Scrivo di questa mia esperienza perchè penso possa essere utile agli utenti di questo forum al fine di intervenire tempestivamente contro questo tipo di parassita.
Tutto inizio circa due settimane fa portando la mia G.A. a fare il suo quotidiano volo di allenamento. Aspetto del falco ottimo, come sempre, forma fisica buona (il giorno precedente aveva fatto 35 passate al logoro consecutive), condizioni climatiche stupende, tutto sembrava perfetto ma quando tirai fuori il logoro lei niente... per la prima volta non mi ha calcolato proprio ed è volata via per fatti suoi (le sono corso dietro per circa due ore... avrà fatto 8 milioni di chilometri... ccisua). Una volta recuperata cominciai a fare un giro di telefonate consultandomi con i vari esperti nel campo. Tra le varie ipotesi fatte siamo arrivati alla conclusione che a monte del problema c'erano tre concause:
- Il caldo di quei giorni, quindi un possibile sentore di primavera nel falco;
- il peso alto, anche se cio mi sembrava molto molto strano visto che lei, tranne che durante il primo mese di addestramento, ha volato sempre a peso massimo ovvero a 126 gr;
- il suo trasferimento dalla casa della mia ragazza a casa mia, con un'interruzione dei voli di circa 10 giorni (in cui ero impegnato a relizzare materialmente la sua nuova voliera), per cui una possibile interruzione della routine, componente essenziale soprattutto per questo genere di falchi.
Decisi quindi di abbassarla di peso portandola, dopo alcuni giorni, a 113 gr (peso di volo del suo periodo iniziale di addestramento)... ma lei continuava a venire al pugno in maniera svogliata e senza fare mai gozzo... il suo aspetto continuava comunque ad essere ottimo quindi non attribuivo questo suo anomalo comportamento a problemi di salute.
Domenica scorsa l'ho portata al raduno di Livorno dove ha ripetuto la sua performance... non mi si è fregata per nulla e si è posata sulla cima di un albero a mo di stella cometa nel periodo natalizio .
Il giorno dopo, tornando dalla Toscana, l'ho fatta visitare (solo per scrupolo pensate) dal Dott. Collarile, veterinario specializzato in rapaci che tutti i falconieri romani conoscono. Lui, A seguito di esame su tampone al gozzo, ha diagnosticato la presenza di questi parassiti, i trichomonas.
Il giorno seguente ho iniziato a sottoporla alla terapia e nel giro di pochi giorni la g.a. ha recuperato l'appetito ed ha ristabilito il collegamento con me e con la mia ragazza. Oggi è l'ultimo giorno di terapia... la pova del nove tra un paio di giorni quando avrà effettuato la visita di controllo finale e quando la portero a volare.
Per quanto riguarda i parassiti sono praticamente certo che li ha contratti mangiando, circa 10 giorni prima dell'inizio dei problemi, dei "turdidi" che erano stati tenuti con dei piccioni e che erano piuttosto magri al tatto... la mia poca esperienza non mi ha permesso di cogliere questo segnale di pericolo
Un saluto a tutti, Fabio
Tutto inizio circa due settimane fa portando la mia G.A. a fare il suo quotidiano volo di allenamento. Aspetto del falco ottimo, come sempre, forma fisica buona (il giorno precedente aveva fatto 35 passate al logoro consecutive), condizioni climatiche stupende, tutto sembrava perfetto ma quando tirai fuori il logoro lei niente... per la prima volta non mi ha calcolato proprio ed è volata via per fatti suoi (le sono corso dietro per circa due ore... avrà fatto 8 milioni di chilometri... ccisua). Una volta recuperata cominciai a fare un giro di telefonate consultandomi con i vari esperti nel campo. Tra le varie ipotesi fatte siamo arrivati alla conclusione che a monte del problema c'erano tre concause:
- Il caldo di quei giorni, quindi un possibile sentore di primavera nel falco;
- il peso alto, anche se cio mi sembrava molto molto strano visto che lei, tranne che durante il primo mese di addestramento, ha volato sempre a peso massimo ovvero a 126 gr;
- il suo trasferimento dalla casa della mia ragazza a casa mia, con un'interruzione dei voli di circa 10 giorni (in cui ero impegnato a relizzare materialmente la sua nuova voliera), per cui una possibile interruzione della routine, componente essenziale soprattutto per questo genere di falchi.
Decisi quindi di abbassarla di peso portandola, dopo alcuni giorni, a 113 gr (peso di volo del suo periodo iniziale di addestramento)... ma lei continuava a venire al pugno in maniera svogliata e senza fare mai gozzo... il suo aspetto continuava comunque ad essere ottimo quindi non attribuivo questo suo anomalo comportamento a problemi di salute.
Domenica scorsa l'ho portata al raduno di Livorno dove ha ripetuto la sua performance... non mi si è fregata per nulla e si è posata sulla cima di un albero a mo di stella cometa nel periodo natalizio .
Il giorno dopo, tornando dalla Toscana, l'ho fatta visitare (solo per scrupolo pensate) dal Dott. Collarile, veterinario specializzato in rapaci che tutti i falconieri romani conoscono. Lui, A seguito di esame su tampone al gozzo, ha diagnosticato la presenza di questi parassiti, i trichomonas.
Il giorno seguente ho iniziato a sottoporla alla terapia e nel giro di pochi giorni la g.a. ha recuperato l'appetito ed ha ristabilito il collegamento con me e con la mia ragazza. Oggi è l'ultimo giorno di terapia... la pova del nove tra un paio di giorni quando avrà effettuato la visita di controllo finale e quando la portero a volare.
Per quanto riguarda i parassiti sono praticamente certo che li ha contratti mangiando, circa 10 giorni prima dell'inizio dei problemi, dei "turdidi" che erano stati tenuti con dei piccioni e che erano piuttosto magri al tatto... la mia poca esperienza non mi ha permesso di cogliere questo segnale di pericolo
Un saluto a tutti, Fabio