Salve a tutti.
Inizio chiedendo scusa a tutti se questo post potrebbe risultare un po’ lungo e noioso per qualcuno, ma prima di chiedere a voi un consiglio è necessario che mi presenti e che vi esponga la mia esperienza in falconeria.
Mi chiamo Mirko, con la K, ho 29 anni e sono un appassionato di falconeria da quando ero ragazzino.
Figlio di padre Sardo e mamma Americana ho vissuto i miei primi 11 anni di vita in America, (vicino Boerne in Texas), per poi tornare in Italia, + precisamente in Sardegna, ovvero la terra del mio papà , nella provincia di Oristano, dove sono cresciuto ed attualmente vivo.
La mia passione per i falchi nasce appunto in Texas, non tanto per la caccia in se stessa ma per gli spettacoli di falconeria che spesso venivano fatti nelle fiere locali.
Essendo cresciuto in un ranch, tra cavalli, tori e qualche struzzo, immerso in oltre 20.000 ettari di pascoli, mi sono ritrovato di colpo catapultato a vivere in un appartamento cittadino dove non solo l’idea di possedere un falco era eresia, ma il concetto stesso di natura per come l’avevo inteso fino al quel moneto era pressoché svanito.
Circa 4 anni fa ho coronato due, dei tre sogni della mia vita, e cioè mi sono sposato con l’essere piö dolce di questa terra ed ho acquistato una casa in campagna, in un terreno agricolo di circa 12.000mq (1 ettaro e mezzo), nella zona di Fenosu, dove guarda caso, per via dell’aeroporto, mi trovo con la possibilità di avere a pochi passi da casa una distesa di circa 25 ettari di risaia incolta.
Dopo qualche mese di vita matrimoniale nella nuova casa ho finalmente deciso di acquistare un falco. Inizio a documentarmi, acquisto libri e DVD e grazie al mio lavoro ho potuto seguire qualche sporadica lezione di falconeria sul campo durante i miei soggiorni in Austria. Dopo aver imparato le basi e i rudimenti, e prendendo in considerazione che la Sardegna non prevede il Falco come strumento di caccia (e ancora non riesco a spiegarmi il perché), ho deciso di prendere un Gheppio. In questi 3 anni posso dire di aver convissuto piö con il mio gheppio che con la mia pazientevole consorte, che appunto con tanta pazienza, capendo la mia passione, non ha mai interferito.
Tutto questo ci porta a Gennaio del 2010. Era Domenica mattina 10 Gennaio, una bella giornata di sole invernale che non mi sono lasciato scappare. Decido di prendere Jason e mi porto sul campo di volo.
Negli anni il rapporto creato con il mio falco è stato decisamente simbiotico tanto che difficilmente si allontanava troppo da me, ma il giorno caso vuole che mentre camminavo lungo l’argine della canaletta di fianco alla strada stacco con i piedi un beccaccino che dopo una sfrullata vola piuttosto alto davanti me.
Jason istintivamente ha tentato la picchiata, non riuscita, e si è portato a circa 400-500 metri da me.
Dopo il fallito attacco Jason si è posato su di un palo telefonico e intanto mi accingo a raggiungerlo ma nonostante le mie chiamate non accennava il rientro. A questo punto ho preso una coscetta di quaglia dalla borsa, e dopo averla alzata ho visto Jason partire per tornare al guanto, e qui è successo l’inaspettato. Lungo i bordi della strada, dietro il palo dove era posato Jason, c’è una serie di alberi di eucalipto posta a frangivento. Mentre Jason partiva, da dietro gli eucalipti ho visto in volo un Astore Sardo, che dopo circa 100 metri ha avuto la meglio sul mio povero gheppio. Speravo che l’astore si posasse a terra, e così è stato, ma mentre correvo verso di lui si è rialzato in volo tenendo tra gli artigli della zampa destra il mio Jason ormai esanime. Il tutto si è svolto così in fretta che ogni capacità razionale in quel momento mi è venuta mancare.
Dal giorno del fataccio sono susseguite una serie di ricerche e convalide sul fatto che gli astori sardi MANGIANO i rapaci piö piccoli. Solo dopo ho preso coscienza che purtroppo la colpa è stata solo mia, per non aver tenuto conto di questi fattori imprevedibili ma assolutamente possibili. Mi era capitato altre volte di vedere Astori durante le mie uscite di volo ma forse la mia presenza e l’altezza del volo di Jason hanno sicuramente fatto da deterrente in passato.
Dopo tanta sofferenza, che ancora mi porto dentro, vorrei prendere un altro rapace, e sarai indirizzato a tre diverse scelte: o una femmina di harris, oppure un sacro o un astore.
La prima scelta è andata verso la femmina di harris perché sicuramente piö semplice da gestire e da ammansire, ma soprattutto perché non avendo la possibilità di cacciare in licenza, un sacro o astore sarebbero veramente dei ferrari accesi con l’acceleratore a manetta chiusi in garage.
Visto che i falchi non sono macchine ma sono predatori, ed in primis esseri viventi di assoluto rispetto, pensavo che un harris, con qualche piccione da molla e qualche quaglia potessero comunque darmi la possibilità di portare avanti questa mia passione.
Sentitevi pure liberi di criticare, anche duramente, ogni parte di questo post… ho già preso in considerazione il fatto che qualcuno di voi mi darà a dosso per cio che è successo al mio Jason, quindi sia insulti che consigli sono entrambi ben accetti.
Un saluto a tutti e un grazie in anticipo a chi vorrà rispondere.
Mirko
Inizio chiedendo scusa a tutti se questo post potrebbe risultare un po’ lungo e noioso per qualcuno, ma prima di chiedere a voi un consiglio è necessario che mi presenti e che vi esponga la mia esperienza in falconeria.
Mi chiamo Mirko, con la K, ho 29 anni e sono un appassionato di falconeria da quando ero ragazzino.
Figlio di padre Sardo e mamma Americana ho vissuto i miei primi 11 anni di vita in America, (vicino Boerne in Texas), per poi tornare in Italia, + precisamente in Sardegna, ovvero la terra del mio papà , nella provincia di Oristano, dove sono cresciuto ed attualmente vivo.
La mia passione per i falchi nasce appunto in Texas, non tanto per la caccia in se stessa ma per gli spettacoli di falconeria che spesso venivano fatti nelle fiere locali.
Essendo cresciuto in un ranch, tra cavalli, tori e qualche struzzo, immerso in oltre 20.000 ettari di pascoli, mi sono ritrovato di colpo catapultato a vivere in un appartamento cittadino dove non solo l’idea di possedere un falco era eresia, ma il concetto stesso di natura per come l’avevo inteso fino al quel moneto era pressoché svanito.
Circa 4 anni fa ho coronato due, dei tre sogni della mia vita, e cioè mi sono sposato con l’essere piö dolce di questa terra ed ho acquistato una casa in campagna, in un terreno agricolo di circa 12.000mq (1 ettaro e mezzo), nella zona di Fenosu, dove guarda caso, per via dell’aeroporto, mi trovo con la possibilità di avere a pochi passi da casa una distesa di circa 25 ettari di risaia incolta.
Dopo qualche mese di vita matrimoniale nella nuova casa ho finalmente deciso di acquistare un falco. Inizio a documentarmi, acquisto libri e DVD e grazie al mio lavoro ho potuto seguire qualche sporadica lezione di falconeria sul campo durante i miei soggiorni in Austria. Dopo aver imparato le basi e i rudimenti, e prendendo in considerazione che la Sardegna non prevede il Falco come strumento di caccia (e ancora non riesco a spiegarmi il perché), ho deciso di prendere un Gheppio. In questi 3 anni posso dire di aver convissuto piö con il mio gheppio che con la mia pazientevole consorte, che appunto con tanta pazienza, capendo la mia passione, non ha mai interferito.
Tutto questo ci porta a Gennaio del 2010. Era Domenica mattina 10 Gennaio, una bella giornata di sole invernale che non mi sono lasciato scappare. Decido di prendere Jason e mi porto sul campo di volo.
Negli anni il rapporto creato con il mio falco è stato decisamente simbiotico tanto che difficilmente si allontanava troppo da me, ma il giorno caso vuole che mentre camminavo lungo l’argine della canaletta di fianco alla strada stacco con i piedi un beccaccino che dopo una sfrullata vola piuttosto alto davanti me.
Jason istintivamente ha tentato la picchiata, non riuscita, e si è portato a circa 400-500 metri da me.
Dopo il fallito attacco Jason si è posato su di un palo telefonico e intanto mi accingo a raggiungerlo ma nonostante le mie chiamate non accennava il rientro. A questo punto ho preso una coscetta di quaglia dalla borsa, e dopo averla alzata ho visto Jason partire per tornare al guanto, e qui è successo l’inaspettato. Lungo i bordi della strada, dietro il palo dove era posato Jason, c’è una serie di alberi di eucalipto posta a frangivento. Mentre Jason partiva, da dietro gli eucalipti ho visto in volo un Astore Sardo, che dopo circa 100 metri ha avuto la meglio sul mio povero gheppio. Speravo che l’astore si posasse a terra, e così è stato, ma mentre correvo verso di lui si è rialzato in volo tenendo tra gli artigli della zampa destra il mio Jason ormai esanime. Il tutto si è svolto così in fretta che ogni capacità razionale in quel momento mi è venuta mancare.
Dal giorno del fataccio sono susseguite una serie di ricerche e convalide sul fatto che gli astori sardi MANGIANO i rapaci piö piccoli. Solo dopo ho preso coscienza che purtroppo la colpa è stata solo mia, per non aver tenuto conto di questi fattori imprevedibili ma assolutamente possibili. Mi era capitato altre volte di vedere Astori durante le mie uscite di volo ma forse la mia presenza e l’altezza del volo di Jason hanno sicuramente fatto da deterrente in passato.
Dopo tanta sofferenza, che ancora mi porto dentro, vorrei prendere un altro rapace, e sarai indirizzato a tre diverse scelte: o una femmina di harris, oppure un sacro o un astore.
La prima scelta è andata verso la femmina di harris perché sicuramente piö semplice da gestire e da ammansire, ma soprattutto perché non avendo la possibilità di cacciare in licenza, un sacro o astore sarebbero veramente dei ferrari accesi con l’acceleratore a manetta chiusi in garage.
Visto che i falchi non sono macchine ma sono predatori, ed in primis esseri viventi di assoluto rispetto, pensavo che un harris, con qualche piccione da molla e qualche quaglia potessero comunque darmi la possibilità di portare avanti questa mia passione.
Sentitevi pure liberi di criticare, anche duramente, ogni parte di questo post… ho già preso in considerazione il fatto che qualcuno di voi mi darà a dosso per cio che è successo al mio Jason, quindi sia insulti che consigli sono entrambi ben accetti.
Un saluto a tutti e un grazie in anticipo a chi vorrà rispondere.
Mirko