecchi" (anche se la storia millenaria dell'uomo ha sempre detto l'opposto...), cercate almeno di non diventare grotteschi.
Qui è come se chiedessimo ad un bambino di 12 anni come modificherebbe il codice della strada!
Non ha la patente, non ha la macchina, ma dato che va in macchina con papà, vorrebbe che fossero legalizzate le impennate, che la patente fosse abolita etc etc...
Tanto per farvi ragionare in modo semplice, semplice... lo sapete quanti soldi portano le normali provvigioni venatorie (le tasse per andare a caccia) nella casse degli enti locali?
Fate due conti: circa 700.000 licenze di caccia per: 216 euro di porto d'armi (all'anno), più mediamente 100 euro di ATC (andate a cercare sulla legge 157/92 cosa vuol dire) ma spesso i cacciatori ne hanno più di uno, più mediamente 60 euro del tesserino venatorio, per un totale medio di, facciamo, dai 350 ai 500 euro all'anno... quanto fa?
Poi ci sono i milioni di euro per le concessioni alle aziende venatorie.
Questi soldi ci vengono chiesti perché lo Stato dovrebbe gestire il territorio e il suo patrimonio faunistico. Se la legge desse questa gestione ai privati, lo Stato non potrebbe più motivare queste "tasse governative", oppure dovrebbe inventarsi qualcos'altro da far pagare ai proprietari terrieri magari per avere una licenza per sfruttare il terreno dal punto di vista venatorio (esattamente come fa ora per le concessioni delle aziende faunistico venatorie).
E secondo voi lo Stato si priverebbe di questi "4 soldi" per dare la gestione del territorio ai privati?
Non ci vuole Einstein per fare due considerazioni un po' più serie del "secondo me non ci vogliono tante menate e facciamo quello che ci pare!" ... non credete?
Io non lo so se, quando e come verrà modificata o riscritta ex novo la legge sulla regolamentazione dell'attività venatoria, ma non sarà semplice come caxxeggiare sui forum. Bisogna studiare, farsi il mazzo e soprattutto non fare casini alla leggera proponendo l'improponibile tanto per fare.
Da quando è stato aperto questo post ho letto tante banalità, tante critiche, tante esaltazioni dell'estero, senza sapere neppure come funziona in Italia e senza UNA proposta che sia veramente applicabile dal punto di vista legislativo.
In questo interessante e potenzialmente costruttivo argomento (Regolamentare la Falconeria in Italia) si dovrebbe parlare di LEGGE (se non vogliamo andare in OT)... non di sogni o di fantasie da mettere lì a livello di chat!
Le associazioni nazionali di Falconeria (FIF, FOF, FUF, UNCF, Circoli vari, grandi saggi, neo fenomeni etc etc) hanno qualche progetto concreto a riguardo, nel cassetto?
La Federcaccia quest'anno va al rinnovo del Presidente nazionale e l'UNCF pure. Le "campagne elettorali" immagino siano già partite... di solito in campagna elettorale si fanno le famose "promesse elettorali" sui programmi. C'è qualche programma di qualche candidato che preveda l'argomento "modifica della legge riguardante la Falconeria"?
Non chiedo che siano resi pubblici i particolari (il forum lo leggono TUTTI) gli eventuali programmi, mi basterebbe una conferma formale che l'argomento è in forte priorità.
Quando ero segretario nazionale della FIF nel 1992, ricevetti una lettera manoscritta e firmata dal presidente FIdC, Giacomo Rosini, in cui si impegnava personalmente a perseguire in ogni sede opportuna la causa della Falconeria. E' così difficile farlo oggi?
Perdonate lo sfogo.
 
tanax mi piacerebbe discutere ogni suo punto, ma conosco il suo modo di pensare e di parlare soprattutto e so che il mio linguaggio non sarebbe comprensibile per lei, partendo dal semplice fatto di prendermi in consideazione nella sua discussione senza minimamente sapere niente del mio pensiero, avrò anche le mie idee come altri hanno le loro e le chiedo di dire qui adesso le banalità che ho detto? per quanto riguarda l'esaltazione dell estero non credo sia anormale inneggiare a situazioni più rosee di quella italiana, studiare? io studio dalla mattina alla sera, leggo, mi informo, uso la mia testa, e non quella degl altri, e soprattutto sono disposto a lasciare perdere quello che non mi piace o mi piace per quello che è giusto o non lo è, sono giovane è vero ma sembra che ci siano pochi "anziani", che ha un significato diverso dal suo "vecchio", e a tanti di loro deve ancora venire la barba bianca. fantasticare? c'è ancora qualcuno che ritiene che Lorenz o Pavlov abbiano vissuto un bellissimo trip. senza ignoranti non esistono saggi.
 
tanax mi piacerebbe discutere ogni suo punto, ma conosco il suo modo di pensare e di parlare soprattutto e so che il mio linguaggio non sarebbe comprensibile per lei, partendo dal semplice fatto di prendermi in consideazione nella sua discussione senza minimamente sapere niente del mio pensiero, avrò anche le mie idee come altri hanno le loro e le chiedo di dire qui adesso le banalità che ho detto? per quanto riguarda l'esaltazione dell estero non credo sia anormale inneggiare a situazioni più rosee di quella italiana, studiare? io studio dalla mattina alla sera, leggo, mi informo, uso la mia testa, e non quella degl altri, e soprattutto sono disposto a lasciare perdere quello che non mi piace o mi piace per quello che è giusto o non lo è, sono giovane è vero ma sembra che ci siano pochi "anziani", che ha un significato diverso dal suo "vecchio", e a tanti di loro deve ancora venire la barba bianca. fantasticare? c'è ancora qualcuno che ritiene che Lorenz o Pavlov abbiano vissuto un bellissimo trip. senza ignoranti non esistono saggi.

Enrico, non mi interessa fare polemica, mi interessa l'argomento. Non mi sono sentito attaccato dal suo intervento circa la discutibile saggezza degli anziani (concordo sulla differenza con il termine "vecchio") e non volevo in nessun modo attaccare Lei, poiché il mio intervento "stimolatore" e ovviamente un pochino provocatorio, era nato da altri messaggi, non dai suoi.
Quanto alla banalità, i suoi interventi possono essere approvati o meno, ma non si può dire che siano banali, infatti non mi riferivo a Lei.
Cordialità.
 
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