Ho sentito dire che qualcuno sta diffondendo la voce che dopo la richiesta di abolizione dei richiami vivi (articolo 16 del DDL 1541) che dovrebbe essere discussa domani, ma che con molta probabilità slitterà a ottobre a causa delle questioni costituzionali che stanno bloccando il Senato) toccherà alla Falconeria essere messa al bando...
Mi permetto di chiedere un minimo di nozione legislativa, da parte di chi sostiene questa fantasiosa ipotesi, oltre che a un minimo di ragionamento sull'argomento.
Lasciando perdere una disquisizione che sarebbe lunga e forse troppo elaborata sulla politica e il mondo venatorio attuale, vorrei soltanto sottolineare (e spero che faccia sorgere qualche riflessione) che mentre la pratica dell'utizzo dei richiami vivi per la caccia (e di tutte le "tecniche "atte a renderla proficua) è ormai quasi completamente abbandonata in tutta Europa (esclusi i paesi più, diciamo così, "legati al passato" per usare un eufemismo, come Grecia, Portogallo e alcune regioni della Spagna) per cui sicuramente questo decreto troverà il consenso dalle commissioni europee, al contrario la Falconeria è stata riconosciuta patrimonio immateriale dell'umanità e in tutto il Mondo (Europa in primis) è stata recentemente rivalutata sia dal punto di vista culturale che dal punto di vista venatorio essendo una delle forme di caccia maggiormente sostenibile.
Per cui i signori "animalisti" che da sempre stanno provando a farci andare nel dimenticatoio, in questo caso e per l'ennesima volta, lo prenderebbero dove non batte il sole. Se così non fosse lo avrebbero già fatto.
Certo se si evitassero le fiere-mercato dove ci si mette con il didietro per aria per far contenti gli animalisti, sarebbe meglio, ma si sa ... il denaro innanzi tutto... e vai con sodoma e gomorra !!
Per cui, niente allarmismi. Prima inserire il cervello e soprattutto non facciamo di tutta l'erba, un fascio.
La caccia non è tutta uguale e permettemi di dire che è un argomento che conosco bene.
Ci sono tipi di caccia che mi vergogno esistano ancora e altri che meritano il rispetto di tutti per la loro etica e la loro armonia con l'ecosistema. La Falconeria è una di queste.
Mi permetto di chiedere un minimo di nozione legislativa, da parte di chi sostiene questa fantasiosa ipotesi, oltre che a un minimo di ragionamento sull'argomento.
Lasciando perdere una disquisizione che sarebbe lunga e forse troppo elaborata sulla politica e il mondo venatorio attuale, vorrei soltanto sottolineare (e spero che faccia sorgere qualche riflessione) che mentre la pratica dell'utizzo dei richiami vivi per la caccia (e di tutte le "tecniche "atte a renderla proficua) è ormai quasi completamente abbandonata in tutta Europa (esclusi i paesi più, diciamo così, "legati al passato" per usare un eufemismo, come Grecia, Portogallo e alcune regioni della Spagna) per cui sicuramente questo decreto troverà il consenso dalle commissioni europee, al contrario la Falconeria è stata riconosciuta patrimonio immateriale dell'umanità e in tutto il Mondo (Europa in primis) è stata recentemente rivalutata sia dal punto di vista culturale che dal punto di vista venatorio essendo una delle forme di caccia maggiormente sostenibile.
Per cui i signori "animalisti" che da sempre stanno provando a farci andare nel dimenticatoio, in questo caso e per l'ennesima volta, lo prenderebbero dove non batte il sole. Se così non fosse lo avrebbero già fatto.
Certo se si evitassero le fiere-mercato dove ci si mette con il didietro per aria per far contenti gli animalisti, sarebbe meglio, ma si sa ... il denaro innanzi tutto... e vai con sodoma e gomorra !!
Per cui, niente allarmismi. Prima inserire il cervello e soprattutto non facciamo di tutta l'erba, un fascio.
La caccia non è tutta uguale e permettemi di dire che è un argomento che conosco bene.
Ci sono tipi di caccia che mi vergogno esistano ancora e altri che meritano il rispetto di tutti per la loro etica e la loro armonia con l'ecosistema. La Falconeria è una di queste.
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