borgo di Melfi, dove il 26, 27 e 28 Ottobre, si svolgerà il Raduno Internazionale di Falconeria. Giunto quest’anno alla XIX° edizione l’evento, organizzato dall’Associazione Falconieri del Melfese, attira un gran numero di turisti e visitatori, desiderosi di tuffarsi per tre giorni nell’atmosfera incantata del Medioevo.
Per un lungo weekend la città lucana rivive lo splendore della corte di Federico II di Svevia, sovrano che visse in questi meravigliosi luoghi, dove costruì grandiose dimore.
Proprio una di queste residenze è il Castello Normanno, suggestiva cornice della manifestazione.
Nel fascino delle antiche mura della dimora federiciana si potrà assistere a giochi medievali, danze, mostre e spettacoli teatrali. Sarà inoltre possibile girovagare tra i vivaci e colorati stands del mercato, allestito all’interno del cortile, chiacchierare con artigiani e popolani, curiosare tra gli oggetti e la mercanzia esposta.
Anche chi ama il tiro con l’arco sarà accontentato. Nel campo medievale, allestito nel fossato del maniero, abili arcieri si sfideranno in avvincenti gare, dando dimostrazioni di quest’antica disciplina.
Ma gli spettacoli più emozionanti si svolgeranno nei cortili della fortezza. I falconieri, provenienti da tutta Europa, daranno dimostrazioni di caccia con i propri falchi. Una volta terminate le esibizioni sarà possibile avvicinare i rapaci, una buona occasione per i viaggiatori più coraggiosi di farsi scattare qualche
foto, regalandosi così un piacevole ricordo da portare a casa.
Chi vuole sapere qualcosa in più sulla Falconeria, potrà invece partecipare al Convegno Internazionale che si tiene all’interno delle sale del castello.
Chiude la manifestazione la sfilata del corteo storico del Re di Sicilia, in programma domenica 28 ottobre, a partire dalle ore 17.30. Avvolti in eleganti vestiti, trecento figuranti tra cavalieri, dame, cortigiani e menestrelli attraverseranno le strade principali del centro storico e, percorrendo gli antichi vicoli del borgo, arriveranno in Piazza Duomo dove si erge imponente la Cattedrale di Santa Maria Assunta.
[h=3]Federico II e la caccia con il falcone [/h]
Nei libri di storia Melfi è conosciuta soprattutto per essere statala capitale del regno normanno e per l’importante ruolo ricoperto sullo scenario politico, grazie alla presenza di
Federico II. Fu in questa città che l’Imperatore promulgò il “Liber Augustalis”, le Costituzioni che avrebbero migliorato l’impianto giuridico del tempo ed era nel castello melfitano che il sovrano amava trascorrere le giornate, dedicandosi alle sue passioni.
Uno dei suoi hobby era la caccia al falcone che, se da un lato rappresentava uno svago, dall’altro era un preciso rituale praticato soprattutto dai nobili.
A riprova della sua passione egli scrisse un trattato, il “De arte venandicumavibus”, nel quale spiegava i sistemi di allevamento, addestramento e utilizzo dei rapaci nella caccia.
Il puer Apuliae, nome con cui era identificato Federico II, si avventurava nelle foreste e nei boschi che circondavano il castello e, con il suo seguito di cavalieri, andava alla ricerca della selvaggina.
Proprio per ricordare l’arte venatoria, tanto cara al sovrano svevo, è nata l’idea dell’Associazione Falconieri Melfesi di realizzare un evento che rievocasse lo sfarzo della corte federiciana e permettesse, per qualche giorno, di ritornare indietro nel tempo.
[h=3]Sapori autunnali[/h]
Il Raduno Internazionale di Falconeria rappresenta non solo l’occasione per visitare Melfi, ma offre anche l’opportunità di conoscere le eccellenze agroalimentari del territorio. Nella stagione autunnale le strade del borgo si riempiono dei profumi delle caldarroste, vendute nei piccoli negozietti che si affacciano sulle strade che conducono al Duomo.
Proprio alla castagna coltivata sul territorio del Vulture, il Marroncino melfese, è dedicata una sagra, che si ripete ogni anno nel mese di ottobre, nel weekend che precede il raduno dei falconieri.
Per deliziare il palato bisogna fare una sosta nei ristoranti e nelle locande, dove si possono assaggiare le tante specialità a base di castagne. Dal saporito frutto autunnale si ricava una crema utilizzata per condire la carne, ma anche dolci, che allieteranno i più golosi. Gli amanti del buon vino potranno invece sorseggiare un bicchiere di Aglianico del Vulture, che si sposa bene con il marroncino.
[h=3]Informazioni utili[/h]
Fonte: http://www.camperlife.it/news_3240_In-camper-a-Melfi-per-il-XIX-Raduno-Internazionale-di-Falconeria.html
Per un lungo weekend la città lucana rivive lo splendore della corte di Federico II di Svevia, sovrano che visse in questi meravigliosi luoghi, dove costruì grandiose dimore.
Nel fascino delle antiche mura della dimora federiciana si potrà assistere a giochi medievali, danze, mostre e spettacoli teatrali. Sarà inoltre possibile girovagare tra i vivaci e colorati stands del mercato, allestito all’interno del cortile, chiacchierare con artigiani e popolani, curiosare tra gli oggetti e la mercanzia esposta.
Anche chi ama il tiro con l’arco sarà accontentato. Nel campo medievale, allestito nel fossato del maniero, abili arcieri si sfideranno in avvincenti gare, dando dimostrazioni di quest’antica disciplina.
Chi vuole sapere qualcosa in più sulla Falconeria, potrà invece partecipare al Convegno Internazionale che si tiene all’interno delle sale del castello.
Chiude la manifestazione la sfilata del corteo storico del Re di Sicilia, in programma domenica 28 ottobre, a partire dalle ore 17.30. Avvolti in eleganti vestiti, trecento figuranti tra cavalieri, dame, cortigiani e menestrelli attraverseranno le strade principali del centro storico e, percorrendo gli antichi vicoli del borgo, arriveranno in Piazza Duomo dove si erge imponente la Cattedrale di Santa Maria Assunta.
[h=3]Federico II e la caccia con il falcone [/h]
Nei libri di storia Melfi è conosciuta soprattutto per essere statala capitale del regno normanno e per l’importante ruolo ricoperto sullo scenario politico, grazie alla presenza di
Uno dei suoi hobby era la caccia al falcone che, se da un lato rappresentava uno svago, dall’altro era un preciso rituale praticato soprattutto dai nobili.
A riprova della sua passione egli scrisse un trattato, il “De arte venandicumavibus”, nel quale spiegava i sistemi di allevamento, addestramento e utilizzo dei rapaci nella caccia.
Il puer Apuliae, nome con cui era identificato Federico II, si avventurava nelle foreste e nei boschi che circondavano il castello e, con il suo seguito di cavalieri, andava alla ricerca della selvaggina.
Proprio per ricordare l’arte venatoria, tanto cara al sovrano svevo, è nata l’idea dell’Associazione Falconieri Melfesi di realizzare un evento che rievocasse lo sfarzo della corte federiciana e permettesse, per qualche giorno, di ritornare indietro nel tempo.
[h=3]Sapori autunnali[/h]
Proprio alla castagna coltivata sul territorio del Vulture, il Marroncino melfese, è dedicata una sagra, che si ripete ogni anno nel mese di ottobre, nel weekend che precede il raduno dei falconieri.
Per deliziare il palato bisogna fare una sosta nei ristoranti e nelle locande, dove si possono assaggiare le tante specialità a base di castagne. Dal saporito frutto autunnale si ricava una crema utilizzata per condire la carne, ma anche dolci, che allieteranno i più golosi. Gli amanti del buon vino potranno invece sorseggiare un bicchiere di Aglianico del Vulture, che si sposa bene con il marroncino.
[h=3]Informazioni utili[/h]
- Per il programma dettagliato dell’evento contattare l’Associazione Falconieri del Melfese, presidente Laviano Giovanni, Tel.: 0972/23056 ; Cell.:
328/6178228 .
- Per info turistiche rivolgersi alla Pro Loco “ Federico II”, Piazza Umberto I, 14. Tel.: 0972/239751
Cell.: 339/733230;335/6393675 email: prolocofederico2@tiscali.it.
Fonte: http://www.camperlife.it/news_3240_In-camper-a-Melfi-per-il-XIX-Raduno-Internazionale-di-Falconeria.html
